La mia Marathon Bile del Trasimeno:
Vista la levataccia che obbligherebbe chi, come me, abita distante, parto il sabato pomeriggio con il camper, sperando di dormire tranquillo e poter fare il check tessera.
Arrivo e, non sapendo dove andare, mi fermo di fronte un negozio di bici a chiedere informazioni. La risposta? 'DOVREBBE essere laggiù, giri di qua e di là, e sei arrivato'. A parte che eravamo a 300 metri, ma quel dovrebbe mi ha lasciato di stucco, capisco se ero entrato in farmacia, ma un bicivendolo...
Comunque mi presento alla partenza e ancora stanno montando le strutture: non ci sono i giudici e un omino mi informa che si farà tutto la mattina dalle 7 alle 8 'Tanto facciamo presto'.
Non c'è la sosta camper e quindi decido di appoggiarmi ad un vicinissimo campeggio: il lago è veramente notevole, mi stupisco sempre nel trovare posti bellissimi a 4 passi da casa. Soppeso le montagne intorno e mi dico 'Non possiamo fare il giro, è veramente immenso. Sicuramente sarà solo una parte'. Mai pensiero più sbagliato...
Cena, Tv e nanna, sveglia sulle 6:45.
Tessera, numero, riscaldamento e via alla partenza. Finalmente conosco Azazhel, quella simpatica biker che riesce a mettersi il casco nonostante la capigliatura. Attenzione ragazzacci, è una bella ragazza, io vi ho avvertiti...
Al via ci attende un trasferimento di 7 km che ci porta, tutti incolonnati a velocità ridicole al via vero e proprio.
Quella che doveva essere una lunga serie di saliscendi (a me l'avevano descritta come una serie di stradoni su e giù ma nulla di che) si è dimostrata invece una lunga serie di pietraie in salita e discesa, radici e sabbia, alcuni punti in discesa hanno costretto molti a fermarsi, alcune salite ne hanno costretti altrettanti a spingere. Ho cercato di bere regolare e mangiare, ma devo dire che è veramente difficile farlo senza fermarsi.
L'ultima salita arriva prima di quanto mi aspettassi e la supero 'agevolmente' (la psiche è una cosa fantastica, salivo dicendo 'dai che dopo è peggio'. Non avevo capito che era quella). Vedo in lontananza un mio compagno di squadra, lo voglio riprendere: Lo trovo nell'ultima discesa, fermo di fronte ad un tratto veramente stile DH: lo sfilo e lui mi fà 'Voglio proprio vedere dove passi'. Sono talmente concentrato che non gli rivolgo neanche un'occhiata (è un amico, ma in quel momento non potevo proprio) e supero agevolmente l'ostacolo: mi sono dato una virtual-pacca sulle spalle.
Restano solo gli ultimi 15 km: una pianura senza fine, rettilinei a perdita d'occhio, veramente demoralizzante.
A circa 10 km arrivano i crampi: sento l'interno coscia che inizia a mordere e rallento immediatamente, non voglio assolutamente bloccarmi. Intanto che sciolgo la gamba (era la sinistra, ho continuato a girare spingendo di destra e quasi nulla con la sinistra). Mi stò ancora massaggiando che un gruppetto di tre mi supera (tra loro il mio compagno superato in discesa). Fortunatamente avevo sciolto il crampo e mi accodo subito.
Tiriamo a turno, il Diavolo tentatore ha provato 3 volte a farmi fermare (Azazhel, passa a un paio di righe sotto, please). In 2 km una sequenza di 3 culi da favola, non si fanno queste cose. Ma non mollo, mi ritrovo a tirare e inizio ad andare via. Mi segue il mio compagna che, una volta staccati gli altri due mi invita a trattenermi per il finale.
L'arrivo è come una visione: finalmente si scende, dopo 3:45 (più circa 20-30 minuti per il trasferimento iniziale). Le gambe erano talmente malridotte che non ce la facevo a fare un benchè minimo allungamento.
Azazhel mi informa della sua ottima prova (come sempre). Il vederla bella vestita e profumata mi ha fatto rosicare non poco, avrei pagato oro per una doccia immediata.
Rientro mestamente al camper ad una velocità ridicola, le gambe proprio non ne vogliono sapere di girare.
A tutt'oggi sono uno straccio, mi sento debole e mi duole una gamba.
Note 'tenniche': la sella mi ha fatto vedere le stelle, gli ultimi scatti a pochi km dall'arrivo li facevo in fuorisella per dare un minimo sollievo al mio culetto. Sempre verso la fine non ce la facevo a tirare su la testa, il collo mi faceva un male cane. Ho fatto tutta la pianura a testa bassa, ogni tanto alzavo per controllare e subito giù.
La bici è stata la più brava, si è comportata benissimo e non mi ha dato un problema, mi ha fatto sentire orgoglioso di averla.
Sono felice che si ripeterà tra un anno, spero di dimenticare e ripresentarmi più pronto che mai