" Quello che si vede nei campi di gara della coppa del mondo pian piano sta pervadendo anche il mercato destinato a noi umani, e sempre più aziende offrono un modello più aggressivo del proprio missile da XC gara. "
" giri con dislivelli mostruosi e con sentieri tecnici in discesa diventano realtà, se poi ci aggiungiamo i vari sistemi di fissaggio degli
attrezzi e dell’acqua al telaio o nei
bibshort, ecco che si lascia a casa lo
zaino e si diventa delle saette in giro per i monti. Gli itinerari che prima richiedevano odissee di un giorno, diventano fattibili in poche, intense, ore di sano e divertente mountain biking. "
Ah, quindi queste bici così performanti, che ti possono permettere i dislivelli mostruosi, in salita immagino pedalino da sole?
Le odissee di un giorno, di punto in bianco con queste bici diventano solo discesa, e la salita scompare?
Ma dai...se il giro è impegnativo, fallo con una XC, fallo con una ex trail, sempre un giorno ti servirà, a meno che, appunto, non sia tutto discesa e la salita non la si faccia in elicottero.
Non comprendo certe dichiarazioni così commerciali, come se la bici fosse tutto e il solo necessario per fare un lungo itinerario. E il ciclista non lo considera nessuno?
Poi sta mania di guardare alle gare. L'altro ieri sono salito sul Pasubio in MTB, nella mia antiquata trail in acciaio con forca rigida, non so come abbia fatto a scendere visti tutti i limiti che ha, ma se non ci fossero state le ebike non so come sarebbero saliti la maggior parte dei bikers presenti. Questo per dire che si continua a guardare al mezzo nudo e crudo, e si pensa che comprando la bici di Nino si andrà altrettanto, senza considerare che magari Nino si spara 40.000 metri di dislivello positivo al mese, minimo. E tu, che stai sovrappeso, e usi la bici una volta a settimana se ti va bene, ti aspetti pure dei miglioramenti buttando vagonate di soldi dalla finestra? Beata ingenuità...