Frenare in discese tecniche (possibilmente senza cappottare...)

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patrizio72

Biker ultra
30/3/07
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Roma
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devo dire che ho seguito con molta attenzione questo post pieno di notizie utilissime, anche io nelle discese mi trovo in diffcoltà sicuramente per la mia non esperienza bike non adatta, dovuto secondo me ad una piega troppo stretta, e pedali con gli attacchi slim. secondo voi è il caso di cambiare entrambe le parti x poter guadagnare sulla stabilità?
 

Replay72

Biker infernalis
7/10/10
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Bergamont Revox ltd 29"
devo dire che ho seguito con molta attenzione questo post pieno di notizie utilissime, anche io nelle discese mi trovo in diffcoltà sicuramente per la mia non esperienza bike non adatta, dovuto secondo me ad una piega troppo stretta, e pedali con gli attacchi slim. secondo voi è il caso di cambiare entrambe le parti x poter guadagnare sulla stabilità?

Che manubrio monti? Flat o low riser?
 

Nick Dh

Biker urlandum
devo dire che ho seguito con molta attenzione questo post pieno di notizie utilissime, anche io nelle discese mi trovo in diffcoltà sicuramente per la mia non esperienza bike non adatta, dovuto secondo me ad una piega troppo stretta, e pedali con gli attacchi slim. secondo voi è il caso di cambiare entrambe le parti x poter guadagnare sulla stabilità?

Io ti propongo prima di tutto di cambiare bici e prendere un all mountain che ti aiuta moltissimo, certo dovrai mettere del tuo per scendere senza pause o cadute.
 

occhipintid

Biker superioris
29/3/11
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Comiso
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Orbea WILD FS.
devo dire che ho seguito con molta attenzione questo post pieno di notizie utilissime, anche io nelle discese mi trovo in diffcoltà sicuramente per la mia non esperienza bike non adatta, dovuto secondo me ad una piega troppo stretta, e pedali con gli attacchi slim. secondo voi è il caso di cambiare entrambe le parti x poter guadagnare sulla stabilità?

Patrizio, sicuramente chi ti dice che una all mountain ti risolverebbe parecchi problemi ha ragione, ma, tenendo conto che anche io utilizzo una hardtail, ti posso suggerire, se non hai intenzione di cambiare bici, alcuni accorgimenti:
1) regolare bene, se non l'hai gia' fatto, la forcella anteriore, e' incredibile quanto sono riuscito a guadagnare in stabilità cosi';
2) caricare bene l'anteriore in curva;
3) ammortizzare bene il posteriore utilizzando le gambe come sospensioni e quindi staccandosi dalla sella;
4) modulare bene la frenata in discesa fra anteriore e posteriore, io, sulle discese ripide, quando posso cerco di far scorrere bene la bici anticipando la frenata nel tratto meno ripido; quando cio' non e' possibile utilizzo il freno posteriore per la maggior parte della frenata e modulo leggermente l'anteriore per aiutare;
5) provare e riprovare lo stesso percorso per avere piccoli aggiustamenti.
 

ugopiazza

Biker serius
2/9/10
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Lamezia Terme
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Le problematiche di questo topic le ho vissute (e le vivo) anche io in questo ormai quasi primo anno di mtb... Tra l'altro monto anche io degli orribili tektro meccanici... (ma sto per cambiare bike...)

I consigli tecnici li condivido tutti in pieno, anche se a seconda del tipo e delle condizioni del terreno della discesa debbono essere adattate volta per volta...

Mentre sul piano psicologico ho potuto constatare, specie ripetendo più volte lo stesso sentiero (cosa assai utile), che esistono nel mio caso due tipi di caduta:
- caduta da eccesso di timore
- caduta da eccesso di sicurezza

La prima di solito può succedere o quando ti trovi le prime volte d'improvviso sopra un muro molto ripido, o quando sei reduce da una caduta...

La seconda al contrario, accade quando pensi ormai di dominare il percorso e di poterlo affrontare con tutta tranquillità e sempre più veloce...

Le prime col tempo stanno tendendo a diminuire... ora l'importante sarà cercare di non fare aumentare contemporaneamente le seconde...
 

Stefano565

Biker infernalis
17/8/10
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canyon
Le problematiche di questo topic le ho vissute (e le vivo) anche io in questo ormai quasi primo anno di mtb... Tra l'altro monto anche io degli orribili tektro meccanici... (ma sto per cambiare bike...)

I consigli tecnici li condivido tutti in pieno, anche se a seconda del tipo e delle condizioni del terreno della discesa debbono essere adattate volta per volta...

Mentre sul piano psicologico ho potuto constatare, specie ripetendo più volte lo stesso sentiero (cosa assai utile), che esistono nel mio caso due tipi di caduta:
- caduta da eccesso di timore
- caduta da eccesso di sicurezza

La prima di solito può succedere o quando ti trovi le prime volte d'improvviso sopra un muro molto ripido, o quando sei reduce da una caduta...

La seconda al contrario, accade quando pensi ormai di dominare il percorso e di poterlo affrontare con tutta tranquillità e sempre più veloce...

Le prime col tempo stanno tendendo a diminuire... ora l'importante sarà cercare di non fare aumentare contemporaneamente le seconde...

Mamma mia quanto ti quoto...mercoledi mi sono schiantato cadendo a 32 kmh su sentiero scassato....risultato frattura IV metacarpo mano sx, lacercontusione 8 punti sotto ginocchio sx per fortuna a sx della tibia, contusioni varie e 30 giorni di stop.

Ora il mio timore e' la tua prima opinione sulla psicologia delle cadute...:nunsacci:
 

mattebon

Biker tremendus
12/12/07
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Mapellum (BG)
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Mamma mia quanto ti quoto...mercoledi mi sono schiantato cadendo a 32 kmh su sentiero scassato....risultato frattura IV metacarpo mano sx, lacercontusione 8 punti sotto ginocchio sx per fortuna a sx della tibia, contusioni varie e 30 giorni di stop.

Ora il mio timore e' la tua prima opinione sulla psicologia delle cadute...:nunsacci:

Caccarola, immagino che botta... e mi vengono anche i brividi: io sono quasi 190cm per 66 kg, un fuscello. Se cado a quella velocità mi distruggo talmente che so mica se riescono a riattaccarmi tutto dritto.
L'altro giorno in discesa, uscito dall'intrico del singletrack boschivo ho trovato una sterrata abbastanza scavata (quindi con dei buoni appoggi) e bella scorrevole e ho lasciato un pò andare. Poi in fondo per curiosità ho dato un'occhiata alla vel max e mi segnava 51,8.
Non ho avuto la sensazione di prendermi dei gran rischi (tanto per dirla tutta, da quando è nato mio figlio, ci ho dato un bel taglio alla mia media di rischio) però certo se succede qualcosa di imprevisto... brrr...

Buona guarigione, Stefano!

M.
 

Stefano565

Biker infernalis
17/8/10
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canyon
Caccarola, immagino che botta... e mi vengono anche i brividi: io sono quasi 190cm per 66 kg, un fuscello. Se cado a quella velocità mi distruggo talmente che so mica se riescono a riattaccarmi tutto dritto.
L'altro giorno in discesa, uscito dall'intrico del singletrack boschivo ho trovato una sterrata abbastanza scavata (quindi con dei buoni appoggi) e bella scorrevole e ho lasciato un pò andare. Poi in fondo per curiosità ho dato un'occhiata alla vel max e mi segnava 51,8.
Non ho avuto la sensazione di prendermi dei gran rischi (tanto per dirla tutta, da quando è nato mio figlio, ci ho dato un bel taglio alla mia media di rischio) però certo se succede qualcosa di imprevisto... brrr...

Buona guarigione, Stefano!

M.

Non me lo ricordare...tutto in pochi attimi, grazie per gli auguri
 

DANX

Biker paradisiacus
4/5/04
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MiraFiat
danxfotoblog.blogspot.com
Non metterti però troppo all'indietro (se non in certi brevi ripidoni da fare senza frenare, proprio come puoi vedere in certe gare XC), altrimenti l'anteriore sarà troppo sensibile e rischia di portarti chissà dove per un nonnulla :specc:
 

AllMountain

Biker serius
2/4/11
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Premetto che non ho letto tutte e 16 le pagine, mi spiace.

Ho appena iniziato a fare MTB e con una bici in prestito ho fatto alcuni single track.

Una domenica a metà giornata avevo il freno posteriore che sapeva di bruciato e la leva molla... In poche parole la paura della veloità mi portava a frenare costantemente con il posteriore (ovviamente non con l'anteriore o poco, per paura di perdita d'aderenza o di capottare).

Come posso ovviare a questo problema? Noto che prendo tanta velocità in pochissimi metri e, un mio amico che era dietro di me e mi insegnava, non ha avuto tali problemi di freni anche se teneva la mia stessa velocità per non sorpassarmi.
 

mattebon

Biker tremendus
12/12/07
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Mapellum (BG)
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devo dire che ho seguito con molta attenzione questo post pieno di notizie utilissime, anche io nelle discese mi trovo in diffcoltà sicuramente per la mia non esperienza bike non adatta, dovuto secondo me ad una piega troppo stretta, e pedali con gli attacchi slim. secondo voi è il caso di cambiare entrambe le parti x poter guadagnare sulla stabilità?

Ciao Patrizio.
Certo la cosa migliore sarebbe se ti comprassi una bella Nomad in carbonio, son sicuro che aiuterebbe anche me, ma per farlo dovrei vendere la moglie a un tipo del Kuwait che mi ha proposto 130 cammelli, poi vendere i cammelli e infine comprare la bici. Non c'ho voglia, e la moglie tutto sommato mi sta ancora abbastanza simpatica, me la tengo.
Se neanche tu hai sti 130 cammelli, allora fare prove è l'unica via che ti rimane e personalmente la considero una via divertente e utile per capire un sacco di cose circa le dinamiche sulla mtb.
Io ho allargato manubri, accorciato stem, cambiato selle, ruote, pedali... e oggi ho un'idea abbastanza precisa su cosa è meglio PER ME.
E' una pratica che consiglio, magari partendo con dei componenti economici e se poi l'effetto piace se ne riparla su CRC o affini.

AllMountain, forse a te più che la bici manca un pò la pazienza, he-he.
Io ho cominciato ad andare in bici nel 1981, e ad oggi sto ancora migliorando.
Comunque vai, prova, fatti prestare, noleggia... male di sicuro non fa. Ma in effetti è solo quando ti prendi la TUA bici, giusta per te e per quello che fai, e lavori su quella, che i progressi accelerano davvero.

IMHO, ci mancherebbe...

M.
 

Dariuckus

Biker cesareus
2/8/07
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www.lamelodia.it
Le problematiche di questo topic le ho vissute (e le vivo) anche io in questo ormai quasi primo anno di mtb... Tra l'altro monto anche io degli orribili tektro meccanici... (ma sto per cambiare bike...)

I consigli tecnici li condivido tutti in pieno, anche se a seconda del tipo e delle condizioni del terreno della discesa debbono essere adattate volta per volta...

Mentre sul piano psicologico ho potuto constatare, specie ripetendo più volte lo stesso sentiero (cosa assai utile), che esistono nel mio caso due tipi di caduta:
- caduta da eccesso di timore
- caduta da eccesso di sicurezza


La prima di solito può succedere o quando ti trovi le prime volte d'improvviso sopra un muro molto ripido, o quando sei reduce da una caduta...

La seconda al contrario, accade quando pensi ormai di dominare il percorso e di poterlo affrontare con tutta tranquillità e sempre più veloce...

Le prime col tempo stanno tendendo a diminuire... ora l'importante sarà cercare di non fare aumentare contemporaneamente le seconde...


Non ci sono altri motivi che ti portano a cadere. Il super rider corre sempre sul filo di queste due cose: timore e sicurezza. Secondo me quanto più riesci a mantenerti su questa corda sottile tanto più sei bravo.
 

Replay72

Biker infernalis
7/10/10
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Bike
Bergamont Revox ltd 29"
Dici che è normale perchè sono agli inizi?

Ciao, sono l'utente che aveva aperto il topic. Se può interessarti ti dico che, dopo mesi e mesi di pratica e con qualche capitombolo ogni tanto, finalmente inizio a cavarmela decisamente meglio. Adesso riesco a modulare molto meglio la frenata ed ho imparato ad usare principalmente il freno posteriore dosando la frenata all'anteriore senza esagerare. Ho imparato anche a bilanciare il peso ed a "molleggiare" con gli arti per ridurre il contraccolpo quando le ruote sobbalzano su qualche asperità. Mi sono servite molto anche due cose e cioè l'aver cambiato i Tektro meccanici di serie della mia bici con dei Deore idraulici molto migliori e l'aver perso circa 6 kg di (sovrap)peso che non aiutavano per nulla principalmente in salita ma anche in discesa... Comunque quel che serve, principalmente, sono soprattutto perseveranza ed umiltà: perseveranza nel fare pratica e nel non demoralizzarsi per gli insuccessi ed umiltà nel rendersi conto che, anche dopo anni di pratica ed esperienza, probabilmente ci sarà sempre qualcosa da imparare o da migliorare.
 

mattebon

Biker tremendus
12/12/07
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Mapellum (BG)
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Ciao, sono l'utente che aveva aperto il topic. Se può interessarti ti dico che, dopo mesi e mesi di pratica e con qualche capitombolo ogni tanto, finalmente inizio a cavarmela decisamente meglio. Adesso riesco a modulare molto meglio la frenata ed ho imparato ad usare principalmente il freno posteriore dosando la frenata all'anteriore senza esagerare. Ho imparato anche a bilanciare il peso ed a "molleggiare" con gli arti per ridurre il contraccolpo quando le ruote sobbalzano su qualche asperità. Mi sono servite molto anche due cose e cioè l'aver cambiato i Tektro meccanici di serie della mia bici con dei Deore idraulici molto migliori e l'aver perso circa 6 kg di (sovrap)peso che non aiutavano per nulla principalmente in salita ma anche in discesa... Comunque quel che serve, principalmente, sono soprattutto perseveranza ed umiltà: perseveranza nel fare pratica e nel non demoralizzarsi per gli insuccessi ed umiltà nel rendersi conto che, anche dopo anni di pratica ed esperienza, probabilmente ci sarà sempre qualcosa da imparare o da migliorare.

Grande Replay,
E' un piacere vedere che, almeno in piccola parte, le cose che scriviamo qui dentro servano effettivamente a qualcosa e a qualcuno.
Quanto dici è totalmente condivisibile e spero sia d'esempio per chi venga qui in cerca di lumi.
Freni più performanti aiutano sempre, ma è vero che ciò che aiuta di più in assoluto è l'utilizzo corretto di... beh, ciò che si ha a disposizione. E quindi per la frenata, è certamente vero che una pinzata eccessiva o troppo brusca dell'anteriore può compromettere l'assetto della bici. Inizialmente è probabilmente più prudente affidarsi al freno posteriore.
Una volta però che si sarà acquisita una giusta sensibilità delle dita sulle leve, e ponendo che ci si trovi su una discesa e in piedi sui pedali, come dovrebbe essere, un'eccessiva frenata del posteriore (alleggerito dalla nostra posizione in piedi) causerà facilmente la perdita di aderenza della gomma posteriore, con tre nefaste conseguenze:
1. Pericolosa perdita di assetto e traiettoria.
2. Erosione del sentiero, del suolo, della montagna, ovvero di tutto ciò che ci rende felici.
3. Non so voi, ma io una gommazza da 50 euro non me la gioco a suon di sgommate... poi de gustibus non est disputandum.

E allora, quando cominceremo a "cavarcela decisamente meglio", cominceremo anche a correggere un comportamento in frenata orientato alla prudenza, orientandoci verso uno che sia orientato all'efficienza.
Man mano che acquistiamo confidenza e sicurezza (mi raccomando, gradualmente), andremo a diminuire l'arretramento del corpo sulla bici, portandolo in una certa misura più in avanti, sul manubrio. Questo (che è, ripeto, un processo lento e graduale, che deve seguire il ritmo della nostra confidenza) produrrà un netto miglioramento del grip anteriore, ci consentirà di utilizzare il freno davanti con più efficacia e in percentuale maggiore, oltre a produrre un netto miglioramento della direzionalità della bici, e allora il freno posteriore servirà solo a distribuire la frenata e ad aiutare l'anteriore, senza per questo innescare pericolose quanto dannose quanto costose derapate.

In sostanza, è proprio vero quello che dice Replay: c'è sempre qualcosa da imparare o migliorare.

Per fortuna, aggiungerei.

Buona evoluzione a tutti, anche a me stesso, hehe...

M.
 

AllMountain

Biker serius
2/4/11
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Vicenza
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Ciao, sono l'utente che aveva aperto il topic. Se può interessarti ti dico che, dopo mesi e mesi di pratica e con qualche capitombolo ogni tanto, finalmente inizio a cavarmela decisamente meglio. Adesso riesco a modulare molto meglio la frenata ed ho imparato ad usare principalmente il freno posteriore dosando la frenata all'anteriore senza esagerare. Ho imparato anche a bilanciare il peso ed a "molleggiare" con gli arti per ridurre il contraccolpo quando le ruote sobbalzano su qualche asperità. Mi sono servite molto anche due cose e cioè l'aver cambiato i Tektro meccanici di serie della mia bici con dei Deore idraulici molto migliori e l'aver perso circa 6 kg di (sovrap)peso che non aiutavano per nulla principalmente in salita ma anche in discesa... Comunque quel che serve, principalmente, sono soprattutto perseveranza ed umiltà: perseveranza nel fare pratica e nel non demoralizzarsi per gli insuccessi ed umiltà nel rendersi conto che, anche dopo anni di pratica ed esperienza, probabilmente ci sarà sempre qualcosa da imparare o da migliorare.


Grazie Replay del tuo commento, vorrà dire che dovrò sudare parecchio ed imparare imparare ed imparare :il-saggi:
 

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