Ragazzi... è tutto squisitamente personale...
Ogni tanto esco a fare dei giri con un amico: lui ha una MTB fighissima in carbonio, non pesa niente, naturalmente mono, fox kashima e tutte ste cose qua... io ho un cancello in acciaio con la forca rigida (anche se adesso sto provando a tornare a quella ammortizzata per le uscite più scassate), la tripla, degli pseudo cornetti per cambio posizione mani, e peserà si e no 3 chili e mezzo in più, abbondanti. Però abbiamo un'idea completamente diversa della MTB: la mia è frutto di scelte fatte per avere una bici comoda, versatile, duratura, manutenzione al minimo, per giri lunghi, e per lunghi intendo 130/150 km al colpo, 8/10 ore di sella, con 4000/5000 metri di dislivello, e purtroppo tanto asfalto, visto che ormai hanno asfaltato l'asfaltabile. Il mio amico invece ha un concetto di MTB più rivolto alla prestazione, alla leggerezza, con un'impostazione da gara.
La mia bici lui non la sceglierebbe mai, e al contempo io non sceglierei mai la sua.
Il problema però si pone quando il mercato va in una direzione particolare, privandoti della scelta. Magari tra qualche tempo avremo un mono a 14 velocità, non so... spero si fermino con il pignone più grande che non si può vedere una ruota da 51 denti, con l'asta del deragliatore che ormai ara il terreno. L'unica però, adesso, è aggiungere rapporti, ma così facendo disintegri sempre più la
catena, per via dell'inclinazione nei rapporti più estremi.
Ai produttori va bene: loro ci guadagnano e non poco... lontanissimi sono i tempi delle catene immortali da 7 rapporti, ma pure lontanissime sono quelle prestazioni di allora... l'altro giorno ho riesumato la vecchia 26, con l'
XT del 95, e non ha nemmeno il sistema SIS sul deragliatore anteriore! Insomma... a ognuno il suo, finchè si può scegliere...