Nuova legge regionale sullo sci...e sulla mtb!

Happykiller

Biker pazzescus
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Lac Leman
broadbandsports.com
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Sentinella
A me sembra chiara e buona la regolamentazione nell'ambito dei bikepark e dintorni, ma porre divieti ai biker sui sentieri in generale (salvo specifica autorizzazione) mi pare estremamente negativa.
I sentieri che poi saranno autorizzati non potranno che essere xc o banali. Tutti i sentieri al di fuori dell'idea profana di ciclabilità verranno vietati.

Ritengo che potesse essere più opportuno vietare in alcuni periodi dell'anno quei sentieri particolarmente trafficati dai pedoni, dove effettivamente una convivenza promiscua sarebbe difficile.
In tutti gli altri casi, un appello al buon senso sarebbe dovuto bastare.
Piuttosto, per rendere applicabile una legge severa che colpisca chi il buon senso non vuole usarlo, sarebbe utile che la forestale o la polizia locale fosse contattabile facilmente per una segnalazione di comportamento non virtuoso, in modo che il biker screanzato, arrivato a valle, si possa beccare almeno una predica, se non una multa.
Se sulle paline con i cartelli dei sentieri la forestale o la comunità montana appiccicasse un adesivo con il numero di telefono di un ente di controllo locale, a costo infinitesimo, si avrebbe una forma di autocontrollo degli utenti della montagna.

Sapere che tutti sono controllori e controllati dovrebbe annientare automaticamente la voglia di mancare di rispetto alla natura e agli altri, senza bisogno di un cristo in divisa che pattugli aree sconfinate.

Questa legge è inapplicabile per la maggior parte dei casi. E' dannosa al rapporto tra pedoni e biker, perché li pone gli uni contro gli altri, invece di spingerli ad una pacifica convivenza.

Io non vedo tutto nero... ma un marrone intenso sì (fuori dai bikepark)...
Anzi... se arrivano i soldi, sempre più spot vorranno quei soldi e sempre più montagne verranno artificializzate. Speriamo con criterio.
 

Domingosh

Biker meravigliosus
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A me sembra chiara e buona la regolamentazione nell'ambito dei bikepark e dintorni, ma porre divieti ai biker sui sentieri in generale (salvo specifica autorizzazione) mi pare estremamente negativa.
I sentieri che poi saranno autorizzati non potranno che essere xc o banali. Tutti i sentieri al di fuori dell'idea profana di ciclabilità verranno vietati.

Ritengo che potesse essere più opportuno vietare in alcuni periodi dell'anno quei sentieri particolarmente trafficati dai pedoni, dove effettivamente una convivenza promiscua sarebbe difficile.
In tutti gli altri casi, un appello al buon senso sarebbe dovuto bastare.
Piuttosto, per rendere applicabile una legge severa che colpisca chi il buon senso non vuole usarlo, sarebbe utile che la forestale o la polizia locale fosse contattabile facilmente per una segnalazione di comportamento non virtuoso, in modo che il biker screanzato, arrivato a valle, si possa beccare almeno una predica, se non una multa.
Se sulle paline con i cartelli dei sentieri la forestale o la comunità montana appiccicasse un adesivo con il numero di telefono di un ente di controllo locale, a costo infinitesimo, si avrebbe una forma di autocontrollo degli utenti della montagna.

Sapere che tutti sono controllori e controllati dovrebbe annientare automaticamente la voglia di mancare di rispetto alla natura e agli altri, senza bisogno di un cristo in divisa che pattugli aree sconfinate.

Questa legge è inapplicabile per la maggior parte dei casi. E' dannosa al rapporto tra pedoni e biker, perché li pone gli uni contro gli altri, invece di spingerli ad una pacifica convivenza.

Io non vedo tutto nero... ma un marrone intenso sì (fuori dai bikepark)...
Anzi... se arrivano i soldi, sempre più spot vorranno quei soldi e sempre più montagne verranno artificializzate. Speriamo con criterio.


tralascio tutta la prima parte poichè si entra nel campo delle future supposizioni, e ti rispondo dove ho sottolineato: non cresceranno di numero, ma amplieranno l'esistente
Vedrai che chi si è mosso per tempo, avrà grossi vantaggi...specie se vicino a Torino ;-)
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Lac Leman
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tralascio tutta la prima parte poichè si entra nel campo delle future supposizioni, e ti rispondo dove ho sottolineato: non cresceranno di numero, ma amplieranno l'esistente
Vedrai che chi si è mosso per tempo, avrà grossi vantaggi...specie se vicino a Torino ;-)
Vista la recente esperienza delle olimpiadi, penso che si siano organizzati adeguatamente.
Sviluppare il turismo su due ruote può anche portare ad un migliore sfruttamento delle strutture costruite proprio per le olimpiadi e successivamente rimaste parzialmente inutilizzate.
 

Domingosh

Biker meravigliosus
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Vista la recente esperienza delle olimpiadi, penso che si siano organizzati adeguatamente.
Sviluppare il turismo su due ruote può anche portare ad un migliore sfruttamento delle strutture costruite proprio per le olimpiadi e successivamente rimaste parzialmente inutilizzate.


mah, su questo avrei delle perplessità. A parte gli impianti di risalita, non credo che una pista da bob o un salto di Pragelato possano essere usati per la mtb
No, io mi riferivo ai bike resort già nati in val di susa e zone limitrofe, ma ciò non toglie che prato nevoso o altre località possano usufruire di eventuali finanziamenti
Certo, credo che una vialattea (bike resort..) possa parlare con una voce più consistente di altre realtà più piccole e decentrate
Cmq, siamo andando in OT
Aspettiamo news da chi potrebbe sedere in commissione
 

Salgomasudo

Biker grossissimus
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Comunicazione urgente

MERCOLEDI' 4 FEBBRAIO

ritrovo in quel di Coazze alla Mucca Pazza con Apo (Cai Venaria) Igor e Silvio (MtbSangone) e vari altri personaggi per discutere sul tema "Catasto sentieri"

Chi vuole partecipare confermi entro domenica costo della cena 18€

l'incontro non ha finalità sovversive ma solo per verificare quali prospettive ci sono per la realizzazione del catasto sentieri atteso che Igor (mi pare) conosce chi sarà l'incaricato della recensione...

Io ci sono
 

sonoio

Biker novus
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Prarostino
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In attesa della rete dei sentieri regionali cosa dire di questo passaggio?
"a. I conducenti delle mountain-bike, approssimandosi ad una intersezione, devono usare la massima prudenza al fine di evitare incidenti riducendo la velocità e usando i segnalatori acustici previsti"
Segnalatori acustici previsti e cioè? dobbiamo montare il campanello alla biga?
 

kikhit

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In attesa della rete dei sentieri regionali cosa dire di questo passaggio?
"a. I conducenti delle mountain-bike, approssimandosi ad una intersezione, devono usare la massima prudenza al fine di evitare incidenti riducendo la velocità e usando i segnalatori acustici previsti"
Segnalatori acustici previsti e cioè? dobbiamo montare il campanello alla biga?


in teoria secondo il codice della strada dovresti già averlo sulla bici il campanello, nonché i catarifrangenti!
 

rooby-doo

Biker forumensus
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Ai margini di Côni in via Trullallero
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Graziella
Be, dai... non mi sembra poi tanto catastrofica.
Mi sembra giusto dare delle dritte a chi va ad "aprire" un bikepark. Buona volontà ed improvvisazione non bastano: pagando un biglietto è giusto pretendere tracciati, segnaletica, ostacoli artificiali, impianti risalita, ecc... in ordine. E ben venga un minimo di pronto soccorso per chi si spalma per terra.
Riguardo al cicloescursionismo, secondo me cambia poco o nulla e sicuramente molto dipenderà anche dal comportamento dei bikers... più passeremo inosservati, meno ci sarà gente che si lamenta.
Unico neo sta storia del campanello, preferirei una trombetta ;-)
 

kikhit

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Be, dai... non mi sembra poi tanto catastrofica.
Mi sembra giusto dare delle dritte a chi va ad "aprire" un bikepark. Buona volontà ed improvvisazione non bastano: pagando un biglietto è giusto pretendere tracciati, segnaletica, ostacoli artificiali, impianti risalita, ecc... in ordine. E ben venga un minimo di pronto soccorso per chi si spalma per terra.
Riguardo al cicloescursionismo, secondo me cambia poco o nulla e sicuramente molto dipenderà anche dal comportamento dei bikers... più passeremo inosservati, meno ci sarà gente che si lamenta.
Unico neo sta storia del campanello, preferirei una trombetta ;-)


sai cosa te ne faccio fare della trombetta...?! ;-)
 

Happykiller

Biker pazzescus
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Unico neo sta storia del campanello, preferirei una trombetta ;-)
Tra l'altro con "Scusate, permesso, grazie, buona giornata", come segnalatore acustico è anche meno odioso di un campanello "arrogante".
A me il campanello o la trombetta dà l'idea di un "via via, spostati che sto arrivando io"... almeno la reazione di chi ho incontrato pedalando con qualcuno che aveva il campanello è stata abbastanza stizzita, mentre chiedendo gentilmente permesso, la reazione è sempre stata sorridente.
Una cosa è la legge, una cosa è il buon senso... a quanto pare. O meglio, ci sono condizioni in cui il rapporto tra persone amanti della montagna riesce ad andar oltre questa omissione sonora fuorilegge. :-P


Ma per le moto da enduro non c'è un catasto dei sentieri percorribili dalle moto? quelle sì che disturbano e rovinano. Mettere il divieto totale non toglie le moto dai sentieri, ma fa solo sì che ci siano più abusivi.
Le bici costituiscono davvero un problema così grande nell'escursionismo, tale da necessitare una normativa specifica? Nella mia esperienza non ho mai incontrato situazioni conflittuali. Evidentemente la mia esperienza, purché lunga, è limitata e capisco che possano esserci percorsi in cui la promiscuità di bici e pedoni in periodi di affollamento sia un problema.

Mi auguro che effettivamente la normativa regoli principalmente i bikepark e non interferisca rigidamente con la sana pratica escursionistica. o-o
 

maxgastone

Biker spectacularis
17/10/05
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Novi Ligure (AL)
maxgastaldi.wordpress.com
in ogni caso sabato nessuno degli scialpinisti che ho incontrato durante la gita sapeva che è (o sarà) obbligatorio l'uso di pala/sonda/arva durante una gita... che poi secondo me avrà rilievo la loro assenza in caso di incidente con la brava assicurazione che andrà a controllare se il malcapitato era in "regola"...

Altrimenti ti vedi le figure preposte (forestale?) che perquisiscono gli zaini dei gitanti stile filtro di polizia stradale... mah!

Forse sarebbe meglio sensibilizzare la gente e regalare corsi gratuiti per far conoscere la montagna invernale e i suoi pericoli invece che obbligare la gente a comprare materiale che poi non sapranno mai usare
 

kikhit

Biker incredibilis
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in ogni caso sabato nessuno degli scialpinisti che ho incontrato durante la gita sapeva che è (o sarà) obbligatorio l'uso di pala/sonda/arva durante una gita... che poi secondo me avrà rilievo la loro assenza in caso di incidente con la brava assicurazione che andrà a controllare se il malcapitato era in "regola"...

Altrimenti ti vedi le figure preposte (forestale?) che perquisiscono gli zaini dei gitanti stile filtro di polizia stradale... mah!

Forse sarebbe meglio sensibilizzare la gente e regalare corsi gratuiti per far conoscere la montagna invernale e i suoi pericoli invece che obbligare la gente a comprare materiale che poi non sapranno mai usare

per lo scialpinismo e fuoripist il problema è proprio questo. Posso avere con me un arva da 500 euro, una sonda in titanio e la pala ricoperta di brillanti, ma se io e i miei compagni non sanno fare una ricerca con l'arva, non si hanno nozioni di niuvologia, non si ha la benché minima idea di cosa sia una analisi stratigrafica del manto nevoso, tali arnesi non servono a nulla.
O meglio, servono alle assicurazioni e ai gestori degli impianti per tutelarsi in caso di incidenti, e non a salvare vite e diminuire i rischi.
 

loiety

Biker superis
16/5/05
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piemonte
web.tiscali.it
per lo scialpinismo e fuoripist il problema è proprio questo. Posso avere con me un arva da 500 euro, una sonda in titanio e la pala ricoperta di brillanti, ma se io e i miei compagni non sanno fare una ricerca con l'arva, non si hanno nozioni di niuvologia, non si ha la benché minima idea di cosa sia una analisi stratigrafica del manto nevoso, tali arnesi non servono a nulla.
O meglio, servono alle assicurazioni e ai gestori degli impianti per tutelarsi in caso di incidenti, e non a salvare vite e diminuire i rischi.
Per quanto riguarda l'arva vi è una ratio della legge che non considerate. Un soccorso di uno che non ha l'ARVA costa decine di migliaia di euro (che tira fuori la regione) e mette a rischio la vita di molte persone. Ricordate il maestro di sci che da solo era andato sotto tra sestriere e pragelato ? lo cercarono per molti giorni decine e decine di persone ....
Se uno ha un arva funzionante, in media un soccorso dura poche decine di minuti. Se i compari hanno poi la pala dovrebbe durare meno di 1/4 d'ora.
Certo che sotto questo punto di vista molto cinico, rendere obbligatori pala e sonda, sembra stupido.
Vero è tuttavia che l'uso dell'arva senza una pala sulla schiena è stupido. Sulla sonda forse oserei dire che anche se non tutti ce l'hanno non è così grave. E comunque secondo me al primo ricorso al giudice di pace ci sarà da ridere per capire se questi ultimi due oggetti devono essere una dotazione individuale o di gruppo.
Per quanto riguarda la questione sentieri cicloescursionistici, la domanda che mi viene in mente è questa. Supponiamo che la giunta regionale (di cui tra l'altro in altri ambiti sono dipendente) abbia ampie e magnanime vedute. Tuttavia nel momento in cui permette il passaggio su un sentiero, dichiara, sotto sotto, che tale sentiero è adatto e sicuro per tale pratica. Rischiano pertanto di essere interdetti tutti i sentieri più "trialistici", che molti di voi fanno ma sono in effetti molto impegnativi e rischiosi per una pratica comune ...
Inoltre così viene bruciata l'attività di esplorazione, ovvero la ricerca di nuovi itinerari e sentieri che spesso si fa sopratutto vicino a casa..
 

kikhit

Biker incredibilis
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Per quanto riguarda l'arva vi è una ratio della legge che non considerate. Un soccorso di uno che non ha l'ARVA costa decine di migliaia di euro (che tira fuori la regione) e mette a rischio la vita di molte persone. Ricordate il maestro di sci che da solo era andato sotto tra sestriere e pragelato ? lo cercarono per molti giorni decine e decine di persone ....
Se uno ha un arva funzionante, in media un soccorso dura poche decine di minuti. Se i compari hanno poi la pala dovrebbe durare meno di 1/4 d'ora.
Certo che sotto questo punto di vista molto cinico, rendere obbligatori pala e sonda, sembra stupido.
Vero è tuttavia che l'uso dell'arva senza una pala sulla schiena è stupido. Sulla sonda forse oserei dire che anche se non tutti ce l'hanno non è così grave. E comunque secondo me al primo ricorso al giudice di pace ci sarà da ridere per capire se questi ultimi due oggetti devono essere una dotazione individuale o di gruppo.
Per quanto riguarda la questione sentieri cicloescursionistici, la domanda che mi viene in mente è questa. Supponiamo che la giunta regionale (di cui tra l'altro in altri ambiti sono dipendente) abbia ampie e magnanime vedute. Tuttavia nel momento in cui permette il passaggio su un sentiero, dichiara, sotto sotto, che tale sentiero è adatto e sicuro per tale pratica. Rischiano pertanto di essere interdetti tutti i sentieri più "trialistici", che molti di voi fanno ma sono in effetti molto impegnativi e rischiosi per una pratica comune ...
Inoltre così viene bruciata l'attività di esplorazione, ovvero la ricerca di nuovi itinerari e sentieri che spesso si fa sopratutto vicino a casa..


punto 1. se l'arva è spento, o è un arva economico, e si sa bene che ci sono arva a 200 euro che fanno quello che possono, se i compagni non sanno usarlo, ecc, serve a nulla. sotto una valanga in media si vive per non più di mezz'ora, e arva/pala/sonda servono per 'lautosoccorso, fatto dal gruppo, perchè in certi posti prima di riuscir a dare allarme passa parecchio tempo.
Le dotazioni dal testo di legge sono individuali, nonsi parla di gruppo, e non vi è obbligo di fare scialpinismo in gruppo, anche se il buonsenso invece dice di sì.

punto 2. l'idoneità al sentiero non penso proprio venga stanbilita per la sicurezza, idoneità tecnica, ma per interessi turistici, economici, di interferenza con attività 'pedonali', ecc.

Leggendo bene tutta la legge, ci si rende conto che ciò che va oltre il recepimento dlla legge nazionale del 2003, e che riguarda la sicurezza, si evince come essa sia stata redatta per il principale scopo di erogare fondi alle società di gestione degli impianti,e di sgravarele stesse da tutta una sere di responsabilità.

Che mi risulti in fase di discussioe della proposta di legge, non sono stati invitati a presentare le proprie valutazioni né associazioni scialpinisti e affini (come il cai), né associazioni ciclistiche, ma rappresentanti di sciclub e gestori degli impianti...
 

sembola

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una nera e l'altra pure
punto 2. l'idoneità al sentiero non penso proprio venga stanbilita per la sicurezza, idoneità tecnica, ma per interessi turistici, economici, di interferenza con attività 'pedonali', ecc.
Ed in ogni caso, per come la leggo io, si parla solo di percorribilità dei sentieri segnati: i percorsi non segnati restano liberi.
 

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