siete disposti a cadere?

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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U.boat24

Biker cesareus
7/6/07
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pesaro
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Non vorrei cadere,comunque sono più che protetto e quando vado in discesa cerco di non pensare a questa eventualità.......:zapalott:.A volte è inevitabile,ma fa parte del gioco.:-?
L'importante è non farsi male ed alzarsi con un sorriso.:-)
 

gargagel

Biker tremendus
27/9/05
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L'omonima ha una "r" in più, è più famosa, ci fann
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Bike
Meta Am v4.2 black, Torque TraiFlow , BolderS
Certo che sono disposto a cadere, altrimenti non farei questo sport....

Sicuramente non sono un pazzo privo di spirito critico e quando non sono nella giornata giusta o l'ostacolo è effettivamente sopra le mie capacità scendo e vado a piedi........
Ma so anche che mi piace lasciare andare la bici e non usare i freni quindi sono consapevole che la caduta è dietro l'angolo....

Cadendo si impara.................
 

Stee65

Biker ultra
6/10/05
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Camorino (CH)
www.stee.net
Non è che lo desideri, e se posso evitarlo lo evito, ma sono sicuramente disposto a cadere, altrimenti non potrei mai accrescere ne tecnica ne coraggio.

Per questo mi carico come un mulo di protezioni e quando ci sono risalite meccanizzate protezioni complete: pettorina completa, paraginocchi e stinchi, casco integrale e guanti.
Sono caduto varie volte senza troppe conseguenze, e quando ho le protezioni complete oso molto di più.

Le velocità più alte le ho sempre raggiunte dopo aver percorso il track più volte.
Ci sono giornate dove euforia e forma mi fanno aprire il gas notevolmente più di altre, diciamo giornate cool e giornate mad :mrgreen:

Non nego che la velocità mi attira, ho più paura sui salti :paur:

Naturalmente quello che è velocità per me :freeride: può essere lentezza per altri :vecio: (tutto è relativo alle proprie capacità e coraggio)

Certo che col senno di poi, pensare di cadere a 40 km/h su una stretta traccia tra gli alberi :!: :!: :!: :!:
 

senna67

Biker serius
17/11/05
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lecco
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finché non perdo qualche arto... giù a manetta!
Se c'è una buona probabilità di farmi male, non freno.
Se c'è la certezza di farmi male, allora evito il salto/drop.
Di solito gioco 6 jolly prima di dire "ehm, sto esagerando?"
viva l'incoscienza!
in fondo... si muore una volta sola! :-?

Si muore una volta sola, ma potresti passare a letto il resto della tua vita fino a quel momento a causa di una caduta. Non puoi mai preventivare l'entità del danno. Poi magari capita a chi è più prudente, ma ci vuole più sfortuna.
Francesco
 

Orpheus1987

Biker superis
10/8/06
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Ghilarza
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Normalmente sono un tipo spericolato, mi butto nelle discese senza pensare ke potrei rompermi qualche osso!
Sono caduto poche volte, la caduta peggiore è stata solo colpa mia infatti stavo scendendo a bomba in una stradina lastricata con il 19% di dislivello, avendo troppa voglia di farlo mi sono lasciato andare senza pensare ai pneumatici che avevo montati nella biga delle panaracer XC fire, coperture non proprio adatte a un percorso lastricato!
Infatti c'era una curva a gomito verso DX quindi sono andato in piega a quasi 60km/h e la bicicletta se n'è andata con il posteriore, io sono finito adosso a un muretto sul fianco sinistro con conseguente frattura di due costole e versamento muscolare 2 mesi senza pedalare!
Un piccolo ricordo:
 

SuperDuilio

Biker paradisiacus
29/10/07
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Catanzaro
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Con un mezzo che ha due ruote la caduta può avvenire in qualsiasi momento. Io ho molta più paura quando faccio un tratto d'asfalto a 20 km/h con le auto che mi sfiorano rispetto a quando scendo a 40-50-60 km/h sulle strade sterrate della Sila.
Di cadute ne ho prese tante specialmente nei lontani anni '90 quando guidavamo dei veri cancelli se paragonati a quelli di oggi, adesso sto imparando a proteggermi e sopratutto a scendere con amici dello stesso livello che possono aiutarmi (e viceversa) ad imparare senza esagerare. Ma qualche volta cado lo stesso.
Di certo però non posso pensarla come un mio vecchio amico che quando uscivamo in moto mi diceva "io non sono mai caduto"..... e sticacchi, a momenti i moscerini gli si schiantavano alle spalle anzicchè sulla visiera del casco!
 

stefrox

Biker urlandum
23/5/07
510
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Roma
www.stefanorossi.eu
BlackBomber70 ha scritto:
meglio a piedi che in ambulanza...
Sembra una ovvietà alla Catalano e invece è una massima di una saggezza infinita,la terrò bene a mente quando ritengo che è troppo per me e me la faccio con la bici al fianco.
Comunque proprio ieri sono volato in curva sulla ciclabile come un deficente,mi sono raschiato il mento fino all'osso,porc@#*%&
 

Top Notch Bikes

Aziende
29/3/06
3.717
-1
0
Sassari
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Sacrosanto!

Ma il cervello deve essere in modalità lettura del terreno e linkato a braccia e gambe...e il mezzo (nel quale devi avere completa fiducia)deve andare dove vuoi tu.

non condivido il tuo punto di vista...in discesa quando si comincia ad andare davvero forti, non è la ragione a detare... non c'è un calcolo o un ragionamento, il tutto e istintivo, anche la scelta della linea, spegnere il cervello e sacrosanto, significa smettere di pensare e quindi di distrarsi, di pensare a quanto male ci si può fare, a quanto i può entrare forti etcc, bisogna mollare i freni e prendere ritmo, la fiducia nel mezzo viene solo quando la tua persona si limita a guidare, quando non c'è posto per pensieri e paure... e chiaro che non viene alla prima botta, sforzarsi di fareu na cosa non significa spegnere il cervello, ma fare e rifare lo stesso percorso, partendo con l'intento di percorrerlo al massimo della velocità, e concentrandosi solo sulla guida con corpo rilassato e mobile, cercando il divertimento, e non il raggiungimento fine a se stesso dell'obbiettivo, le sfide con se stessi proseguono finche non le si perde, invece bisogna giocare con se stessi, con la vità, e con ciò che ci circonda...

per le cadute... a me piacciono... con le giuste protezioni il 90% delle cadute provoca solo una scarica di adrenalina e qualche livido, a volte, specie su curve liscie quando si chiude lo sterzo per esempio, non ci si fa neanche un poco di male, poi ovvio che se giri in licra ogni caduta è una rovina...
molto molto raramentem i e sucesso di farmi male senza aspettarmelo, quando mi son fatto male sapevo benissimo che quel tentativo era rischioso, altrimento per la maggiore cado e mi alzo ridendo

se non cadi difficilmente prenderai coraggio, finche non salti hai paura di saltare, e finche non cadi hai paura di cadere, quando accetti quella parte del gioco senza farti paranoie della serie "potrei avere conseguenze permanenti" o altri tipi di pensieri pessimistici e distruttivi oltre che inutili, tutto diventa più facile...e si fa un balzo in avanti notevole...

non è uno sport che concede azioni a metà... una cosa o non lo fai, o se decidi di farla, la fai e basta, valutando prima le conseguenze, e non mentre, quando si parte si fa e basta, e troppo tardi per ripensarci...

questo parlando di FR e DH, e parlando della mia esperienza personale

p.s. protezioni sempre... danno un botto di confidenza e trasformano le cadute in un elemento di divertimento
 

SuperDuilio

Biker paradisiacus
29/10/07
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Catanzaro
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non condivido il tuo punto di vista...in discesa quando si comincia ad andare davvero forti, non è la ragione a detare... non c'è un calcolo o un ragionamento, il tutto e istintivo, anche la scelta della linea, spegnere il cervello e sacrosanto, significa smettere di pensare e quindi di distrarsi, di pensare a quanto male ci si può fare, a quanto i può entrare forti etcc, bisogna mollare i freni e prendere ritmo, la fiducia nel mezzo viene solo quando la tua persona si limita a guidare, quando non c'è posto per pensieri e paure... e chiaro che non viene alla prima botta, sforzarsi di fareu na cosa non significa spegnere il cervello, ma fare e rifare lo stesso percorso, partendo con l'intento di percorrerlo al massimo della velocità, e concentrandosi solo sulla guida con corpo rilassato e mobile, cercando il divertimento, e non il raggiungimento fine a se stesso dell'obbiettivo, le sfide con se stessi proseguono finche non le si perde, invece bisogna giocare con se stessi, con la vità, e con ciò che ci circonda...

per le cadute... a me piacciono... con le giuste protezioni il 90% delle cadute provoca solo una scarica di adrenalina e qualche livido, a volte, specie su curve liscie quando si chiude lo sterzo per esempio, non ci si fa neanche un poco di male, poi ovvio che se giri in licra ogni caduta è una rovina...
molto molto raramentem i e sucesso di farmi male senza aspettarmelo, quando mi son fatto male sapevo benissimo che quel tentativo era rischioso, altrimento per la maggiore cado e mi alzo ridendo

se non cadi difficilmente prenderai coraggio, finche non salti hai paura di saltare, e finche non cadi hai paura di cadere, quando accetti quella parte del gioco senza farti paranoie della serie "potrei avere conseguenze permanenti" o altri tipi di pensieri pessimistici e distruttivi oltre che inutili, tutto diventa più facile...e si fa un balzo in avanti notevole...

non è uno sport che concede azioni a metà... una cosa o non lo fai, o se decidi di farla, la fai e basta, valutando prima le conseguenze, e non mentre, quando si parte si fa e basta, e troppo tardi per ripensarci...

questo parlando di FR e DH, e parlando della mia esperienza personale

p.s. protezioni sempre... danno un botto di confidenza e trasformano le cadute in un elemento di divertimento
Quoto completamente.
Io raramente mi trovo ad avere paura delle cadute perchè, come dici tu, calcolo prima se la cosa è fattibile o meno. Se sono in procinto di farla è perchè avevo già deciso.
Può anche capitare l'imprevisto (il mese scorso a causa di una pizzicata all'anteriore sono caduto a 40 km/h ed ho rotto il casco), l'importante è essere protetti.
 

alebuk

Biker velocissimus
23/4/07
2.357
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Pisa
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occorre fare distinzione:

c'è chi mette in conto la caduta e si prepara (chi fa DH o FR per intendersi) sia psicologicamente che atleticamente con protezioni e altro sapendo che si spingerà sempre al limite....

e c'è chi non la mette in conto perchè "non fa parte del gioco" (vedi XC) o meglio non dovrebbe far parte del gioco....e quindi non ha la "coscienza del rischio".....

nel secondo caso sarebbe giusto cadesse per rendersi conto di cosa stà facendo (non auguro a nessuno di farsi male) ma purtroppo è solo cadendo che si realizzano i rischi corsi.

sono due giochi diversi, affrontati in modo differente....
nel secondo caso secondo me occorrono più protezioni e più prudenza...
 

Stee65

Biker ultra
6/10/05
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non condivido il tuo punto di vista...in discesa quando si comincia ad andare davvero forti, non è la ragione a detare... non c'è un calcolo o un ragionamento, il tutto e istintivo, anche la scelta della linea, spegnere il cervello e sacrosanto, significa smettere di pensare e quindi di distrarsi, di pensare a quanto male ci si può fare, a quanto i può entrare forti etcc, bisogna mollare i freni e prendere ritmo, la fiducia nel mezzo viene solo quando la tua persona si limita a guidare, quando non c'è posto per pensieri e paure... e chiaro che non viene alla prima botta, sforzarsi di fareu na cosa non significa spegnere il cervello, ma fare e rifare lo stesso percorso, partendo con l'intento di percorrerlo al massimo della velocità, e concentrandosi solo sulla guida con corpo rilassato e mobile, cercando il divertimento, e non il raggiungimento fine a se stesso dell'obbiettivo, le sfide con se stessi proseguono finche non le si perde, invece bisogna giocare con se stessi, con la vità, e con ciò che ci circonda...

per le cadute... a me piacciono... con le giuste protezioni il 90% delle cadute provoca solo una scarica di adrenalina e qualche livido, a volte, specie su curve liscie quando si chiude lo sterzo per esempio, non ci si fa neanche un poco di male, poi ovvio che se giri in licra ogni caduta è una rovina...
molto molto raramentem i e sucesso di farmi male senza aspettarmelo, quando mi son fatto male sapevo benissimo che quel tentativo era rischioso, altrimento per la maggiore cado e mi alzo ridendo

se non cadi difficilmente prenderai coraggio, finche non salti hai paura di saltare, e finche non cadi hai paura di cadere, quando accetti quella parte del gioco senza farti paranoie della serie "potrei avere conseguenze permanenti" o altri tipi di pensieri pessimistici e distruttivi oltre che inutili, tutto diventa più facile...e si fa un balzo in avanti notevole...

non è uno sport che concede azioni a metà... una cosa o non lo fai, o se decidi di farla, la fai e basta, valutando prima le conseguenze, e non mentre, quando si parte si fa e basta, e troppo tardi per ripensarci...

questo parlando di FR e DH, e parlando della mia esperienza personale

p.s. protezioni sempre... danno un botto di confidenza e trasformano le cadute in un elemento di divertimento

:bum-bum-:
:up: :up: :up:
 

Stee65

Biker ultra
6/10/05
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Camorino (CH)
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occorre fare distinzione:

c'è chi mette in conto la caduta e si prepara (chi fa DH o FR per intendersi) sia psicologicamente che atleticamente con protezioni e altro sapendo che si spingerà sempre al limite....

e c'è chi non la mette in conto perchè "non fa parte del gioco" (vedi XC) o meglio non dovrebbe far parte del gioco....e quindi non ha la "coscienza del rischio".....

nel secondo caso sarebbe giusto cadesse per rendersi conto di cosa stà facendo (non auguro a nessuno di farsi male) ma purtroppo è solo cadendo che si realizzano i rischi corsi.

sono due giochi diversi, affrontati in modo differente....
nel secondo caso secondo me occorrono più protezioni e più prudenza...

Giusta distinzione o-o
 

SuperDuilio

Biker paradisiacus
29/10/07
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Catanzaro
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@Alebuk:
Sono con te su quanto dici in merito ai rischi per chi fa XC ma dimentichi che fra questi c'è tanta gente (amici compresi) che spende centinaia di euro per togliere dieci grammi dalla bici........figuriamoci appesantirsi con protezioni! :mrgreen:
 

gargagel

Biker tremendus
27/9/05
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L'omonima ha una "r" in più, è più famosa, ci fann
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Bike
Meta Am v4.2 black, Torque TraiFlow , BolderS
Concordo che ora ci sono distinzioni precise tra una disciplina e l'altra, e che in alcune i rischi siano di gran luinga maggiori, ma non è questo che impedisce la caduta... In mtb si cade e basta...... se uno non vuole correre rischi va in Bdc e con i freni tirati perchè anche lì ci si può fare male.....

andare su dei sentieri e strade sterrate comporta perdite di aderenza e ostacoli da superare di varia natura, che sia con una bici rigida che con una full il rischio è dietro l'angolo sempre... quindi se non si vuole correre il pericolo di rimanere con le chiappe a terra è meglio scegliere gli scacchi o la Play Station
 

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Classifica mensile dislivello positivo