Soprattutto quando i consumi si contraggono. In periodi da "godi popolo" c'è trippa per gatti, ora purtroppo molto meno....Morale: sono d'accordo che tutti ci devono guadagnare però, secondo me, qualcosa non funziona
Soprattutto quando i consumi si contraggono. In periodi da "godi popolo" c'è trippa per gatti, ora purtroppo molto meno....Morale: sono d'accordo che tutti ci devono guadagnare però, secondo me, qualcosa non funziona
Fossero tutti così gli interventi... altro che scusarsi!...Scusate vi lascio continuare la discussione sperando di non aver irritato la sensibilita' di nessuno, non ne era mia intenzione.
Bisogna ricordare soprattutto che ogni intervento sui tassi di interesse, ha delle conseguenze...non è che si possono alzare o abbassare smodatamente per questa o quella necessità, sono sempre dei compromessi.
Fossero tutti così gli interventi... altro che scusarsi!
Quando parlo di compromessi, non intendo dire scelte superficiali...attenzione mi riferivo solo al fatto che modifiche a parametri importanti come i tassi di interesse, non potranno mai avere solo effetti positivi...
"Tornando alle lauree in economia - che io effettivamente ho - ho lavorato per anni controllando bilanci di aziende (non di bici) e ti saprei dire per filo e per segno quanti soldi si riescono a guadagnare e a perdere con i cambi valuta. In sintesi: tanti. E non finiscono in dazi e balzelli, ma nelle tasche delle aziende (occhio, non sto dicendo importatori!)."
Da te Marco (non avertene a male) mi aspettavo piu' "eleganza", non sei l'unico ad avere quel titolo accademico, parafrasando Lord Brummel, la vera eleganza e' quella che non si nota. Tornando a cose piu' serie mi sembra di vedere molta confusione, si parla di ridurre i prezzi per il tasso di cambio usd/euro e mi parli di operazioni estremamente speculative come possono essere quelle che fruttano ingenti guadagni o perdite a direttori finanziari piu' o meno spregiudicati? Cosa c'entra questo? Qualsiasi azienda e' libera di farlo ma questo esula dai prezzi di vendita/distribuzione. Queste operazioni non si riflettono sui prezzi di vendita del bene prodotto, "gonfiano o sgonfiano" il bilancio, per non dir di peggio, indipendentemente dalla produzione, sono speculative per antonomasia.
Penso, e credo di non sbagliare, nell'affermare che imprenditori come Davide , Gianni o quanti altri si prodigano sinceramente per farci divertire la domenica, badino a pianificare il bilancio della propria azienda piuttosto che speculare con DCS, FRA o strutture di Butterfly Spread.
Ma questa e' un'altra storia, forse e' meglio attenersi al tema del topic.
Buona serata a tutti e scusatemi ma non ho saputo resistere alla ghiotta occasione di disquisire "economicamente" con tutti voi
Un grazie a tutti per la pazienza che avrete, se vorrete leggermi.
Se un'impresa però a causa dei suoi costi fissi non può vendere a 700 dovrà accontentarsi di avere 100 clienti per 1000.La storia della laurea salta fuori da un precedente post ed è volutamente polemica (ed ironica, ma forse dovrei cambiare il mio nick in marco dotür ), dato che la superficialità della discussione è data sia da "normali" biker paganti che da operatori del settore. Così come polemica era la mia frase "i prezzi dovrebbero scendere di brutto", scritta per lanciare la discussione che era rimasta nei binari della buona educazione finchè qualcuno non se l'è presa personalmente.
Io riprendo qui una mia frase detta sopra. I prezzi possono - non necessariamente devono - scendere in presenza di cambi favorevoli per ampliare la clientela. La mia frase era "meglio vendere 100 pezzi per 1000 o 200 per 700?" non è stata commentata da nessuno, ma non bisogna essere un lauerato per capire che se si fanno scendere i prezzi non ci deve stare per forza alle spalle una politica di carità - le aziende non sono delle società benefiche - ma forse una politica di espansione.
Se un'impresa però a causa dei suoi costi fissi non può vendere a 700 dovrà accontentarsi di avere 100 clienti per 1000.
Tutto sta ad indagare se le imprese possono abbassare i prezzi o se contingentalmente all'euro forte si sono visti scenari non favorevoli alle esportazioni.
Eh...questo è molto chiaro ed incontestabile. Sono daccordo anche io ho affermato che nessuno lavora per la gloria ma a me interessa più che altro capire perchè non viene fatto. Avendo oltretutto persone in questo forum che anno a che fare direttamente con le aziende, si potrebbero ricercare le motivazioni che portano a non modificare i prezzi...stiamo parlando di aziende US che esportano. Ovvio che nessuno è obbligato ad abbassare i prezzi, come già detto si tratta di aziende che fanno profitto, dato che non si vive di sola passione (vedere Cannondale, Ghost, solo per citarne due recenti). Però con certi scenari favorevoli si può (ripeto PUÒ) raggiungere una clientela più ampia. Alzare i prezzi successivamente per via del cambio non è mai stato un problema - la cosa si giustifica da sola e quasi non fa notizia.
Eh...questo è molto chiaro ed incontestabile. Sono daccordo anche io ho affermato che nessuno lavora per la gloria ma a me interessa più che altro capire perchè non viene fatto. Avendo oltretutto persone in questo forum che anno a che fare direttamente con le aziende, si potrebbero ricercare le motivazioni che portano a non modificare i prezzi...
Bè allora se il motivo è solo questo (cosa che probabilmente mi era sfuggita) hai ragione tu nel sostenere la politica espansiva...i prezzi alti non fanno bene a nessuno...Per guadagnare, è logico, e non si può biasimare nessuno per questo. Al massimo si compra qualcos'altro il cui prezzo ci sembra giusto.
E' da più di un anno che non scrivo, ma ritengo questo argomento interessante, e pertanto, spero risulti utile anche un intervento diretto di un distributore, oltre quello già fatto dall'amico Gianni.
Ma credo che ci vorrebbero 10 pagine per spiegare questo mercato.
Parliamo dell'oggi e poi parliamo di futuro.
Oggi è vero noi distributori stiamo guadagnando sugli acquisti (e non sulle vendite dato che io ho ad esempio telai in casa pagati a 1,38 euro/dollaro) che andremo a fare.
DSB ha fatto un listino ad inizio stagione con un rapporto di cambio dollaro euro 1,40. Per cui ad oggi diciamo che se comprassi 10 santacruz avrei un margine extra del 5/7%.
Parlo dei prodotti pagati in dollari perchè molte aziende del settore è anni che fanno listini ai distributori in Euro come parlando di me Camlabak o Rocky Mountain.....
In altri casi ad esempio abbiamo che a fronte di un dollaro americano in forte discesa, abbiamo un dollaro canadese in forte apprezzamento (parlo per race face).
Questo è per dire che generalizzazioni non possono essere fatte.
Ma il dato che finora non ha permesso CONSISTENTI discese dei listini è banale ma molto semplice:
* già dalla passata stagione molte aziende USA hanno aumentato i listini ai distributori in maniera sostanziale per recuperarsi loro parte del vantaggio della valuta.
Non entro in tutti i prodotti ma ieri sera SC ha inviato il prezzo distributore della nuova Blur LT. Beh il prezzo distributore è cresciuto del 10%.
Attualmente ci sono casi in cui il prezzo distributore europa o il prezzo dealer USA sono praticamente gli stessi ossia per SC o Intense vendere a me o a ........(mettete voi il nome) comincia a non fare alcuna differenza.
Ora il distributore cosa può fare ??? Nel nostro piccolo anno dopo anno si è cercato di arrivare a quello che io (e sottolineo io) ritengo il giusto margine d'impresa. Il bilancio DSB è pubblico e pertanto verificabile da chi ne abbia voglia e interesse e l'ultimo dato pubblicato del 2006 abbiamo avuto un utile netto inferiore al 1,5% del fatturato.
DSB non fa nero, paga le tasse , dichiara in dogana i valori veri e paga i dazi corretti.
Ha 4 dipendenti da pagare, un affitto del capannone, 6 agenti che vivono di provvigioni, sostiene nel suo possibile le riviste facendo pubblicità.
Pensate che sia un grande guadagno??? Io mi reputo fortunato in questo settore a non aver perso soldi. Potete andare a verificare anche altri bilanci di altre ben più grosse realtà e vi accorgerete che non è tutto rose e fiori, anzi.
E credetemi il 2008 sarà un anno di disastri per i distributori consolidati, non un anno di guadagni per dollarobasso. Accetto scommesse.
I dati parlano di vendite Italia disastrose.
Il settore non può sopravvivere di Ibis, Ellsworth, Santacruz sfortunatamente. Il settore sopravvive se i negozi sopravvivono.
Ed i negozi in questi ultimi anni non hanno mai guadagnato. Ritirano usati a prezzi senza senso, offrono sconti senza senso per poi lamentarsi dei margini.
Ma lo vedete la differenza tra un prezzo di listino mavic e quello che poi vi offre il rivenditore ??? Vi sembra serio ???
Idem per Shimano.... E credetemi ormai su questi articoli ( ma ce ne sono molti altri) i negozi lavorano con il 5% di ricarico.
Qui si parla di prezzi in discesa ma non ci si rende conto che la realtà del settore è molto complessa.
Questo è un forum che da sempre parteggia per i mail order. Italiani o stranieri che siano.
Io non ho preclusioni per i mail order ma il mail order (vedere i dati amercicani o tedeschi) sta uccidendo il mercato non aiutandolo a crescere. Se l'unico argomento che porta alla vendita del prodotto di riduce al prezzo più basso non credo che abbiamo un roseo futuro davanti a noi. Per tutti i settori.
Che si parli di bici o di altro, i ragionamenti sono gli stessi.
Non conosco il lavoro di tutti voi ma credo che se Marco (il direttore) potesse vendere pubblicità a prezzi più alti sul forum lo farebbe, così come credo che se un idraulico può farsi pagare 100 euro all0ora lo fa.
Ossia un discorso prezzi lo accetto ma facciamolo a 360°. Non solo se si parla di bici , si dice le bici devono costare meno.
Scusate che lavoro fate voi "forumenducoli" ??? Se siete liberi professionisti, state cercando di guadagnare di più . O sbaglio ????
E' il normale spirito d'impresa.
Se siete dipendenti, credo che se i governi (di qualunque colore) non mettono mano ad una riforma seria dei salari, qui avremo solo tutti da piangere.
Avrei mille cose da dire ma fatico a tenere un filo del discorso lineare perchè ogni argomento ne ha altri 10 intrecciati.
Buona giornata a tutti.
Davide Bonandrini