Ora capisco il motivo del tuo nick,
8 toppe è da
guinness world record!!!!
Io il record ce l'ho con tutti i mezzi che guido, quest'anno ho già forato 2 volte con l'auto, una volta con la moto e una marea di volte in MTB, (una delle quali mentre percorrevo la corsia dei i box di 50 mt, ed andavo a prendere le toppe in auto con la RR 8.1 per riparare la ruota della Canyon
)
Caspita! Finalmente qualcuno con cui posso competere...
Comunque, giusto per essere precisi con la storia delle 8 toppe, erano 5 fori all'anteriore e 3 alla posteriore riparati in 4 tappe in quei pochi Km.
Era un tratto veramente maledetto irto di spine di tutti i tipi.
Per quanto riguarda le forature in tratti tranquilli anche in questo caso ne ho subita una che è da raccontare.
Ero su un tratto di trasferimento da un percorso ad un altro ed era estate, un tratto di litoranea in asfalto che costeggiava un camping con un'ombreggiante pineta.
A 2Km dall'inizio del successivo percorso off-road, trovo una coda i automobili ferme in fila, il solito intasamento domenicale.
Prendo a sorpassarle tutte dalla destra, percorrendo la ciclabile in parte sepolta da una coltre di aghi di pino.
Ma si sà che molti automobilisti proprio non riescono a stare correttamente in fila e sconfinano abbondantemente nella ciclabile, così mi trovo costretto a spostarmi ancora più a destra, fuori dalla ciclabile quasi a sfiorare il guard-rail dove lo strato di aghi di pino raggiunge uno spessore considerevole.
E proprio quello spessore considerevole nasconde la più infida delle insidie per un MTBiker, un fondo di bottiglia di birra che taglia impietosamente la copertura e la camera d'aria, uno squarcio di oltre 3cm che mi ha fermato in poco più di 10 metri.
In quell'occasione non avevo una copertura di riserva, però avevo 2 camere d'aria.
Quindi, smontata la ruota ho messo dentro una camera d'aria nuova, mentre con quella squarciata (tagliata a morsi) ho ricavato una toppa d'emergenza per contenere lo squarcio nella copertura.
Poi ho rigonfiato la ruota senza strafare, quindi me ne sono tornato a casa stando
molto attento a dove mettevo le
ruote.
La cosa più odiosa di quella foratura è stata che mentre riparavo la ruota mi sono vista passare davanti tutta la fila di macchine che prima avevo sorpassato, con i relativi accupanti a guardarmi (sghignazzando) nella mia
iellitudine.