altrimenti ci sarebbe anche la prima tappa del giro estivo del 2006 da rifare che non sarebbe niente male soprattuto per il vallone superiore del sabbione
Prima tappa
La partenza avviene su bella strada militare che dal Colle di Tenda si stacca sulla destra, la salita è molto agevole, si transita dal Forte de la Marguerie e si continua fino a quando non si incontra dopo 8 km dalla partenza a quota 1994 m la deviazione a destra in ripida salita inerbita per il Colle del Sabbione, in corrispondenza della palina segnavia n. 376.
Dopo un breve tratto molto pendente il sentiero spiana e con un lungo traverso a tratti non pedalabile ci si porta fino al Colle del Sabbione a quota 2230 m dopo 13km dalla partenza.
Sarà per la fatica fatta, sarà per la mancanza di ossigeno al cervello ma perdiamo quasi mezzora per trovare il sentiero che ci porterà al Col del Vej del Bouc, chiediamo anche informazioni ad una coppia di escursionisti francesi senza successo; poi come per caso ci accorgiamo che il sentiero parte esattamente a pochi metri da dove ci siamo fermati.
Inizia così una lunga salita a spinta su di un sentiero militare spesso molto rovinato e mai pedalabile.
La fatica viene però ripagata da un panorama fantastico, siamo nella parte sommitale della Valle del Sabbione nei pressi del Ricovero Vernasca quota 2536 m, siamo circondati da camosci e stambecchi che ci osservano incuriositi, siamo lunica presenza umana nel raggio di molti chilometri e ci sentiamo davvero fortunati a poter godere di questo ambiente.
La salita termina al Col del Vej del Bouc a quota 2627 m al km 15,32, nei cui pressi sorge un vecchio ricovero militare oggi residenza di camosci che sfrattiamo per poter mangiare il nostro meritato panino allasciutto, infatti da quasi unora piove e nubi minacciose e gonfie ci avvolgono, in tutto abbiamo spinto per oltre 2 ore e mezza, dato che abbiamo sbagliato strada allaltezza del ricovero Vernasca perdendo così quasi unora.
Terminato il meritato panino iniziamo la discesa verso il Lago del Vej del Bouc che ci attende 600 metri più a valle al km 18,07, la discesa è inizialmente su stretti tornanti con fondo di pietre smosse. Dopo alcuni tornanti Savio forse a causa del fondo bagnato, forse a causa del peso dello
zaino cade malamente con lo sgancio rapido del pedale sinistro che non si apre, torcendogli la caviglia.
Sperando che non sia nulla di grave continuiamo a scendere, sempre con la pioggia ad accompagnarci fino a quando non incontriamo la strada sterrata a quota 1430 m al km 23,36, che ci conduce rapidamente fino alla strada asfaltata che incontriamo a quota 1245 m. al km 28,56, in corrispondenza della Casa di caccia, dove cessa di piovere e dove veniamo avvolti nella canicola estiva.
La discesa continua veloce su asfalto fino allaltezza di Ponte Murato passando per il Lago della Piastra a quota 957 m e percorrendo tutta la Valle Gesso di Entracque.
Anche per questo giro bisogna organizzare il recupero macchine