Occorre fare qualche distinzione!
Mettere in conto una caduta imparando qualcosa di nuovo, non vuol dire buttarsi nel buio per dopo dire: ufff mi è andata bene
Gustarsi qualche scarica di adrenalina, non significa buttarsi a capofitto, quel che succede succede
Ho 42 anni, so che farmi male seriamente potrebbe essere un dramma, so che avere la garanzia di non cadere mai significa scendere piano piano dal sentiero controllando la velocità e scendendo dalla bici tutte le volte che ho solo l'ombra del dubbio di non riuscire a superare un tratto tecnico.
Non sono più elastico come a 20 anni, dovrei starmene buono buono perché ho anche una stramaledetta ernietta che a volte mi tortura, ho famiglia, ho un lavoro; la coscenza cosa mi dice? Vai in bici senza rischi al 100% (come descritto sopra), non andare in bici del tutto, non qui ... non la ... non non non
Per me questo è morire in anticipo!!!!!!
Ho scelto il freeride, in teoria la disciplina più rischiosa, ho scelto però di praticarlo tenendo d'occhio i miei limiti: metto in conto le cadute, e cado anche, per questo indosso sempre le
protezioni e funziona, chiaro che non ho la garanzia di uscirne sempre senza un graffio, ma ho buone probabilità di non farmi male.
Gradatamente cerco di crescere e migliorare, sia nello stile che nelle cose che riesco a fare, rinunciando però alla garanzia di mai cadere!
Non sono un temerario, ma non vivo neanche in una campana di vetro.
Bisogna considerare anche che i rischi che si prendono nel crescere e imparare sono spesso proporzionali alle capacità che già si hanno.
Sbagliare tentando di imparare a superare un drop di 40cm e sbagliare con uno di 4m, molto probabilmente non porta alle medesime conseguenze.
Lo stesso discorso vale per la velocità.
Però questa è, a mio modo di vedere, una conseguenza inevitabile, perché con l'esperienza e la tecnica con il medesimo livello di sicurezza e controllo, si raggiungono velocità e altezze sempre superiori.
Ci si può accontentare ad un certo punto, ma è innato nell'essere umano il desiderio di migliorare.
Se facciamo un parallelo con lo sci: chi di voi, anche se 40enne o 50enne, scende a velocità sicure?
Che conseguenze potrebbe avere una caduta o uno scontro a 50 o 60 km/h (e sono velocità che si raggiungono molto facilmente).
Nessun rischio andando in bici? Allora riflettiamo anche su quanti rischi ci prendiamo ogni volta che ci immettiamo nel traffico con la nostra auto, quando facciamo qualsiasi altro sport (a parte gli scacchi e scala 40
), quando ci mettiamo a tavola senza seguire un'alimentazione adeguata, ogni volta che ci stressiamo per il ritmo di lavoro, ecc ...
Sono molti i modi per ammalarsi, farsi male o addirittura lasciarci le penne.