Visto che il mitico ingegnere, i cartelli li ha fatti mettere, per tutelarsi da altre cause civili, fatte da qualche belinone, una pezza all'italiana, era mettere un divieto di transito, per capirci bianco con il bordo rosso, e sotto scriverci la frase: "non sanzionato".
Ovvero, divieto di transito se passate, nessuno vi dice niente, lui si para il sedere e noi andiamo senza problemi di fantasie da parte della polizia provinciale (ma quand'è che aboliscono le province?).
ieri ho fatto un giro nel bosco delle navette e ho notato un'altra simpatica iniziativa da parte dell' "Azienda faunistica venatoria delle navette"; non so quale titolo abbia, però all'inizio di tutti i sentieri di discesa che venivano percorsi ANCHE con l'ausilio delle navette (case nivorina, poggio lagone, ecc..) sono stati apposti dei grandi cartelli con indicazioni di DIVIETO alle bici e vengono citate leggi regionali e sanzioni. Suppongo che siano sorte controversie tra l'ente parco o l'azienda faunistica o chissachi con coloro che effettuavano gli shuttle da Upega e pertanto i sentieri sono stati vietati.
Non posso che essere triste e contrariato; spero che il divieto non sia stato apposto anche per la percorrenza della via di cresta (cannoniera), comunque resta il fatto che ora non posso più farmi "legalmente" uno dei giri che percorrevo tutte le estati fin da quando avevo la rigida.
ps. non so nemmeno chi abbia titolo per infliggere le sanzioni previste: la guardia forestale ?? la polizia provinciale ?? i proprietari ??
tengo a precisare che il cartello non è il classico divieto stradale, ma un cartello fatto appositamente, ben chiaro e gigante
ma è area parco? chi ha la titolarità dei sentieri? ovvero sono su sentieri privati, demaniali, ecc.?
per le sanzioni, tutto sta nella legge di riferimento, è in essa e nei regolamenti attuativi eventuali che debbono essere specificati gli organi preposti ai controlli ed al sanzionamento.
la titolarità: quello è il problema.
A guardare il cartello sembra dell'azienda faunistica venatoria delle navette; ma cos'è ?? che tipo di ente è ?
volevo fare una foto al cartello, ma ero senza macchina fotografica e il cellulare non è proprio dell'ultima generazione
ricordo solo che si faceva riferimento a qualche legge regionale: ero un po' arrabbiato e non avevo voglia di rovinarmi il giro a ricordarmi gli estremi, ma quanto prima provvedo
...sto bosco delle navette non ho neppure idea di dove si trovi
grave.
E' il bosco di larici che trovi nel tratto compreso tra Monesi e il Rif. don Barbera nella strada Monesi-Limone; in pratica tutto il versante italiano che va dalla cresta Saccarello-Ventosa-Missun-Bertrand alle borgate di Monesi-Piaggia-Valcona-Upega
http://www.mongioie-leader.it/turismo/visitare/natura/bosco_delle_navette.shtml
ok, ci sono anche stato ma mi sfuggiva il nome allora
Beh dai l'Italia è talmente piena di posti incantevoli che non si possono conoscere tuttigrave.
ma è area parco? chi ha la titolarità dei sentieri? ovvero sono su sentieri privati, demaniali, ecc.?
per le sanzioni, tutto sta nella legge di riferimento, è in essa e nei regolamenti attuativi eventuali che debbono essere specificati gli organi preposti ai controlli ed al sanzionamento.
ci sono due aziende faunistiche nella zona, quella di Carli (olio Carli di Imperia) e quella dell'onorevole (o ex?) Manfredi.
Probabilmente i predetti sono proprietari di tali aree, per chiarirsi le idee, bisognerebbe parlare con la forestale.
Che sappia io, l'effetto ottenuto fin'ora, è stato di fare chiudere "la porta del sole"di Upega, che tanto aveva fatto per fare conoscere la zona.
ciao Paolo
scusa ma io purtroppo la vedo giusto al contrario; la Porta del Sole anni fa era chiusa, poi ha riaperto, ha fatto qualcosa per far conoscere la zona ma quel qualcosa non è andato nel verso giusto (passerelle, sponde, salti in pieno bosco, aumento dei transiti, ecc..) e quindi adesso oltre a chiudere la Porta del Sole cercano di chiudere anche i sentieri
Il problema nasce quando il proprietario di dove vengono costruite le strutture, le scopre, si informa e gli viene detto che se qualcuno si fa male ne risponde lui... tu cosa faresti se la proprietà fosse la tua?...scusami se mi intrometto, ma ti sembra giusto che venga chiusa dopo aver introdotto, come dici tu "passerelle, sponde, salti in pieno bosco, aumento dei transiti, ecc.."?
Alle Manie ci sono eccome i problemi vedasi la "delibera" camuffata per il periodo di cacciaSi parla di biciclette, anche dovessero aumentare i transiti che problemi ci sarebbero??? Alle Manie che problemi ci sono?
...scusami se mi intrometto..
Perchè non vedere questa "invasione" come una risorsa da sfruttare col giusto atteggiamento piuttosto che mistificare e condannare?
Un pò di apertura mentale, le regole verranno col tempo
Che sappia io, l'effetto ottenuto fin'ora, è stato di fare chiudere "la porta del sole"di Upega, che tanto aveva fatto per fare conoscere la zona.
mi sfugge la chiusura della porta del sole... Il rifugio è aperto e funzionante da cosa so, e come ho già detto i fondi almeno per una riserva di caccia non sono di proprietà della azienda... alcuni sentieri e passerelle sono costruite su fondi non delle aziende in questione....
be' ma credo che anche quando siano fondi di proprietà demaniale siano dati in concessione dietro corresponsione di un onere concessorio un po' come gli stabilimenti balneari... prova tu ad andare a costruire una passerella per droppare dal molo di Alassio...
scherzi a parte, il titolare della concessione, credo (non sono un avvocato ed occorrerebbe andare a verificare), abbia le stesse responsabilità (in quanto conduttore del fondo) di un proprietario. Poi aggiungiamo che la gestione di un'azienda faunistico-venatoria implica la necessità di produrre un utile attraverso l'esercizio della caccia a pagamento: di sicuro un transito di biker -quand'anche limitato e responsabile- è una frequentazione aggiuntiva che in qualche modo disturba la fauna selvatica...in natura libera possiamo pensare che gli animali trovino un riparo e una sicurezza in zone più inaccessibili, ma se io quegli animali li devo 'vendere' al cacciatore bianco sarà pur necessario che "buana" li veda... e credo che, aspetti legali a parte, questa sia già condizione necessaria e sufficiente a creare una forte resistenza ideologica verso il transito (o l'aumento dei transiti) di bikers attraverso i territori della riserva.
hai ragione ma normalmente quando si sistemano sentieri si chiede prima l'autorizzazione a passare...
non conosco i termini del contratto tra il proprietario del fondo e l'affittuario, ma da come mi è stata esposta la situazione, il proprietario non era al corrente di cosa succedeva all'interno della sua proprietà, si parla di un affitto di diversi decenni, sul ricavare utile direi che non è il caso dell'azienda faunistica venatoria in questione, essendo che è quasi più a scopo ludico del proprietario, il problema è un altro i cartelli esistono e rimarranno perchè i nomi degli attori in questione son troppo influenti.. sui cartelli sono indicati articoli riguardanti la proprietà privata, ma non essendo recintato nulla non si è passibili di multe (da chi poi)