ok...il prezzo è giusto???

frenk

☠︎
8/6/05
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Bike
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Se veramente facesse questo, secondo me si merita di fallire, anche se fà bellissime biciclette.
Spero che non lo faccia, e rimanga solo una tua dichiarazione, anche se non ne sono convinto.....

invece direi che è proprio quello che sta facendo .. e non è la sola purtroppo

Per quella che è la mia esperienza ritengo che le aziende di successo vadano a produrre a Taiwan/India/Cina non per ridurre i prezzi di vendita (almeno in maniera consistente), ma per avere maggiori margini da investire in pubblicità/sviluppo/guadagni al fine di mantenere/incrementare la propria quota di mercato/prezzo medio di vendita e conseguentemente le proprie entrate (nette).

Andare a produrre a Taiwan per vendere prodotti a metà prezzo non ha senso (sempre parlando di numeri di prodotti di nicchia come sono attualmente i telai da DH/FR)...

bravissimo zio .. hai concentrato in poche righe quello che ho provato a spiegare in diversi post

sulla seconda parte del tuo post però non sono pienamente d'accordo ... se esistono aziende che spostando una parte della produzione a taiwan riescono ad abbassare i prezzi (vedi yeti con la 303r) o altre che con l'intera produzione asiatica tengono i prezzi decisamente più bassi della concorrenza .... non vedo perchè alcuni marchi con l'abbattimento dei costi di produzione debbano continuare a mantenere prezzi folli a solo vantaggio dei loro guadagni netti ....
 

masao

Biker paradisiacus
2/9/07
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Castle of the river
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invece direi che è proprio quello che sta facendo .. e non è la sola purtroppo



bravissimo zio .. hai concentrato in poche righe quello che ho provato a spiegare in diversi post

sulla seconda parte del tuo post però non sono pienamente d'accordo ... se esistono aziende che producendo a taiwan riescono ad abbassare i prezzi (vedi yeti con la 303r) o altre che proprio tengono i prezzi decisamente più bassi .... non vedo perchè alcuni marchi con l'abbattimento dei costi di produzione debbano continuare a mantenere prezzi folli a solo vantaggio del loro guadagni netti ....
Nuoooooooooooooooooooooooooooo...........
Ho scoperto l'acqua calda ahahahah!
 

albert64

Biker velocissimus
24/7/08
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Lonato del Garda
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Sarò fesso, sarà perchè anch'io sono un artiginano, diciamo che ci voglio credere che il marchio che ho scelto non mi prenda per il cu-lo.

Io ci vedo scritto made in America, sul sito mi garantiscono che è vero. I tubi sono alluminio made in America (Easton) e non sono disposto a credere che sia tutta una montatura per vendere di più ai pochi fessi come me che ancora ci vogliono credere.

Quello che invece mi delude, ammesso che sia confermeto che pure il V10 abbia gli occhi a mandorla, è proprio il fatto che, rispetto ad Intense, possiede il brevetto del VPP, lo saldano a Taiwan, e lo devo pagare pure di più.

Assurdo.

E c'è chi crede che questo sia il prezzo per l'esclusività del prodotto. Ma dai!

Santacruz ha spostato in oriente la produzione per fare numeri. Vuole star dietro alle continue richieste, (giuste per carità, i suoi prodotti funzionano).
Dove starebbe l'esclusività?

Mr Intense ha confermato che produrrà una bici AM tipo Tracer in cartonio, solo quando avrà la certezza di trovare qualcuno in USA che sia in grado di farglielo con la giusta qualità.

Il cartonio, carissimo, di Santa e Rocky è cinese! (minchia, peggio che se fosse di Taiwan.........).

Il discorso economico comunque, quando subentra la passione e si hanno 4 soldi da spendere c'entra ben poco, perchè e vero che ci sono ottime bici alla metà del prezzo di cui si parla in apertura topic, ma è anche vero che tutti, ( o quasi, le eccezioni ci sono sempre), se potessero quei soldi, per la propria passione li spenderebbero più che volentieri.

Cavalchiamo sogni, mica pezzi di ferro!
 

ziofujo

Biker assatanatus
19/5/08
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via delle sgumme 69
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sulla seconda parte del tuo post però non sono pienamente d'accordo ... se esistono aziende che spostando una parte della produzione a taiwan riescono ad abbassare i prezzi (vedi yeti con la 303r) o altre che con l'intera produzione asiatica tengono i prezzi decisamente più bassi della concorrenza .... non vedo perchè alcuni marchi con l'abbattimento dei costi di produzione debbano continuare a mantenere prezzi folli a solo vantaggio dei loro guadagni netti ....



Per cinica convenienza economica ;-) finchè c'è gente che è disposta a pagare certe cifre (esagerate/gonfiate) perchè l'azienda dovrebbe ridurre i prezzi? oltre ad avere maggiori utili, si hanno più possibilità di investire in comunicazione che fa da volano a questo circolo vizioso.
certe situazioni (speculazioni) si esauriscono nel tempo, in altri casi durano molto di più (vedi Timberland o Ralph Laurent, per fare due esempi...)
 

V3n4

Biker ciceronis
1/6/06
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-14
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Como
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Sarò fesso, sarà perchè anch'io sono un artiginano, diciamo che ci voglio credere che il marchio che ho scelto non mi prenda per il cu-lo.

Io ci vedo scritto made in America, sul sito mi garantiscono che è vero. I tubi sono alluminio made in America (Easton) e non sono disposto a credere che sia tutta una montatura per vendere di più ai pochi fessi come me che ancora ci vogliono credere.

Quello che invece mi delude, ammesso che sia confermeto che pure il V10 abbia gli occhi a mandorla, è proprio il fatto che, rispetto ad Intense, possiede il brevetto del VPP, lo saldano a Taiwan, e lo devo pagare pure di più.

Assurdo.

E c'è chi crede che questo sia il prezzo per l'esclusività del prodotto. Ma dai!

Santacruz ha spostato in oriente la produzione per fare numeri. Vuole star dietro alle continue richieste, (giuste per carità, i suoi prodotti funzionano).
Dove starebbe l'esclusività?

Mr Intense ha confermato che produrrà una bici AM tipo Tracer in cartonio, solo quando avrà la certezza di trovare qualcuno in USA che sia in grado di farglielo con la giusta qualità.

Il cartonio, carissimo, di Santa e Rocky è cinese! (minchia, peggio che se fosse di Taiwan.........).

Il discorso economico comunque, quando subentra la passione e si hanno 4 soldi da spendere c'entra ben poco, perchè e vero che ci sono ottime bici alla metà del prezzo di cui si parla in apertura topic, ma è anche vero che tutti, ( o quasi, le eccezioni ci sono sempre), se potessero quei soldi, per la propria passione li spenderebbero più che volentieri.

Cavalchiamo sogni, mica pezzi di ferro!

Può non piacere ma le capacità dei saldatori e esperti nelle lavorazioni a volte è molto superiore a quella europea/usa. Quindi oltre ad un abbassamento dei costi, la qualità a volte ne migliora anche.
 

V3n4

Biker ciceronis
1/6/06
1.489
-14
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Como
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Mah, può essere "a volte", ma non mi pare che Intense o Yeti o Hellswort abbiano fama di produrre telai saldati così male.....

Non dico questo, ci mancherebbe, pero' dal tuo intervento sembrava che produrre un telaio in carbonio in asia sia un eresia, quando probabilmente sono i migliori a farlo. Ti dico che parlando direttamente con una casa, mi veniva proprio detto che la produzione in Taiwan è dettata proprio per un fattore di prezzo ma anche per la possibilità di avere una qualità quasi più alta che da noi.
 

ancillotti

Biker tremendus
19/9/03
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Sambuca Val di Pesa
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A MDE o Ancillotti converrebbe senza dubbio produrre a taiwan, non lo fanno per scelta aziendale e perchè sono artigiani, e tali vogliono rimanere...
Ma forse Alberto potrà confermarcelo di suo pugno...
Prima di tutto vorrei spiegare, secondo il mio punto di vista, perchè una Ancillotti non costa piu' di tante altre prodotte a Taiwan, mentre comprensibilmente dovrebbe venire di piu' ,non fosse altro per la customizzazione, la cura di ogni singolo particolare dell'ammortizzatore ecc
E' molto semplice perchè noi vendiamo direttamente!, quindi il cliente paga quello che è tutto lavoro, il prodotto nostro e niente di altro Il pur basso costo iniziale del prodotto taiwanese al contrario ,aumenta esponenzialmente con tutti i numerosi passaggi che esso subisce dal produttore fino al consumatore finale:Produttore del telaio (che sono i soliti due o tre, come per le forcelle),ditta che commissiona,trasporto,importatore generale,agente,negozio, quindi la cifra che spendete ,non voglio entrare nel merito della qualità ma è comunque gravata da una forte spesa che non corrisponde alla sola costruzione "fisica" del prodotto
Due parole su Taiwan ,sempre a parer mio,certamente si potrebbe risparmiare sulla saldatura sullo svolgimento fisico della costruzione ma bisognerebbe avere uno fisso che controlla quello che fanno perchè ,il problema di questi posti ,dove pur c'è veramente un'alta tecnologia "carpentieristica" , è la mancanza di esperienza meccanica generale ,l'occhio esperto che capisce che ogni particolare che puo' sembrare innocuo, puo' causare un problema se non adeguatamente realizzato. Una cosa è la carpenteristica ed un'altra la meccanica ,bisogna avere una visione completa ed un bel background di esperienza in entrambe ,a taiwan mi sembra che questo manchi Io penso che sia sotto l'occhio di tutti cosa succede ad alcune case di forcelle da quando fanno fare tutto laggiu'.Inoltre vorrei aggiungere che comunque ,un'altraparte rilevante del nostro costo non è solo il maggior tempo della saldatura manuale ecc ma è anche la soluzione tecnica ,piu' complicata e costosa a realizzarsi e sopratutto il tempo assolutamente necessario per far si' che un prodotto sia "race", questo non si puo' in nessun caso industrializzare, va fatto tutto a mano e mettendo in secondo piano il problema del tempo
Alberto Ancillotti
 

Kap.1

Biker ciceronis
13/1/04
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Padova
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Bike
MDE DAMPER 29 2021
Santacruz leggevo mi pare un paio di anni fà che trasferi in Taiwan la produzione a parte il V10, perche avevano avuto problemi con i loro saldatori dovendo intervenire per la non buona qualità delle saldature e accoppiamenti vari.
Questo portava ad avere molti scarti di non conformità, da quando hanno portato li la produzione hanno risolto il problema avendo un scarto ridottissimo e una qualità migliore.
Come dapertutto c'è chi sa lavorare e chi no e questo succede anche qui in occidente e solo una questione di costi e manodopera qualificata.
 

ymarti

Biker imperialis
16/9/03
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Milano
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Specialized Demo 8 26 oldschool & Nukeproof Mega 29 newschool
Andare a produrre a Taiwan per vendere prodotti a metà prezzo non ha senso (sempre parlando di numeri di prodotti di nicchia come sono attualmente i telai da DH/FR)...

Esatto! La pratica è fatta per aumentare, come hai detto, i margini di guadagno! Altrimenti perchè sbattersi per i trasporti, impegni doganali ecc.ecc.?

reputazione

sulla seconda parte del tuo post però non sono pienamente d'accordo ... se esistono aziende che spostando una parte della produzione a taiwan riescono ad abbassare i prezzi (vedi yeti con la 303r) o altre che con l'intera produzione asiatica tengono i prezzi decisamente più bassi della concorrenza .... non vedo perchè alcuni marchi con l'abbattimento dei costi di produzione debbano continuare a mantenere prezzi folli a solo vantaggio dei loro guadagni netti ....

frenk purtroppo è così! Il fine ultimo è il mantenimento della market share. Ciò è direttamente propozionale al fatturato.

Pensa alle grandi big e alle loro quote di emrcato. Per garantire fatturato, rimanere competitivi in un mercato in crisi, bisogna diminuire i costi di produzione. Un modo è andare a produrre ove la monodopera costa meno...Nike fa fare le scarpe in Cina, per esempio. Ma i prezzi al consumatore finale sono sempre paragonabili a come se quelle stesse scarpe fossero state fatte a New York.

Yeti a diminuito i prezzi? Questo potrebbe essere frutto di una politica. Esempio Riduci i margini perchè forse te lo puoi permettere, fidelizzi i clienti e poi alzi di nuovo. E' marketing spicciolo ma molto utilizzato/abusato.

omissis

Alberto Ancillotti

Mi trova d'accordo fino ad un certo punto.....penso che anche nei paesi degli occhi a mandorla esistano reparti di Controllo Qualità e/o Assicurazione Qualità. Magari questi reparti sono dislocati nei paesi occidentali (USA, Europa). Il problema è solo dato dagli AQL (acronimo di acceptance quality levels per chi non sa; livelli di qualità accettabili) che ci si prefigge, ovverosia dalla percentuale di unità difettose del lotto definite "accettabili"; un lotto avente tale percentuale di difettosi è accettato.
Più questi AQL sono "sfidanti" (esempio zero non conformità, tutto perfetto in pratica), più hai costi.

Ciao!
 

Bisso

Biker forumensus
1/5/08
2.022
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Belluno
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quoto ziofujo, ma sul discorso yeti di frenk non sono d'accordo...
cioè, yeti ha prodotto il triangolo della 303r in taiwan per poter proporre un prodotto a un prezzo concorrenziale (tra le aziende di nicchia) perché il modello di punta costa 5000 euro solo telaio!! che non è un prezzo concorrenziale neanche tra la nicchia! credo che abbiano ricaricato parecchio per venderlo a un prezzo così folle!
è come se una v10 made in usa costasse 6000 euro e il modello (semplificato) made in taiwan 3500...
la 303r era un modo per avere qualcosa più alla portata di tutti, ma pur facendolo in taiwan costava 3000 euro se non sbaglio... quindi rispetto al loro standard è poco, ma non direi che fosse proprio economica...
che poi, non centra molto, ma ho sentito dire da tante campane che le yeti 303 hanno il top tube che si "assesta" come ha dichiarato il costruttore, cioè si piega leggermente verso l'alto nella parte centrale...
non so se è assestamento o scarsa qualità... ma io resto in santacruz!
 

ziofujo

Biker assatanatus
19/5/08
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via delle sgumme 69
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Mi trova d'accordo fino ad un certo punto.....penso che anche nei paesi degli occhi a mandorla esistano reparti di Controllo Qualità e/o Assicurazione Qualità. Magari questi reparti sono dislocati nei paesi occidentali (USA, Europa). Il problema è solo dato dagli AQL (acronimo di acceptance quality levels per chi non sa; livelli di qualità accettabili) che ci si prefigge, ovverosia dalla percentuale di unità difettose del lotto definite "accettabili"; un lotto avente tale percentuale di difettosi è accettato.
Più questi AQL sono "sfidanti" (esempio zero non conformità, tutto perfetto in pratica), più hai costi.

Ciao!


Ogni azienda manifatturiera che ha base nei paesi emergenti citati e che vuole stare correttamente sul mercato globale ha un suo ufficio qualità. Tutte le principali aziende infatti sono certificate ISO; tuttavia, come ha correttamente detto Alberto, per ricevere un prodotto di alta qualità, senza rischi di ritardo a causa di un lotto respinto, con qualità costante nelle diverse forniture, si è obbligati ad avere del personale qualificato in loco che di norma è inviato direttamente dall'azienda. I costi di queste operazioni limitano la possibilità di outsurcing alle aziende più piccole.

Per chiarezza, nei miei precedenti interventi non dico espressamente che alcuni marchi importanti stiano approfittando della produzione in paesi emergenti per incrementare i propri margini sulle nostre spalle; per dire ciò bisognerebbe avere molti più elementi.

Riprendo il precedente post di Kap per fare un esempio:
Santa Cruz produce telai di fascia alta utilizzando le seguenti risorse critiche:
- materie prime di prima scelta
- know-how ai massimi livelli
- mano d'opera qualificata per le saldature
Per mantenere l'elevata qualità dei prodotti ha bisongo di queste tre componenti sempre; ad un certo punto nascono problemi con la mano d'opera... i motivi possono essere vari: mancanza di ulteriore mano d'opera, problemi di costo della mano d'opera, problemi di qualità causati dalla manod'opera ecc. Questi problemi vincolano la crescita di SantaCruz in termini di numeri prodotti o addirittura di costi che potrebbero anche aumentare. A questo punto l'azienda prende in considerazione l'idea di portare la parte di produzione a maggior intensità di mano d'opera (unica risorsa su cui si può risparmiare in maniera considerevole) a Taiwan.
Una volta identificata l'azienda manifatturiera a cui appoggiarsi viene inviato il personale di Santacruz che si occupa del controllo qualità sugli approvvigionamenti e sulla produzione, mentre R&S e le altre funzioni critiche restano alla casa madre. A Taiwan il basso costo della manod'opera permette una produzione di qualità equivalente (e a volte superiore) rispetto a quella in patria (ciò avviene da una parte per l'esperienza degli operai di quelle zone che da anni sono specializzati in queste attività, ma soprattutto per la possibilità di dedicare più tempo ad ogni singola operazione, visto il costo limitato del lavoro*).
Il prodotto continua ad essere un prodotto eccellente anche se parte della produzione è stata esternalizzata, permettendo all'azienda di superare il collo di bottiglia che era stato causato dai problemi con la mano d'opera locale.
Se così fosse il comportamento di SantaCruz sarebbe ineccepibile; i costi sarebbero comunque giustificati dalla qualità ancora elevata del prodotto e dalla presenza costante di un controllo diretto di SantaCruz su ogni fase produttiva in USA o altrove.

Quando questo non succede per spinte speculative o semplice opportunismo tutto questo discorso salta e si può dire che le aziende si approfittano della situazione di mercato che si è creata; c'è anche da dire che, in quest'ultimo caso, prima o poi ci si trova a fare i conti con problematiche varie che nel tempo danneggiano l'immagine aziendale e del marchio, obbligando ad un riposizionamento sul mercato (riduzione di prezzi) o, peggio, alla scomparsa del marchio (o magari alla sua acquisizione).


Comunque tornando a cose più terra-terra, resta il fatto che vedere che un telaio da DH costa 2/3/4 mila euro quando in India la nuova citycar della Tata a 4 porte viene venduta all'equivalente di 1.500 euro come minimo lascia un po' perplessi.......






* riporto un esempio che conosco: nel sud della Cina ci sono azienda che fanno stampaggio di materiali non ferrosi con una qualità nettamente migliore rispetto alle aziende europee semplicemente per il fatto che lo stampo viene pulito circa 10 volte più frequentemente rispetto all'europa.
 

Teo HC

Biker tremendus
12/5/06
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Brianza Hardcore
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Comunque tornando a cose più terra-terra, resta il fatto che vedere che un telaio da DH costa 2/3/4 mila euro quando in India la nuova citycar della Tata a 4 porte viene venduta all'equivalente di 1.500 euro come minimo lascia un po' perplessi.......

Tutto vero, ma.... quanto costerebbe la Tata in Italia?
Lo so anche io (che non mi occupo di finanza) che se mangiassi al ristorante a Ho-Chi-Min City con il mio stipendio da italiano risparmierei migliaia di € all'anno, piuttosto che fare la spesa tutte le settimane da Esselunga.

Non si può non contestualizzare... Giusto?

Mangiare la pizza è un furto... e "vivere" è uno sport da ricchi, non la DH (o anche la DH).

Ciao zio
 

ziofujo

Biker assatanatus
19/5/08
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Tutto vero, ma.... quanto costerebbe la Tata in Italia?
Lo so anche io (che non mi occupo di finanza) che se mangiassi al ristorante a Ho-Chi-Min City con il mio stipendio da italiano risparmierei migliaia di € all'anno, piuttosto che fare la spesa tutte le settimane da Esselunga.

Non si può non contestualizzare... Giusto?

Mangiare la pizza è un furto... e "vivere" è uno sport da ricchi, non la DH (o anche la DH).

Ciao zio


Giustissimo Teo! ;-)

è anche vero che restando in Italia listini alla mano un V10 montato al top costa quasi come una Twingo...










PS: la DH per come la faccio io è uno sport da ricchi(oni) :-)
 

ORSOLABORIOSOMTB

Biker tremendus
18/4/06
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Comunque tornando a cose più terra-terra, resta il fatto che vedere che un telaio da DH costa 2/3/4 mila euro quando in India la nuova citycar della Tata a 4 porte viene venduta all'equivalente di 1.500 euro come minimo lascia un po' perplessi.......



non concordo sul tuo ragionamento.

per avere un termine di paragone veritiero si devono confrontare prodotti dello stesso livello.

[ad esempio] la tata me la puoi paragonare a una bici da mercatone uno, una ancillotti ad una ferrari.

vedi che i conti iniziano a tornare.
 

crazyfreeriders

Biker forumensus
21/11/07
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scandiano (RE)
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non concordo sul tuo ragionamento.

per avere un termine di paragone veritiero si devono confrontare prodotti dello stesso livello.

[ad esempio] la tata me la puoi paragonare a una bici da mercatone uno, una ancillotti ad una ferrari.

vedi che i conti iniziano a tornare.
alt frena! non si potrebbe mettere a paragone neanke una ancillotti con una ferrari, attenzione, ancillotti ha fatto notare che lui dato che è un artigiano fa pagare al privato che compra la sua bici solo il prezzo accumulato per far su una sua bicicletta! non ci sono altre spese in piu!
ferrari seppur ci lavoran dentro molti artigiani, alla fin fine
non te la fan pagare al prezzo della lavorazione per costruirla
di mezzo ci devi mettere qualche mila euro in più di differenza, dato che prima passa nelle mani di un concessionario, che per guadagnarci anche lui penso propio che aumenti qualcosina in iù rispetto al prezzo di listino..
 

ziofujo

Biker assatanatus
19/5/08
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non concordo sul tuo ragionamento.

per avere un termine di paragone veritiero si devono confrontare prodotti dello stesso livello.

[ad esempio] la tata me la puoi paragonare a una bici da mercatone uno, una ancillotti ad una ferrari.

vedi che i conti iniziano a tornare.


è vero, infatti nonsi mette in dubbio che si parli di prodotti al top, ma poi si torna al discorso iniziale quando sorgeva il dubbio che alcuni prezzi fossero gonfiati rispetto agli effettivi costo sostenuti e in virtù anche di delocalizzazioni produttive...
 

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