Beh, troppo facile rispondere con no comment! Cosa intendi...no comment
Se hai/avete motivi commentate pure, siamo qui per questo e non aspetto altro...
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Se gli esclusi fossero la maggioranza (ma ho dei dubbi al proposito), allora il CAI non e` il rappresentante giusto. Se invece fossero una piccola minoranza... allora fa parte del gioco della democrazia. Mi pare fosse Zagrebelsky che scriveva che la democrazia, in fondo, e` la "dittatura della maggioranza".Ho solo qualche dubbio sul fatto che il CAI possa essere rappresentativo di tutti, o dei più, e credo che molti ne verranno esclusi.
Ecco, quello che serve ora e` l'autorevolezza che nessuna associazione neo-formata potra` mai avere.Pertanto, da mio punto di vista, potrei sentirmi adeguatamente rappresentato da questa associazione, che se non altro ha una ottima autorevoleza, anche nei confrnti delle istituzioni varie.
Ecco, quello che serve ora e` l'autorevolezza che nessuna associazione neo-formata potra` mai avere.
Assolutamente no, la questione, come anche le altre, per quanto mi riguarda non ha e non ha mai avuto alcunchè di personale.hai ragione nel richiedere una esplicazione della risposta, ma considerato la bontà della discussione, chiedo che ve la vediate in mp
Non voglio che diventi il pretesto per discussioni personali; invece, è bene che si parli a più voci sul singolo argomento
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Chiudevo con una domanda provocatoria, per stimolare la riflessione. Se in montagna dovrei poter andare dovunque con una MTB, allora perche` non dovrei poterci andare anche con una moto da trial?
In ambito CAI si sta già muovendo per cercare di far si che la MTB diventi sempre più accettata... www.mtbcai.it
intanto è stata riconosciuta ufficilamente come attività e non è poco ti garantisco...
Però proprio per la concezione della mtb intesa come mezzo per raggiungere la montagna non si potrà (almeno adesso) parlare in sede istituzionale di DH o FR o 4X... che poi debbano esistere queste discipline siamo tutti d'accordo ma da non praticare MAI su sentieri o affini, per i vari motivi già ampiamente dibattuti: escursionisti, ambiente in primis... per quello ci sono i bike park e tutti quei percorsi ad uso esclusivo di queste attività gravity (Finale con i percorsi del Melogno o del Pian dei Corsi è un fulgido esempio )
...proprio qui volevo arrivare! Allora le bici dovrebbero essere vietate dove non si riesce ad arrivare pedalandole. Quindi le bici da DH e FR pesante sarebbero praticamente vietate dappertutto eccetto che nei bike-park. A meno che uno non sia capace di portarla su pedalandola...mah,
secondo me la differenza la fa l' "aiuto" cioè in montagna ci potresti e dovresti andare con i tuoi mezzi che possono essere scarponi, ciaspole, mtb, ecc.
e non con ausili tipo "seggiovie, moto, elicottero, ecc."
Io quando vado a sciare in pista, vado a divertirmo ma non in montagna: non so se ho reso l'idea
Beh, troppo facile rispondere con no comment! Cosa intendi...
Se hai/avete motivi commentate pure, siamo qui per questo e non aspetto altro...
Escludo categoricamente che il CAI possa in qualche modo rappresentare le MTB intesa, come già l'acronimo vuole comprendere, come un'insieme di modi di intendere la bicicletta da montagna.infati, è questo il motivo per cui credo che il CAI, anche se non rappresenta in toto il mio pensiero, è il miglior compromesso possibile.
prima di continuare premetto che io faccio sia cross-country, col quale ho iniziato ad amare la mtb, giro sulle ciclabili con fam. al seguito e faccio freeride da una decina di anni a questa parte, quindi mi piace la bici in tutte le sue sfaccettature.
da quello che leggo qui mi sembra che il cai abbia una idea ancora più restrittiva sull' utilizzo della mtb rispetto a quello che dice la legge che deve essere approvata, perchè mi sembra che la legge non faccia distinzione su CC/DH/FR/4X o altro.
Continuo a vedere troppe differenze di intenti, avevo capito che si voleva salvare la libertà di andare in mtb di tutti, ovviamente col massimo rispetto delle regole e della natura.
Escludo categoricamente che il CAI possa in qualche modo rappresentare le MTB intesa, come già l'acronimo vuole comprendere, come un'insieme di modi di intendere la bicicletta da montagna.
Il CAI è un'associazione nazionale che per ragioni storiche mai e poi mai potrà in qualche modo avere una visione aperta ed obiettiva della MTB che in qualche modo si mette in contrapposizione con l'escursionismo a piedi.
E' però anche vero come dice kikit che tuttavia rapresenta forse l'unico modo di essere rappresentati.
Ma la FCI, le scuole MTB cosa stanno facendo? Ne sanno qualcosa della cosa? Sanno o hanno capito che cosa si possono aspettare?
Sarebbe bello saperlo.
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Chiudevo con una domanda provocatoria, per stimolare la riflessione. Se in montagna dovrei poter andare dovunque con una MTB, allora perche` non dovrei poterci andare anche con una moto da trial?
mah,
secondo me la differenza la fa l' "aiuto" cioè in montagna ci potresti e dovresti andare con i tuoi mezzi che possono essere scarponi, ciaspole, mtb, ecc.
e non con ausili tipo "seggiovie, moto, elicottero, ecc."
Io quando vado a sciare in pista, vado a divertirmi ma non in montagna: non so se ho reso l'idea
concordo sul fatto che il Cai in questo momento possa essere un punto di riferimento e interlocutore con tutti i suoi pregi e difetti
...proprio qui volevo arrivare! Allora le bici dovrebbero essere vietate dove non si riesce ad arrivare pedalandole. Quindi le bici da DH e FR pesante sarebbero praticamente vietate dappertutto eccetto che nei bike-park. A meno che uno non sia capace di portarla su pedalandola...
ma io penso che prima di trovare qualcuno che ci rappresenti, dovremmo avere delle idee precise su come affrontare la questione.
Una volta che almeno dal forum, che rappresenta cmq un buon numero di teste diverse, uscisse una serie di emendamenti migliorativi condivisi, per lo meno non si andrebbe a proporre un'idea controversa in partenza, che nessuno sarebbe disposto a supportare e far propria... CAI, associazioni varie o quant'altro.
Se almeno noi riuscissimo ad accordarci su alcune regole, ci si presenterebbe con un fronte compatto, che ha sicuramente un peso non trascurabile.
Tramite il forum cmq si possono riportare anche posizioni di chi non è direttamente attivo qui ed in qualche modo è più facile il confronto rispetto a belle riunioni di nicchia (nicchia nel senso che sono ben pochi quelli che si fanno 200-300km solo per una riunione probabilmente inconcludente, se non stabilendo dei princìpi molto generali).
Una riunione con i rappresentanti delle varie province o altri enti locali può portare dei frutti solo se l'argomento del discutere ha delle proposte concrete, non solo dei discorsi di principio.
Se le proposte poi fossero pregne di buon senso oltre ad essere chiare, trovare chi ce le promuove, non dovrebbe essere poi così complesso, no?
Quindi, invece di dire chi ci rappresenterebbe o meno, pensiamo prima a COSA dovrebbe rappresentare.
mi hai fatto l'assist e io ho ho concluso.
La penso così da anni e proprio per questo mi sono sempre dovuto confrontare con chi usa le risalite furgonate, però credo che non tutti abbiano letto le nostre considerazioni e allora ho riproposto il mio precedente post
Da alcuni interventi su questo topic una cosa si capisce senza alcun dubbio: NON abbiamo un'idea comune e, secondo me, NON si formera` questa idea discutendo qui.Se le proposte poi fossero pregne di buon senso oltre ad essere chiare, trovare chi ce le promuove, non dovrebbe essere poi così complesso, no?
Quindi, invece di dire chi ci rappresenterebbe o meno, pensiamo prima a COSA dovrebbe rappresentare.
Torniamo indietro e rivediamo cosa hanno fatto anche altri paesi dove la mtb è nata, ha maggior seguito, etc..
Norme e auto-regolamentazioni ci sono e hanno un nome: NORBA e IMBA
Noi le leggiamo distrattamente, ma sono il vangelo (in minuscolo, solo perchè preso in prestito da chi può vantarne il copyright)
Il CAI, con le dovute premesse iniziali, il diverso fine e il background culturale di più di 100 anni di associazione e vita, si rivede e le sottoscrive
Noi le vorremmo come "leggi" di autodisciplina? e come legge vera e propria?
[SIZE=+2]Il Codice N.O.R.B.A.[/SIZE]1. Dare la precedenza agli escursionisti a piedi: la gente giudicherà la MTB dal vostro comportamento. In quanto novità essa potrebbe non essere vista positivamente dagli altri.
2. Rallentare ed usare cautela nell'avvicinare e nel sorpassare altri escursionisti, facendo in modo che si accorgano della vostra presenza in anticipo.
3. Controllare sempre la velocità ed affrontare le curve prevedendo che vi si possa incontrare qualcuno. L'andatura va commisurata al tipo di terreno e all'esperienza di ciascuno.
4. Restare sui percorsi già tracciati per non arrecare danni alla vegetazione e limitare l'erosione del suolo evitando di tagliare per terreni molli.
5. Non spaventare gli animali, siano essi domestici o selvatici. Date loro il tempo di spostarsi dalla vostra strada.
6. Non lasciare rifiuti. Portare con sé i propri e, se possibile, raccogliere quelli abbandonati da altri.
7. Rispettare le proprietà pubbliche e private inclusi i cartelli segnaletici, lasciando i cancelli così come sono stati trovati. Rivolgersi possibilmente a i proprietari per chiedere il permesso di entrare nei loro terreni: "Vietato l'ingresso" spesso significa solo: "per favore chiedere il permesso".
8. Essere sempre autosufficienti. Meta e velocità media verranno stabiliti in funzione dell'abilità personale, dell'equipaggiamento, del terreno, delle condizioni metereologiche esistenti e di quelle previste.
9. Non viaggiare da soli in zone isolate e se si devono compiere lunghe distanze comunicare la destinazione e il programma di viaggio
10. Rispettare la filosofia del cicloescursionismo tesa al minimo impatto con la natura. Limitarsi a scattare fotografie e a lasciare impronte leggere portandosi via solamente bei ricordi.
Trasformare in legge ciò che ho su riportato, è alquanto arduo, per tutta un serie di motivi tecnici, nonché di futura applicazione.
Però, all'interno di una legge, tale codice può essere ricompreso come linee guida da cui trarre spunto per le norme corpotamentali.
Che se poi si legge il testo della legge appena entrata in vigore, le norme comnportamentli sono già definite, assimilando quelle prescritte per lo sci a quelle per la mtbì.
shrdlu ha scritto:Da alcuni interventi su questo topic una cosa si capisce senza alcun dubbio: NON abbiamo un'idea comune e, secondo me, NON si formera` questa idea discutendo qui.
La mia idea era quella di muoversi per difendere il CICLOESCURSIONISMO, perche` e` quello che mi sentirei di sostenere.
Se venisse fuori che quello che si vuole difendere e` la liberta` di caricare le bici in un furgone ed andare a percorrere le mulattiere in discesa... questa proposta non avrebbe mai il mio sostegno. Se qualcuno pensa di vietare questa attivita` fuori dai bike-park, io non muovero` un dito per impedirlo.
Se qualcuno riesce ad opporsi a questi divieti, buon per lui... di sicuro non avra` il mio sostegno.
La mia idea era: visto che non riusciamo ad avere una nosta linea condivisa, perche` non cercare chi una linea chiara ce l'ha e rafforzarlo con il nostro appoggio? Nella linea del CAI io mi ci ritrovo al 99,99%, e pensandoci bene non ho problemi ad accettare quello 0,01% se e` funzionale al resto