Ho atteso prima di scrivere la mia idea su questo accessorio, le valutazioni dei tester che ne stanno valutando l'efficenza.
Partendo dal presupposto che stabilizzatori (o ammortizzatori) di sterzo rotativi non sono una novità nel settore motociclistico, e quindi senza voler mettere in dubbio la validità di smorzamento, le mie perplessità, come quelle espresse dai tester e altri utenti, riguardano innanzitutto la progettazione dell'oggetto in se, considerata la destinazione d'uso.
Ci troviamo difronte ad un oggetto che svetta sull'attacco manubrio di almeno 40mm (correggetemi se sbaglio, non ci sono misure, neanche sul sito), la staffa di comando, o di rinvio che dir si voglia, telescopica (nel senso di regolabile), composta da una piattina di alluminio lunga almeno 60-70mm (forse togliendo spessori potrà essere più corta...), a sua volta fissata su un collarino che va a calettarsi (e stringere) sul tubo-sterzo, quando possibile. Ciò che metto in dubbio è:
- il rinvio, così concepito e dimensionato, non mi sembra in grado di assorbire e trasmettere le sollecitazioni interessate con la necessaria rigidità, nel caso di sbacchettamenti, dalla ruota al telaio.
- la posizione e l'esposizione attuali comportano problematiche di sicurezza per il biker e il manufatto stesso.
- l'assialità tra collarino e giunto rotante, con diametri diversi, non mi sembra sempre assicurata e particolarmente complicata per serie sterzo non integrate o tubi sterzo non sporgenti (si fissa alla calotta superiore, in questo caso?).
- il sistema così concepito non permette la rotazione dei 180° canonici necessari ad evitarne la rottura o lo sgancio (ce n'è uno di sicurezza?) in caso di caduta.
Mi sembra di capire che i tester del forum sostengano che il vantaggio offerto si manifesta alle alte velocità con fondo irregolare, non "rotto", ed è comprensibile. Ciò che mi risulta incomprensibile è che un utente che l'ha provato, sostenga che su salita impervia, a bassissima velocità, aiuti a stabilizzare l'assetto. In queste condizioni può solo far spendere ulteriore energia per compensare la "pigrizia" dello sterzo.
Si può affermare che regolato al minimo della resistenza, "male non fà"?
È indubbio che se non fosse invasivo, limitante (rotazione completa), fosse "escludibile" e pesasse i 120gr dichiarati dal sito, potrebbe trovare posto su un mezzo da gravity (mi vengono in mente le mega-maxi avalanche coi discesoni su piste da sci, magari di ghiaia) o per am con angoli poco aperti.
I costruttori di auto da corsa inglesi, degli anni d'oro, sostenevano che "ciò che non c'è non costa, non pesa e non si rompe"...