I numeri si prestano a mille interpretazioni. Considera che per un auto si spende un tot di assicurazione furto che possiamo valutare in un buon 10% nonostante i dispositivi antifurto siano decisamente superiori a quelli pensabili per una bici. La macchina pesa di più, ha un antifurto, delle chiavi,etc..etc.
La macchina viene registrata ma ciò nonostante il recupero dei mezzi rubati è decisamente raro. La denuncia si fa più per scarico di responsabilità e per l'assicurazione che per un effettiva speranza di rientrare in possesso del mezzo.
Le forze dell'ordine dovrebbero essere in numero almeno triplo e con risorse quadruple per poter presidiare il territorio con un tablet e l'incarico di controllare i numeri di telaio delle bici alla ricerca di mezzi rubati.
Non voglio essere pessimista ma per come stanno le cose credo che da un pubblico registro delle bici ne deriverebbero solo i costi di registrazione e magari l'ennesima tassa sulla transazione in caso di vendita. Magari con gaudio magno dei notai o di qualche altra associazione.
Per me l'unica speranza è che i produttori si mettano d'accordo, convinti che per comprare una bici da tot mila euro occorre essere certi che non venga rubata, e si ingegnino per costituire un network di controlli.
Annega un RFID nel telaio interrogabile con uno smartphone e convinci i rivenditori e i meccanici a controllare e denunciare. Il registro lo facciamo ma su internet coinvolgendo le reti di vendita che faranno registrare i pezzi venduti senza costi aggiuntivi.
Un cellulare deve collegarsi ad una rete, ma da quando si è capito che si può tracciare l'IMEI, di cellulari non se ne rubano più.