Io continuo a dubitare.
Certo, dovrei provarla, così mi toglierei ogni dubbio.
Ma provate a seguire il mio ragionamento: c'è bisogno di provare una Ferrari per sapere che è veloce?
C'è bisogno di provare un fuoristrada per sapere che si arrampica bene?
C'è bisogno di provare l'Angelina (magari) per sapere che è gnocca?
Ecco, è per questo che ho dei dubbi.
Mi sembra un po' facile così: provala, se ti piace te la compri, se no no.
E bravi, questa è la logica del soddisfatti o rimborsati, formalmente corretta, ma non moralmente, in quanto permette al prodotto di svuotarsi di contenuti confidando nell'acquisto di alcuni tra i tanti che non lo vorranno.
Sto estremizzando, naturalmente, ma il solo fatto che dietro ad un prodotto non ci sia una risposta condivisa, il solo fatto che ci siano schieramenti, il solo fatto ancora che si sia costretti a mappare ogni 50 centimetri di un percorso per vedere dove va meglio una e va meglio l'altra, tutto ciò mi basta per dubitare.
L'ho già scritto, lo so anch'io che la bici perfetta non esiste, e che la specializzazione determina un frazionamento dei modelli, poche volte come in questo caso, però, questo nuovo standard mi sembra trasversale, di rottura, e che rischia di autoalimentarsi.
Io sarò conservatore, e la mia mtb ha 6 mesi, 26 pollici e 27 rapporti.
Ci può stare che qualcuno mi dica che con la corona da 10 mi cambierebbe la vita, porto pazienza, mi immagino mentalmente quanto poco me ne fotte di 7 centimetri di sviluppo metrico in più quando comunque vedo la madonna ad ogni tornante.
Però le 10 corone al limite potrei montarle.
Ma tre pollici in più no.
C'è poco altro oltre alle ruote, così invasivo.
Un produttore può tenerne conto oppure no.
E noi dietro.
Claudio