Dollaro debole: i prezzi EU dovrebbero scendere?

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defender

Biker novus
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Scusate l'intromissione, fino ad oggi mi sono limitato ad essere un mero oseervatore, incuriosito dal fatto che tutto mi sarei aspettato tranne che leggere di piu' o meno dotte dissertazioni di macroeconomia in un forum di mtb.
Credo pero' che sia giunto il momento di chiarire alcune osservazioni cercando, con buona pace di Lord John Maynard Keynes, di semplificare cio' che in realta' non lo e' e richiederebbe certamente ben piu' di quattro righe scritte all'interno di un topic di un forum.
Comincierei con confutare l'affermazione di ANTOO.
Sei certo che alzando i tassi di interessi una Banca Centrale provocherebbe il deprezzamento della propria divisa?
Normalmente il flusso di denaro si dirige dove esisto le maggiori probabilita' di moltiplicarsi.
Tralasciando per un attimo tutte le variabili che interagiscono all'inetrno di un mercato finanziario (e sono veramente molte) possiamo semplificare dicendo che, nel caso di rialzo dei tassi deciso da una Banca Centrale ( per diversi motivi), i primi effetti si manifesterebbero in generale e diffuso aumento dei tassi di mercato, compresi quelli di alcuni strumenti finanziari quali quelli del reddito fisso. Otterremmo cosi' una fuga da quei mercati con bassi tassi di rendimento a favore di quello che ha in questo modo rialzato il proprio tasso di sconto.
Dunque nek caso specifico vendita di dollari a favore di euro e quindi, secondo la teoria della domanda / offerta, deprezzamento del dollaro a favore dell'euro, ovvero il contrario di quanto da te affermato.
Per cio' che riguarda il petrolio, invece troppe sono le combinazioni in gioco, comunque non solo il mero prezzo del cosiddetto barile. La benzina non si estrae gia' raffinata, ma deve essere raffinata, e cosa impiega per alimentare le raffinerie? Altro petrolio che pero' costa di piu', ma qua come dicevo troppe sono le variabili per descrivere il movimento dei prezzi.
Le coperture con strumenti derivati. Tali coperture tendono a "sterilizzare" i rischi di cambio (ma anche altri rischi) per il pagamento di un bene che avverra' in un secondo tempo.Cio' vuol dire che oggi posso stabilire con certezza cio' che paghero' domani indipendentemente dall'oscillazione della divisa. Non e' detto che ci guadagni, posso pero' stabilire con un buon margine di certezza i prezzi del mio listino per un lasso di tempo piuttosto lungo.
Spero di non avervi tediato.
Un grazie a Davide, che purtroppo non conosco personalmente ma per il quale nutro grande stima per il suo spirito imprenditoriale, il quale ha saputo sintetizzare magnificamente le mille difficolta' che un imprenditore come lui si trova a dover superare. La mia stima e' sincera e non di parte dal momento che io non sono imprenditore ma lavoratore dipendente.
Gianni, amico mio, non te la prendere, ognuno cerca di tirare l'acqua al proprio mulino (e dice che dovete abbassare i prezzi) chi in buona fede chi in malafede.
Scusate vi lascio continuare la discussione sperando di non aver irritato la sensibilita' di nessuno, non ne era mia intenzione.
 
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Jaky

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Bisogna ricordare soprattutto che ogni intervento sui tassi di interesse, ha delle conseguenze...non è che si possono alzare o abbassare smodatamente per questa o quella necessità, sono sempre dei compromessi.
 

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Bisogna ricordare soprattutto che ogni intervento sui tassi di interesse, ha delle conseguenze...non è che si possono alzare o abbassare smodatamente per questa o quella necessità, sono sempre dei compromessi.

Devo dire che questa discussione mi incuriosisce anche se francamente la ritengo un po' superficiale.
Jaky vorrei farti notare che parlare di compromessi riferendosi a precise scelte delle Banche Centrali in materia di tassi mi pare quanto meno "offensivo", passami il termine forte" per la lunga analisi che i team di economisti svolgono per confortare il presidente nella corretta decisione. Concordo pienamente con te nel dire che ogni intervento sui tassi ha conseguenze anche pesanti per l'intera economia mondiale se Usa o Emu, per citare due macrozone economiche, decidono un ritocco anche solo di un quarto di punto.

"Tornando alle lauree in economia - che io effettivamente ho :saccio: - ho lavorato per anni controllando bilanci di aziende (non di bici) e ti saprei dire per filo e per segno quanti soldi si riescono a guadagnare e a perdere con i cambi valuta. In sintesi: tanti. E non finiscono in dazi e balzelli, ma nelle tasche delle aziende (occhio, non sto dicendo importatori!)."

Da te Marco (non avertene a male) mi aspettavo piu' "eleganza", non sei l'unico ad avere quel titolo accademico, parafrasando Lord Brummel, la vera eleganza e' quella che non si nota. Tornando a cose piu' serie mi sembra di vedere molta confusione, si parla di ridurre i prezzi per il tasso di cambio usd/euro e mi parli di operazioni estremamente speculative come possono essere quelle che fruttano ingenti guadagni o perdite a direttori finanziari piu' o meno spregiudicati? Cosa c'entra questo? Qualsiasi azienda e' libera di farlo ma questo esula dai prezzi di vendita/distribuzione. Queste operazioni non si riflettono sui prezzi di vendita del bene prodotto, "gonfiano o sgonfiano" il bilancio, per non dir di peggio, indipendentemente dalla produzione, sono speculative per antonomasia.
Penso, e credo di non sbagliare, nell'affermare che imprenditori come Davide , Gianni o quanti altri si prodigano sinceramente per farci divertire la domenica, badino a pianificare il bilancio della propria azienda piuttosto che speculare con DCS, FRA o strutture di Butterfly Spread.
Ma questa e' un'altra storia, forse e' meglio attenersi al tema del topic.
Buona serata a tutti e scusatemi ma non ho saputo resistere alla ghiotta occasione di disquisire "economicamente" con tutti voi
Un grazie a tutti per la pazienza che avrete, se vorrete leggermi.
 
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Jaky

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Quando parlo di compromessi, non intendo dire scelte superficiali...attenzione mi riferivo solo al fatto che modifiche a parametri importanti come i tassi di interesse, non potranno mai avere solo effetti positivi...
 

defender

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Quando parlo di compromessi, non intendo dire scelte superficiali...attenzione mi riferivo solo al fatto che modifiche a parametri importanti come i tassi di interesse, non potranno mai avere solo effetti positivi...

Scusa Jaky, non intendevo darti del superficiale, intendevo che i toni in generale della discussione lo sono.
Certamente come dici tu la politica sui tassi non e' solo rose e fiori, ovviamente vengono soppesate tutte le conseguenze prima di un ritocco e si decide solo se i probabili effetti positivi sono maggiori di dei collaterali negativi
 

Jaky

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Figurati! Il superficiale si riferiva al "offensivo"!

Come lo si potrebbe approfondire?
 

marco

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"Tornando alle lauree in economia - che io effettivamente ho :saccio: - ho lavorato per anni controllando bilanci di aziende (non di bici) e ti saprei dire per filo e per segno quanti soldi si riescono a guadagnare e a perdere con i cambi valuta. In sintesi: tanti. E non finiscono in dazi e balzelli, ma nelle tasche delle aziende (occhio, non sto dicendo importatori!)."

Da te Marco (non avertene a male) mi aspettavo piu' "eleganza", non sei l'unico ad avere quel titolo accademico, parafrasando Lord Brummel, la vera eleganza e' quella che non si nota. Tornando a cose piu' serie mi sembra di vedere molta confusione, si parla di ridurre i prezzi per il tasso di cambio usd/euro e mi parli di operazioni estremamente speculative come possono essere quelle che fruttano ingenti guadagni o perdite a direttori finanziari piu' o meno spregiudicati? Cosa c'entra questo? Qualsiasi azienda e' libera di farlo ma questo esula dai prezzi di vendita/distribuzione. Queste operazioni non si riflettono sui prezzi di vendita del bene prodotto, "gonfiano o sgonfiano" il bilancio, per non dir di peggio, indipendentemente dalla produzione, sono speculative per antonomasia.
Penso, e credo di non sbagliare, nell'affermare che imprenditori come Davide , Gianni o quanti altri si prodigano sinceramente per farci divertire la domenica, badino a pianificare il bilancio della propria azienda piuttosto che speculare con DCS, FRA o strutture di Butterfly Spread.
Ma questa e' un'altra storia, forse e' meglio attenersi al tema del topic.
Buona serata a tutti e scusatemi ma non ho saputo resistere alla ghiotta occasione di disquisire "economicamente" con tutti voi
Un grazie a tutti per la pazienza che avrete, se vorrete leggermi.

La storia della laurea salta fuori da un precedente post ed è volutamente polemica (ed ironica, ma forse dovrei cambiare il mio nick in marco dotür ;-) ), dato che la superficialità della discussione è data sia da "normali" biker paganti che da operatori del settore. Così come polemica era la mia frase "i prezzi dovrebbero scendere di brutto", scritta per lanciare la discussione che era rimasta nei binari della buona educazione finchè qualcuno non se l'è presa personalmente.

Io riprendo qui una mia frase detta sopra. I prezzi possono - non necessariamente devono - scendere in presenza di cambi favorevoli per ampliare la clientela. La mia frase era "meglio vendere 100 pezzi per 1000 o 200 per 700?" non è stata commentata da nessuno, ma non bisogna essere un lauerato per capire che se si fanno scendere i prezzi non ci deve stare per forza alle spalle una politica di carità - le aziende non sono delle società benefiche - ma forse una politica di espansione.
 

Jaky

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La storia della laurea salta fuori da un precedente post ed è volutamente polemica (ed ironica, ma forse dovrei cambiare il mio nick in marco dotür ;-) ), dato che la superficialità della discussione è data sia da "normali" biker paganti che da operatori del settore. Così come polemica era la mia frase "i prezzi dovrebbero scendere di brutto", scritta per lanciare la discussione che era rimasta nei binari della buona educazione finchè qualcuno non se l'è presa personalmente.

Io riprendo qui una mia frase detta sopra. I prezzi possono - non necessariamente devono - scendere in presenza di cambi favorevoli per ampliare la clientela. La mia frase era "meglio vendere 100 pezzi per 1000 o 200 per 700?" non è stata commentata da nessuno, ma non bisogna essere un lauerato per capire che se si fanno scendere i prezzi non ci deve stare per forza alle spalle una politica di carità - le aziende non sono delle società benefiche - ma forse una politica di espansione.
Se un'impresa però a causa dei suoi costi fissi non può vendere a 700 dovrà accontentarsi di avere 100 clienti per 1000.
Tutto sta ad indagare se le imprese possono abbassare i prezzi o se contingentalmente all'euro forte si sono visti scenari non favorevoli alle esportazioni.
 

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Se un'impresa però a causa dei suoi costi fissi non può vendere a 700 dovrà accontentarsi di avere 100 clienti per 1000.
Tutto sta ad indagare se le imprese possono abbassare i prezzi o se contingentalmente all'euro forte si sono visti scenari non favorevoli alle esportazioni.

stiamo parlando di aziende US che esportano. Ovvio che nessuno è obbligato ad abbassare i prezzi, come già detto si tratta di aziende che fanno profitto, dato che non si vive di sola passione (vedere Cannondale, Ghost, solo per citarne due recenti). Però con certi scenari favorevoli si può (ripeto PUÒ) raggiungere una clientela più ampia. Alzare i prezzi successivamente per via del cambio non è mai stato un problema - la cosa si giustifica da sola e quasi non fa notizia.
 

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stiamo parlando di aziende US che esportano. Ovvio che nessuno è obbligato ad abbassare i prezzi, come già detto si tratta di aziende che fanno profitto, dato che non si vive di sola passione (vedere Cannondale, Ghost, solo per citarne due recenti). Però con certi scenari favorevoli si può (ripeto PUÒ) raggiungere una clientela più ampia. Alzare i prezzi successivamente per via del cambio non è mai stato un problema - la cosa si giustifica da sola e quasi non fa notizia.
Eh...questo è molto chiaro ed incontestabile. Sono daccordo anche io ho affermato che nessuno lavora per la gloria ma a me interessa più che altro capire perchè non viene fatto. Avendo oltretutto persone in questo forum che anno a che fare direttamente con le aziende, si potrebbero ricercare le motivazioni che portano a non modificare i prezzi...
 

marco

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Eh...questo è molto chiaro ed incontestabile. Sono daccordo anche io ho affermato che nessuno lavora per la gloria ma a me interessa più che altro capire perchè non viene fatto. Avendo oltretutto persone in questo forum che anno a che fare direttamente con le aziende, si potrebbero ricercare le motivazioni che portano a non modificare i prezzi...

Per guadagnare, è logico, e non si può biasimare nessuno per questo. Al massimo si compra qualcos'altro il cui prezzo ci sembra giusto.
 

Jaky

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Per guadagnare, è logico, e non si può biasimare nessuno per questo. Al massimo si compra qualcos'altro il cui prezzo ci sembra giusto.
Bè allora se il motivo è solo questo (cosa che probabilmente mi era sfuggita) hai ragione tu nel sostenere la politica espansiva...i prezzi alti non fanno bene a nessuno...
 

Danybiker88

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Il discorso è che il mercato della MTB è un po particolare.
Se nel 2006 il modello di bici X costava 3500€ e nel 2008 costa 4000€ la gente lo compra lo stesso. L'acquirente di bici di alto livello compra anche se i prezzi sono più alti di "quello che dovrebbero essere", perchè le bici sono un'hobby, una passione e per molti questa passione non ha prezzo.
 

Billo

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Nella Fucina di eroi.
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E' da più di un anno che non scrivo, ma ritengo questo argomento interessante, e pertanto, spero risulti utile anche un intervento diretto di un distributore, oltre quello già fatto dall'amico Gianni.
Ma credo che ci vorrebbero 10 pagine per spiegare questo mercato.

Parliamo dell'oggi e poi parliamo di futuro.
Oggi è vero noi distributori stiamo guadagnando sugli acquisti (e non sulle vendite dato che io ho ad esempio telai in casa pagati a 1,38 euro/dollaro) che andremo a fare.
DSB ha fatto un listino ad inizio stagione con un rapporto di cambio dollaro euro 1,40. Per cui ad oggi diciamo che se comprassi 10 santacruz avrei un margine extra del 5/7%.
Parlo dei prodotti pagati in dollari perchè molte aziende del settore è anni che fanno listini ai distributori in Euro come parlando di me Camlabak o Rocky Mountain.....
In altri casi ad esempio abbiamo che a fronte di un dollaro americano in forte discesa, abbiamo un dollaro canadese in forte apprezzamento (parlo per race face).
Questo è per dire che generalizzazioni non possono essere fatte.

Ma il dato che finora non ha permesso CONSISTENTI discese dei listini è banale ma molto semplice:
* già dalla passata stagione molte aziende USA hanno aumentato i listini ai distributori in maniera sostanziale per recuperarsi loro parte del vantaggio della valuta.

Non entro in tutti i prodotti ma ieri sera SC ha inviato il prezzo distributore della nuova Blur LT. Beh il prezzo distributore è cresciuto del 10%.

Attualmente ci sono casi in cui il prezzo distributore europa o il prezzo dealer USA sono praticamente gli stessi ossia per SC o Intense vendere a me o a ........(mettete voi il nome) comincia a non fare alcuna differenza.

Ora il distributore cosa può fare ??? Nel nostro piccolo anno dopo anno si è cercato di arrivare a quello che io (e sottolineo io) ritengo il giusto margine d'impresa. Il bilancio DSB è pubblico e pertanto verificabile da chi ne abbia voglia e interesse e l'ultimo dato pubblicato del 2006 abbiamo avuto un utile netto inferiore al 1,5% del fatturato.
DSB non fa nero, paga le tasse , dichiara in dogana i valori veri e paga i dazi corretti.
Ha 4 dipendenti da pagare, un affitto del capannone, 6 agenti che vivono di provvigioni, sostiene nel suo possibile le riviste facendo pubblicità.

Pensate che sia un grande guadagno??? Io mi reputo fortunato in questo settore a non aver perso soldi. Potete andare a verificare anche altri bilanci di altre ben più grosse realtà e vi accorgerete che non è tutto rose e fiori, anzi.
E credetemi il 2008 sarà un anno di disastri per i distributori consolidati, non un anno di guadagni per dollarobasso. Accetto scommesse.
I dati parlano di vendite Italia disastrose.
Il settore non può sopravvivere di Ibis, Ellsworth, Santacruz sfortunatamente. Il settore sopravvive se i negozi sopravvivono.
Ed i negozi in questi ultimi anni non hanno mai guadagnato. Ritirano usati a prezzi senza senso, offrono sconti senza senso per poi lamentarsi dei margini.
Ma lo vedete la differenza tra un prezzo di listino mavic e quello che poi vi offre il rivenditore ??? Vi sembra serio ???
Idem per Shimano.... E credetemi ormai su questi articoli ( ma ce ne sono molti altri) i negozi lavorano con il 5% di ricarico.

Qui si parla di prezzi in discesa ma non ci si rende conto che la realtà del settore è molto complessa.

Questo è un forum che da sempre parteggia per i mail order. Italiani o stranieri che siano.
Io non ho preclusioni per i mail order ma il mail order (vedere i dati amercicani o tedeschi) sta uccidendo il mercato non aiutandolo a crescere. Se l'unico argomento che porta alla vendita del prodotto di riduce al prezzo più basso non credo che abbiamo un roseo futuro davanti a noi. Per tutti i settori.

Che si parli di bici o di altro, i ragionamenti sono gli stessi.
Non conosco il lavoro di tutti voi ma credo che se Marco (il direttore) potesse vendere pubblicità a prezzi più alti sul forum lo farebbe, così come credo che se un idraulico può farsi pagare 100 euro all0ora lo fa.

Ossia un discorso prezzi lo accetto ma facciamolo a 360°. Non solo se si parla di bici , si dice le bici devono costare meno.

Scusate che lavoro fate voi "forumenducoli" ??? Se siete liberi professionisti, state cercando di guadagnare di più . O sbaglio ????
E' il normale spirito d'impresa.
Se siete dipendenti, credo che se i governi (di qualunque colore) non mettono mano ad una riforma seria dei salari, qui avremo solo tutti da piangere.

Avrei mille cose da dire ma fatico a tenere un filo del discorso lineare perchè ogni argomento ne ha altri 10 intrecciati.

Buona giornata a tutti.

Davide Bonandrini



ciao DSB, come "forumenducolo" o "sollevatore di popolo", geometra libero professionista, ho comprato un telaio negli USA, di una marca non importata in Europa, e soffermandomi su alcune Vostre dichiarazioni (tue e del Sig. Pres), ho fatto due conti basandomi sulla mia esperienza vissuta appunto nell'acquisto di un telaio oltreoceano, provenienza della maggior parte dei telai da Voi importati:
ho preso come esempio uno splendido telaio, il Blur carbon xc, ed il calcolo che puoi vedere qui sotto, è lo stesso che è stato utilizzato per farmi arrivare in garage il telaio che ho preso negli USA.


prezzo "al pubblico USA" Blur carbon xc telaio: 2299 $
prezzo "al pubblico Italia" Blur carbon xc telaio: 2799 Euro

dazi e iva: 28 % sul prezzo del telaio
spedizione telaio dagli USA: 200 Dollari (ma son stato molto largo)
quindi:
2299 + 28%= 2943 dollari
2943 + 200 di spedizione= 3143 dollari
con questo denaro, riesco ad avere la bici in casa, o perlomeno io ho fatto così.

cambio odierno dollaro-euro: 3143 dollari=2084 euro

aggiungo, mi chiamo Massimo Billi, per trasparenza, nel caso qualcuno avesse da ridire sull'eventuale nascondersi dietro ad un nick.
Ti chiedo solo se la maniera in cui sono riuscito ad avere un telaio dagli USA (soul cycles, se ti interessa), è la stessa che devi affrontare te, o meno.
Ovviamente se ne vuoi parlare, la mia è semplice curiosità.
Buon lavoro a tutti.
 

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una nera e l'altra pure
Mi pare un po' un "conto della serva", formalmente corretto ma che non tiene conto del fatto che un privato che si compera l'ipotetico telaio non deve pagare dipendenti, locali, tasse e quant'altro nè ricavarci un margine, cosa che accade per il telaio passato dall' importatore e venduto dal negoziante (quindi doppio ricarico).
Immagino che tu non lavori gratis, e neppure il tuo commercialista...;-)
 

Billo

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bhe,neppure il prezzo al pubblico usa sara' lo stesso del
prezzo che sc fa all'importatore.
comunque,fra il mio calcolo ed il prezzo poi di listino mi pare ci sia del margine per tutta la filiera,no?
 

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