Nei miei vari pellegrinaggi gravity tra Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia e Trentino, mi ritrovo sempre a fare la mosca bianca. Ovvero ci sono io sulla mia "biciclettina" rossa (così me la chiamano), caschetto a scodella e niente
protezioni, e poi una serie di Power Ranger che sembrano motocrossisti distratti che hanno dimenticato a casa il motore.
Alcuni tra i Power Ranger si tirano certi salti da film che (ovviamente) io non mi sognerei mai (spacco tutto anche se lo prendo bene... tipo che mi arriva il tappo del rebound in un occhio su una compressione...), ma la maggior parte di loro fa le mie stesse linee, qualche saltino e basta. Ho provato a mettermi in scia, ma quando arrivano i tratti tartassati, specie quelli in ingresso curva, quelli sbatacchiano, io svolazzo, perdo proprio l'assetto, la linea e anche le mutande se non sto attento. Devo filare sui bordi, o tutto interno o tutto esterno, per cercare linee più filanti, o perdo subito il contatto, la
catena, la dentiera (sono vecchio).
Allora una mattina mi sveglio tutto pieno di voglia di rivincita dei nerds, vado in uno shop apposito e mi
noleggio un biciclettone da 18 chili con la doppia e 220 metri (no, chilometri, và) di escursione, dischi che sembrano hula-hop, gomitiere, ginocchiere e casco integrale, e mò vediamo...
In effetti i tratti tartassati me li passavo sparando dritto nel mezzo, badando più alla mia posizione sul mezzo che ad altro. Però la prima cosa che ho notato è che andavo lungo. Cioè, più veloce certamente, in certi tratti dove la Reign mostra i limiti della bici da AM pedalato, ma molto più approssimativo in quanto a traiettoria. Il carroarmato da discesa filava come un TGV, ma del TGV mostrava anche l'indole pigra e la tendenza all'inerzia.
La Reign, al confronto, è una vera e propria lama di rasoio. Non importa se sto andando a 5 all'ora o a 35 (che su un sentiero nel bosco tra gli alberi non è andare pianissimo, secondo me), la mia ruota davanti va esattamente dove voglio che vada, con un margine di errore irrisorio (centimetri).
Precisione totale.
Con la bici da cinghiale ignorante imposto una certa linea e poi c'è poco da fare, devo lavorare un casino col corpo per chiudere prima una curva e trovarmi messo bene per quella successiva, se sbarello un poco e perdo mezzo metro hai voglia a riguadagnarlo, per tornare giusto mettiamo su una sequenza di curve un minimo impiccata. Con la Reign dove una bici da FR sbacchetta io salto, però appena atterro la metto abbastanza dove voglio.
Taglio, chiudo, correggo... e alla fine mi diverto molto di più, questa è la mia personale conclusione, e i gusti sono gusti, forse avrei dovuto fare il chirurgo da grande...
Baci e abbracci,
M.