Nuova legge regionale sullo sci...e sulla mtb!

Tano

Biker tremendus
Allora...
Se vuoi fare dello sport estremo non te lo vieta quasi nessuno.
Il problema sorge quando fai qualcosa, estremo o non, che va a toccare gli interessi di altri e di chi vuole avanzare diritti anche solo perchè storicamente si collocano prima dei biker...
Siete d'accordo che praticamente tutti possono avanzare diritti sulle mtb!
Allora: siamo fottuti!
E' da tempo che faccio diciamo dell'allarmismo, ma la questione come vedete si stà concretizzando.
Chi filosofeggia, chi fantastica, chi vuole interpretare le le leggi, chi va di tastiera è tutto interessante, ma intano c'è chi veramente lavora alle nostre spalle...

Quello che da tempo ho già espresso si basa su tutta una serie di considerazioni, piuttosto semplici, fatte avendo a che fare con i Parchi, con i Comuni e con i gestori dei Bike Park.
Chi allo stato attuale può avanzare diritti sui sentieri non sono i biker, ma lo sono i: proprietari dei terreni, gestori dei bike park, Comuni, Parchi, Corpo Forestale ed enti vari (Consorsi Forestali e altri).
Il CAI è anche uno di questi ma non venitemi a dire che possa avere ora o permettersi anche in futuro una qualche visione aperta ed obiettiva della mountain bike.

E' da tempo che viene fatta una mappatura dei sentieri e come ho già detto mille e mille volte i sentieri mappati sono, ora, per ragioni storiche di chi va a piedi, degli animali delle piante, dei proprietari del terreno ecc. Si tratta praticamente della totalità dei sentieri, quelli che abbiamo percorso fino ad oggi.
Nuovi sentieri potrebbero anche essere pensati e realizzati per le bici ma questo comporta grosse problematiche burocratiche per le autorizzazioni che vanno a toccare tutti gli aventi diritto prima delle mtb.
Quindi non ci rimangono altro che i Bike Park e i sentieri che per precisa deroga degli Enti saranno espressamente destinati allo scopo e qui rientreremo nel noto e specifico campo di applicazione per cui ogni Comune dovrà sottostare alle regole dell'elettorato locale...
Quindi:
se prevalgono i cacciatori...
se prevalgono i crosscauntristi...
se prevalgono i dowhiller...
se prevalgono i camminatori...
se prevale il turismo...
se prevale il ricco proprietario...
se prevale la politica (in questo caso se la politica fosse seria e valida sarebbe anche interessante)
ecc.

Ripeto: questa legge non è fatta per chi va in bici!
 

loiety

Biker superis
16/5/05
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piemonte
web.tiscali.it
Io dubito che la regione sia preoccupata della sicurezza del singolo biker. Non si può fare un paragone con lo skyalp: li un incidente vuol sempre dire un intervento del soccorso a volte difficile e pericoloso.
Il motivo di divieti è sicuramente la tutela del suolo e degli escursionisti.
 

ApoBike

Biker serius
14/9/06
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Venaria
picasaweb.google.it
Le sezioni CAI della mia zona invece da punto di vista della mtb sono assolutamente preistoriche. Al massimo organizzano una pedalata lungo il Ticino su larghe piatte piste ciclabili.
Sono contento che almeno da voi la mtb nel CAI sia più viva, quindi spero che l'intercessione dei vostri presidenti faccia valere il buon senso nella discussione in atto nei palazzi del Consiglio Regionale.

..............................

Caro Happykiller, scrivo poco su MTB-Forum (bellissimo!), ma... vista la recente riuscitissima cena di ieri sera, e considerati gli argomenti moolto interessanti, intervengo anche io ! BEh, lasciami dire, con un poco di orgoglio -anche-, riguardo al CAI e la MTB, qui nel Nord-Ovest, ci siamo e ci stiamo dando davvero da fare, e ... credimi, i ns. programmi MTB non si sviluppano affatto sulle ciclabili (se vi e' *una* gita ed una sola di quel tipo nei ns. programmi sono quelle che io chiamo 'promozionali'). Se hai voglia dai una occhiata ad esempio a quello dove opero io come sezione (http://www.caivenaria.it/cicloescur_09/MTB_09.htm), cosi' Ti fai una idea... e tra l'altro, quelle sono 'solo' quelle ufficiali... eh eh eh :cucù:

Il CAI, per me, come in tutte le discipline, ma in particolare nella MTB che ci interessa, identifica uno stile, e 1- mi ci ritrovo in pieno (ad esempio non mi interessano la gare) e 2- sta prendendo piede per essere preso da riferimento (un esempio per tutti il codice delle difficolta'...

Ok, ora la smetto con gli spot, senno' il mitico MAXGastons mi bacchetta per deriva in O.T....

Tornando all'argomento delibera Regioanale, confermo come appena scritto in altro thread che ho reiterato ed evidenziato nuovamente con la Presidenza della Commissione Cicloescursionismo di 1- occuparsi della questione e confermare agli organi preposti la disponibilita' e la ferma volonta' di essere parte integrante delle decisioni in merito (specie) al censimento della sentieristica... (autorizzata?) e 2- identificare quanto prima un momento di confronto (che ritengo molto utile) con le altre associazioni/gruppi MTB del territorio, non appena in possesso di ulteriori informazioni in merito, sia da parte CAI MTB che da Voi (leggi The Group & ValSAngone MTB, etc. senza voler dimenticare nessuno).

Per il resto quoto in pieno Salgomasudo e gli altri presenti ieri sera e che qui hanno ribadito diversi concetti circa la fuirzione della MTB in montagna sui quali ci siamo confrontati e 'ritrovarti' direi pienamente.

Serata proficua ! o-o

Difendiamo le ns. montagne -isolando- anche chi -non le rispetta- per usufruirne tutti divertendoci si', ma in maniera coscenziosa e quindi sicura! :discuss:

alohaa

PS: spero da parte mia di fornire buona nuove quanto prima... :nunsacci:
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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Novi Ligure (AL)
maxgastaldi.wordpress.com
Io dubito che la regione sia preoccupata della sicurezza del singolo biker. Non si può fare un paragone con lo skyalp: li un incidente vuol sempre dire un intervento del soccorso a volte difficile e pericoloso.
Il motivo di divieti è sicuramente la tutela del suolo e degli escursionisti.
Mah perchè secondo te l'imporre pala,sonda e arva è solo per preservare chi fa attività fuori pista o scialpinistica o per un discorso di assicurazioni o di eliminare tutte le responsabilità altrui... sarebbe preferibile "formare" le persone rendendole consapevoli di come questi strumenti possano "a volte" salvare la vita (io personalmente ritengio inutile la sonda se non per recuperare corpi... ma è una mia idea e logicamente non la impongo a nessuno)...

Se si volesse salvaguardare l'ambiente in ambito mtb bisognerebbe non vietare ma educare spendendo qualche soldino per carcare di far capire magari con dibattiti o convegni poco barbosi conditi di filmati e presenze di personaggi influenti e famosi al fine di sensibilizzare... solo così si otterebbe un rispetto del territorio e il biker (o anche l'escursionista estivo o invernale) saprebbe da solo quando andare o non andare in certi posti in determinate stagioni o situazioni ambientali...

ps1. tra l'altro da questa legge sono stati tenuti fuori i ciaspolatori e ritengo questa una grave mancanza... perchè io con gli sci mi devo portare le tre cose mentre chi va a piedi per boschi e monti può farne a meno...

ps2. i soccorsi son soccorsi, ovvio che le forze in campo in caso di valanga sono diverse e più soggette ai pericoli oggettivi... ma anche recuperare un ciclista che per disgrazia si è fatto male con magari il brutto tempo non è cosa semplice...

Tutto queste mie parole ovviamente voglio sviluppare un pensiero senza imporlo...
 

loiety

Biker superis
16/5/05
325
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piemonte
web.tiscali.it
Mah perchè secondo te l'imporre pala,sonda e arva è solo per preservare chi fa attività fuori pista o scialpinistica o per un discorso di assicurazioni o di eliminare tutte le responsabilità altrui... sarebbe preferibile "formare" le persone rendendole consapevoli di come questi strumenti possano "a volte" salvare la vita (io personalmente ritengio inutile la sonda se non per recuperare corpi... ma è una mia idea e logicamente non la impongo a nessuno)...

Se si volesse salvaguardare l'ambiente in ambito mtb bisognerebbe non vietare ma educare spendendo qualche soldino per carcare di far capire magari con dibattiti o convegni poco barbosi conditi di filmati e presenze di personaggi influenti e famosi al fine di sensibilizzare... solo così si otterebbe un rispetto del territorio e il biker (o anche l'escursionista estivo o invernale) saprebbe da solo quando andare o non andare in certi posti in determinate stagioni o situazioni ambientali...

ps1. tra l'altro da questa legge sono stati tenuti fuori i ciaspolatori e ritengo questa una grave mancanza... perchè io con gli sci mi devo portare le tre cose mentre chi va a piedi per boschi e monti può farne a meno...

ps2. i soccorsi son soccorsi, ovvio che le forze in campo in caso di valanga sono diverse e più soggette ai pericoli oggettivi... ma anche recuperare un ciclista che per disgrazia si è fatto male con magari il brutto tempo non è cosa semplice...

Tutto queste mie parole ovviamente voglio sviluppare un pensiero senza imporlo...

Putrtroppo non ho potuto fare io, e nemmeno non ho potuto influire sulla legge. io quoto in pieno sulle tue opinioni sia per quanto riguarda la questione arva/pala/sonda, ciaspe/sci, uso del territorio.
Il problema è che oramai la legge c'è, e il nostro problema è di capirne lo spirito, il significato, gli effetti. Nota bene che spesso le leggi scritte "male" hanno effetti non voluti.
Io ho ascoltato parte del dibattito in aula (lo sapete ? si possono scaricare le sedute dal sito del consiglio regionale). Hanno scritto un emendamento sul divieto delle motoslitte. A mio avviso, per come scritto, si capisce ben poco.
Resta il fatto, per lo skialp, che se addosso hai un arva acceso, anche se sei un testa di **** e non lo sai usare, diminuisci, da morto, molto i tempi e rischi di ricerca. Questo è una realtà.
Per il resto è davvero una parata di c****.
CAI: io non so bene come sia entrato nella questione, ma nella scrittura della legge in generale c'è entrato eccome, visto che ha inserito dei suei rappresentanti nelle commissione per valutare le nuove piste, e non mi pare, ad esempio, di aver visto una rappresentanza dell'AINEVA.
Il cai è un ambiente variegato, con una notevole separazione tra chi conduce le attivtà, generalemente giovane e che poco sopporta gli aspetti burocratici, e i vertici, che invece da ex si occupano di massimi sistemi, e spesso approfittano della prestigiosa associazione per avere 5 minuti di importanza che altrove non hanno.
Visto che la nostra attività è giovane, certo a quei livelli è meno sentita ...
Salvaguardia dell'ambiente: sull'educazione sono daccordo con te. Permettimi di avere occhio tecnico, visto che mi occupo di queste cose, ma sugli itinerari più noti dei bei danni ogni tanto si vedono ....
Democrazia della discussione: forse (e me ne scuso) ho un linguaggio un po' forte, però non è mia intenzione ...
E comunque è molto importante confrontarsi su questi temi sopratutto se si hanno idee differenti (ma poi alla fine non lo sono più di tanto). Finchè si discute in maniera civile, mi pare un momento di crescita ...
bonne nuit
 

Salgomasudo

Biker grossissimus
25/6/03
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Torino
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Il CAI è anche uno di questi ma non venitemi a dire che possa avere ora o permettersi anche in futuro una qualche visione aperta ed obiettiva della mountain bike.

La visione del Cai è perfettamente in linea con tutti quelli che intendono fruire della montagna in maniera rispettosa di ambiente ed altri fruitori cioè di tutti gli escursionisti

Il fatto che espressamente non preveda l'utilizzo della Mtb solo per la discesa ricorrendo a mezzi meccanici per la risalita, può essere condivisibile o meno, (e lo è da parte di tutti quelli che intendono la mtb come escursionismo e che concordemente ritengono dannosi per tutto il movimento i troppofighiscendocomeuncannoneesenonsispostarancovialavecchietta) ma comunque rispecchia il comune sentire della maggioranza di coloro che in montagna ci vanno davvero

Quindi non ci rimangono altro che i Bike Park e i sentieri che per precisa deroga degli Enti saranno espressamente destinati allo scopo

Per l'utilizzo con mezzi meccanicni per la risalita si con l'approvazione di tutti quelli che non sono troppofighiscendocomeuncannoneesenonsispostarancovialavecchietta
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Lac Leman
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Perchè la bici viene vista come il mezzo per andare in montagna e non la montagna come il mezzo per divertirsi... lo so che può sembrare antico ma ora si avanti verso questo modo di vedere le cose soprattutto per far capire ai papaveri che chi va in mtb con il CAI non lo fa solo per puro divertimento...
eh? la bici è un mezzo per andare in montagna a fare? contemplare lo spettacolo della natura, divertirsi e mettersi alla prova. Che differenza c'è rispetto ad un qualunque altro sport di montagna? vie ferrate, arrampicata, scialp, backcountry, skyrunning ecc... tutte tollerate, supportate, mentre la mtb no?! non è questione di mezzo o di divertimento o meno.
L'unico problema sta nell'educazione al rispetto e alla sicurezza.
Una società civile dovrebbe educare alla convivenza e al rispetto, senza limitare la libertà sulla base di preconcetti. Ma siamo in Italia e per sfornare leggi intolleranti ed intollerabili sembra anche il momento migliore.

Qui mi pare che si pongano divieti ciecamente. Cioé, non si individua il problema, ma si cerca genericamente di risolverne uno non troppo chiaro con una legge altrettanto poco chiara.
Con quale risultato? nuovi "clandestini" e nuovi finanziamenti sparsi senza criterio (soldi nostri). Se dovessero davvero vietare alle bici tutti i sentieri tranne alcuni, ci sarebbero soltanto un mare di bikers fuorilegge e qualche multa qua e là giusto per far cassa e finanziare i gestori dei bikepark.
Bella roba. :-(

A questo punto, vista l'analisi di Tano mica tanto esagerata né cattiva, penso che sia opportuno ribellarci a questa predestinazione irrazionale. Dovremmo presentare noi una bozza di testo di legge che non ci releghi a ruolo di paria reietti, ma che ci ponga allo stesso piano degli altri utenti della montagna; una legge che ponga delle regole chiare di riespetto tra tutti e di tutto.
Democrazia dal basso, discussione corale.. non oligarchia autoreferenziata capace solo di autocompiacersi e fare gli interessi di uno o dell'altro, ma non di TUTTI.

Non saremmo capaci qui di analizzare adeguatamente il problema, trovare delle soluzioni condivise e poi concretizzare le idee in una proposta concreta?!:celopiùg:

Finche si è tra amici anche caiani va bene tutto, ma se è gita sociale allora non si deve incentivare il passaggio nei punti rischiosi, ma sconsigliarlo sempre... nelle grandi realtà citate prima ti arrivano personaggi di ogni specie e molti solo per non sentirsi esclusi provano i passaggi con risultati nefasti...
sta nell'intelligenza dell'organizzatore proporre gite sociali con gente inesperta in posti facili e gite più impegnative con persone più selezionate, onde evitare di mettere a rischio gitanti ed eventuali soccorritori.

ma all'interno del CAI penso sia più facile attuare un programma di educazione alla montagna, che va dalla conoscenza al rispetto alla collaborazione. Sia che si insegnino i nomi delle vette e dei fiori alpini, sia che si insegni al dovere morale di ricostruire un "ometto" crollato o arginare o segnalare una situazione di pericolo, sia che si insegni a raccogliere le cartacce lasciate da qualche bastardo e a non derapare in ogni dove, sia che ci si organizzi in gruppi di restauro dei sentieri storici, sia per coordinarsi in modo da non sovrapporsi, almeno incrociando i programmi delle varie sezioni, per evitare gite cai di bici e pedoni su sentieri stretti...

Insomma... io ritengo che la parte giovane delle sezioni debba svolgere un ruolo costruttivo, che apra gli occhi ai matusa al potere.
Sono contento che nel torinese questo sia già una realtà, ma altrove spesso questo non avviene.
 

Salgomasudo

Biker grossissimus
25/6/03
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eh? la bici è un mezzo per andare in montagna a fare? contemplare lo spettacolo della natura, divertirsi e mettersi alla prova. Che differenza c'è rispetto ad un qualunque altro sport di montagna? vie ferrate, arrampicata, scialp, backcountry, skyrunning ecc... tutte tollerate, supportate, mentre la mtb no?! non è questione di mezzo o di divertimento o meno.
L'unico problema sta nell'educazione al rispetto e alla sicurezza.

Tutto condivisibile, ma ti chiedi come mai tra tutti i mezzi per fruire della montagna l'unico ad essere stato castigato sia stata proprio la mtb???

Forse perchè chi oggi piange per la possibile regolamentazione ieri non si è fatto scrupolo di aver creato piste d'allenamento a ridosso dei centri abitati sulle mulattiere comode da raggiungere con il furgone...

Pavaglione docet
 
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ApoBike

Biker serius
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..................Il CAI è anche uno di questi ma non venitemi a dire che possa avere ora o permettersi anche in futuro una qualche visione aperta ed obiettiva della mountain bike...........

Ripeto: questa legge non è fatta per chi va in bici!

Caro Tano:
1- (quotando anche salgomasudo che ringrazio) probabilmente non conosci bene gli obiettivi, attivita', finalita', iniziative e gli sforzi che da quasi 10 come MTB CAI http://www.mtbcai.it/ si compiono qui nel Nord Ovest...
vero e' che gli scogli maggiori all'interno del CAI sono 'i matusa', ma... anche fuori da quell' ambiente stiamo bene... LO SFORZO: Non fare diventare le montagne dei bike-parks senza coscienza della inevitabile rovina che cio' comporterebbe, quindi coscienza, conoscenza e rispetto della montagna in MTB) in sicurezza; Bike-park tranquillamente tollerati, noi -CAI- non ci "entriamo" in quelle gestioni (non nel senso fisico), c'è spazio per tutti e ovvio anche per quello, come per le gare. Ripeto, lo "stile CAI", consentitemi, sta facendo scuola, se avessimo continuato come stava per degenerare la MTB in collina di Torino, OGGI questa legge sarebbe molto meno sibillina, e i divieti si sarebbero estesi alla Regione in maniera molto piu' stringente come tutti noi stiamo temendo oggi. Se guardi il sito che Ti ho segnalato, Ti renderai conto di che sottobosco di quante Sezioni della LPV abbiano programmi MTB. Cosa vuol dire? Beh, che se in LPV ci sono X bikers (non so, 10000), forse, FORSE, siamo arrivati ad un 30% (sparo cifre, ma non penso di sbagliarmi molto) di iscritti CAI -MTB-, che, se utilizzano come sappiamo, in maniera corretta la MTB in montagna, garantiscono 'coscienza e rispetto' nell'utilizzo. Ovvio, non che -tutti- gli altri non lo facciano, ma una fettina invece si comporta male...per me, rovinano tutti...come il tavolaro che non sa una 1/2 cippa di montagna e taglia alla c***o i pendii, e poi se succede qualche guaio, i giornali titolano "Montagna assassina"...

2- non mi risulta che il CAI -direttamente- stia consigliando, selezionando, puntando, vagliando circa il censimento della sentieristica eventualmente autorizzabile per il transito bici, ma me ne informero'...
3- Io in generale sarei decisamente piu' ottimista circa questa Legge; probabilmente al di la' del censimento sentieri ($$$ per qualcuno...), -forse- verranno legiferate dalla giunta alcune ulteriori regole per l'attraversamento dei fondi privati, o al max si inventeranno qualche regola come in Trentino (percorribilita' in MTB di sentieri non inferiori a larghezza bici, e simili), MA, limitatamente a certe ben delineate e definite zone ! NON possono vietare la fruizione della montagna in MTB urbi et orbi e a complemento negativo consentirla SOLO dove specificato dalla Legge ! Non siamo mezzi motorizzati, abbiamo dimostrato in sedi di tutti i tipi (vertici CAI, e regionali, etc.) di utilizzare un mezzo di bassissimo impatto montano, e poi... consentitemi, ma ... andrebbero a toccare degli interessi anche sul turismo (legato inevitabilmente oggi) -anche alla MTB- che sarebbero troppo grossi ! Ricorderei subito a lor signori legiferanti che (amici), Vi sono **Guardiaparco** che accompagnano turisti in zone Parco (ovv. autorizzate) in MTB !!! No, non ci posso credere...
 

sembola

Moderatur cartesiano
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una nera e l'altra pure
NON possono vietare la fruizione della montagna in MTB urbi et orbi e a complemento negativo consentirla SOLO dove specificato dalla Legge ! Non siamo mezzi motorizzati, abbiamo dimostrato in sedi di tutti i tipi (vertici CAI, e regionali, etc.) di utilizzare un mezzo di bassissimo impatto montano, e poi... consentitemi, ma ... andrebbero a toccare degli interessi anche sul turismo (legato inevitabilmente oggi) -anche alla MTB- che sarebbero troppo grossi ! Ricorderei subito a lor signori legiferanti che (amici), Vi sono **Guardiaparco** che accompagnano turisti in zone Parco (ovv. autorizzate) in MTB !!! No, non ci posso credere...
Limitatamente alla sentieristica "ufficiale" possono eccome, putroppo. :ueh:
Tutto dipende da come (e quando...) verranno fatto i regolamenti attuativi, ma stai tranquillo che dove ci dovessero essere interessi i divieti non ci saranno, vedi quello che è successo in Trentino.
 

kikhit

Biker incredibilis
9/12/03
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Occam Lt, Alma
Allora...
Se vuoi fare dello sport estremo non te lo vieta quasi nessuno.
Il problema sorge quando fai qualcosa, estremo o non, che va a toccare gli interessi di altri e di chi vuole avanzare diritti anche solo perchè storicamente si collocano prima dei biker...
Siete d'accordo che praticamente tutti possono avanzare diritti sulle mtb!
Allora: siamo fottuti!
E' da tempo che faccio diciamo dell'allarmismo, ma la questione come vedete si stà concretizzando.
Chi filosofeggia, chi fantastica, chi vuole interpretare le le leggi, chi va di tastiera è tutto interessante, ma intano c'è chi veramente lavora alle nostre spalle...

Quello che da tempo ho già espresso si basa su tutta una serie di considerazioni, piuttosto semplici, fatte avendo a che fare con i Parchi, con i Comuni e con i gestori dei Bike Park.
Chi allo stato attuale può avanzare diritti sui sentieri non sono i biker, ma lo sono i: proprietari dei terreni, gestori dei bike park, Comuni, Parchi, Corpo Forestale ed enti vari (Consorsi Forestali e altri).
Il CAI è anche uno di questi ma non venitemi a dire che possa avere ora o permettersi anche in futuro una qualche visione aperta ed obiettiva della mountain bike.

E' da tempo che viene fatta una mappatura dei sentieri e come ho già detto mille e mille volte i sentieri mappati sono, ora, per ragioni storiche di chi va a piedi, degli animali delle piante, dei proprietari del terreno ecc. Si tratta praticamente della totalità dei sentieri, quelli che abbiamo percorso fino ad oggi.
Nuovi sentieri potrebbero anche essere pensati e realizzati per le bici ma questo comporta grosse problematiche burocratiche per le autorizzazioni che vanno a toccare tutti gli aventi diritto prima delle mtb.
Quindi non ci rimangono altro che i Bike Park e i sentieri che per precisa deroga degli Enti saranno espressamente destinati allo scopo e qui rientreremo nel noto e specifico campo di applicazione per cui ogni Comune dovrà sottostare alle regole dell'elettorato locale...
Quindi:
se prevalgono i cacciatori...
se prevalgono i crosscauntristi...
se prevalgono i dowhiller...
se prevalgono i camminatori...
se prevale il turismo...
se prevale il ricco proprietario...
se prevale la politica (in questo caso se la politica fosse seria e valida sarebbe anche interessante)
ecc.

Ripeto: questa legge non è fatta per chi va in bici!

ma perché chi ha pure interessi economici in materia, come www.okadventure.it/ che tu 'conosci' bene, fin'ora non ha fatto nulla? non mi pare che come parte interessata, facendo della bicicletta da discesa un business che spesso si è rivelato dannoso per l'immagine di altri bikers, abbia mai intrapreso una discussione con gli enti preposti alla legiferazione.

pertanto basta con chiacchiere sconclusionate, mercoledì c'è stato un incontro informale, tu c'eri?
la società o associazione che sia per cui lavori portando gente a fare discesa a pagamento, c'era?
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Allora... torniamo alla partenza.
Qual è il problema? cos'ha portato la Regione a redigere questa legge?
- Numero di bikers
- Comportamento scorretto di alcuni

Non c'è dubbio che più c'è traffico e più c'è usura del terreno e maggiori sono i disagi per gli abitanti e per gli altri utenti.
Se il 10% dei bikers è indisciplinato, tanto per dire, su un sentiero sperduto per i monti il 10% di pochi infastidirà poche persone nell'arco di tutto l'anno; in prossimità di un centro abitato con impianti di risalita, il 10% di un grosso numero di bikers che fa il pirla creerà parecchi malcontenti.

Quindi se da un lato il problema è praticamente inesistente, o cmq limitato a ristretti ambiti stagionali, dall'altro un intervento del legislatore non era procrastinabile.

Andare ad impedire un comportamento che non genera fastidio ad alcuno è quantomai inopportuno. Altrimenti vietiamo anche di grattarsi la barba e i calzini grigi.

Normare tutto quello che riguarda i bikepark pare una necessità palese, sia per massa critica, sia per consumo del territorio, sia per riportare entro comportamenti ragionevoli e rispettosi coloro i quali considerano la montagna una grande nintendo wii.

Vietare a tutti di godersi la montagna selvaggia a causa del malcostume di pochi individui è stupido. E' più facile correggere quei pochi che non bloccare tutti.
Inoltre IMHO l'atteggiamento dell'escursionista, dell'esploratore, di chi va in bici per conoscere la montagna, è molto più rispettoso di quello diffuso nei bikeparks.
Probabilmente è una cattiva impressione data semplicemente dalla concentrazione di quel 10% di indisciplinati... non saprei. Cmq ho l'impressione che chi apprezzi la montagna a tutto tondo abbia un rapporto diverso con lei, diverso da chi "usa" la montagna a scopo puramente ludico.
Con questo non voglio puntare il dito contro chi fa solo DH, perché principalmente coloro che lo praticano non vanno fuori dai tracciati ufficiali. Poi, sì, c'è una maggioranza di freeriders che non invade le proprietà private e in paese non fa lo scalpo alle vecchiette... ma c'è sempre un qualche pistola che vuol far la tamarrata.

E allora va bene, poniamo dei paletti e delle linee guida nel contesto dei bikeparks. Giusto.

Ma al di fuori? perché obbligare gli escursionisti in bici a percorrere solo certi sentieri principali (probabilmente anche trafficati) e non consentire a tutti di conoscere la montagna col mezzo ecologico che più gli sembra adatto?!
Sarebbe corretto dire "in Agosto e nei weekend da metà maggio a metà settembre il traffico delle mtb è impedito su questo, quello e quell'altro sentiero" a causa del forte affollamento pedonale.

Mi auguro che una correzione della legge sia orientata in questa direzione, in modo che l'interpretazione sia univoca e delegando poi agli enti locali l'individuazioni degli equilibri da tutelare e delle criticità.
 

Tano

Biker tremendus
La visione del Cai è perfettamente in linea con tutti quelli che intendono fruire della montagna in maniera rispettosa di ambiente ed altri fruitori cioè di tutti gli escursionisti

Il fatto che espressamente non preveda l'utilizzo della Mtb solo per la discesa ricorrendo a mezzi meccanici per la risalita, può essere condivisibile o meno, (e lo è da parte di tutti quelli che intendono la mtb come escursionismo e che concordemente ritengono dannosi per tutto il movimento i troppofighiscendocomeuncannoneesenonsispostarancovialavecchietta) ma comunque rispecchia il comune sentire della maggioranza di coloro che in montagna ci vanno davvero

Per l'utilizzo con mezzi meccanicni per la risalita si con l'approvazione di tutti quelli che non sono troppofighiscendocomeuncannoneesenonsispostarancovialavecchietta
ah ahaaaa
Volevo aspettare ancora un po', ma è gia più che sufficente...
Avete letto no, cosa pensa e scrive salgomasudo-kikit, la cricca insomma!

Avete capito da che punto di vista partono quelli che secondo me sono e saranno il vero problema, e quale sarà il vero risultato che questa legge produrrà.
CDV. Come volevasi dimostrare, il pericolo non sarà la legge in quanto tale, quanto gli atteggiamenti, modi di pensare che purtroppo si concretizzeranno nelle azioni che i diversi Comuni intraprenderanno.
Kikit sa bene, perchè è stato da me contattato anche privatamente qualche anno fa per la questione legge di riordino dei parchi dove si doveva in qualche modo anche fare rientrare le mtb, legge che al momento è ferma, ma lo è stata la questione mtb che premeva a Via Lattea/Regione ed è quindi stata inserita (meglio per loro) in questa legge.

Kikit sa o dovrebbe sapere che io e Cecco siamo andati, su mio invito, a sentire la faccenda da chi stava scrivento la legge sui parchi (la 228/06).
Kikit sa o dovrebbe anche sapere che io e Sergio (Scuola Superga) abbiamo avuto, su mio invito, un contatto ufficale con il Parco della Collina.

OK Adventure, più nella mia persona, privatamente, si è mossa da tempo proprio per cercare di arrivare a questo punto con una legge un po' "più precisa" proprio per evitare i localismi che proprio già cominciano ad emergere in questo forum...
Purtroppo OK Adventure non conta una cippa è solo minuscola un'azienda (anzi adesso che mi hanno rubato 3 bike è una solo più una mezza cippa...)

Ecco perchè sono anni che, consapevole di non poter fare nulla come singolo, perchè non ne ho alcuna facoltà, ho almeno cercato di contribuire a formare una coscienza del freeride, una sorta di ... forse di niente. Ma chi lo sa lo sa, e siamo in tanti, veramente in tanti purtroppo non ancora organizzati...
Persone intelligenti e soprattutto molto aperti, ma purtroppo non ancora organizzati e adesso è forse troppo tardi.

Ragazzi tiratevi su le maniche e datevi da fare, altrimenti siete fottuti. Non aspettate che siano sempre i soliti a dettare legge.
Se voi ci siete io ci sarò.
 

Salgomasudo

Biker grossissimus
25/6/03
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ah ahaaaa
Volevo aspettare ancora un po', ma è gia più che sufficIente...
Avete letto no, cosa pensa e scrive salgomasudo-kikit, la cricca insomma!

I poteri oscuri 8-)8-)8-)

Avete capito da che punto di vista partono quelli che secondo me sono e saranno il vero problema, e quale sarà il vero risultato che questa legge produrrà.

Partono dal presupposto che se si è arrivati ad avere una regolamentazione della MTB sul territorio montano con la paventata introduzione dei divieti la colpa non è di certo degli escursionisti o di quelli del CAI quanto piuttosto di quelli che utilizzano le mulattiere che arrivano in paese come piste d'allenamenteo per fare DH...

Ricominciamo il discorso interrotto sul 3d di Pavaglione???

Anche perchè ho finalmente avuto modo di sentire anche la versione dell'altra parte (amministrazione di Condove)...

Se vuoi sai dove trovarmi.


Kikit sa bene, perchè è stato da me contattato anche privatamente qualche anno fa per la questione legge di riordino dei parchi dove si doveva in qualche modo anche fare rientrare le mtb, legge che al momento è ferma, ma lo è stata la questione mtb che premeva a Via Lattea/Regione ed è quindi stata inserita (meglio per loro) in questa legge.

Kikit sa o dovrebbe sapere che io e Cecco siamo andati, su mio invito, a sentire la faccenda da chi stava scrivento la legge sui parchi (la 228/06).
Kikit sa o dovrebbe anche sapere che io e Sergio (Scuola Superga) abbiamo avuto, su mio invito, un contatto ufficale con il Parco della Collina.

E cosa ha portato il TUO contatto ufficiale???
A nulla se non erro.


Ragazzi tiratevi su le maniche e datevi da fare, altrimenti siete fottuti. Non aspettate che siano sempre i soliti a dettare legge.
Se voi ci siete io ci sarò.


Dipende esserci per cosa?
Se per sviluppare la coscienza del freeride inteso come risalita meccanizzata, discesa a cannone ovunque e senza regolamentazione non credo che tu possa trovare grossi alleati in questa sezione.
Se intendi sviluppare un discorso di reciproco rispetto individuando i sentieri "stile bike park" dove fare i criceti allora non credo che ci siano grossi problemi è la stessa legge che te lo permette.

Vai dalle amministrazioni comunali, fatti nominare gestore responsabile e poi organizza tutto quello che intendi fare, nel rispetto della legge che ti impone i lavori di manutenzione di drenaggio delle acque, di regolamentazione degli incroci di assicurazione responsabilità civile verso i terzi etc etc.

Non sperare che la voce dei biker escursionisti (che oggi dimostrano di avere un comune sentire) si levi anche per difendere chi pratica un diverso tipo di MTB (soprattutto quando chi pratica un diverso tipo di MTB è colui che ha creato tutti i problemi di convivenza con gli altri utenti del territorio)
 

ApoBike

Biker serius
14/9/06
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Limitatamente alla sentieristica "ufficiale" possono eccome, putroppo. :ueh:
Tutto dipende da come (e quando...) verranno fatto i regolamenti attuativi, ma stai tranquillo che dove ci dovessero essere interessi i divieti non ci saranno, vedi quello che è successo in Trentino.

...si', Sembola direi che per casi limitati hai ragione, ma quel che intendevo io e', non possono vietarla IN TOTO alle MTB. Do' una informazione che magari potra' sembrare da poco ma secondo me e' un utile passo in avanti:
ambito CAI: In data 22 novembre 08 il CAI Centrale (Comitato centrale di indirizzo e di controllo, OTCO), ha deliberato il riconoscimento della disciplina del cicloescursionismo riconoscendola ufficialmente come attività istituzionale del CAI e inserendola nell' attività istituzionale dell'OTCO Escursionismo.

ora, 2 considerazioni in merito, relativamente alla Legge di cui stiamo disquisendo.

1- Vi garantisco che e' un risultato importante, anche se 'solo' in ambito CAI e' importante; entro 6 mesi il CAI Centrale si aspetta un regolamento specifico in merito che diventera' Nazionale ed Ufficiale a tutti gli effetti (Vi garantisco che facendo parte e conoscendo chi lo redige, la Commissione MTB CAI e' nata ed e' qui da noi [N-Ovest], NON imporremmo certo alcun divieto simile a quello di questa legge e questo vuol dire che se tale regolamento viene/verra' preso a riferimento come mi auguro e sicuramente suggeriro' dalla/e Giunte Regionali, beh, fate 2 conti, 1-0 per noi... ;P))

2- Se si profilasse un divieto come dico io -urbi-et-orbi- **solo e specifico** per la MTB di fruizione della sentieristica ufficiale e limitandone l'uso ai soli TOT (sarebbero pochissimi) sentieri "appositamente autorizzati", capite bene che, se il CAI MTB fa parte del mega-gruppo "Escursionismo" (sostanzialmente il piu' "potente" in ambito CAI non fosse solo perche' ne fanno parte la maggioranza degli iscritti), noi CAI MTB-ari, insorgeremmo direi in maniera prorompente non solo all'interno ma anche all'esterno (come Voi), per ribadire che comunque siamo una particolare "specie" di escursionisti, e allora potremmo domandare ai legislatori ad esempio perche' all'escursionista (cioe' di nuovo anche noi MTB quando facciamo portage con la bike), non e' vietato percorrere i sentieri giacche' puo' spaventare gli animali ?!? Insomma succederebbe una mezza rivoluzione...

Questa cosa non puo' e non deve succedere, e come ho gia' avuto modo di dire mercoledi' al conviviale incontro, per il momento, nella legge io la leggo unicamente come "sibillina eventualita'" che si puo' -facilmente- convertire, si puo' scatenare, se necessario, in divieto semi-assoluto. E qui si potrebbe ripartire sul discorso di 'comportarci bene in montagna con la MTB', quindi, come diciamo spesso ai corsi e alle gite: "STA A NOI fare che non succeda !!!"

Con riferimento a questo ultimo punto, quotando in pieno Sembola, mi collego a Tano, e alla sua frase "Ragazzi tiratevi su le maniche e datevi da fare, altrimenti siete fottuti. Non aspettate che siano sempre i soliti a dettare legge.
Se voi ci siete io ci sarò." Ma Tu, caro Tano, da che parte stai ORA !?
 

ApoBike

Biker serius
14/9/06
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Non sperare che la voce dei biker escursionisti (che oggi dimostrano di avere un comune sentire) si levi anche per difendere chi pratica un diverso tipo di MTB (soprattutto quando chi pratica un diverso tipo di MTB è colui che ha creato tutti i problemi di convivenza con gli altri utenti del territorio)


Ok Salgo, si', cosi' ci siamo, siamo sulla strada giusta... !! Ci siamo intesi in pieno................. o-o
 

loiety

Biker superis
16/5/05
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piemonte
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Allora... torniamo alla partenza.
Qual è il problema? cos'ha portato la Regione a redigere questa legge?
- Numero di bikers
- Comportamento scorretto di alcuni

Non c'è dubbio che più c'è traffico e più c'è usura del terreno e maggiori sono i disagi per gli abitanti e per gli altri utenti.
Se il 10% dei bikers è indisciplinato, tanto per dire, su un sentiero sperduto per i monti il 10% di pochi infastidirà poche persone nell'arco di tutto l'anno; in prossimità di un centro abitato con impianti di risalita, il 10% di un grosso numero di bikers che fa il pirla creerà parecchi malcontenti.

Quindi se da un lato il problema è praticamente inesistente, o cmq limitato a ristretti ambiti stagionali, dall'altro un intervento del legislatore non era procrastinabile.

Andare ad impedire un comportamento che non genera fastidio ad alcuno è quantomai inopportuno. Altrimenti vietiamo anche di grattarsi la barba e i calzini grigi.

Normare tutto quello che riguarda i bikepark pare una necessità palese, sia per massa critica, sia per consumo del territorio, sia per riportare entro comportamenti ragionevoli e rispettosi coloro i quali considerano la montagna una grande nintendo wii.

Vietare a tutti di godersi la montagna selvaggia a causa del malcostume di pochi individui è stupido. E' più facile correggere quei pochi che non bloccare tutti.
Inoltre IMHO l'atteggiamento dell'escursionista, dell'esploratore, di chi va in bici per conoscere la montagna, è molto più rispettoso di quello diffuso nei bikeparks.
Probabilmente è una cattiva impressione data semplicemente dalla concentrazione di quel 10% di indisciplinati... non saprei. Cmq ho l'impressione che chi apprezzi la montagna a tutto tondo abbia un rapporto diverso con lei, diverso da chi "usa" la montagna a scopo puramente ludico.
Con questo non voglio puntare il dito contro chi fa solo DH, perché principalmente coloro che lo praticano non vanno fuori dai tracciati ufficiali. Poi, sì, c'è una maggioranza di freeriders che non invade le proprietà private e in paese non fa lo scalpo alle vecchiette... ma c'è sempre un qualche pistola che vuol far la tamarrata.

E allora va bene, poniamo dei paletti e delle linee guida nel contesto dei bikeparks. Giusto.

Ma al di fuori? perché obbligare gli escursionisti in bici a percorrere solo certi sentieri principali (probabilmente anche trafficati) e non consentire a tutti di conoscere la montagna col mezzo ecologico che più gli sembra adatto?!
Sarebbe corretto dire "in Agosto e nei weekend da metà maggio a metà settembre il traffico delle mtb è impedito su questo, quello e quell'altro sentiero" a causa del forte affollamento pedonale.

Mi auguro che una correzione della legge sia orientata in questa direzione, in modo che l'interpretazione sia univoca e delegando poi agli enti locali l'individuazioni degli equilibri da tutelare e delle criticità.

Il problema è anche che non dobbiamo immaginare che chi ha scritto la legge abbia un idea perfetta delle distinzioni tra le differenti accezioni della mtb. Per noi è palesissimo quale sia la differenza tra xc, dh e Fr, ma per un assessore regionale ...
guardate già la confusione di chi scrive nella sezione principianti ... e si tratta di gente che in bici vuole andarci !!
 

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