e a essere proprio onesti mi viene anche da sorridere al pensiero di una gita di FR in cui il capogita controlla che nessuno blocchi le ruote, che non si facciano tagli per prati, che non si superino certe velocità, etc.
te lo immagini?
e a essere proprio onesti mi viene anche da sorridere al pensiero di una gita di FR in cui il capogita controlla che nessuno blocchi le ruote, che non si facciano tagli per prati, che non si superino certe velocità, etc.
Riflettiamoci con attenzione abbiamo già fatto errori con l'arrampicata e lo snow non facciamoli o almeno riduciamoli con la MTB
Aggiungo...
Il mio discorso sul fatto che sia fisiologico passare dall'uso degli impianti al passare a pedalare è dettato dal fatto che alla lunga stare solo nei Bike park annoia e si va alla ricerca di spazi aperti. Ma come lo si fa: andando come nei BP o come si dovrebbe (stile CAI per intenderci)? E chi va a dire ai possibili ex frequentatori di BP come ci si deve muovere nel terreno libero? Da soli non ci arriveranno sicuramente da soli... si deve "evangelizzare" e qua penso entriamo in gioco noi...
Semplicescusa l'ot, cosa intendi per errori con lo snow e arrampicata?
scusa l'ot, cosa intendi per errori con lo snow e arrampicata?
Semplice
Arrampicata: con le prime gare di bardonecchia nel 85 era venuta fuori una demonizzazione della specialità. Risultato aventino e formazione della FASI quasi un'intera generazionale sparita dal CAI visto che non era ben vista... poi i vertici quando si sono accorti della stupidata han cercato di correre ai ripari creando la figura dell'Istruttore di Arrampicata sportiva... ma se vai nelle Falesie oramai gli iscritti al CAI sono visti come i CAIANI...
Snow: la specialità è stata riconosciuta da pochissimo nonostante la tavola saranno 20 anni che esiste... i primi istruttori di snowboardalpinismo ( che nome del piffero) li hanno formati due anni fa
Provare non costa nulla, sicuramente meno che chiudersi subito a riccio non prendendo in mano il discorso...Il concetto è ineccepibile, io però continuo a mantenere qualche dubbio sulla effettiva possibilità di concretizzare l'idea: chi nasce nel bike park è probabile che trasmigri al furgone; il passaggio all'attività pedalata, e per di più "regolamentata", la vedo più difficoltosa.
Ciò non toglie tuttavia che ci possa provare.
Dai almeno sulla tastiera... dal vivo sono più diretto tanto le parole volano viaCome sei diplomatico
Le pippe sugli spit non sono mai morte... anzi ora si inizia a parlare di vie plaisir o di vie di montagna: la storia come la moda è ciclicaQuando in Italia arrivò l'arrampicata libera, o meglio la sportiva, il CAI cominciò una pippa allucinante sull'uso o meno degli spit, sul fatto che si andasse in montagna con le superga senza scarpini e staffe ecc. ecc. fatto detto i giovani e forti scalatori scapparo tutti e rimasero i "tromboni" a pontificare (riassunto grezzo e feroce).
Snowboard ci sono vouluti non so quanti anni per dire che in effetti si poteva salie con le ciaspole e scendere con lo snow e che anche quello era scialpinismo intanto i giovani "tavolari" erano già scappati...
Ciao
PS prova a leggere "i falliti ed altri scritti" di Motti
Mah, io non la vedo tutta questa "fisiologicità". Non sono nemmeno d'accordo sulla caccia alla tessera a tutti i costi, e a essere proprio onesti mi viene anche da sorridere al pensiero di una gita di FR in cui il capogita controlla che nessuno blocchi le ruote, che non si facciano tagli per prati, che non si superino certe velocità, etc.
Come ben sa Max, con cui sono pienamente d'accordo, nel CAI convivono varie anime riasusmibili in:
1) tipicamente lunghi percorsi non tecnici e tanta salita
2) Percorsi lunghi e tecnici
3) Percorsi fondamentalemnte ludici o gravity
4) gare
Ebbene si ci sono anche il 3 e 4 meno ben visti ma ci sono, eppure io li reputo fondamentali ovvero servono per avvicinare le persone al CAI e a far si che anche chi svolge discipline tipicmaente gravity lo faccia con il corretto rispetto della montagna.
.....
Io sono pienamente in accordo con Max se vuoi avvicinare i giovani hai bisogno di cose divertenti ... anche per i vecchi che come me sono passati dall'immaturità al rincoglionimento
Ognuno è liberissimo di fare come meglio crede e penso che anche questa debba essere la "forza" del CAIpersonalmente NON proporro' mai in programma gite CAI come gruppo MTB una uscita in Bike park o men che meno una gara, spiego il perche':
Non è mica obbligatorio, se uno pensa che nella sua realtà possa aiutare ad avvicinare persone che in un secondo tempo potrebbero essere guidate ad un uso "responsabile" dell'ambiente montagna penso che ci possa stare...1- e.... a quelli che attualmente fanno parte del gruppo MTB (e da noi NON sono tutti matusa, scusate !), che non hanno mai espresso la necessita' di 'chiudersi' in un bike park o andare a fare una gara, che gli racconto ?
Ovviamente... comunque la visita medica agonistica non è che ti prepara a diventare un amatore dopato ma serve ad un minimo controllo, e io che la faccio alla fine del test mi sento un pelo più sicuro... semai io non comprendo come si possano fare gite sezionali senza richiedere almeno il certificato di sana e robusta costituzione fisica per tutti, lo sappiamo tutti che non vale un fico secco ma almeno qualcun altro si prende la responsabilità di portare in giro gente che potrebbe al limite fare sport da divano2- se ho desiderio di fare delle gare Vi partecipo ! Cio' esula dall'essere iscritto CAI... posso essere anche ed in contemporanea iscritto alla benemerita societa' "pedale del Bar dello Sport" nessuno me lo vieta. Diverso e' mettere gare nel programma gite, cosa fai quando poi Ti chiedono il tesseramento alla Federazione piuttosto che all' UDACE, e poi cosa fai, entri nel giro delle visite mediche agonistiche?! non comprendo l'esigenza in ambito CAI
Il problema sono gli adolescenti... hanno esigenze diverse e difficilmente li terrai con te...3- ogni anno come gruppo MTB abbiamo una crescita costante del 10% circa di nuovi tesserati CAI (bikers), e sapete bene che non e' poco. Certo sono sicuramente -tutti- con eta' sopra i 25 anni e -certo- bisogna faticare, cercarseli, proporsi, promuovere, muoversi, scrivere, faticare, ma se c'e' la passione...
Nessuno dice che nei BP si apprezza la montagna assolutamente, ma si parte da lì per poi finire in montagna. Io ho iniziato a sciare su pista, tutto il giorno "chiuso" in località con impianti... poi ho iniziato ad amare qualche uscita a bordo pista e ora anche se saltuariamente faccio scialpinismo... con me in molti hanno fatto questo percorso... ancora adesso le prime uscite per far gamba le faccio in pista. Non mi piace + di tanto ma se c'è poca gente torno a casa felice come un bimbo, e a me piace faticare lo sai. Con questo poi il fine settimana dopo mi sparo il gitone di scialpinismo...4- sarebbe interessante farsi raccontare le esperienze e le adesioni (in CAI) che raccolgono quelle Sezioni CAI (es. Pinerolo) che ogni anno -pazientemente e con perizia dico io- organizzano corsi di MTB per ragazzi.... LORO sono le vere nuove leve, e non venitemi a dire che in BP si impara ad apprezzare la montagna...e' quasi come dire che in palestra indoor in artificiale si apprezza la vera arrampicata in montagna...
Discorso già affrontato: i FR nelle gite classiche possono anche starsene a casa. E se c'è qualcuno che fa il furbo lo si prende da parte e lo si battezza5- quoto pienamente 'monorotula' nel suo messaggio di ieri, in un paio di escursioni non diciamo quali ne' se sociali ne' con chi, ho visto dei 'cinghiali' FR abbastanza estremi fare delle robe mettendo a rischio se stessi e gli altri e ro-vi-nan-do l'ambiente (!!) e in un caso anche spaccare quasi in due un telaio (e gli e' andata di lusso che non si e' aperto anche lui !) perche' un tizio ha fatto un taglio 'impossibile' giu' da un mezzo dirupo senza controllo su dei roccioni dove nemmeno i camosci si sarebbero avventurati... siamo realisti, vogliamo dare certi esempi !?! e POI l'Accompagnatore di Cicloescursionismo non fa ne' il Carabiniere ne' il Poliziotto, scusate quando ci si iscrive ad una Associazione e' perche' si condividono obiettivi e finalita', senno' si girano i tacchi si saluta e si ringrazia e si va da un'altra parte...
Non si deve partire da questo ma non si devono mettere paletti o alzare muri. Non servono a nulla e poi cadono sempre... ma come mai nessuno si è mai indignato per le uscite pubblicizzate di moltissime sezioni CAI a Cervinia o a Sestriere?questo e' il mio pensiero, non sono d'accordo che per 'formare nuove leve' e 'fare tessere' si debba partire "dagli impianti di risalita", proprio no...
Si può anche fare gare senza prendere nulla se non del buon lambrusco... è proprio nell'intento di strappare gli adolescenti a questi banditi e farabutti che dovremmo interrogarci per come agire nei confronti delle nuove leve... io quest'anno sono intenzionato a fare qualche garetta di Enduro. Non mi ritengo un dopato visto che non bevo neanche caffè o redbull come fanno anche molti pedalatori... ma mi diverto, non rompo le balle a nessuno e faccio questa attività in zone non montane. E ti posso garantire che a Cartosio chi organizza ha ben presente ambiente e codici comportamentali...Ah: in ultimo, l'agonismo -permettetemi, e questa e' realta'- in diversi casi torna negativamente sui giovani, SPECIE per come e' vissuto a livelli estremi oggigiorno (in molti sport arriviamo a 4-5 allenamenti la settimana poi piu' la gara nel w.end con ragazzi dagli 8 ai 12-14 anni ai quali poi a 16 anni propongono gia' i -misculi magici-, ma siamo impazziti ?!), io sarei molto piu' cauto a fornire certi proseliti...
Ma no a me piaci (solo sul versante CAI ) ed è giusto confrontarsi e esprimere le proprie opinioni con tutta la serenità possibile...Beh, ora mi darete del matusa.....
2- se ho desiderio di fare delle gare Vi partecipo ! Cio' esula dall'essere iscritto CAI...
4- sarebbe interessante farsi raccontare le esperienze e le adesioni (in CAI) che raccolgono quelle Sezioni CAI (es. Pinerolo) che ogni anno -pazientemente e con perizia dico io- organizzano corsi di MTB per ragazzi.... LORO sono le vere nuove leve, e non venitemi a dire che in BP si impara ad apprezzare la montagna...e' quasi come dire che in palestra indoor in artificiale si apprezza la vera arrampicata in montagna...
Ah: in ultimo, l'agonismo -permettetemi, e questa e' realta'- in diversi casi torna negativamente sui giovani, SPECIE per come e' vissuto a livelli estremi oggigiorno (in molti sport arriviamo a 4-5 allenamenti la settimana poi piu' la gara nel w.end con ragazzi dagli 8 ai 12-14 anni ai quali poi a 16 anni propongono gia' i -misculi magici-, ma siamo impazziti ?!), io sarei molto piu' cauto a fornire certi proseliti...
In questo momento mi interessa combattere l'innalzamento dell'eta media della sezione.
Mhmm sicuro? A tutti i consigli mi chiedono sempre quanti hanno tesserato e nell'anno che abbiamo raggiunto il record sezionale tutti erano raggianti... lo stesso GR piemonte ha messo in risalto che la nostra regione è una delle poche che nel 2008 è cresciuta...Giusto voler abbassare l'età media dei soci, ma il CAI non è una società a scopo di lucro dove si devono raggiungere obiettivi di crescita numerica.