Non prendiamoci per il culo.
I laboratori cinesi di cui parlo sono quelli dove sono occupati dei disperati piu' o meno in ostaggio di organizzazioni criminali.
Sappiamo tutti quel che fanno e come lavorano.
Lavorano in magazzini o meglio cantine fatiscenti senza finestre, e se ci sono sono oscurate, fili della corrente a vista ed addirittura scoperti, in mezzo allo sporco ( avanzi di mangiare - mozziconi sigar - avanzi di lavoro ) e ci dormono pure dietro una "tenda" solitamente un materasso in terra con sopra "coperte" a dir poco luride, e li ci vivono e dormono a turno nello stesso letto/magazzino..... escono a prender aria, quando gli è permesso, la notte ( ci sono meno controlli !?)
Ed e' risaputo l'impatto micidiale che hanno avuto e stanno avendo su quel microcosmo di imprese familiari e/o piccole aziende che sono state messe col culo per terra dalla concorrenza sleale.
In Toscana non esiste più una confezione con italiani al lavoro!
La colpa e' di chi gli da lavoro: dallo stilista di grido che gli fa fare le borsette all'
officina meccanica che gli da i pezzi da sbavare.
La colpa è di tutti, pur non volendo dare loro il lavoro ne siamo costretti, non c'è più una italiana che vuole andare a cucire a macchina quindi o cinesi in Italia (made in Italy) oppure mandi il lavoro a confezionare all'estero!
L'illegalita' e' diffusa, pero' e' colpa nostra. A partire dai CD masterizzati a finire con i vestiti tarocchi.
Perche' in Svizzera no e in Italia si ?
Ed allora i ns bei politici che ci stanno a fare?
che faccian due leggi a modo e le facciano rispettare!
Tante riposte, che tutti conosciamo: storia, chiesa, mammismo, cinepanettoni, moviole, leinonsachisonoio, pizza, famiglia.
Soluzioni non ne ho, ma temo quel che potrebbe succedere se non si prenderanno provvedimenti seriamente risolutivi.
Tocca a noi provvedere!