L'affaticamento alle braccia e alle gambe in discesa fa parte del gioco...
A parte l'allenamento, che gioca un fattore importantissimo, che si può migliorare girando (meglio se furgonati o con impianti, in modo da fare tante discese nella stessa giornata) e lavorando in palestra (con esercizi per la forza resistente), ci sono anche altri fattori che ho notato che aumentano l'affaticamento durante le discese:
- rigidità: stare rigidi con braccia e gambe senza assorbire gli ostacoli comporta un maggiore affaticamento. Il muscolo in tensione deve assorbire tutte le asperità che si scaricano sul muscolo. Se invece lavori di anticipo, assorbi gli ostacoli, salti quando serve, oltre che migliorare la fluidità della guida ed il controllo, riduci l'affaticamento in quanto il muscolo invece di lavorare in isometria, lavora su un movimento più ampio.
- paura: inutile a dirsi, lo sappiamo tutti... La paura provoca la contrazione dei muscoli e l'irrigidimento. In questa condizione, si accumula acido lattico solo per la contrazione muscolare con conseguente indolenzimento e non si riesce a guidare in maniera attiva, con conseguente maggiore affaticamento.
- impostazione delle curve: può sembrare strano, ma curvare correttamente piegando molto la bici e distendendo la gamba esterna a caricare il pedale esterno, permette una distensione muscolare dei muscoli della gamba che scaricati dal peso anche per poco tempo, riscono a recuperare.
Lo sto notando di persona in questi ultimi tempi: se pieghi bene, anche nelle curve lunghe e veloci, oltre ad avere un maggior controllo, quei pochi secondi in cui la gamba è distesa cambiano moltissimo.
- affaticamento: dovuto a discese lunghe con poche pause, a fondi sconnessi, a percorsi tortuosi, ripidi e fisici. Per migliorare questo aspetto si deve lavorare sull'allenamento. Un trucchetto per scaricare la tensione dai muscoli sulle lunghe discese è quello di estendere completamente braccia e gambe, appena il sentiero è sufficientemente liscio, per farle riposare. Sedersi è sempre un terno al lotto, non si ha quasi controllo. Stando con braccia e gambe distesi si guida si passivamente, però in caso di bisogno si può intervenire più rapidamente, senza rimanere in balia della bici.