Serchiobike?Per quel che mi serve, la "riverbike" è più che adatta... ma la strada mi annoia, terribilmente.
Serchiobike?Per quel che mi serve, la "riverbike" è più che adatta... ma la strada mi annoia, terribilmente.
Su questo siamo d'accordo., cioè che l'essenza quella rimanga.Il progresso tecnologico mi permette di farlo probabilmente un pò meglio, forse anche con meno fatica, e più sicurezza. Ma quello rimane
@ant mi sa che anche tu in parte appartieni alla categoria dei "tossicodiscendenti" , il divertimento in MTB stà nelle disceseyes. però la velocità e il divertimento con cui le fai oggi sono un'altra cosa, non raccontiamocela. (la mia prima mtb è dell'88 quindi me le ricordo bene le otturazioni saltate sullo scassato).
Che poi qualcuno si faccia prendere la mano e sia "over-equipped" sia di bici che di protezioni non ci piove, basta guardarsi in giro.
Ma non raccontiamoci che il frontino sella alta sia proprio la meraviglia, per fare mtb sui sentieri montani.
assolutamente. gravel venduta a uno di Pavia. dovrebbero pagarmi 10k € al mese per vivere in un posto dove è tutto piatto.
Una volta ho fatto un giro in Danimarca: 100km e mi veniva da piangere non son riuscito a trovare una salita neanche a pagarla.
Mah, un pò lungo, e contraendolo verrebbe fuori un "ebike", no, direi che non va bene.No, l'argine in inglese è "enbankment".
La linea RIVERSIDE di decathlon di fatto è proprio la ''bici da argine''Tuttavia, non si può pensare di vendere una bici chiamandola "bici da argine". Bankbike sarebbe corretto, o suonerebbe come una bici da banca?
Si può dire che si va più veloce in discesa, e che "il doppio" sia un modo di dire che si applica. In salita, però, a meno che non mi parli di e-bike, non ci sono santi che tengano. Vai il doppio solo se hai più gamba di un tempo. E la bici in oggetto, in ogni caso, è più efficiente praticamente di qualsiasi enduro o Trail dei giorni d'oggi sulla maggior parte delle salite. Soffrirà di più le salite scassate, perché è una hardtail, ma difficilmente lo stesso ciclista andrà più piano in salita su quella rispetto che sulle altre, altroché il doppio più veloce...Su questo siamo d'accordo., cioè che l'essenza quella rimanga.
Tu dici però "un po' meglio".. "forse anche con"... io invece dico che fra:
-bici radicalmente migliori, nemmeno paragonabili;
-corsi, scuole, squadre ecc. che alzano il livello di tutti moltissimo;
-percorsi ad hoc dove salti, sponde, drop curve ecc. raramente sono lì per caso come sul naturale. Ed anche il naturale dove è rimasto è stato spesso "aggiustato" al divertimento dei biker.
ecco, fra tutte queste cose, riassumibili come "evoluzione di questo sport", io direi che è rimasta giusto l'essenza, lo spirito.
all'atto pratico giri al doppio della velocità, sia in salita che in discesa, e in discesa percorri tracce che o non esistevano o ti sognavi di percorrere con la 26 ad elastomeri e la sella alta.
banalmente: fino all'arrivo di Strava e dei GPS, io non mi ero mai posto il problema di quanto andassi piano o forte.
oggi se leggo dei numeri molto sotto il mio standard non sono contento, anche se magari il giro era in un bel posto.
per non parlare delle gare dove il livello è veramente alto ormai.
scusa, fraintendimento nei discorsi incrociati.E la bici in oggetto, in ogni caso, è più efficiente praticamente di qualsiasi enduro o Trail dei giorni d'oggi sulla maggior parte delle salite
Concordo in totoscusa, fraintendimento nei discorsi incrociati.
Il mio era un discorso generale rispetto alla mtb "classica" degli albori di cui stavamo discutendo, non della bici oggetto di test che è già 'moderna' : 29, freni a disco pesi fantastici ecc.
rispetto alle 26 coi cantilever e la tripla biopace a me pare di andare quasi il doppio anche in salita. ma magari mi sbaglio, non voglio insistere.
anche perchè in mezzo sono stato fermo per molti anni e quando ho ricominciato appunto ho avuto l'impressione di fare un altro sport.
E' giusto un "riscoldamento" , il top me lo aspetto per dopo domani venerdì 1Dite quello che volete, ma IL diretur quante ne sa?
La chiacchiera sul forum ristagna?
Ci pensa lui, tira fuori la "bici da argine" e SBAMM! in mezza giornata s'è fatto 90 post!
TrendSetter... altro che la Ferragni!
(emoticon ironica: ON)
Cerco di mettermi nei tuoi panni, e mi pare di capire in buona parte il tuo punto di vista.Su questo siamo d'accordo., cioè che l'essenza quella rimanga.
Tu dici però "un po' meglio".. "forse anche con"... io invece dico che fra:
-bici radicalmente migliori, nemmeno paragonabili;
-corsi, scuole, squadre ecc. che alzano il livello di tutti moltissimo;
-percorsi ad hoc dove salti, sponde, drop curve ecc. raramente sono lì per caso come sul naturale. Ed anche il naturale dove è rimasto è stato spesso "aggiustato" al divertimento dei biker.
ecco, fra tutte queste cose, riassumibili come "evoluzione di questo sport", io direi che è rimasta giusto l'essenza, lo spirito.
all'atto pratico giri al doppio della velocità, sia in salita che in discesa, e in discesa percorri tracce che o non esistevano o ti sognavi di percorrere con la 26 ad elastomeri e la sella alta.
banalmente: fino all'arrivo di Strava e dei GPS, io non mi ero mai posto il problema di quanto andassi piano o forte.
oggi se leggo dei numeri molto sotto il mio standard non sono contento, anche se magari il giro era in un bel posto.
per non parlare delle gare dove il livello è veramente alto ormai.
ma no figurati. ognuno parla del proprio vissuto e si fa un'idea in base a quello che vede e vive, a cominciare da me.O magari sono solo io che ho una visione limitata della cosa e non vedo tutto ciò che ho intorno.
Manco ci penso...anzi mi fa molto piacere scambiare opinioni con chi ha esperienze e conoscenze diverse.ma no figurati. ognuno parla del proprio vissuto e si fa un'idea in base a quello che vede e vive, a cominciare da me.
infatti si discute senza problemi, basta solo non spacciare la propria percezione per verità assoluta.
Levee, e vi suggerisco di informarsi su questa canzone:No, l'argine in inglese è "enbankment".
per un 10% di strade bianche va benissimo una bdc normale, non ne vale proprio la pena io quel tipo di sterrato lo faccio senza paura sulla bdc.Oh, finalmente si comincia a dire che in pratica le gravel sono bici di cui si poteva proprio fare a meno...
ci sono le bdc per andare su strada e le mtb (declinate nelle varie declinazioni) per lo sterrato. Punto.
Quando scendo tutto contento da uno sterrato dove ho goduto come un riccio per come la bici si è comportata, per il feeling di guida dove ho apprezzato la scorrevolezza della forcella, i freni potenti e sicuri, la gomma generosa a bassa pressione etc... e poi vedo arrivare uno con la gravel che arriva dallo stesso sentiero non posso fare a meno di pensare che lui ha avuto la metà del mio piacere, a meno della soddisfazione di poter dire di essere riusxito a scendere senza tante menate e ammenicoli.
Ma se parliamo di piacere di guida non cè paragone, contrariamente a quanto il marketing ci ha voluto far credere.
Per me le gravel sono come le moto endurone, che non vanno bene in fuoristrada a meno che non sei eddi orioli o gaston rahier (si vede che sono vecio, eh?) e su strada sono certamente peggio di una agile naked o di una tourer da viaggio.
Le gravel sono e devono rimanere bici di nicchia adatte a chi ha specifiche esigenze, 90% asfalto e 10% sterrato ma gravel, cioè brecciolino, strade bianche ben battute.
E' appunto la river-side. Non avevo mai fatto l'associazione, mannaggia.La linea RIVERSIDE di decathlon di fatto è proprio la ''bici da argine''
se non bastasse il nome pure video e foto sul sito sono tutti rigorosamente lungo fiume!!