divieto alle mtb sulle SP di Monesi - Triora

Manitu

Biker poeticus
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tra via Cafaro e il Din
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ok...ma se il conduttore del fondo non sapeva cosa stava accadendo, ciò implica - per semplice logica - che magari i permessi per fare sponde e altro non fossero stati richiesti, o non alla persona giusta...
Sul reddito be' magari i signori in questione hanno mascherato sotto il profilo di un'attività commerciale la volontà di affittare una foresta per divertirsi... ma tieni presente che - dati i nomi e la storia che hanno alle spalle - non me li vedo propriamente "ginnici" ad inseguire il selvatico su e giù per forre selvagge e reconditi recessi... credo, ma è una mia opinione, che prediligano una caccia tipo quella che praticava il Re in zona Granparadiso, ovvero una specie di strada acciottolata utile al passaggio di valletti, battitori ed altro nella migliore tradizione venatoria nobiliare...ne consegue che è l'animale che deve essere disposto a farsi vedere e ammazzare e non il cacciatore che deve andare a scovarlo nei profondo della selva...
(se ci leggete della polemica è perchè siete maliziosi neh...:smile:)

sui gusti venatori dei proprietario non sto a sindacare... forse si è fatta un pò troppa confusione, le sponde e salti sono stati costruiti su fondi che non riguardano la azienda faunistica venatoria, ma su fondo demaniale e privato (credo e spero autorizzato). i divieti sono sorti in altre zone dove esistono si dei sentieri freeride ma sono "solo" sentieri...

sul discorso che uno abbia acquisito i diritti di caccia su un fondo c'ho non vuol dire che ne diventi il proprietario, poco più a valle c'è una riserva di pesca, qualche anno fa erano stati affissi dei divieti di balneazione dal affittuario, divieti rimossi perchè nel contratto lui aveva i diritti di pesca e non poteva impedire ad altri di svolgere altri tipi di attività..
 
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kikhit

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sui gusti venatori dei proprietario non sto a sindacare... forse si è fatta un pò troppa confusione, le sponde e salti sono stati costruiti su fondi che non riguardano la azienda faunistica venatoria, ma su fondo demaniale e privato (credo e spero autorizzato). i divieti sono sorti in altre zone dove esistono si dei sentieri freeride ma sono "solo" sentieri...

sul discorso che uno abbia acquisito i diritti di caccia su un fondo c'ho non vuol dire che ne diventi il proprietario, poco più a valle c'è una riserva di pesca, qualche anno fa erano stati affissi dei divieti di balneazione dal affittuario, divieti rimossi perchè nel contratto lui aveva i diritti di pesca e non poteva impedire ad altri di svolgere altri tipi di attività..

Marco, i diritti esclusivi di pesca dati in concessione ad una associazione o qualsiasi ente pubblico o privato sono cosa diversa dalle concessioni alle aziende faunistico-venatorie, le normative di riferimento sono completamente diverse.
 
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Manitu

Biker poeticus
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Marco, i diritti esclusivi di pesca dati in concessione ad una associazione o qualsiasi ente pubblico o privato sono cosa diversa dalle concessioni alle aziende faunistico-venatorie, le normative di riferimento sono completamente diverse.

si questo è logico.. però le aziende faunistico venatorie non ho letto la normativa, penso che riguardino i periodi e le speci cacciate, non penso possano vincolare il passaggio, passaggio che può essere vincolato solo dalla recinzione..
 

kikhit

Biker incredibilis
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si questo è logico.. però le aziende faunistico venatorie non ho letto la normativa, penso che riguardino i periodi e le speci cacciate, non penso possano vincolare il passaggio, passaggio che può essere vincolato solo dalla recinzione..

no, il passaggio su fondo privato può essere vietato anche senza recinzione ;-) se il sentiero che vi transita non è accatastato come strada comunale, vicinale, ecc. o comunque non è soggetto a vincoli o servitù di passaggio, per quanto possa anche rientrare in quelli accatastati, curati e segnati dal cai, può essere vietato dal proprietario del fondo o da chi ne ha i diritti d'uso, specie se questi sono esclusivi come nel caso, suppongo, della AFV del venditore di olio.

In questi casi più che appellarsi al diritto, come invece era corretto fare nel caso dell'ing. Russo e della sua banda di signorotti, è più produttivo cercare il dialogo ed il compromesso, come del resto a Calizzano e Bardineto fate da tempo con ottimi risultati.
 

ernesto65

Biker poeticus
14/9/07
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Gianduia Town
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si questo è logico.. però le aziende faunistico venatorie non ho letto la normativa, penso che riguardino i periodi e le speci cacciate, non penso possano vincolare il passaggio, passaggio che può essere vincolato solo dalla recinzione..

Marco, i diritti esclusivi di pesca dati in concessione ad una associazione o qualsiasi ente pubblico o privato sono cosa diversa dalle concessioni alle aziende faunistico-venatorie, le normative di riferimento sono completamente diverse.

sui gusti venatori dei proprietario non sto a sindacare... forse si è fatta un pò troppa confusione, le sponde e salti sono stati costruiti su fondi che non riguardano la azienda faunistica venatoria, ma su fondo demaniale e privato (credo e spero autorizzato). i divieti sono sorti in altre zone dove esistono si dei sentieri freeride ma sono "solo" sentieri...

sul discorso che uno abbia acquisito i diritti di caccia su un fondo c'ho non vuol dire che ne diventi il proprietario, poco più a valle c'è una riserva di pesca, qualche anno fa erano stati affissi dei divieti di balneazione dal affittuario, divieti rimossi perchè nel contratto lui aveva i diritti di pesca e non poteva impedire ad altri di svolgere altri tipi di attività..

ok...ma se il conduttore del fondo non sapeva cosa stava accadendo, ciò implica - per semplice logica - che magari i permessi per fare sponde e altro non fossero stati richiesti, o non alla persona giusta...
Sul reddito be' magari i signori in questione hanno mascherato sotto il profilo di un'attività commerciale la volontà di affittare una foresta per divertirsi... ma tieni presente che - dati i nomi e la storia che hanno alle spalle - non me li vedo propriamente "ginnici" ad inseguire il selvatico su e giù per forre selvagge e reconditi recessi... credo, ma è una mia opinione, che prediligano una caccia tipo quella che praticava il Re in zona Granparadiso, ovvero una specie di strada acciottolata utile al passaggio di valletti, battitori ed altro nella migliore tradizione venatoria nobiliare...ne consegue che è l'animale che deve essere disposto a farsi vedere e ammazzare e non il cacciatore che deve andare a scovarlo nei profondo della selva...
(se ci leggete della polemica è perchè siete maliziosi neh...:smile:)

avete ragione tutti quanti .... essendomi occupato di gestione faunistica ben 15/20 anni fa non mi ricordo della normativa prevista
Un conto sono riserve di pesca date in concessione dal demanio e un conto sono le riserve private di caccia dove il gestore paga fior di quattrini per gestire un territorio e far pagare delle quote a chi ci va a caccia e come ogni attività ha dei costi e deve gestire economicamente il tutto !!
Bisognerebbe sapere la normativa per divieti di altre attività che possano "disturbare" animali e cacciatori .... e ancor di più se esiste un obbligo di recintare le zone interessate ...
Bisogna inoltre tener presente che il rapporto cacciatori/ciclisti è già molto difficile nelle aree normali interessate dalla caccia , figuriamoci nelle riserve private (chi va a caccia paga delle tasse per poterlo fare e spesso fa la voce grossa per fare in modo che le sue ragioni siano davanti al tutto il resto )

I cacciatori esistono e ci saranno sempre , sono sempre stato per una gestione intelligente della caccia e sopratutto ben remunerativa per regioni ed enti locali ......... in Austria , dove c'è da anni una gestione economicamente volto favorevole della caccia e di tutto l'annesso (alberghi , ristorazione agenti forestali , e molto altro ) sono molto restrittivi con qualunque attività che possa danneggiare le zone di aziende faunistiche ... I cacciatori al contrario dei biker , sono predisposti a spendere molto , per cui sono dei belli polli , basta saperli "spennare per bene" ed utilizzare bene le risorse economiche otenute...
 

resina65

Biker grossissimus
18/5/06
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imperia
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vorrei solo chiarire (se ce ne fosse bisogno) che io ho fatto il seguente ragionamento: fino a qualche anno fa esisteva un sentiero pedonale e ci si andava tranquillamente a piedi e in mtb (pedalandosi la salita); poi sono nati altri sentieri più o meno lavorati e adesso sono comparsi i divieti e la navetta non gira più.

Ho fatto due+due (non so se a torto o a ragione) e senza sapere di autorizzazioni, leggi e permessi, aziende venatorie e gusti di caccia o pesca ho concluso che probabilmente tra i gestori/proprietari/politici/frantoiani (chiamateli come volete) e gli imprenditori delle risalite non c'è stato molto accordo/dialogo/sinergie e il risultato finale è stato l'apposizione di cartelli di divieto.

Conclusione (magari sbagliata): se non si opera con le dovute cautele/diplomazie e ponendosi dalla parte dell'ospite intruso spesso malvisto e disturbatore si finisce con il fare del danno a tutto il movimento mtb
 

pviglietti

Biker serius
11/6/08
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alassio
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vorrei solo chiarire (se ce ne fosse bisogno) che io ho fatto il seguente ragionamento: fino a qualche anno fa esisteva un sentiero pedonale e ci si andava tranquillamente a piedi e in mtb (pedalandosi la salita); poi sono nati altri sentieri più o meno lavorati e adesso sono comparsi i divieti e la navetta non gira più.

Ho fatto due+due (non so se a torto o a ragione) e senza sapere di autorizzazioni, leggi e permessi, aziende venatorie e gusti di caccia o pesca ho concluso che probabilmente tra i gestori/proprietari/politici/frantoiani (chiamateli come volete) e gli imprenditori delle risalite non c'è stato molto accordo/dialogo/sinergie e il risultato finale è stato l'apposizione di cartelli di divieto.

Conclusione (magari sbagliata): se non si opera con le dovute cautele/diplomazie e ponendosi dalla parte dell'ospite intruso spesso malvisto e disturbatore si finisce con il fare del danno a tutto il movimento mtb
le tue conclusioni sono corrette, va detto che siamo in un paese di rompipalle, perchè non solo quando importuni, vieni redarguito, ma anche semplicemente perchè non hai titolo per fare quello che stai facendo, anche se non disturbi nessuno e non tocchi gli interessi di alcuno.
Se la gente preferisce andare in ferie all'estero, è anche per questo, fuori dall'Italia chi ha delle idee, viene aiutato a metterle in pratica, da noi gli si fa la guerra, perchè lui guadagna e gli altri no.
Bella filosofia di M.............................
 
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robobo

Biker tremendus
5/12/07
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Transition Scout carbon
Conclusione (magari sbagliata): se non si opera con le dovute cautele/diplomazie e ponendosi dalla parte dell'ospite intruso spesso malvisto e disturbatore si finisce con il fare del danno a tutto il movimento mtb

...a parte il caso specifico di cui non conosco dettagli e risvolti, mi sembra lampante che nel 99% dei casi in cui sorgono diatribe che troppo spesso portano a spiacevoli limitazioni e divieti a tutto il mondo delle 2 ruote, gli imputati numero uno sono sempre gli stessi: chiamiamoli downhiller o amanti dei luna park, criceti a due ruote, schiavi della navetta ecc.. sempre loro a creare casini coi mille passaggi, gli scavi degni delle migliori imprese di sbancamento, i salti, spesso in barba a leggi e rispetto di proprieta' private o sentieri gia' esistenti... A mio avviso fino a quando non si riuscira' a far capire al mondo che quelle attivita' non hanno nulla da spartire con chi ogni domenica si guadagna il suo giretto con la fatica e il sudore di una salita pedalata continueremo a vedere il proliferale di queste cose... Da biker, che odia ripercorrere gia' solo due volte lo stesso sentiero, e che auspicherebbe di avere sempre la liberta' che gode l'escursionista a piedi, sono francamente stufo di queste situazionli...
 
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Domingosh

Biker meravigliosus
9/6/03
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Conclusione (magari sbagliata): se non si opera con le dovute cautele/diplomazie e ponendosi dalla parte dell'ospite intruso spesso malvisto e disturbatore si finisce con il fare del danno a tutto il movimento mtb

Concordo in toto con le tue conclusioni
Ma dico di più: la cosa vale anche per chi si guadagna la discesa con la salita. Vi sono luoghi (privati e/o dati in concessione) dove le mtb si sono fatte odiare anche per un solo episodio...e anche banale...un es? pestiamo l'erba fresca che il titolare taglierà per le sue vacche...
Dunque, concordo con Resina. Se manca dialogo, le conclusioni possono essere nefaste, anche per chi non fa downhill o non va proprio in mtb, ma si limita a passaggiare a piedi
 

Micol

Biker popularis
9/2/06
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Imperia
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Nessuno può fare una multa per il transito sui sentieri. E il divieto è fasullo.
La proprietà del terreno è del Comune di Tenda, che affitta al signorotto di turno un mero diritto di caccia, pesca e pascolo.
Forestale e gendarmeria hanno fatto sopralluoghi e relazioni, in cui Micol Costantini e Alpi del Mare Outdoor vengono sollevati da qualsiasi accusa lanciata nei loro confronti. E anzi, i danni maggiori sono fatti dall'affittuario del terreno, che non rispetta i vincoli di contratto e che non permette il passaggio sui sentieri che sono segnati sulle carte sin dal 1800.
Quei cartelli potrebbe benissimo usarli come quadri in casa, hanno lo stesso valore.
Se non giriamo più con la macchina è solo perché quest'anno sono sola in rifugio, e facendo gli altri già un altro lavoro, non riusciamo a gestire tutto il baraccone.
Chi vuole percorrere i sentieri se li percorra, chi vuole conoscere a fondo la questione, può rivolgersi a me direttamente e posso far vedere pile e pile e pile di cartacce con le deliranti esposizioni del signorotto.
Viene solo da chiedersi come mai, dopo mesi di lavoro, la pratica della forestale che vede implicato il signorotto del territorio di cui NON ha proprietà o altro, che subaffitta il terreno ai pastori, che mette cartelli indicanti il falso, bene, viene da chiedersi come mai la pratica giaccia in qualche ufficio della Forestale dimenticata da oltre un anno.

E viene anche da chiedersi come mai l'area delle navette, diventata parco con una legge regionale, non sia ancora parco, a causa di una opposizione alla legge da parte del solito signorotto arrogante e pretenzioso.

Il sistema in Italia mi fa schifo. E quasi mi fa schifo l'Italia. E schifo chi parla senza prima sapere come stanno le cose, non avendole vissute in prima persona.
















ieri ho fatto un giro nel bosco delle navette e ho notato un'altra simpatica iniziativa da parte dell' "Azienda faunistica venatoria delle navette"; non so quale titolo abbia, però all'inizio di tutti i sentieri di discesa che venivano percorsi ANCHE con l'ausilio delle navette (case nivorina, poggio lagone, ecc..) sono stati apposti dei grandi cartelli con indicazioni di DIVIETO alle bici e vengono citate leggi regionali e sanzioni. Suppongo che siano sorte controversie tra l'ente parco o l'azienda faunistica o chissachi con coloro che effettuavano gli shuttle da Upega e pertanto i sentieri sono stati vietati. :medita::medita:
Non posso che essere triste e contrariato; spero che il divieto non sia stato apposto anche per la percorrenza della via di cresta (cannoniera), comunque resta il fatto che ora non posso più farmi "legalmente" uno dei giri che percorrevo tutte le estati fin da quando avevo la rigida.
:cry::cry:


ps. non so nemmeno chi abbia titolo per infliggere le sanzioni previste: la guardia forestale ?? la polizia provinciale ?? i proprietari ??
tengo a precisare che il cartello non è il classico divieto stradale, ma un cartello fatto appositamente, ben chiaro e gigante
 

kikhit

Biker incredibilis
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Nessuno può fare una multa per il transito sui sentieri. E il divieto è fasullo.
La proprietà del terreno è del Comune di Tenda, che affitta al signorotto di turno un mero diritto di caccia, pesca e pascolo.
Forestale e gendarmeria hanno fatto sopralluoghi e relazioni, in cui Micol Costantini e Alpi del Mare Outdoor vengono sollevati da qualsiasi accusa lanciata nei loro confronti. E anzi, i danni maggiori sono fatti dall'affittuario del terreno, che non rispetta i vincoli di contratto e che non permette il passaggio sui sentieri che sono segnati sulle carte sin dal 1800.
Quei cartelli potrebbe benissimo usarli come quadri in casa, hanno lo stesso valore.
Se non giriamo più con la macchina è solo perché quest'anno sono sola in rifugio, e facendo gli altri già un altro lavoro, non riusciamo a gestire tutto il baraccone.
Chi vuole percorrere i sentieri se li percorra, chi vuole conoscere a fondo la questione, può rivolgersi a me direttamente e posso far vedere pile e pile e pile di cartacce con le deliranti esposizioni del signorotto.
Viene solo da chiedersi come mai, dopo mesi di lavoro, la pratica della forestale che vede implicato il signorotto del territorio di cui NON ha proprietà o altro, che subaffitta il terreno ai pastori, che mette cartelli indicanti il falso, bene, viene da chiedersi come mai la pratica giaccia in qualche ufficio della Forestale dimenticata da oltre un anno.

E viene anche da chiedersi come mai l'area delle navette, diventata parco con una legge regionale, non sia ancora parco, a causa di una opposizione alla legge da parte del solito signorotto arrogante e pretenzioso.

Il sistema in Italia mi fa schifo. E quasi mi fa schifo l'Italia. E schifo chi parla senza prima sapere come stanno le cose, non avendole vissute in prima persona.


beh, astio (comprensibile e legittimo ;-) ) a parte, il tuo intervento anche se tardivo chiarisce un po' meglio le cose....e da un certo punto di vista è rassicurante, almeno per il fatto che da lì ci si possa passare senza problemi.

Per quanto riguardano le beghe con il 'signorotto' ed il fatto che a fronte di segnalazioni ed eventuali esposti la forestale non abbia proceduto (spesso però i tempi di indagine ecc. sono molto, troppo lunghi), ammesso che ce ne siano gli estremi, ti posso consigliare di chiedere loro informazioni in merito in maniera formale, oppure di rivolgerti alla procura di competenza per segnalare una eventuale omissione, se hai certezze che così sia. :spetteguless:
 

pviglietti

Biker serius
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beh, astio (comprensibile e legittimo ;-) ) a parte, il tuo intervento anche se tardivo chiarisce un po' meglio le cose....e da un certo punto di vista è rassicurante, almeno per il fatto che da lì ci si possa passare senza problemi.

Per quanto riguardano le beghe con il 'signorotto' ed il fatto che a fronte di segnalazioni ed eventuali esposti la forestale non abbia proceduto (spesso però i tempi di indagine ecc. sono molto, troppo lunghi), ammesso che ce ne siano gli estremi, ti posso consigliare di chiedere loro informazioni in merito in maniera formale, oppure di rivolgerti alla procura di competenza per segnalare una eventuale omissione, se hai certezze che così sia. :spetteguless:

potremmo richiederlo in molti......................
 

resina65

Biker grossissimus
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...
E schifo chi parla senza prima sapere come stanno le cose, non avendole vissute in prima persona.

se ti riferisci a me (considerato che hai ripreso il mio post) ti prego di rileggere bene ciò che ho scritto perché ho usato dei "forse" dei "spero" e dei "suppongo";
dopo il tuo post credo di aver azzeccato qualche ipotesi, ma non mi sono mai permesso di dire da che parte stava la ragione o il torto, anzi ho sollevato questioni anche sulle regolarità dei divieti; certo è che se hai pile e pile di corrispondenza con il signorotto, l'attività di dialogo e collaborazione o non c'è stata o non ha funzionato e bada bene non ho detto per colpa di chi.:medita:
 

solitone

Biker perfektus
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Scott Genius 900 tuned
ho notato un'altra simpatica iniziativa da parte dell' "Azienda faunistica venatoria delle navette"; non so quale titolo abbia, però all'inizio di tutti i sentieri di discesa che venivano percorsi ANCHE con l'ausilio delle navette (case nivorina, poggio lagone, ecc..)
[...]

Con l'ausilio di navette intendi di furgoni / shuttle, vero? Siccome si chiama anche bosco delle navette.. :-)
 

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