seguo con interesse l'evoluzione del "delirium tremens" di alcuni legislatori...
campione del mondo di miparoilculiteio invece la mia corrispondenza con l'illustrissimo ing. Russo la pubblico:
Buona sera,
chiedo lumi sulla veridicità dellarticolo richiamato dal link in basso, mi azzardo a supporre che sia frutto della fantasia ardita di un giornalista ebbro.
Sono un appassionato ciclista di montagna e la notizia mi ha molto colpito.
Inoltre sarebbe un gravissimo danno per la pratica della mountain bike e per lindotto legato al turismo sostenibile ad essa legato.
La ringrazio anticipatamente per la Sua risposta chiarificatrice.
[url]http://edizioni.lastampa.it/imperia-sanremo/articolo/lstp/10147/[/URL]
-----Messaggio originale-----
Da: Russo Michele [mailto:[email protected]]
Inviato: mercoledì 20 giugno 2012 16.42
A: Enrico Werndorfer
Oggetto: R: articolo su la stampa
_Egregio Signor Werndorfer,
A mio personale giudizio,tali strade,per le quali rispondo in prima persona davanti alla magistratura civile e penale, non sono sicure per le bici,dove spesso ho notato che le stesse si avventurano in pericolose corse a spericolate velocita'.
La strada e'sprovvista di protezione a valle, e per una problematica legata ad un incidente avvenuto su una strada provinciale dove non avevo alcuna colpa,un magistrato mi ha indagato,portato all'udienza preliminare, e quando il giudice dell'udienza preliminare mi ha assolto,il magistrato inquirente ha ricorso in cassazione,con danni enormi per me e la mia famiglia.
La mia ordinanza,frutto di asoluta mancanza di sicurezza,come tutti i provvedimenti puo'essere comunque impugnata,ma le ripeto,e' stata emanata in perfetta buona fede, e per evitare guai al mio Ente ed alla mia persona.
I miei piu'cordiali saluti
Michele Russo
e questa è la mia risposta:
La ringrazio per la celere risposta, anche se devo ammettere tristemente che quanto lei mi dice è scioccante.
La sua ordinanza secondo il parere di molte persone appassionate di sport all'aria aperta che ne sono purtroppo venute a conoscenza costituisce un gravissimo affronto.
La sua ordinanza lede gli interessi di una comunità di persone molto vasta e pertanto verrà sicuramente impugnata.
Mi sembra altresì preoccupante che lei la motivi asserendo che lo svolgimento sereno della sua funzione sia influenzato dal timore di essere inquisito.
Il pericolo per i ciclisti su quelle strade può essere determinato solo dalla presenza e dal comportamento dei conducenti dei veicoli a motore.
La sua affermazione : " si avventurano in pericolose corse a spericolate velocita'" a parere mio è spaventosa e denota scarsa o nulla conoscenza del ciclismo e delle pratiche sportive, di cui lei peraltro va ad interessarsi e vietandole.
Piuttosto la sua amministrazione dovrebbe preoccuparsi di regolamentare il flusso del traffico automobilistico e motociclistico ed interrogarsi sull'opportunità della libera circolazione dei mezzi motorizzati sulla monesi-limone.
Distinti saluti
ottomilainsù;5687057 ha scritto:..
Oppure l'alternativa è di dichiararla senza protezioni e percorribile a proprio rischio e pericolo.
come tutti i percorsi che si snodano in montagna, presenta tratti "poco agevoli"...mica sei sulla corsia di un ospedale...ottomilainsù;5687057 ha scritto:Paraculaggine allo stato puro.
Se è pericolosa per le bici perché priva di protezioni, a maggior ragione lo è per moto e auto.
Quindi la si chiude a qualsiasi veicolo.
Invece...
Qualche anno fa un'auto precipitò dalla strada del m. Grappa, morirono 4 persone, eppure la strada è ancora aperta.
Oppure l'alternativa è di dichiararla senza protezioni e percorribile a proprio rischio e pericolo.
ottomilainsù;5687556 ha scritto:Con questa logica il nostromo dovrebbe chiudere persino le scale.
Ogni giorno una o più persone subisce gravi se non fatali infortuni per una "banale" caduta scendendo una rampa di scale.
La pedalata, credo, andrebbe fatta di settimana, quando gli uffici sono aperti. Ma quanti potremmo essere?
Io sarei in primis per una delegazione in Provincia. Poi se trovassimo il muro di gomma, allora potremmo porcedere con altre iniziativ. Sbaglio?
Se un'azione (petizione o altro) è necessaria, gli amici italiani potranno contare sui ciclisti francesi !Buongiorno,
Primo di tutto, la chiedo scusa per il mio italiano, ma sono francese.
Ho saputo (http://edizioni.lastampa.it/imperia-sanremo/articolo/lstp/10147/http://edizioni.lastampa.it/imperia-sanremo/articolo/lstp/10147/) che una nuova legge provinciale vieta la presenza delle bici su certe strade di alta montagna del regione di Imperia sprovvista di protezione a valle ! Ma che legge discriminante per i ciclisti !
Perche solo le bici sono divieti e non le macchine o le moto che vano 100 volte più velocemente (che sia in discesa che in salita) ? Questa legge mi sembra essere iniziata per strane motivazioni e con un'assenza assoluta di conoscenza della pratica sportiva interessata, ma per sicuro non per la sicurezza dei ciclisti !
Questa legge che, piuttosto che di aumentare la siccurezza sulle strade di alta montagna italiane, rende illegale una pratica sportiva dolce e rispettosa del ambiente (necessario in questi luoghi fragili) ! Un non senso !
La prego di prendere in considerazione il mio punto di vista e di riesaminare questo divieto.
Distinti saluti
http://www.mountainbikers-foundation.com/http://www.mountainbikers-foundation.com/
Philippe ORENGO
Représentant de la MBF pour les Alpes-Maritimes
Ciao verderame, concordo perfettamente.
Nel frattempo sulla Stampa di oggi altro articolo. Si parla di un incontro in Provincia, già organizzato per martedì dai sindaci interessati con Sappa, Ranieri e Russo.
potremmo aggregarci. Oggi sono impegnatissimo sul lavoro fino al primo pomeriggio. Se qualcuno avesse tempo potrebbe contattare qualcuno della delegazione per proporre anche la nostra presenza in qualità di associazioni sportive.
Grande Phil'O ... ti volevo telefonare questa mattina ma vedo che ti sei già attivato!!! salutoni BoboPhil'Ô;5688071 ha scritto:Ecco la mia mail a questo funzionario
Se un'azione (petizione o altro) è necessaria, gli amici italiani potranno contare sui ciclisti francesi !
Notiziona!!!!!!!!
Tra dieci giorni i cartelli verranno tolti.
Ho sentito un amico biker, conoscente dell'avvocato Massimo Donzella. Massimo ha appena parlato con Russo. martedí ci srà comunque l'incontro, come scritto sulla stampa di stamattina, ma mi hanno assicurato che il divieto verrà tolto.
Ale
visto su FB... iniziavano a temere cariolate di letame davanti alla sede della provincia mi saNotiziona!!!!!!!!
Tra dieci giorni i cartelli verranno tolti.
Ho sentito un amico biker, conoscente dell'avvocato Massimo Donzella. Massimo ha appena parlato con Russo. martedí ci srà comunque l'incontro, come scritto sulla stampa di stamattina, ma mi hanno assicurato che il divieto verrà tolto.
Ale