Il bello è il brutto del carbonio ( il brutto direi)

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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saetta1980

Biker velocissimus
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Sicily
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Quindi possiamo giungere alla conclusione che non esiste un materiale meglio dell' altro ma solo quello che ci piace di più. In entrambi i casi, portate al limite estremo possono cedere di schianto....
No ; ci sono materiali migliori di altri sopratutto in funzione dell’uso che se ne deve fare .
Basta leggere, documentarsi o parlare con gente preparata come ingegneri dei materiali ad esempio per rendersi conto che un conto sono i fuffaguru e le chiacchiere qualunquiste di un forum …. un altro la realtà dei fatti.
 
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Mambro82

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Orbea Occam
No ; ci sono materiali migliori di altri sopratutto in funzione dell’uso che se ne deve fare .
Basta leggere, documentarsi o parlare con gente preparata come ingegneri dei materiali ad esempio per rendersi conto che un conto sono i fuffaguru e le chiacchiere qualunquiste di un forum …. un altro la realtà dei fatti.
Appunto, dato che siamo esattamente in un forum, e che dopo 12000 pagine non se ne arriva ad una, speravo di poter finire con un pari e patta ma è evidentemente impossibile trovare un minimo di buon senso :scassat::}}}:
 
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AxelMTB

Biker cesareus
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Io da anni in alluminio e da uno in carbonio potendo scegliere a parità di componentistica.
ALLUMINIO a patto di avere un adeguato ritorno sul prezzo. Meno seghe mentali.
Carbonio troppo delicato già dalla verniciatura.
Avevo un telaio alluminio nero "anodizzato" la vernice era resistentissima.
Poi parliamo dei pesi... Stessa bici e stessa taglia si passano 250/300g di risparmio peso
 
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mago68

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alle pendici di monte morello
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No ; ci sono materiali migliori di altri sopratutto in funzione dell’uso che se ne deve fare .
Basta leggere, documentarsi o parlare con gente preparata come ingegneri dei materiali ad esempio per rendersi conto che un conto sono i fuffaguru e le chiacchiere qualunquiste di un forum …. un altro la realtà dei fatti.
A volte anche lo stesso materiale può avere caratteristiche diverse ed adattarsi, come ci insegni, all’uso che se ne deve fare. Duro il più delle volte e duro da kiulo quando serve.
 

Ernesto85

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Io da anni in alluminio e da uno in carbonio potendo scegliere a parità di componentistica.
ALLUMINIO a patto di avere un adeguato ritorno sul prezzo. Meno seghe mentali.
Carbonio troppo delicato già dalla verniciatura.
Avevo un telaio alluminio nero "anodizzato" la vernice era resistentissima.
Poi parliamo dei pesi... Stessa bici e stessa taglia si passano 250/300g di risparmio peso

L'anodizzazione non è una verniciatura ma un processo chimico, per quello che risulta più resistente perché non c'è nessuno strato di vernice che può venire via.
 
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albatros_la

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L'anodizzazione non è una verniciatura ma un processo chimico, per quello che risulta più resistente perché non c'è nessuno strato di vernice che può venire via.
Sì, anche se l'anodizzazione nera è un processo a metà strada. Prima si opera una anodizzazione porosa sul metallo, poi si fa assorbire il pigmento nero alla superficie anodizzata e dunque si sigilla il tutto con ulteriore processo chimico. Ho anch'io un telaio trattato a quel modo e ha una tenuta fantastica oltre che essere molto bello al tatto. È anche un trattamento molto leggero.
 

AxelMTB

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Sì, anche se l'anodizzazione nera è un processo a metà strada. Prima si opera una anodizzazione porosa sul metallo, poi si fa assorbire il pigmento nero alla superficie anodizzata e dunque si sigilla il tutto con ulteriore processo chimico. Ho anch'io un telaio trattato a quel modo e ha una tenuta fantastica oltre che essere molto bello al tatto. È anche un trattamento molto leggero.
Si uno spettacolo.
Lo avevo su una Radon.
Rivenduta senza un graffio, fenomenale. La storia chimica la sapevo già grazie ai criticoni che appena dici verniciatura intervengono.
 

Ernesto85

Biker cesareus
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Si uno spettacolo.
Lo avevo su una Radon.
Rivenduta senza un graffio, fenomenale. La storia chimica la sapevo già grazie ai criticoni che appena dici verniciatura intervengono.
Non era una critica. Ma certamente non si possono paragonare le due cose. Comunque un telaio anodizzato nero ce l'ho anche io e se cadi si rovina eccome. È soltanto più "resistente" ai sassolini, al limite rimangono dei puntini bianchi. Eventuali strisci si sistemano con il pennarello. Ma se cadi sulle pietre e viene asportato materiale come successo a me voglio vedere come lo sistemi. Il verniciato lo puoi ritoccare con la vernice.
 
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albatros_la

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Non era una critica. Ma certamente non si possono paragonare le due cose. Comunque un telaio anodizzato nero ce l'ho anche io e se cadi si rovina eccome. È soltanto più "resistente" ai sassolini, al limite rimangono dei puntini bianchi. Eventuali strisci si sistemano con il pennarello. Ma se cadi sulle pietre e viene asportato materiale come successo a me voglio vedere come lo sistemi. Il verniciato lo puoi ritoccare con la vernice.
Qualche graffio in 12 anni l'ho rimediato anche io, ma a con l'alluminio è praticamente solo estetico visto che poi all'aria l'alluminio si passiva da sé. Il nero è comunque un colore facile, basta un marker indelebile qualsiasi e i piccoli segni scompaiono alla vista se non si sta lì troppo a guardare.
Anche il mio telaio è un Radon. È un peccato che pochi offrano quel tipo di finitura. Ora comunque ho un telaio in composito, ma non l'ho scelto per la finitura anche se ammetto che la scelta tra le due disponibili (opaca ma di colore per me schifoso vs lucida ma di colore che mi piaceva) mi ha fatto un po' tentennare anche per una questione di durabilità.
 
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Ernesto85

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Qualche graffio in 12 anni l'ho rimediato anche io, ma a con l'alluminio è praticamente solo estetico visto che poi all'aria l'alluminio si passiva da sé. Il nero è comunque un colore facile, basta un marker indelebile qualsiasi e i piccoli segni scompaiono alla vista se non si sta lì troppo a guardare.
Anche il mio telaio è un Radon. È un peccato che pochi offrano quel tipo di finitura. Ora comunque ho un telaio in composito, ma non l'ho scelto per la finitura anche se ammetto che la scelta tra le due disponibili (opaca ma di colore per me schifoso vs lucida ma di colore che mi piaceva) mi ha fatto un po' tentennare anche per una questione di durabilità.
Quindi alla fine quale hai preso? Io ne ho uno opaco ma l'ho pellicolato tutto. Poi qualche segno d'uso ci sta visto l'utilizzo che ne facciamo sarebbe improponibiletenerlo intonso.
 

albatros_la

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Quindi alla fine quale hai preso? Io ne ho uno opaco ma l'ho pellicolato tutto. Poi qualche segno d'uso ci sta visto l'utilizzo che ne facciamo sarebbe improponibiletenerlo intonso.
Viola lucido con scritte e loghi verdi (non proprio verde acido, un po' più smunto). Avrei preferito un colore opaco ma il color sterco di mammifero desertico bigobbuto non faceva per me.
 

giovi@

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Io da anni in alluminio e da uno in carbonio potendo scegliere a parità di componentistica.
ALLUMINIO a patto di avere un adeguato ritorno sul prezzo. Meno seghe mentali.
Carbonio troppo delicato già dalla verniciatura.
Avevo un telaio alluminio nero "anodizzato" la vernice era resistentissima.
Poi parliamo dei pesi... Stessa bici e stessa taglia si passano 250/300g di risparmio peso
infatti io non capirò mai tutta sta moda per il carbonio solo per risparmiare 300 grammi. quando poi magari hanno 5 kg di panza.
secondo me il carbonio va bene per un professionista. ma un amatore che cavolo se ne fa?
per me é solo moda. col carbonio si é piu fighi. vuoi mettere quando si va al bar con la bici in carbonio.
 

albatros_la

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oh ma quando ce la fai vedere sta bici? l’assemblaggio più lungo della storia del forum! :loll:
Potresti aver ragione se l'assemblaggio fosse iniziato...
Ho cominciato circa un anno fa, mi sono dato un anno di tempo a dicembre dell'anno scorso e ormai ho praticamente tutto. Abbiamo un bimbo di sei mesi e non posso farmi male cadendo in MTB almeno fin quando non comincia ad andare all'asilo nido. Perciò non l'assemblo: altrimenti devo vedermela lì e non poterla usare. Il mio anno di black-out dai sentieri è riempito da altri sport e dai rulli per tenere viva la gamba. Noioso, ma è l'unica alternativa che ho.
 
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Blackmouse78

Geronto-biker Albionicus
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infatti io non capirò mai tutta sta moda per il carbonio solo per risparmiare 300 grammi. quando poi magari hanno 5 kg di panza.
secondo me il carbonio va bene per un professionista. ma un amatore che cavolo se ne fa?
per me é solo moda. col carbonio si é piu fighi. vuoi mettere quando si va al bar con la bici in carbonio.
I produttori guadagnano di più coi telai in carbonio. Non ne ho la certezza matematica, ma credo che il processo produttivo abbia costi non esageratamente superiori all'alluminio, specie se si fanno grandi numeri.

Il prodotto finale però si può vendere a cifre ben più alte, quindi conviene (a chi vende).

Inoltre col carbonio ci sono meno vincoli nella progettazione e si possono controllare più facilmente le caratteristiche di resistenza/rigidità/peso del telaio.

Questo spiega perchè i produttori, specie quelli grandi, ci puntino sempre di più, il resto lo decide il mercato con le sue dinamiche, non certo il fatto che ad usare la bici sia un professionista o un amatore.

Se un amatore ha il potere d'acquisto, perchè non dovrebbe comprare un prodotto di punta se è quello che desidera?

Succede in tutti i campi, anzi spesso gli amatori spendono più dei pro in quanto comprano per passione, senza mettere sul piatto il ritorno economico (o i vantaggi pratici) di ogni decisione come fanno i pro per necessità.
 

Barons

~ BEER & NCLT ~
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Potresti aver ragione se l'assemblaggio fosse iniziato...
Ho cominciato circa un anno fa, mi sono dato un anno di tempo a dicembre dell'anno scorso e ormai ho praticamente tutto. Abbiamo un bimbo di sei mesi e non posso farmi male cadendo in MTB almeno fin quando non comincia ad andare all'asilo nido. Perciò non l'assemblo: altrimenti devo vedermela lì e non poterla usare. Il mio anno di black-out dai sentieri è riempito da altri sport e dai rulli per tenere viva la gamba. Noioso, ma è l'unica alternativa che ho.
Io non ho capito , ma cosa hai preso?
 

albatros_la

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I produttori guadagnano di più coi telai in carbonio. Non ne ho la certezza matematica, ma credo che il processo produttivo abbia costi non esageratamente superiori all'alluminio, specie se si fanno grandi numeri.

Il prodotto finale però si può vendere a cifre ben più alte, quindi conviene (a chi vende).

Inoltre col carbonio ci sono meno vincoli nella progettazione e si possono controllare più facilmente le caratteristiche di resistenza/rigidità/peso del telaio.

Questo spiega perchè i produttori, specie quelli grandi, ci puntino sempre di più, il resto lo decide il mercato con le sue dinamiche, non certo il fatto che ad usare la bici sia un professionista o un amatore.

Se un amatore ha il potere d'acquisto, perchè non dovrebbe comprare un prodotto di punta se è quello che desidera?

Succede in tutti i campi, anzi spesso gli amatori spendono più dei pro in quanto comprano per passione, senza mettere sul piatto il ritorno economico (o i vantaggi pratici) di ogni decisione come fanno i pro per necessità.
Un telaio in composito costa molto più di uno in lega di alluminio contando tutto ciò che serve per produrlo. Diventa economicamente conveniente soltanto se prodotto in grosse tirature. Le pelli di fibra preimpregnata di qualità costano, le autoclavi costano, gli stampi costano parecchio e dopo tot telai vanno cambiati. Per un telaio in lega ti basta una dima e i tubi non costano un'esagerazione. Questo è il motivo per cui molti piccoli produttori non trattano compositi, fanno produzioni con tecnologie non al passo coi tempi (tubi fasciati alle giunture) o fanno produzioni particolari di costo e dunque prezzo al pubblico elevato. In Oriente si sono ormai specializzati e ci sono pochi grossi produttori che hanno ormai ammortizzato parte della catena di produzione e giustificano la restante con forniture che coprono le esigenze praticamente dell'intero mondo del ciclo. Perciò è così difficile pensare di poterla riprodurre in Occidente senza un pesante debito iniziale che nessuno ad oggi ritiene economicamente giustificabile.
 
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giovi@

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Rockrider 560 "milanista"
I produttori guadagnano di più coi telai in carbonio. Non ne ho la certezza matematica, ma credo che il processo produttivo abbia costi non esageratamente superiori all'alluminio, specie se si fanno grandi numeri.

Il prodotto finale però si può vendere a cifre ben più alte, quindi conviene (a chi vende).

Inoltre col carbonio ci sono meno vincoli nella progettazione e si possono controllare più facilmente le caratteristiche di resistenza/rigidità/peso del telaio.

Questo spiega perchè i produttori, specie quelli grandi, ci puntino sempre di più, il resto lo decide il mercato con le sue dinamiche, non certo il fatto che ad usare la bici sia un professionista o un amatore.

Se un amatore ha il potere d'acquisto, perchè non dovrebbe comprare un prodotto di punta se è quello che desidera?

Succede in tutti i campi, anzi spesso gli amatori spendono più dei pro in quanto comprano per passione, senza mettere sul piatto il ritorno economico (o i vantaggi pratici) di ogni decisione come fanno i pro per necessità.
se la mettiamo su un discorso puramente economico ti do ragione.
hai appena descritto la società del consumo nella quale viviamo. che ci vuole eternamente infelici se non possediamo l'ultima novità del settore. perché un conto è la passione. un altro é il compensare un infelicità che abbiamo dentro acquistando oggetti su oggetti spesso inutili. ho amici che sono la rappresentazione di quello che sto scrivendo. e purtroppo in questa società dove ormai una persona su 3 prende psicofarmaci, cosa ci é rimasto se non il consumo sfrenato. perché un conto é la passione. un altro é l'acquisto compulsivo. dopo di che se uno ha i soldi da buttare lo può benissimo fare.
 
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albatros_la

Biker marathonensis
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se la mettiamo su un discorso puramente economico ti do ragione.
hai appena descritto la società del consumo nella quale viviamo. che ci vuole eternamente infelici se non possediamo l'ultima novità del settore. perché un conto è la passione. un altro é il compensare un infelicità che abbiamo dentro acquistando oggetti su oggetti spesso inutili. ho amici che sono la rappresentazione di quello che sto scrivendo. e purtroppo in questa società dove ormai una persona su 3 prende psicofarmaci, cosa ci é rimasto se non il consumo sfrenato. perché un conto é la passione. un altro é l'acquisto compulsivo. dopo di che se uno ha i soldi da buttare lo può benissimo fare.
Che il consumismo faccia il suo lavoro alla grande è chiaro. Anche perché altrimenti, per come è strutturata, la nostra economia sarebbe fallita da tempo.
Detto questo, non so la "società" a cui ti riferisci quanto sia ampia, ma dalle fonti statistiche (SIEP e OsMed) il numero di dosi giornaliere di antidepressivi e simili è riconducibile a un numero molto più basso di una persona su tre, in particolare nell'area OCSE e in Italia.
Quello che ci è rimasto, se c'è un briciolo di equilibrio, lo dici pure tu: la passione. Quella la puoi coltivare in sella a qualsiasi cancellone. Che poi l'appassionato decida di levarsi uno sfizio qualche volta nella vita è un altro paio di maniche.
 

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Classifica giornaliera dislivello positivo