Nuova legge regionale sullo sci...e sulla mtb!

Domingosh

Biker meravigliosus
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Beh, troppo facile rispondere con no comment! Cosa intendi...
Se hai/avete motivi commentate pure, siamo qui per questo e non aspetto altro...


hai ragione nel richiedere una esplicazione della risposta, ma considerato la bontà della discussione, chiedo che ve la vediate in mp
Non voglio che diventi il pretesto per discussioni personali; invece, è bene che si parli a più voci sul singolo argomento
 

shrdlu

Biker poeticus
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Ho solo qualche dubbio sul fatto che il CAI possa essere rappresentativo di tutti, o dei più, e credo che molti ne verranno esclusi.
Se gli esclusi fossero la maggioranza (ma ho dei dubbi al proposito), allora il CAI non e` il rappresentante giusto. Se invece fossero una piccola minoranza... allora fa parte del gioco della democrazia. Mi pare fosse Zagrebelsky che scriveva che la democrazia, in fondo, e` la "dittatura della maggioranza".
Pertanto, da mio punto di vista, potrei sentirmi adeguatamente rappresentato da questa associazione, che se non altro ha una ottima autorevoleza, anche nei confrnti delle istituzioni varie.
Ecco, quello che serve ora e` l'autorevolezza che nessuna associazione neo-formata potra` mai avere.
 

Tano

Biker tremendus
hai ragione nel richiedere una esplicazione della risposta, ma considerato la bontà della discussione, chiedo che ve la vediate in mp
Non voglio che diventi il pretesto per discussioni personali; invece, è bene che si parli a più voci sul singolo argomento
Assolutamente no, la questione, come anche le altre, per quanto mi riguarda non ha e non ha mai avuto alcunchè di personale.
Se queste cose ce le diciamo in privato abbiamo poche cose da dirci di diverso...
Se non lo si è capito, intendo fare semplicemente chiarezza e intendo portare argomentazioni reali, verificabili e il più possibile distanti da ogni personale interesse in modo che tutti possano poi valutare e farsene la propria idea.
 

resina65

Biker grossissimus
18/5/06
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imperia
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.

Chiudevo con una domanda provocatoria, per stimolare la riflessione. Se in montagna dovrei poter andare dovunque con una MTB, allora perche` non dovrei poterci andare anche con una moto da trial?

mah,
secondo me la differenza la fa l' "aiuto" cioè in montagna ci potresti e dovresti andare con i tuoi mezzi che possono essere scarponi, ciaspole, mtb, ecc.
e non con ausili tipo "seggiovie, moto, elicottero, ecc."
Io quando vado a sciare in pista, vado a divertirmi ma non in montagna: non so se ho reso l'idea


concordo sul fatto che il Cai in questo momento possa essere un punto di riferimento e interlocutore con tutti i suoi pregi e difetti
 

beppejump

Biker serius
12/10/04
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settimo torinese
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In ambito CAI si sta già muovendo per cercare di far si che la MTB diventi sempre più accettata... www.mtbcai.it :cucù:

intanto è stata riconosciuta ufficilamente come attività e non è poco ti garantisco...

Però proprio per la concezione della mtb intesa come mezzo per raggiungere la montagna non si potrà (almeno adesso) parlare in sede istituzionale di DH o FR o 4X... che poi debbano esistere queste discipline siamo tutti d'accordo ma da non praticare MAI su sentieri o affini, per i vari motivi già ampiamente dibattuti: escursionisti, ambiente in primis... per quello ci sono i bike park e tutti quei percorsi ad uso esclusivo di queste attività gravity (Finale con i percorsi del Melogno o del Pian dei Corsi è un fulgido esempio :il-saggi:)

prima di continuare premetto che io faccio sia cross-country, col quale ho iniziato ad amare la mtb, giro sulle ciclabili con fam. al seguito e faccio freeride da una decina di anni a questa parte, quindi mi piace la bici in tutte le sue sfaccettature.
da quello che leggo qui mi sembra che il cai abbia una idea ancora più restrittiva sull' utilizzo della mtb rispetto a quello che dice la legge che deve essere approvata, perchè mi sembra che la legge non faccia distinzione su CC/DH/FR/4X o altro.
Continuo a vedere troppe differenze di intenti, avevo capito che si voleva salvare la libertà di andare in mtb di tutti, ovviamente col massimo rispetto delle regole e della natura.
 

shrdlu

Biker poeticus
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mah,
secondo me la differenza la fa l' "aiuto" cioè in montagna ci potresti e dovresti andare con i tuoi mezzi che possono essere scarponi, ciaspole, mtb, ecc.
e non con ausili tipo "seggiovie, moto, elicottero, ecc."
Io quando vado a sciare in pista, vado a divertirmo ma non in montagna: non so se ho reso l'idea
...proprio qui volevo arrivare! Allora le bici dovrebbero essere vietate dove non si riesce ad arrivare pedalandole. Quindi le bici da DH e FR pesante sarebbero praticamente vietate dappertutto eccetto che nei bike-park. A meno che uno non sia capace di portarla su pedalandola...
 

kikhit

Biker incredibilis
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Occam Lt, Alma
Beh, troppo facile rispondere con no comment! Cosa intendi...
Se hai/avete motivi commentate pure, siamo qui per questo e non aspetto altro...


significa che si commenta da sé, e non servono ulteriori commenti!
e che rispondere a chi da a coloro che non la pensano come lui del vecchio rincoglionito?!
a mio avviso non merita risposta.
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Lac Leman
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Sentinella
ma io penso che prima di trovare qualcuno che ci rappresenti, dovremmo avere delle idee precise su come affrontare la questione.
Una volta che almeno dal forum, che rappresenta cmq un buon numero di teste diverse, uscisse una serie di emendamenti migliorativi condivisi, per lo meno non si andrebbe a proporre un'idea controversa in partenza, che nessuno sarebbe disposto a supportare e far propria... CAI, associazioni varie o quant'altro.

Se almeno noi riuscissimo ad accordarci su alcune regole, ci si presenterebbe con un fronte compatto, che ha sicuramente un peso non trascurabile.
Tramite il forum cmq si possono riportare anche posizioni di chi non è direttamente attivo qui ed in qualche modo è più facile il confronto rispetto a belle riunioni di nicchia (nicchia nel senso che sono ben pochi quelli che si fanno 200-300km solo per una riunione probabilmente inconcludente, se non stabilendo dei princìpi molto generali).
Una riunione con i rappresentanti delle varie province o altri enti locali può portare dei frutti solo se l'argomento del discutere ha delle proposte concrete, non solo dei discorsi di principio.

Se le proposte poi fossero pregne di buon senso oltre ad essere chiare, trovare chi ce le promuove, non dovrebbe essere poi così complesso, no?
Quindi, invece di dire chi ci rappresenterebbe o meno, pensiamo prima a COSA dovrebbe rappresentare. ;-)
 

Tano

Biker tremendus
infati, è questo il motivo per cui credo che il CAI, anche se non rappresenta in toto il mio pensiero, è il miglior compromesso possibile.
Escludo categoricamente che il CAI possa in qualche modo rappresentare le MTB intesa, come già l'acronimo vuole comprendere, come un'insieme di modi di intendere la bicicletta da montagna.
Il CAI è un'associazione nazionale che per ragioni storiche mai e poi mai potrà in qualche modo avere una visione aperta ed obiettiva della MTB che in qualche modo si mette in contrapposizione con l'escursionismo a piedi.
E' però anche vero come dice kikit che tuttavia rapresenta forse l'unico modo di essere rappresentati.
Ma la FCI, le scuole MTB cosa stanno facendo? Ne sanno qualcosa della cosa? Sanno o hanno capito che cosa si possono aspettare?
Sarebbe bello saperlo.
 

kikhit

Biker incredibilis
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prima di continuare premetto che io faccio sia cross-country, col quale ho iniziato ad amare la mtb, giro sulle ciclabili con fam. al seguito e faccio freeride da una decina di anni a questa parte, quindi mi piace la bici in tutte le sue sfaccettature.
da quello che leggo qui mi sembra che il cai abbia una idea ancora più restrittiva sull' utilizzo della mtb rispetto a quello che dice la legge che deve essere approvata, perchè mi sembra che la legge non faccia distinzione su CC/DH/FR/4X o altro.
Continuo a vedere troppe differenze di intenti, avevo capito che si voleva salvare la libertà di andare in mtb di tutti, ovviamente col massimo rispetto delle regole e della natura.


la leggedistingue si, non usando i termini da te specificatamente utilizzati, ma distingue eccome.

Non usa categorie commerciali o affini per distinguere la pratica della mtb, ma distingue luoghi e ambiti di utilizzo, ovvero 1) bike park, arree destinate al solo uso con la bici, ove ovviamente si può fare discesa, 4x, ecc., e 2) pratica cicloesscursionistica, su strade e sentieri.

Il CAI fa propria questa seconda tipologia di attività, perché conforme al proprio statuto e alle proprie finalità. Ciò perché dovendo inserire la pratica della mtb all'interno delle propire attività, ed essendo una associazione con un preciso statuto, con un direttivo, con una struttura ben definita, ha necesità di valutare l'idoneità di ogni disciplina alle sue norme interne, cui chi si iscrive aderisce. Ovviamente con una certa flessibilità.
 
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kikhit

Biker incredibilis
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Escludo categoricamente che il CAI possa in qualche modo rappresentare le MTB intesa, come già l'acronimo vuole comprendere, come un'insieme di modi di intendere la bicicletta da montagna.
Il CAI è un'associazione nazionale che per ragioni storiche mai e poi mai potrà in qualche modo avere una visione aperta ed obiettiva della MTB che in qualche modo si mette in contrapposizione con l'escursionismo a piedi.
E' però anche vero come dice kikit che tuttavia rapresenta forse l'unico modo di essere rappresentati.
Ma la FCI, le scuole MTB cosa stanno facendo? Ne sanno qualcosa della cosa? Sanno o hanno capito che cosa si possono aspettare?
Sarebbe bello saperlo.


laFCI si occupa solo dell'agonismo, e basta, del resto glie ne frega nulla.
le scuole, parlando con dei ragazzi che fannop parte della AMI, fanno ben poco, per ora... e non hanno un gran numero di soci, essendo poi in concorrenza tra loro (AMI, SIMB, ecc.).

assocazioni come l'IMBA, sono pressoché assenti. Ho mandato una mail al referente nazionale, e non si è neppure degnato di rispondere.
 

resina65

Biker grossissimus
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Chiudevo con una domanda provocatoria, per stimolare la riflessione. Se in montagna dovrei poter andare dovunque con una MTB, allora perche` non dovrei poterci andare anche con una moto da trial?

mah,
secondo me la differenza la fa l' "aiuto" cioè in montagna ci potresti e dovresti andare con i tuoi mezzi che possono essere scarponi, ciaspole, mtb, ecc.
e non con ausili tipo "seggiovie, moto, elicottero, ecc."
Io quando vado a sciare in pista, vado a divertirmi ma non in montagna: non so se ho reso l'idea


concordo sul fatto che il Cai in questo momento possa essere un punto di riferimento e interlocutore con tutti i suoi pregi e difetti

...proprio qui volevo arrivare! Allora le bici dovrebbero essere vietate dove non si riesce ad arrivare pedalandole. Quindi le bici da DH e FR pesante sarebbero praticamente vietate dappertutto eccetto che nei bike-park. A meno che uno non sia capace di portarla su pedalandola...

mi hai fatto l'assist e io ho ho concluso.
La penso così da anni e proprio per questo mi sono sempre dovuto confrontare con chi usa le risalite furgonate, però credo che non tutti abbiano letto le nostre considerazioni :spetteguless: e allora ho riproposto il mio precedente post
 

Domingosh

Biker meravigliosus
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ma io penso che prima di trovare qualcuno che ci rappresenti, dovremmo avere delle idee precise su come affrontare la questione.
Una volta che almeno dal forum, che rappresenta cmq un buon numero di teste diverse, uscisse una serie di emendamenti migliorativi condivisi, per lo meno non si andrebbe a proporre un'idea controversa in partenza, che nessuno sarebbe disposto a supportare e far propria... CAI, associazioni varie o quant'altro.

Se almeno noi riuscissimo ad accordarci su alcune regole, ci si presenterebbe con un fronte compatto, che ha sicuramente un peso non trascurabile.
Tramite il forum cmq si possono riportare anche posizioni di chi non è direttamente attivo qui ed in qualche modo è più facile il confronto rispetto a belle riunioni di nicchia (nicchia nel senso che sono ben pochi quelli che si fanno 200-300km solo per una riunione probabilmente inconcludente, se non stabilendo dei princìpi molto generali).
Una riunione con i rappresentanti delle varie province o altri enti locali può portare dei frutti solo se l'argomento del discutere ha delle proposte concrete, non solo dei discorsi di principio.

Se le proposte poi fossero pregne di buon senso oltre ad essere chiare, trovare chi ce le promuove, non dovrebbe essere poi così complesso, no?
Quindi, invece di dire chi ci rappresenterebbe o meno, pensiamo prima a COSA dovrebbe rappresentare. ;-)


Torniamo indietro e rivediamo cosa hanno fatto anche altri paesi dove la mtb è nata, ha maggior seguito, etc..
Norme e auto-regolamentazioni ci sono e hanno un nome: NORBA e IMBA
Noi le leggiamo distrattamente, ma sono il vangelo (in minuscolo, solo perchè preso in prestito da chi può vantarne il copyright)
Il CAI, con le dovute premesse iniziali, il diverso fine e il background culturale di più di 100 anni di associazione e vita, si rivede e le sottoscrive
Noi le vorremmo come "leggi" di autodisciplina? e come legge vera e propria?
 

Domingosh

Biker meravigliosus
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mi hai fatto l'assist e io ho ho concluso.
La penso così da anni e proprio per questo mi sono sempre dovuto confrontare con chi usa le risalite furgonate, però credo che non tutti abbiano letto le nostre considerazioni :spetteguless: e allora ho riproposto il mio precedente post


Se Modolo avesse una legge simile in liguria, prenderebbe pacchi di soldi con quello che fa a San Remo ;-):smile:
 

shrdlu

Biker poeticus
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Se le proposte poi fossero pregne di buon senso oltre ad essere chiare, trovare chi ce le promuove, non dovrebbe essere poi così complesso, no?
Quindi, invece di dire chi ci rappresenterebbe o meno, pensiamo prima a COSA dovrebbe rappresentare. ;-)
Da alcuni interventi su questo topic una cosa si capisce senza alcun dubbio: NON abbiamo un'idea comune e, secondo me, NON si formera` questa idea discutendo qui.
La mia idea era quella di muoversi per difendere il CICLOESCURSIONISMO, perche` e` quello che mi sentirei di sostenere.
Se venisse fuori che quello che si vuole difendere e` la liberta` di caricare le bici in un furgone ed andare a percorrere le mulattiere in discesa... questa proposta non avrebbe mai il mio sostegno. Se qualcuno pensa di vietare questa attivita` fuori dai bike-park, io non muovero` un dito per impedirlo.
Se qualcuno riesce ad opporsi a questi divieti, buon per lui... di sicuro non avra` il mio sostegno.
La mia idea era: visto che non riusciamo ad avere una nosta linea condivisa, perche` non cercare chi una linea chiara ce l'ha e rafforzarlo con il nostro appoggio? Nella linea del CAI io mi ci ritrovo al 99,99%, e pensandoci bene non ho problemi ad accettare quello 0,01% se e` funzionale al resto.
 

ApoBike

Biker serius
14/9/06
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Venaria
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allora, ho letto un po' tutti gli ulimi posts...

Cerchero' di farmi portavoce presso e con Marco Lavezzo e Roberto Bergese per -rispettivamente- CAI MTB e TAM Regionale. Non garantisco nulla circa l'incontro proposto che trovo una idea stimolante e riportero' qui quel che ne puo' uscire...

consiglio: non mescoliamo il fatto che il CAI non -stimoli- l'utilizzo degli impianti di risalita con il fatto che il CAI ne vieti l'uso... (cosa non vera); siamo invece ampiamente d'accordo (parlo diciamo cosi' in voce del CAI), che una regolamentazione degli usi delle piste e degli impianti sia la benvenuta (inverno o estate che sia). Quindi direi -nessun talebanismo-, mi pare "logico" che un ente che tutela e porta gente in terre alte da 150 anni da parte di assoluti volontari appassionati, ci tenga assolutamente che le montagne stesse non diventino stimolo per trasformarle in bike-parks all' aperto in maniera indiscriminata.

PS: Lascierei decisamente perdere la questione moto e motori in montagna... il CAI e altre associazioni ne hanno disquisito a mille e si e' anche legiferato in merito, non mi pare che la legge ci cui parliamo citi nulla di quel tipo, per cui, essendo l'argomento gia' di per se' parecchio delicato, mi limiterei alla MTB !
 

kikhit

Biker incredibilis
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Torniamo indietro e rivediamo cosa hanno fatto anche altri paesi dove la mtb è nata, ha maggior seguito, etc..
Norme e auto-regolamentazioni ci sono e hanno un nome: NORBA e IMBA
Noi le leggiamo distrattamente, ma sono il vangelo (in minuscolo, solo perchè preso in prestito da chi può vantarne il copyright)
Il CAI, con le dovute premesse iniziali, il diverso fine e il background culturale di più di 100 anni di associazione e vita, si rivede e le sottoscrive
Noi le vorremmo come "leggi" di autodisciplina? e come legge vera e propria?


[SIZE=+2]Il Codice N.O.R.B.A.[/SIZE]1. Dare la precedenza agli escursionisti a piedi: la gente giudicherà la MTB dal vostro comportamento. In quanto novità essa potrebbe non essere vista positivamente dagli altri.
2. Rallentare ed usare cautela nell'avvicinare e nel sorpassare altri escursionisti, facendo in modo che si accorgano della vostra presenza in anticipo.
3. Controllare sempre la velocità ed affrontare le curve prevedendo che vi si possa incontrare qualcuno. L'andatura va commisurata al tipo di terreno e all'esperienza di ciascuno.
4. Restare sui percorsi già tracciati per non arrecare danni alla vegetazione e limitare l'erosione del suolo evitando di tagliare per terreni molli.
5. Non spaventare gli animali, siano essi domestici o selvatici. Date loro il tempo di spostarsi dalla vostra strada.
6. Non lasciare rifiuti. Portare con sé i propri e, se possibile, raccogliere quelli abbandonati da altri.
7. Rispettare le proprietà pubbliche e private inclusi i cartelli segnaletici, lasciando i cancelli così come sono stati trovati. Rivolgersi possibilmente a i proprietari per chiedere il permesso di entrare nei loro terreni: "Vietato l'ingresso" spesso significa solo: "per favore chiedere il permesso".
8. Essere sempre autosufficienti. Meta e velocità media verranno stabiliti in funzione dell'abilità personale, dell'equipaggiamento, del terreno, delle condizioni metereologiche esistenti e di quelle previste.
9. Non viaggiare da soli in zone isolate e se si devono compiere lunghe distanze comunicare la destinazione e il programma di viaggio
10. Rispettare la filosofia del cicloescursionismo tesa al minimo impatto con la natura. Limitarsi a scattare fotografie e a lasciare impronte leggere portandosi via solamente bei ricordi.


Trasformare in legge ciò che ho su riportato, è alquanto arduo, per tutta un serie di motivi tecnici, nonché di futura applicazione.

Però, all'interno di una legge, tale codice può essere ricompreso come linee guida da cui trarre spunto per le norme corpotamentali.

Che se poi si legge il testo della legge appena entrata in vigore, le norme comnportamentli sono già definite, assimilando quelle prescritte per lo sci a quelle per la mtbì.
 

Domingosh

Biker meravigliosus
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[SIZE=+2]Il Codice N.O.R.B.A.[/SIZE]1. Dare la precedenza agli escursionisti a piedi: la gente giudicherà la MTB dal vostro comportamento. In quanto novità essa potrebbe non essere vista positivamente dagli altri.
2. Rallentare ed usare cautela nell'avvicinare e nel sorpassare altri escursionisti, facendo in modo che si accorgano della vostra presenza in anticipo.
3. Controllare sempre la velocità ed affrontare le curve prevedendo che vi si possa incontrare qualcuno. L'andatura va commisurata al tipo di terreno e all'esperienza di ciascuno.
4. Restare sui percorsi già tracciati per non arrecare danni alla vegetazione e limitare l'erosione del suolo evitando di tagliare per terreni molli.
5. Non spaventare gli animali, siano essi domestici o selvatici. Date loro il tempo di spostarsi dalla vostra strada.
6. Non lasciare rifiuti. Portare con sé i propri e, se possibile, raccogliere quelli abbandonati da altri.
7. Rispettare le proprietà pubbliche e private inclusi i cartelli segnaletici, lasciando i cancelli così come sono stati trovati. Rivolgersi possibilmente a i proprietari per chiedere il permesso di entrare nei loro terreni: "Vietato l'ingresso" spesso significa solo: "per favore chiedere il permesso".
8. Essere sempre autosufficienti. Meta e velocità media verranno stabiliti in funzione dell'abilità personale, dell'equipaggiamento, del terreno, delle condizioni metereologiche esistenti e di quelle previste.
9. Non viaggiare da soli in zone isolate e se si devono compiere lunghe distanze comunicare la destinazione e il programma di viaggio
10. Rispettare la filosofia del cicloescursionismo tesa al minimo impatto con la natura. Limitarsi a scattare fotografie e a lasciare impronte leggere portandosi via solamente bei ricordi.

Trasformare in legge ciò che ho su riportato, è alquanto arduo, per tutta un serie di motivi tecnici, nonché di futura applicazione.

Però, all'interno di una legge, tale codice può essere ricompreso come linee guida da cui trarre spunto per le norme corpotamentali.

Che se poi si legge il testo della legge appena entrata in vigore, le norme comnportamentli sono già definite, assimilando quelle prescritte per lo sci a quelle per la mtbì.


Senza offesa, ma le leggi non dovrebbero essere un copia/incolla:smile:
Si chiedeva uno spunto per "resettare" i propri punti di vista, o e darci un punto di partenza comune


shrdlu ha scritto:
Da alcuni interventi su questo topic una cosa si capisce senza alcun dubbio: NON abbiamo un'idea comune e, secondo me, NON si formera` questa idea discutendo qui.
La mia idea era quella di muoversi per difendere il CICLOESCURSIONISMO, perche` e` quello che mi sentirei di sostenere.
Se venisse fuori che quello che si vuole difendere e` la liberta` di caricare le bici in un furgone ed andare a percorrere le mulattiere in discesa... questa proposta non avrebbe mai il mio sostegno. Se qualcuno pensa di vietare questa attivita` fuori dai bike-park, io non muovero` un dito per impedirlo.
Se qualcuno riesce ad opporsi a questi divieti, buon per lui... di sicuro non avra` il mio sostegno.
La mia idea era: visto che non riusciamo ad avere una nosta linea condivisa, perche` non cercare chi una linea chiara ce l'ha e rafforzarlo con il nostro appoggio? Nella linea del CAI io mi ci ritrovo al 99,99%, e pensandoci bene non ho problemi ad accettare quello 0,01% se e` funzionale al resto

riprendo quanto scritto da Salgomasudo, di fatto un "bignamino" della legge:

Se per sviluppare la coscienza del freeride inteso come risalita meccanizzata, discesa a cannone ovunque e senza regolamentazione non credo che tu possa trovare grossi alleati in questa sezione.
Se intendi sviluppare un discorso di reciproco rispetto individuando i sentieri "stile bike park" dove fare i criceti allora non credo che ci siano grossi problemi è la stessa legge che te lo permette.

Vai dalle amministrazioni comunali, fatti nominare gestore responsabile e poi organizza tutto quello che intendi fare, nel rispetto della legge che ti impone i lavori di manutenzione di drenaggio delle acque, di regolamentazione degli incroci di assicurazione responsabilità civile verso i terzi etc etc.

Non sperare che la voce dei biker escursionisti (che oggi dimostrano di avere un comune sentire) si levi anche per difendere chi pratica un diverso tipo di MTB (soprattutto quando chi pratica un diverso tipo di MTB è colui che ha creato tutti i problemi di convivenza con gli altri utenti del territorio)


Questa è una parte che pochi hanno colto e che invece è una opportunità, magari non benedetta dai cicloescursionisti, ma chi vuole fare, e fare FR/DH con furgoni a scopo di lucro e non, può avere ora una sua legalizzazione. Forse è ancora poco, ma meglio di niente
 

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