OT
mi è appena arrivata una scatola da Rose con qualche piccolo particolare .
Ieri dopo cena esco : ...dove vai ?
io : vado un attimo in garage . ... vai a vestire le tue amanti ? fa lei
... O.T. ... O.T. ... ma la risata merita ...
Vi è mai successo di forare e non avere ricambi?Come avete risolto?Raccontaci ;)
- Creatore Discussione Diosantos
- Data di inizio
... O.T. ... O.T. ... ma la risata merita ...
Eccolo qua.
Sono uno che non fora tanto (toccatina), ma quando lo fa è sempre uno spettacolo. Prima di ieri, l'ultima volta -doppia con ritiro- è stata alla DSB, quasi un'anno fa...
Quindi ieri. Ieri è successo e sono fortuanto a poterlo raccontare: il sentiero nel bosco dietro casa, alberi a cui do del tu e pietre che mi chiamano per nome; sono in un tratto dove è tutto un su e giù di strappi brevi ma ripidi, arriva un giù, preso di slancio a metà vedo il masso, lo conosco, è Gualtiero il filibustiero, ma che strano è da solo di solito gira sempre con Ernesto "taglia tubless" lesto lesto, che non vedo. Invece Ernesto è li, sotto al fogliame, la lama di porfido protesa in agguato, forse la evito... forse ...PSCHAAAAFFFFFFFF!!! Il CrossMark colpito a morte s'affloscia istantaneamente. Non so come ma riesco a stare in piedi fermandomi in una ventina di metri... Osservo la scena: Il tubbless completamente sfilato dal cerchio, un alieno sventrato che gocciola emolinfa grigia. Dal modo com'è fuori della sua sede penso abbia stallonato, lo esamino meglio: invece Ernesto ha colpito duro, un taglio netto, un sette lungo almeno 5 centimetri. La camera ce l'ho, ho anche la pezza di copertone, tento, ma è troppo piccola e non copre la falla, la camera fuoriesce. Levo la camera e comincio a riempire di foglie, ma sono secche, si sbriciolano... faccio come posso. Sono in bosco, a circa 15 km da casa, almeno 5 di bosco, ormai sono passate le 20.30 ed è quasi buio. Rimonto il tubeless infogliato e comincio a scendere: dopo 100 metri della pressione delle foglie non c'è più traccia, tritate e ridotte in polvere. Continuo a scendere, non va neanche male, vibrazioni a parte basta non toccare il freno anteriore e curvare con mooolta delicatezza. Rientro a notte fatta.
Cosa ho imparato: se si fora un tubelss e non si puo' riparare meglio che sia l'anteriore, bene o male si riesce a pedalare discretamente, non così se a terra si ha il posteriore; pertanto se si fora il posteriore valutare se sia il caso di scambiare i copertoni anteriore col posteriore...
Sono uno che non fora tanto (toccatina), ma quando lo fa è sempre uno spettacolo. Prima di ieri, l'ultima volta -doppia con ritiro- è stata alla DSB, quasi un'anno fa...
Quindi ieri. Ieri è successo e sono fortuanto a poterlo raccontare: il sentiero nel bosco dietro casa, alberi a cui do del tu e pietre che mi chiamano per nome; sono in un tratto dove è tutto un su e giù di strappi brevi ma ripidi, arriva un giù, preso di slancio a metà vedo il masso, lo conosco, è Gualtiero il filibustiero, ma che strano è da solo di solito gira sempre con Ernesto "taglia tubless" lesto lesto, che non vedo. Invece Ernesto è li, sotto al fogliame, la lama di porfido protesa in agguato, forse la evito... forse ...PSCHAAAAFFFFFFFF!!! Il CrossMark colpito a morte s'affloscia istantaneamente. Non so come ma riesco a stare in piedi fermandomi in una ventina di metri... Osservo la scena: Il tubbless completamente sfilato dal cerchio, un alieno sventrato che gocciola emolinfa grigia. Dal modo com'è fuori della sua sede penso abbia stallonato, lo esamino meglio: invece Ernesto ha colpito duro, un taglio netto, un sette lungo almeno 5 centimetri. La camera ce l'ho, ho anche la pezza di copertone, tento, ma è troppo piccola e non copre la falla, la camera fuoriesce. Levo la camera e comincio a riempire di foglie, ma sono secche, si sbriciolano... faccio come posso. Sono in bosco, a circa 15 km da casa, almeno 5 di bosco, ormai sono passate le 20.30 ed è quasi buio. Rimonto il tubeless infogliato e comincio a scendere: dopo 100 metri della pressione delle foglie non c'è più traccia, tritate e ridotte in polvere. Continuo a scendere, non va neanche male, vibrazioni a parte basta non toccare il freno anteriore e curvare con mooolta delicatezza. Rientro a notte fatta.
Cosa ho imparato: se si fora un tubelss e non si puo' riparare meglio che sia l'anteriore, bene o male si riesce a pedalare discretamente, non così se a terra si ha il posteriore; pertanto se si fora il posteriore valutare se sia il caso di scambiare i copertoni anteriore col posteriore...
Azz che avventura!!! Sto capendo piano piano che "se esci solo e sei senza ricambi, su di te infierirà una sfiga pari al numero e al tipo di ricambi che non porti"
Mha guarda, esco sempre solo per necessità, da anni. Come ho detto forare così malamente capita di rado, e che tu abbia o meno i ricambi con uno squarcio del genere c'è pochetto da fare... Ovvio che se esci spesso le probabilità che capiti qualche guaio aumentano: qui si parlava di forature ma sempre l'anno scorso provando il percorso dell'XC a Nalles ho strappato la catena in cima alla salitona: rimediato alla menopeggio (avevo esaurito i powerlink!...) sono rientrato con mille delicatezze a Bolzano
Capita, fa parte del gioco pure questo!
Non so se anche a voi succede di forare ma, sebbene abbiate portato dietro tutto il necessario sia per sostituire la camera che mettere la classica toppa, non abbiate proprio voglia di fermarvi per l'inconveniente tecnico e continuate a pedale a velocità ridottà fino a casa con la ruota posteriore a terra. Ultimamente sembrerebbe che mi stò allenando in questo senso. I copertoni sono indistruttibili ma le camere, comunque vecchie e ultrasfruttate, le butto via.
Vado molto piano e cerco di non caricare troppo la posteriore, chiaramente sto parlando di brevi tratti di ciclabile asfaltata. Certo sarebbe meglio fermarsi e cambiare la camera, anche per non sollecitare troppo il cerchione.
... mi auguro con tutto il cuore che non ti capiti mai di forare tutte e due le ruote ... hi hi hi ...
Questa è proprio di ieri.
La mia dolce metà e di turno al lavoro quindi niente di meglio per scacciare la solitudine che fare un bel tour in MTB.
Il giro in verità aveva 3 scopi ben precisi:
1 - Come già detto scacciare la solitudine
2 - Provare la sella nuova in un giro decisamente lungo
3 - Fare l'ultimo giro sulla Scale 70 che devo dar via per motivi di spazio.
Da premettere che la Scale è tubless, ma siccome si sa che la fortuna è cieca, ma la iella ci vede benissimo, ho portato ugualmente con me tutta l'officina e la solita attrezzatura antiforatura che è sempre lì pronta, ma che non uso da un anno perchè chissà com'è non foro più...
Aggiungo che le camere d'aria di scorta erano nuove, comprate proprio l'anno scorso e mai aperte per paura di sciuparle in anticipo.
Il giorno di Pasqua avevo già pianificato tutto il percorso dividendolo in 2 tappe in tutto una 90ina di Km.
La prima tappa è andata bene a parte un cane da caccia che non la finiva di slinguazzarmi ed un serpente che mi ha fatto venire un accidente.
La seconda tappa dopo un rifornimento vitaminico è cominciata con vento contrario su asfalto e primi sintomi di stanchezza.
Comunque finalmente sono arrivato alla meta, un vecchio campetto per motocross attualmente frequentato molto dagli MTBiker.
Lì trovo un'altro folle come me che però sta andando via, quindi resto solo.
Il campetto è un pò in stato di abbandono, i track sono buoni, ma sulle curve in appoggio piene di erbaccia la visibilità a punti tradisce.
E mi tradisce a tal punto che dopo un paio di giri, proprio su una di quelle curve istintivamente freno e mi infilo verso l'interno della curva in mezzo all'erba alta.
Subito sento un sibilo, poi non lo sento più, lancio una veloce occhiata alla ruota posteriore e noto 4 spinacce infilate nella gomma, ma poco male si stà già riparando da sola.
Esco dal campo e mi rimetto sull'itinerario, ho circa 30 Km per tornare a casa di cui 20 di sterrati, ma tanto sono tranquillo.... ho l'attrezzatura.
Tutto tranquillo fino a 4Km da casa quando sento un urlo lacerante provenire dalla ruota posteriore; uno squarcio oltre 2cm a causa di un pezzo di vetro che non ho visto per la stanchezza.
Pazienza.... tanto ho l'attrezzatura.
Smonto la ruota, tolgo il "cadavere" (la gomma squarciata) e monto la copertura nuova, poi vado a mettere la camera d'aria e..........
.......ORRORE!!!
La camera d'aria si era ristretta.... no... la misura è sbagliata...
Sul fianco riporta 20x1,95-2,25, una camera per BMX.
Vabbè che le gambe non le sento pù ed il sedere implora "pietà", ma è da un'anno che mi porto in giro una camera d'aria che non serve a niente (in quest'occasione non è servita a un tubless), ma se avessi squarciato o forato in quest'ultimo anno e chissà a quanti Km da casa, come sarebbe finita?
Se per ogni imprecazione verso il negoziante che me l'ha venduta avessi volato per un metro, sarei arrivato a casa volando.
La mia dolce metà e di turno al lavoro quindi niente di meglio per scacciare la solitudine che fare un bel tour in MTB.
Il giro in verità aveva 3 scopi ben precisi:
1 - Come già detto scacciare la solitudine
2 - Provare la sella nuova in un giro decisamente lungo
3 - Fare l'ultimo giro sulla Scale 70 che devo dar via per motivi di spazio.
Da premettere che la Scale è tubless, ma siccome si sa che la fortuna è cieca, ma la iella ci vede benissimo, ho portato ugualmente con me tutta l'officina e la solita attrezzatura antiforatura che è sempre lì pronta, ma che non uso da un anno perchè chissà com'è non foro più...
Aggiungo che le camere d'aria di scorta erano nuove, comprate proprio l'anno scorso e mai aperte per paura di sciuparle in anticipo.
Il giorno di Pasqua avevo già pianificato tutto il percorso dividendolo in 2 tappe in tutto una 90ina di Km.
La prima tappa è andata bene a parte un cane da caccia che non la finiva di slinguazzarmi ed un serpente che mi ha fatto venire un accidente.
La seconda tappa dopo un rifornimento vitaminico è cominciata con vento contrario su asfalto e primi sintomi di stanchezza.
Comunque finalmente sono arrivato alla meta, un vecchio campetto per motocross attualmente frequentato molto dagli MTBiker.
Lì trovo un'altro folle come me che però sta andando via, quindi resto solo.
Il campetto è un pò in stato di abbandono, i track sono buoni, ma sulle curve in appoggio piene di erbaccia la visibilità a punti tradisce.
E mi tradisce a tal punto che dopo un paio di giri, proprio su una di quelle curve istintivamente freno e mi infilo verso l'interno della curva in mezzo all'erba alta.
Subito sento un sibilo, poi non lo sento più, lancio una veloce occhiata alla ruota posteriore e noto 4 spinacce infilate nella gomma, ma poco male si stà già riparando da sola.
Esco dal campo e mi rimetto sull'itinerario, ho circa 30 Km per tornare a casa di cui 20 di sterrati, ma tanto sono tranquillo.... ho l'attrezzatura.
Tutto tranquillo fino a 4Km da casa quando sento un urlo lacerante provenire dalla ruota posteriore; uno squarcio oltre 2cm a causa di un pezzo di vetro che non ho visto per la stanchezza.
Pazienza.... tanto ho l'attrezzatura.
Smonto la ruota, tolgo il "cadavere" (la gomma squarciata) e monto la copertura nuova, poi vado a mettere la camera d'aria e..........
.......ORRORE!!!
La camera d'aria si era ristretta.... no... la misura è sbagliata...
Sul fianco riporta 20x1,95-2,25, una camera per BMX.
Vabbè che le gambe non le sento pù ed il sedere implora "pietà", ma è da un'anno che mi porto in giro una camera d'aria che non serve a niente (in quest'occasione non è servita a un tubless), ma se avessi squarciato o forato in quest'ultimo anno e chissà a quanti Km da casa, come sarebbe finita?
Se per ogni imprecazione verso il negoziante che me l'ha venduta avessi volato per un metro, sarei arrivato a casa volando.
... miiiii che sfiga ... quindi ultimi 4 km a piedi ??? o manca la fine dell'avventura ??? ... ooohhh mi raccomando un cazziatone al tuo "si vende" ...
Mi immagino la scena di te che ti immagini te stesso , un'anno prima , mentre riponi la camera nuova nuova nell'apposito spazio e pensi , mhh , come ci sta comoda !
Chiudi , e vai
... miiiii che sfiga ... quindi ultimi 4 km a piedi ??? o manca la fine dell'avventura ??? ... ooohhh mi raccomando un cazziatone al tuo "si vende" ...
Il guaio che non era il mio "si vende".
Quelle camere d'aria erano state comprate in occasione di un'escursione in Basilicata da un "si vende" del posto ed erano di scorta per la bici di mia moglie.
Anche se volessi protestare a un'anno di distanza non ne varrebbe nemmeno la pena.
Il guaio che non era il mio "si vende".
Quelle camere d'aria erano state comprate in occasione di un'escursione in Basilicata da un "si vende" del posto ed erano di scorta per la bici di mia moglie. Anche se volessi protestare a un'anno di distanza non ne varrebbe nemmeno la pena.
... eeehhh amico mio ... allora il
lo meriti ... 
malgrado il tubeless, a fine discesa del monte catria. tutta a piedi fino al parcheggio fino a che un mio amico anima pia mi è venuto incontro con il furgone.
Il guaio che non era il mio "si vende".
Quelle camere d'aria erano state comprate in occasione di un'escursione in Basilicata da un "si vende" del posto ed erano di scorta per la bici di mia moglie.
Anche se volessi protestare a un'anno di distanza non ne varrebbe nemmeno la pena.
in questo caso vige la clausola Cat Sitway (si legge come è scritto , con un certo tono anglosassone , ma ha un significato nostrano )
[URL="http://attivissimo.blogspot.com/2008/12/attenti-alla-catsy-twoy-clause.html"][URL]http://attivissimo.blogspot.com/2008/12/attenti-alla-catsy-twoy-clause.html[/URL][/URL]
Cat Sitwoy è la giusta forma, l'ho imparata sul campo...
anzi off-road, dopo una serie incredibile di forature...
qualche settimana fa, solito percorso vicino a casa da una trentina di chilometri
non mi porto niente, tanto l'ho già fatto parecchie volte, è misto asfalto, carrareccia e solo la discesa è su sentiero, che vuoi che mi succeda...
pizzicare ovviamente! ed il lattice non ce l'ha fatta... avessi avuto almeno la pompa avrei potuto gonfiare un pelo e pazientare sperando nell'autoriparazione, ma quando ho sentito il posteriore molle il copertone era già troppo sgonfio per poter continuare a scendere in sella.
me la sono fatta a piedi fino a casa, 8 km, gran bella passeggiata
mai più uscire senza niente
non mi porto niente, tanto l'ho già fatto parecchie volte, è misto asfalto, carrareccia e solo la discesa è su sentiero, che vuoi che mi succeda...
pizzicare ovviamente! ed il lattice non ce l'ha fatta... avessi avuto almeno la pompa avrei potuto gonfiare un pelo e pazientare sperando nell'autoriparazione, ma quando ho sentito il posteriore molle il copertone era già troppo sgonfio per poter continuare a scendere in sella.
me la sono fatta a piedi fino a casa, 8 km, gran bella passeggiata
mai più uscire senza niente