mattebon ha scritto:concentrandosi sullo stesso percorso, aiuta molto l'evoluzione sia psicologica che tecnica.
Quoto! Studiare un percorso, facendolo ripetutamente, mi ha aiutato a migliorare
mattebon ha scritto:concentrandosi sullo stesso percorso, aiuta molto l'evoluzione sia psicologica che tecnica.
devo dire che ho seguito con molta attenzione questo post pieno di notizie utilissime, anche io nelle discese mi trovo in diffcoltà sicuramente per la mia non esperienza bike non adatta, dovuto secondo me ad una piega troppo stretta, e pedali con gli attacchi slim. secondo voi è il caso di cambiare entrambe le parti x poter guadagnare sulla stabilità?
devo dire che ho seguito con molta attenzione questo post pieno di notizie utilissime, anche io nelle discese mi trovo in diffcoltà sicuramente per la mia non esperienza bike non adatta, dovuto secondo me ad una piega troppo stretta, e pedali con gli attacchi slim. secondo voi è il caso di cambiare entrambe le parti x poter guadagnare sulla stabilità?
devo dire che ho seguito con molta attenzione questo post pieno di notizie utilissime, anche io nelle discese mi trovo in diffcoltà sicuramente per la mia non esperienza bike non adatta, dovuto secondo me ad una piega troppo stretta, e pedali con gli attacchi slim. secondo voi è il caso di cambiare entrambe le parti x poter guadagnare sulla stabilità?
Le problematiche di questo topic le ho vissute (e le vivo) anche io in questo ormai quasi primo anno di mtb... Tra l'altro monto anche io degli orribili tektro meccanici... (ma sto per cambiare bike...)
I consigli tecnici li condivido tutti in pieno, anche se a seconda del tipo e delle condizioni del terreno della discesa debbono essere adattate volta per volta...
Mentre sul piano psicologico ho potuto constatare, specie ripetendo più volte lo stesso sentiero (cosa assai utile), che esistono nel mio caso due tipi di caduta:
- caduta da eccesso di timore
- caduta da eccesso di sicurezza
La prima di solito può succedere o quando ti trovi le prime volte d'improvviso sopra un muro molto ripido, o quando sei reduce da una caduta...
La seconda al contrario, accade quando pensi ormai di dominare il percorso e di poterlo affrontare con tutta tranquillità e sempre più veloce...
Le prime col tempo stanno tendendo a diminuire... ora l'importante sarà cercare di non fare aumentare contemporaneamente le seconde...
Mamma mia quanto ti quoto...mercoledi mi sono schiantato cadendo a 32 kmh su sentiero scassato....risultato frattura IV metacarpo mano sx, lacercontusione 8 punti sotto ginocchio sx per fortuna a sx della tibia, contusioni varie e 30 giorni di stop.
Ora il mio timore e' la tua prima opinione sulla psicologia delle cadute...
Caccarola, immagino che botta... e mi vengono anche i brividi: io sono quasi 190cm per 66 kg, un fuscello. Se cado a quella velocità mi distruggo talmente che so mica se riescono a riattaccarmi tutto dritto.
L'altro giorno in discesa, uscito dall'intrico del singletrack boschivo ho trovato una sterrata abbastanza scavata (quindi con dei buoni appoggi) e bella scorrevole e ho lasciato un pò andare. Poi in fondo per curiosità ho dato un'occhiata alla vel max e mi segnava 51,8.
Non ho avuto la sensazione di prendermi dei gran rischi (tanto per dirla tutta, da quando è nato mio figlio, ci ho dato un bel taglio alla mia media di rischio) però certo se succede qualcosa di imprevisto... brrr...
Buona guarigione, Stefano!
M.
Ho appena iniziato a fare MTB e con una bici in prestito
Come posso ovviare a questo problema?
Dici che è normale perchè sono agli inizi?
devo dire che ho seguito con molta attenzione questo post pieno di notizie utilissime, anche io nelle discese mi trovo in diffcoltà sicuramente per la mia non esperienza bike non adatta, dovuto secondo me ad una piega troppo stretta, e pedali con gli attacchi slim. secondo voi è il caso di cambiare entrambe le parti x poter guadagnare sulla stabilità?
Le problematiche di questo topic le ho vissute (e le vivo) anche io in questo ormai quasi primo anno di mtb... Tra l'altro monto anche io degli orribili tektro meccanici... (ma sto per cambiare bike...)
I consigli tecnici li condivido tutti in pieno, anche se a seconda del tipo e delle condizioni del terreno della discesa debbono essere adattate volta per volta...
Mentre sul piano psicologico ho potuto constatare, specie ripetendo più volte lo stesso sentiero (cosa assai utile), che esistono nel mio caso due tipi di caduta:
- caduta da eccesso di timore
- caduta da eccesso di sicurezza
La prima di solito può succedere o quando ti trovi le prime volte d'improvviso sopra un muro molto ripido, o quando sei reduce da una caduta...
La seconda al contrario, accade quando pensi ormai di dominare il percorso e di poterlo affrontare con tutta tranquillità e sempre più veloce...
Le prime col tempo stanno tendendo a diminuire... ora l'importante sarà cercare di non fare aumentare contemporaneamente le seconde...
Dici che è normale perchè sono agli inizi?
Ciao, sono l'utente che aveva aperto il topic. Se può interessarti ti dico che, dopo mesi e mesi di pratica e con qualche capitombolo ogni tanto, finalmente inizio a cavarmela decisamente meglio. Adesso riesco a modulare molto meglio la frenata ed ho imparato ad usare principalmente il freno posteriore dosando la frenata all'anteriore senza esagerare. Ho imparato anche a bilanciare il peso ed a "molleggiare" con gli arti per ridurre il contraccolpo quando le ruote sobbalzano su qualche asperità. Mi sono servite molto anche due cose e cioè l'aver cambiato i Tektro meccanici di serie della mia bici con dei Deore idraulici molto migliori e l'aver perso circa 6 kg di (sovrap)peso che non aiutavano per nulla principalmente in salita ma anche in discesa... Comunque quel che serve, principalmente, sono soprattutto perseveranza ed umiltà: perseveranza nel fare pratica e nel non demoralizzarsi per gli insuccessi ed umiltà nel rendersi conto che, anche dopo anni di pratica ed esperienza, probabilmente ci sarà sempre qualcosa da imparare o da migliorare.
Ciao, sono l'utente che aveva aperto il topic. Se può interessarti ti dico che, dopo mesi e mesi di pratica e con qualche capitombolo ogni tanto, finalmente inizio a cavarmela decisamente meglio. Adesso riesco a modulare molto meglio la frenata ed ho imparato ad usare principalmente il freno posteriore dosando la frenata all'anteriore senza esagerare. Ho imparato anche a bilanciare il peso ed a "molleggiare" con gli arti per ridurre il contraccolpo quando le ruote sobbalzano su qualche asperità. Mi sono servite molto anche due cose e cioè l'aver cambiato i Tektro meccanici di serie della mia bici con dei Deore idraulici molto migliori e l'aver perso circa 6 kg di (sovrap)peso che non aiutavano per nulla principalmente in salita ma anche in discesa... Comunque quel che serve, principalmente, sono soprattutto perseveranza ed umiltà: perseveranza nel fare pratica e nel non demoralizzarsi per gli insuccessi ed umiltà nel rendersi conto che, anche dopo anni di pratica ed esperienza, probabilmente ci sarà sempre qualcosa da imparare o da migliorare.