Opinione La bici da argine

ant

Biker assatanatus
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Tra i due laghi e il Moncuni
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Santa Cruz HT "Orangina" - KTM Scarp prestige "scarpetta"
Il progresso tecnologico mi permette di farlo probabilmente un pò meglio, forse anche con meno fatica, e più sicurezza. Ma quello rimane
Su questo siamo d'accordo., cioè che l'essenza quella rimanga.

Tu dici però "un po' meglio".. "forse anche con"... io invece dico che fra:

-bici radicalmente migliori, nemmeno paragonabili;
-corsi, scuole, squadre ecc. che alzano il livello di tutti moltissimo;
-percorsi ad hoc dove salti, sponde, drop curve ecc. raramente sono lì per caso come sul naturale. Ed anche il naturale dove è rimasto è stato spesso "aggiustato" al divertimento dei biker.

ecco, fra tutte queste cose, riassumibili come "evoluzione di questo sport", io direi che è rimasta giusto l'essenza, lo spirito.

all'atto pratico giri al doppio della velocità, sia in salita che in discesa, e in discesa percorri tracce che o non esistevano o ti sognavi di percorrere con la 26 ad elastomeri e la sella alta.

banalmente: fino all'arrivo di Strava e dei GPS, io non mi ero mai posto il problema di quanto andassi piano o forte.
oggi se leggo dei numeri molto sotto il mio standard non sono contento, anche se magari il giro era in un bel posto.

per non parlare delle gare dove il livello è veramente alto ormai.
 

lollo72

Biker perfektus
25/7/12
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Romagnano Sesia
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yes. però la velocità e il divertimento con cui le fai oggi sono un'altra cosa, non raccontiamocela. (la mia prima mtb è dell'88 quindi me le ricordo bene le otturazioni saltate sullo scassato).

Che poi qualcuno si faccia prendere la mano e sia "over-equipped" sia di bici che di protezioni non ci piove, basta guardarsi in giro.
Ma non raccontiamoci che il frontino sella alta sia proprio la meraviglia, per fare mtb sui sentieri montani.


assolutamente. gravel venduta a uno di Pavia. dovrebbero pagarmi 10k € al mese per vivere in un posto dove è tutto piatto.
Una volta ho fatto un giro in Danimarca: 100km e mi veniva da piangere non son riuscito a trovare una salita neanche a pagarla.
@ant mi sa che anche tu in parte appartieni alla categoria dei "tossicodiscendenti" , il divertimento in MTB stà nelle discese :-|
P.S. Parlo da utilizzatore di mezzi definiti da "terrapiattista" ma non perchè sono adatti ad andare sul piano , ma piuttosto perchè allestiti in modo da rendere le discese "piatte" ! :-?:
 
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YetiMan

Biker popularis
1/3/09
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Zürich
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Yeti SB100, Lynskey Pro29, Yeti 575
Presente!
Front Lynskey in titanio, 73 gradi tubo sella, 70.5 di sterzo, telescopico da 100, SID da 100, freni XTR a 2 pistoncini, XX1 30x10-42, cerchi in carbonio cinesi, nobby nic davanti e race king al posteriore, 10.2kg.
19 giri alla 24h di Finale „solo“ 2019, 234km e 6‘120m D+.
Quest‘anno la farò con la Yeti SB100, ma so già che in salita andrò più piano…
 

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albatros_la

Biker marathonensis
25/6/09
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Collegno (TO)
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Su questo siamo d'accordo., cioè che l'essenza quella rimanga.

Tu dici però "un po' meglio".. "forse anche con"... io invece dico che fra:

-bici radicalmente migliori, nemmeno paragonabili;
-corsi, scuole, squadre ecc. che alzano il livello di tutti moltissimo;
-percorsi ad hoc dove salti, sponde, drop curve ecc. raramente sono lì per caso come sul naturale. Ed anche il naturale dove è rimasto è stato spesso "aggiustato" al divertimento dei biker.

ecco, fra tutte queste cose, riassumibili come "evoluzione di questo sport", io direi che è rimasta giusto l'essenza, lo spirito.

all'atto pratico giri al doppio della velocità, sia in salita che in discesa, e in discesa percorri tracce che o non esistevano o ti sognavi di percorrere con la 26 ad elastomeri e la sella alta.

banalmente: fino all'arrivo di Strava e dei GPS, io non mi ero mai posto il problema di quanto andassi piano o forte.
oggi se leggo dei numeri molto sotto il mio standard non sono contento, anche se magari il giro era in un bel posto.

per non parlare delle gare dove il livello è veramente alto ormai.
Si può dire che si va più veloce in discesa, e che "il doppio" sia un modo di dire che si applica. In salita, però, a meno che non mi parli di e-bike, non ci sono santi che tengano. Vai il doppio solo se hai più gamba di un tempo. E la bici in oggetto, in ogni caso, è più efficiente praticamente di qualsiasi enduro o Trail dei giorni d'oggi sulla maggior parte delle salite. Soffrirà di più le salite scassate, perché è una hardtail, ma difficilmente lo stesso ciclista andrà più piano in salita su quella rispetto che sulle altre, altroché il doppio più veloce...
 
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ant

Biker assatanatus
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E la bici in oggetto, in ogni caso, è più efficiente praticamente di qualsiasi enduro o Trail dei giorni d'oggi sulla maggior parte delle salite
scusa, fraintendimento nei discorsi incrociati.

Il mio era un discorso generale rispetto alla mtb "classica" degli albori di cui stavamo discutendo, non della bici oggetto di test che è già 'moderna' : 29, freni a disco pesi fantastici ecc.

rispetto alle 26 coi cantilever e la tripla biopace a me pare di andare quasi il doppio anche in salita. ma magari mi sbaglio, non voglio insistere.
anche perchè in mezzo sono stato fermo per molti anni e quando ho ricominciato appunto ho avuto l'impressione di fare un altro sport.
 
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jbar

死神 Shinigami
26/3/19
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milano
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Donzelli 1964
Dite quello che volete, ma IL diretur quante ne sa?
La chiacchiera sul forum ristagna?
Ci pensa lui, tira fuori la "bici da argine" e SBAMM! in mezza giornata s'è fatto 90 post!
TrendSetter... altro che la Ferragni!

(emoticon ironica: ON)
 

yura

Redazione
13/2/11
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Varesott
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Orbea Rallon
scusa, fraintendimento nei discorsi incrociati.

Il mio era un discorso generale rispetto alla mtb "classica" degli albori di cui stavamo discutendo, non della bici oggetto di test che è già 'moderna' : 29, freni a disco pesi fantastici ecc.

rispetto alle 26 coi cantilever e la tripla biopace a me pare di andare quasi il doppio anche in salita. ma magari mi sbaglio, non voglio insistere.
anche perchè in mezzo sono stato fermo per molti anni e quando ho ricominciato appunto ho avuto l'impressione di fare un altro sport.
Concordo in toto
 
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Biker grossissimus
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Frontino basco
Su questo siamo d'accordo., cioè che l'essenza quella rimanga.

Tu dici però "un po' meglio".. "forse anche con"... io invece dico che fra:

-bici radicalmente migliori, nemmeno paragonabili;
-corsi, scuole, squadre ecc. che alzano il livello di tutti moltissimo;
-percorsi ad hoc dove salti, sponde, drop curve ecc. raramente sono lì per caso come sul naturale. Ed anche il naturale dove è rimasto è stato spesso "aggiustato" al divertimento dei biker.

ecco, fra tutte queste cose, riassumibili come "evoluzione di questo sport", io direi che è rimasta giusto l'essenza, lo spirito.

all'atto pratico giri al doppio della velocità, sia in salita che in discesa, e in discesa percorri tracce che o non esistevano o ti sognavi di percorrere con la 26 ad elastomeri e la sella alta.

banalmente: fino all'arrivo di Strava e dei GPS, io non mi ero mai posto il problema di quanto andassi piano o forte.
oggi se leggo dei numeri molto sotto il mio standard non sono contento, anche se magari il giro era in un bel posto.

per non parlare delle gare dove il livello è veramente alto ormai.
Cerco di mettermi nei tuoi panni, e mi pare di capire in buona parte il tuo punto di vista.

Però ti posso dire che dei tre punti di cui dici te, il secondo e terzo, dalle mie parti hanno pochissimo riscontro.

Soprattutto per quanto riguarda i percorsi da me sono quelli che sono offerti dal territorio, in maniera naturale. In 10 anni di MTB, più o meno, penso di non aver mai messo le ruote su una sponda o su un salto (fortunatamente per me). E penso anche di aver fatto due, forse tre single track nuovi, ma che cmq derivano da un qualcosa di esistente, niente insomma di troppo artificiale.

Poi qualcosa se vado in giro lo trovo. Su Firenze magari ci sono dei bike park. Qualche sentiero con qualche drop lo posso anche trovare...ma in linea di massima si fa MTB in una maniera molto classica.

Penso sia una differenza soprattutto geografica. Probabilmente al nord c'è stata una evoluzione diversa, anche nei tracciati e nella "formazione" del biker, rispetto a quanto avvenuto da noi. O magari sono solo io che ho una visione limitata della cosa e non vedo tutto ciò che ho intorno.
 
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O magari sono solo io che ho una visione limitata della cosa e non vedo tutto ciò che ho intorno.
ma no figurati. ognuno parla del proprio vissuto e si fa un'idea in base a quello che vede e vive, a cominciare da me.

infatti si discute senza problemi, basta solo non spacciare la propria percezione per verità assoluta.
 
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Biker grossissimus
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Frontino basco
ma no figurati. ognuno parla del proprio vissuto e si fa un'idea in base a quello che vede e vive, a cominciare da me.

infatti si discute senza problemi, basta solo non spacciare la propria percezione per verità assoluta.
Manco ci penso...anzi mi fa molto piacere scambiare opinioni con chi ha esperienze e conoscenze diverse.
 
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lthgpes

Biker urlandum
27/4/20
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Valdagno (VI)
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Olympia F1 team 2s
Oh, finalmente si comincia a dire che in pratica le gravel sono bici di cui si poteva proprio fare a meno...

ci sono le bdc per andare su strada e le mtb (declinate nelle varie declinazioni) per lo sterrato. Punto.

Quando scendo tutto contento da uno sterrato dove ho goduto come un riccio per come la bici si è comportata, per il feeling di guida dove ho apprezzato la scorrevolezza della forcella, i freni potenti e sicuri, la gomma generosa a bassa pressione etc... e poi vedo arrivare uno con la gravel che arriva dallo stesso sentiero non posso fare a meno di pensare che lui ha avuto la metà del mio piacere, a meno della soddisfazione di poter dire di essere riusxito a scendere senza tante menate e ammenicoli.

Ma se parliamo di piacere di guida non cè paragone, contrariamente a quanto il marketing ci ha voluto far credere.

Per me le gravel sono come le moto endurone, che non vanno bene in fuoristrada a meno che non sei eddi orioli o gaston rahier (si vede che sono vecio, eh?) e su strada sono certamente peggio di una agile naked o di una tourer da viaggio.

Le gravel sono e devono rimanere bici di nicchia adatte a chi ha specifiche esigenze, 90% asfalto e 10% sterrato ma gravel, cioè brecciolino, strade bianche ben battute.
per un 10% di strade bianche va benissimo una bdc normale, non ne vale proprio la pena io quel tipo di sterrato lo faccio senza paura sulla bdc.

avevo anchio questo dilemma. Un anno fa volevo comprare una gravel o una bici da corsa. Ho iniziato ad avere dei dubbi vedendo la strana rapportatura, a luglio io ed un amico abbiamo noleggiato due bici per fare la ciclabile della Valsugana io scelsi una bdc lui una gravel. Era la prova definitiva che mi serviva e adesso siamo entrabi fieri propietari di bdc che usiamo per fare giri lunghi su asfalto, piste ciclabili ed allenamenti specifici. Le gravel o hai la "fortuna" di avere moltissimi km consecutivi di sterrato semplice o te ne fa poco.
 

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Classifica giornaliera dislivello positivo