siete disposti a cadere?

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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samu_87

Biker velocissimus
22/6/05
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Reggio Emilia
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L'energia che deve subire il corpo dipende dalla massa e dalla accellerazione (decellerazione nel caso di una caduta).
F = m . a

Cadere a 50 km/h in direzione quasi parallela al terreno (senza sassi), strisciando a lungo (con protezioni contro le abrasioni), può essere meno devastante che cadere perpendicolari al terreno da fermi da un'altezza di 1 metro!!!

secondo me è anche un fatto di rotolare, se cadi ad una certa velocità e rotoli sassi permettendo nn ti fai molto male, mentre se cadi in un punto ti fai sicuramente più male, ne è dimostrazione il fatto che un mio amico dopo un salto è caduto più veloce di me rotolando e nn si è fatto niente, ma la scena era più inquietante della mia caduta sul posto sempre dopo il salto con atterraggio scomposto che mi ha fatto dare una culata per terra portando a casa 12 punti nel sederino, sec me la fortuna centra sicuro ma se uno cade e riesce a rotolare magari colleziona più botte in tutto il corpo ma di una minore entità..
 
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senna67

Biker serius
17/11/05
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lecco
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Questione di dispersione dell'energia statica in cinetica... per questo ci si fa più male cadendo da fermo che in movimento.......

ma dipende anche da in che direzione si dissipa

Cadere a 50 km/h in direzione quasi parallela al terreno (senza sassi), strisciando a lungo (con protezioni contro le abrasioni), può essere meno devastante che cadere perpendicolari al terreno da fermi da un'altezza di 1 metro!!!

Non sono d'accordo sulla spiegazione di gargagel, ma qualcosa di vero in quello che dice mi sembra che ci sia, anche se la conclusione cui giunge ha una validità limitata a condizioni molto particolari, secondo me.
Cadendo in velocità si tende ad atterrare in modo più disarticolato il che può permettere di attutire meglio l'impatto con il terreno, ma solo per quanto riguarda la componente di velocità perpendicolare al terreno stesso. Questa componente non dipende in prima approssimazione dalla velocità della mtb al momento della caduta, a meno che non si venga sbalzati (tipo highside nelle moto), per fare un esempio.
Invece, la componente di velocità parallela al terreno in pratica coincide con la velocità al momento della caduta. In assenza di ostacoli, questa componente determina uno scivolamento o un rotolamento sul terreno, in genere abbastanza innocui a meno che la velocità non sia molto alta. Rotolare è meno abrasivo ma comporta il rischio di sbattere malamente gli arti o la testa. Ovviamente il problema è quando si incontrano ostacoli (alberi, sassi, radici eccetera).
Quanto alla caduta da 1 m da fermo, è abbastanza violenta se mal attutita: sembrerà strano, ma la velocità d'impatto in questo caso è circa 15 km/h.

Ciao
Francesco
 

muldox

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30/10/02
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...Cadere a 50 km/h in direzione quasi parallela al terreno (senza sassi), strisciando a lungo (con protezioni contro le abrasioni), può essere meno devastante che cadere perpendicolari al terreno da fermi da un'altezza di 1 metro!!!

Se poi arriva anche l'arcangelo Gabriele che durante il ruzzolone ti tiene sollevato da terra potresti pure non farti niente del tutto :loll:
Scherzi a parte, quel che dici può anche essere vero, il concetto però non è che l'energia che dissipi è minore, ma che viene "distribuita" nel tempo. Immagina di finire contro un muro di roccia o un albero a 50km/h, poi mi dici se tutto sommato non era meglio una "devastante" caduta da fermo.
 

SuperDuilio

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C'è da fare anche un altro tipo di distinzione ovvero quella fra chi "sa cadere" e chi invece cade modello sacco di patate.
A parità di caduta il primo si rialza ed il secondo raccoglie i denti da terra.:maremmac:
 

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Se poi arriva anche l'arcangelo Gabriele che durante il ruzzolone ti tiene sollevato da terra potresti pure non farti niente del tutto :loll:
Scherzi a parte, quel che dici può anche essere vero, il concetto però non è che l'energia che dissipi è minore, ma che viene "distribuita" nel tempo. Immagina di finire contro un muro di roccia o un albero a 50km/h, poi mi dici se tutto sommato non era meglio una "devastante" caduta da fermo.

Chiaramente se cadi contro un ostacolo la decellerazione è improvvisa e quindi l'energia è molto alta.

Infatti perché un proiettile calibro 9mmx19 da 7.5g procura danni così importanti ad un corpo? Perché decellera improvvisamente in poco tempo da 340 m/s a 0.
Se prendiamo poi una munizione da fucile d'assalto calibro 223 (5.56mmx45) più leggera ma che esce ad una velocità di 990 m/s, gli effetti sono devastanti e l'energia procurata dalla decellerazione è spaventosa.
 

eliografo

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Sono quasi due anni che vado in mtb, ero disposto a cadere, e sono caduto qualche volta (2 volte anche da fermo, perché non ho sganciato).

Recentemente ho preso una bella botta, andavo pianissimo, ma l'effetto catapulta mi ha fatto sbattere su una roccia con una certa intensità, proprio sul ginocchio. Conseguenze, un mese di stop e ancora adesso ho un po' di gonfiore, spero che non sia una cosa irreversibile ed è andata ancora bene.

Adesso sono disposto a cadere solo se sono certo di non avere conseguenze

bisognerebbe sempre essere vigili e saper valutare le conseguenze di un errore nostro e di un imprevisto non dipendente dalla nostra volontà (es. ruota che parte su una lastra di ghiaccio o macchia d'olio)
 

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Chiaramente se cadi contro un ostacolo la decellerazione è improvvisa e quindi l'energia è molto alta.

Infatti perché un proiettile calibro 9mmx19 da 7.5g procura danni così importanti ad un corpo? Perché decellera improvvisamente in poco tempo da 340 m/s a 0.
Se prendiamo poi una munizione da fucile d'assalto calibro 223 (5.56mmx45) più leggera ma che esce ad una velocità di 990 m/s, gli effetti sono devastanti e l'energia procurata dalla decellerazione è spaventosa.

mha... io preferirei prendermi un 5.56 nato blindato che un tenero 9mm :-)

ti porgo anche i complimenti per l'assist meraviglioso al mio OT con i fiocchi
 

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come fai ad avere certe certezze devi spiegarcelo perchè è un trucco mica poco :-)

cmq sedovessi valutare le ipotetiche conseguenze, ovvero ciò che non esiste ma potrebbe esistere, avere pauro di ciò che potrebbe succede invece di concentrarmi su cosa faccio, allora non uscirei neanche di casa, perchè viviamo in un mondo pericolosissimo, gente che fuma senza pensare al cancro, gente che va in auto senza pensare che gli impatti son mortali, gente che va in aereo senza pensare che cadono e in nave senza pensare che affondano...
 

senna67

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lecco
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:saccio: ON

Chiaramente se cadi contro un ostacolo la decellerazione è improvvisa e quindi l'energia è molto alta.

La decelerazione è legata alla forza d'impatto. Per essere precisi, la decelerazione moltiplicata per la massa del corpo che va a sbattere (il nostro in questo caso) è la forza d'impatto che il corpo subisce/trasmette all'ostacolo. E' del resto vero che all'aumentare della velocità e quindi dell'energia posseduta prima dell'impatto, la decelerazione aumenta.

Infatti perché un proiettile calibro 9mmx19 da 7.5g procura danni così importanti ad un corpo? Perché decellera improvvisamente in poco tempo da 340 m/s a 0.
Se prendiamo poi una munizione da fucile d'assalto calibro 223 (5.56mmx45) più leggera ma che esce ad una velocità di 990 m/s, gli effetti sono devastanti e l'energia procurata dalla decellerazione è spaventosa.

Non è un esempio molto pertinente, in questo caso l'oggetto impattato (sempre il nostro corpo, che discussione macabra...) è molto più deformabile dell'oggetto che gli va a sbattere contro. Un proiettile può arrivare a trapassarti senza rallentare. Se la decelerazione del proiettile fosse elevata, saresti sbattuto all'indietro invece che trapassato, ma sopravviveresti (cosa che potrebbe accadere ad esempio se indossassi un giubbetto antiproiettile).
Ribadisco che la decelerazione procura una forza d'impatto, l'energia d'impatto è a monte: energia -> decelerazione -> forza.

:saccio: OFF
Ciao
 

Ser pecora

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Se la decelerazione del proiettile fosse elevata, saresti sbattuto all'indietro invece che trapassato, ma sopravviveresti (cosa che potrebbe accadere ad esempio se indossassi un giubbetto antiproiettile).

Beh, insomma...un po' ottimistico :-) ...non ti auguro di farti sparare contro pur con un giubbotto antiproiettile addosso...

Cosa che peraltro non è Ot, in quanto la questione delle decelerazioni è quello che molti non considerano, mi pare, parlando di protezioni. Che negli impatti sono utili fino ad un certo punto.

Cmq, in parte do ragione a Topnotch: uscire in bici pensando continuamente di farsi male non è il massimo non solo per migliorarsi, ma anche solo per godersi l'uscita.
Io infatti son contento solo se arrivo in fondo sano e salvo:smile::-((
 

Stee65

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come fai ad avere certe certezze devi spiegarcelo perchè è un trucco mica poco :-)

cmq sedovessi valutare le ipotetiche conseguenze, ovvero ciò che non esiste ma potrebbe esistere, avere pauro di ciò che potrebbe succede invece di concentrarmi su cosa faccio, allora non uscirei neanche di casa, perchè viviamo in un mondo pericolosissimo, gente che fuma senza pensare al cancro, gente che va in auto senza pensare che gli impatti son mortali, gente che va in aereo senza pensare che cadono e in nave senza pensare che affondano...

Quotissimo o-o
 

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Cosa che peraltro non è Ot, in quanto la questione delle decelerazioni è quello che molti non considerano, mi pare, parlando di protezioni. Che negli impatti sono utili fino ad un certo punto.

verissimo, io a pratospilla mi sono sbilanciato in aria su un panettone per via di una ventata e sono atterrato con la spalla cadendo praticamente in verticale (anteriore impuntato e ribaltone)
nonostante avessi la pettorina ufo con la spalla protetta da una grossa imbottitura + placca di plastica rigida, mi sono quasi spezzato l'omero...

le protezioni distribuiscono l'impatto su una superficie piu' grande, quindi ti aiutano quando sbatti su sassi o alberi, ma quando cadi in terra averle o non averle e' quasi la stessa cosa (motivo per cui si usano poco per fare dirt, per esempio)

top: hai ragione, ma c'e' comunque una soglia oltre la quale il pericolo cresce esponenzialmente... saltare col vento forte, andare a bomba su passerelle di legno bagnate, fare salti dove sei costretto a portare al limite troppi fattori contemporaneamente, etc... col fatto di non stare a farsi le paranoie per tutto, poi si finisce anche per non farsele sulle cose su cui invece sarebbe bene farsele
 

eliografo

Biker superioris
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come fai ad avere certe certezze devi spiegarcelo perchè è un trucco mica poco :-)

cmq sedovessi valutare le ipotetiche conseguenze, ovvero ciò che non esiste ma potrebbe esistere, avere pauro di ciò che potrebbe succede invece di concentrarmi su cosa faccio, allora non uscirei neanche di casa, perchè viviamo in un mondo pericolosissimo, gente che fuma senza pensare al cancro, gente che va in auto senza pensare che gli impatti son mortali, gente che va in aereo senza pensare che cadono e in nave senza pensare che affondano...

Bé, certo non bisogna diventare ipocondriaci, è anche chiaro che è impossibile prevedere e valutare tutto (una percentuale di rischio c'è anche uscendo di casa a piedi), ma non dimentichiamoci che ci sono comportamenti che elevano al cubo la possibilità di farsi veramente male.
 

Danybiker88

Redazione
4/9/04
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Torino
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Il fatto che le cadute da fermo siano più pericolose di quelle in velocità non mi convince. Secondo me quello che fa la vera differenza è su cosa si cade. Solitamente quando si va piano il fondo è irregolare, sassosso, con gradini e pietre accuminate qua e la. E'chiaro che cadendo, anche quasi da fermo (il classico impunto) ti fai molto male. Se invece cadi su un percorso in terra battuta (dove di solito vai più veloce) ai 50km/h magari ti fai meno male, ma sicuramente ti procuri molte abrasioni. Se cadi a 50km/h su un fondo pietroso, con rocce accuminate muori :prega: , mentre se cadi da fermo sulla terra battuta non ti fai niente.
Se impatti contro un albero o una pietra più vai veloce più ti fai male.
Mi sembra quindi che a parte rari casi o situazioni particolari, più vai forte più ti fai male in caso di caduta!
Che poi anch'io mi sia fatto male a velocità bassissima (impunto su una scalinata mentre stavo cercando di far girare la bici con conseguente atterraggio di ginocchio sul parapetto) è vero, ma è perchè i passaggi più ostici si fanno sempre a velocità molto contenute e grazie al fondo molto irregolare una banale caduta può essere disatrosa.
 

Walks-Astray

Biker grossissimus
21/8/05
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penso che la differenza che si intende tra "fermo" e "50kmh" sia meglio spiegata come "cadere in verticale" e "cadere rotolando in lungo"

chiaramente se prendi un albero, anche se non cadi in verticale, sei verticale o meglio perpendicolare rispetto all'albero quindi rientra nella prima categoria
 

Mtb_Fra

Biker ultra
16/12/07
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Carpinone
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Le cadute fanno parte del nostro sport...io grazie a dio non ho mai fatto cadute serie...
forse la piu seria l'ho fatta infilandomi sotto una macchina parcheggiata (causa selciato bagnato) ma grazie a dio non ho avuto seri risentimenti fisici..... solo qualche escoriazione.....beh non nascondo ke ho avuto paura e ci ho messo una decina di uscite per smaltire la fobia ...e adesso vado piu forte di prima in discesa e quando cado mi ri alzo all'istante e mi rimetto a testa bassa sulla mia strada .....morale della favola .....le cadute entro certi limiti fanno parte del nostro sport......e ripeto (entro certi limiti) servono e non poco..........Fra
 

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