Tassa sul lusso

  • Cominciano a vedersi in giro le prime bici con il nuovo motore Bosch SX, la drive unit per le ebike leggere del marchio tedesco. Dopo la Canyon Neuron ON Fly è la volta della Mondraker Dune. Andiamo a vedere nel dettaglio le differenze fra il CX full power e l’SX, quanto quest’ultimo sia potente e quale autonomia offre con la sua batteria standard di 420WH.
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mpfreerider

Biker grossissimus
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provincia di Torino
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Specialized
si pero se lo stato deve prendere dei soldi per coprire il "buco"(impresa impossibile) è meglio che chieda 15000 euro a loro che 1000 a noi.
Ovvio che è un po una bastardata, ma almeno cerchiamo non di livellare tutti, ma di agevolare meglio noi.
Certo che se a noi continuano a chiedere lo stesso a me non me ne frega niente se quegli sberleffi pagano o no a me non cambia e non voglio "vendicarmi" vedendoli tassati; e siccome sicuramente le tasse non diminuiranno mai, anzi preghiamo che non aumentino che non la facciano nemmeno, come al solito serve a loro non a noi, un governo egoista punto
 

Miguel

Biker superis
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gargano
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Tu parti dal presupposto che tutte le persone che sono ricche o che comunque hanno un modesto capitale da parte abbiano corso dei rischi economici ed imprenditoriali. Mi dispiace farti presente che in italia ci sono molti imprenditori che i soldi li hanno fatti con alleanze politiche o facendo niente (vedi molti politici) o addirittura rubando o non pagando le tasse.
Io sono daccordo con te che MOLTE persone abbiano avuto il coraggio di rischiare e quindi meritano quel lusso che hanno...però è secondo me anche giusto che paghino un po' di più degli altri per quel lusso! Sono dell'opinione che se uno può permettersi una barca da 100000 euro possa anche pagare 1000 euro di tassa sul lusso senza problemi!!
Se per te questo vuol dire essere invidioso mi dispiace per te...secondo me vuol dire solamente avere una tassazione più equa in cui tutti pagano QUELLO CHE POSSONO e contribuiscono ad avere una società più giusta...

Certo! Questo deve essere il presupposto. Tutto il resto sono luoghi comuni (vedi stipendi dei politici) e pregiudizi.
E poi, perchè un imprenditore non può avere amicizie politiche? L'imprenditore fa bene il suo mestiere se le amicizie, le pubbliche relazioni, fanno in modo che la sua azienda possa arrivare ad un profitto sempre maggiore.
A proposito, in molti casi le amicizie politiche sono deleterie (non ci sono sempre gli stessi a governare) altro che rischio!
Se alcuni arrivano ad avere successo senza il "rischio", con marchingegni ai margini della legalità, non puoi far pagare l'assenza dei controlli o le lacune legislative a chi i soldi li fa legalmente e con il duro lavoro.
 

resina65

Biker grossissimus
18/5/06
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imperia
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il topic riguarda la "tassa sul lusso in sardegna".
Se poi sforiamo nel come qualcuno riesce ad avere dei redditi (illegali o con amicizie che danno vantaggi abusando della loro posizione...)....
Io sono contrario alla tassa sul lusso, in quanto tassa generalizzata (altro es: a parità di reddito "legale" uno si compra un mini aereo e fa le vacanze a Dubai e l'altro si compra la barca e va in Sardegna), ma se poi vogliamo parlare di sistemi di tassazione o sistemi di evasione ......allora andiamo O.T.
 

fabiusfabio

Biker forumensus
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Scorzè VE
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Certo! Questo deve essere il presupposto. Tutto il resto sono luoghi comuni (vedi stipendi dei politici) e pregiudizi.
E poi, perchè un imprenditore non può avere amicizie politiche? L'imprenditore fa bene il suo mestiere se le amicizie, le pubbliche relazioni, fanno in modo che la sua azienda possa arrivare ad un profitto sempre maggiore.
A proposito, in molti casi le amicizie politiche sono deleterie (non ci sono sempre gli stessi a governare) altro che rischio!
Se alcuni arrivano ad avere successo senza il "rischio", con marchingegni ai margini della legalità, non puoi far pagare l'assenza dei controlli o le lacune legislative a chi i soldi li fa legalmente e con il duro lavoro.

Evidentemente abbiamo due modi di vedere la società diversi...
Io sono per avere una società e un metodo di tassazione più giusto dove ognuno paga secondo le sue disponibilità economiche..tu sei per avere un metodo di tassazione all'americana dove c'è una disparità enorme tra ricchi e poveri...
peace :prost:
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Secondo me c'è molta confusione e molti preconcetti, da una parte e dall'altra.

In linea di teoria, una "tassa sul lusso" è sbagliata in quanto la Costituzione prevede che la tassazione dei cittadini avvenga in funzione della capacità contributiva: una volta pagate le tasse (tra l'altro più alte per chi guadagna di più) non è giustificabile la maggiore imposizione sul modo di spendere il rimanente. La pratica è però ben differente, e tutti i governi di qualsiasi colore che vogliano realmente aumentare il gettito fiscale in un modo o in un altro di fatto usano tasse patrimoniali o sui consumi, di fatto perchè è un sistema che garantisce la certezza delle entrate e perchè su beni di un certo valore sono accettate più facilmente dalla maggioranza della popolazione che, a torto o a ragione, considera più accettabile un "supplemento" di tassazione sui beni "di lusso". Non si tratta in questo caso di "invidia" o "pregiudizio" (spiegazione semplice e suggestiva ma ahimè troppo semplicistica e banale) quanto di un semplice meccanismo di disinteresse: alla "casalinga di Voghera" non interessa la correttezza formale, costituzionale o morale della tassazione di un bene ampiamente fuori della sua portata.

Detto questo, la leva fiscale può essere usata in maniera da orientare l'economia. Non è detto che, nel caso specifico della Sardegna, la presenza di una tassa su certi beni automaticamente provochi perdite economiche. Per esempio potrebbero esserci ma inferiori agli introiti, oppure potrebbero esserci obiettivi non solo finanziari. Non so se sia questo il caso, ma potrebbe essere un tentativo di sfoltire il turismo e mantenere un' immagine di elite...

@Miguel: non sono in questione le amicizie politiche di una certa parte di imprenditori, nè la possibilità di fare pubbliche relazioni e lobbying, anche se preferirei una situazione alla luce del sole come negli USA. Una parte dell' imprenditoria italiana (così come della classe politica) è drammaticamente inadeguata al mondo moderno, per formazione e mentalità. Sono quelli che hanno preferito "investire" in yacht e ville ai Caraibi anzichè in innovazione, o come la FIAT giocare al piccolo finanziere anziche pensare a costruire le automobili. Per non parlare poi di chi si occupa non di produrre beni e servizi validi, creare valore per gli azionisti, occupazione per i dipendenti e vivaddio anche profitti per sè, ma esclusivamente di sfruttare le rendite di posizione e gli oligopoli a danno dei consumatori e del sistema paese.
 

XANDER

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il Verde Mugello
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W la tassa sul Lusso, W la Sardegna!
La tassa che gli hanno chiesto equivale a quanto consuma un loro yacht il 10 minuti, e son tutti lì a piangere miseria :cry: ..... ma che vadano a :$$$: in Corsica, in Svizzera o in qualsiasi altro posto dove trovano qualcuno che gli lecchi il cu... che di parassiti come loro non ce ne facciamo nulla in Italia :down:
 

muldox

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Valtellina
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Cube Stereo 29
Ragazzi, se non si mantiene un tono civile il topic viene chiuso :il-saggi: .
Io però non ho capito una cosa: questi soldi vengono chiesti a chi ormeggia la barca in un determinato posto? Se sì non vedo come possa essere definita una tassa sul lusso. Troverei più adeguata la definizione "parchimetro del mare".
 

sembola

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Ragazzi, se non si mantiene un tono civile il topic viene chiuso :il-saggi: .
Io però non ho capito una cosa: questi soldi vengono chiesti a chi ormeggia la barca in un determinato posto? Se sì non vedo come possa essere definita una tassa sul lusso. Troverei più adeguata la definizione "parchimetro del mare".

Non è solo quello, il nome è suggestivo ma molto giornalistico, la L.R.4 dell '11/06/2006 prevede imposte regionali sulle plusvalenze da vendite dei fabbricati adibiti a seconde case entro 3 km dalla costa, sul possesso di seconde case ad uso turistico sempre entro 3km dalla costa, e sullo scalo di aeromobili e natanti dal 1° giugno al 30 settembre. Dall' applicazione sono esclusi i residenti nell' isola.
 

alexxangel

Biker augustus
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Esempio 1: reddito al netto delle tasse 1.000 euro al mese. Dopo anni di sacrifici (nessuna vacanza, macchina vecchia, casa misera, ecc.) decido di spendere Euro 100.000 per comprare una Porsche.
Esempio 2: reddito al netto delle tasse 5.000 euro al mese. Dopo 1anno e mezzo mi compro la stessa Porsche.
Perché nel primo caso dovrei pagare delle tasse sul lusso, quando non ho fatto vacanze, ho una casa misera, nessun vizio, ma solo il grande desiderio di girare in Porsche e tutti i miei risparmi li ho messi lì.
.


nel primo caso secondo me dovresti pagare pure più degli altri.........:loll:
Scusa ma hai fatto un esempio fantascientifico....:-P perche' penso che nessun essere umano con un po' di sale in zucca, guadagnando 1000 euro al mese, avendo una macchina misera e una casa vecchia e non abbia fatto nessuna vacanza, spenda una barca di soldi per una porsche che OLTRETUTTO non và solo comprata ma SOPRATTUTTO MANTENUTAAAA....:nunsacci: ...E visto che, nella tua "miseria" ti puoi mantenere la porsche, tanto vale che paghi la "tassa di lusso"....i soldi li troverai di sicuro anche per pagare quella....magari mangi la pasta un giorno si e uno no.....tanto mi pare che la cosa essenziale qui sia avere la porsche....:loll: :loll: :loll:
Scusa ma ci sta tutta la battuta.....Troppo divertente......:smile: :smile: :smile:
 

resina65

Biker grossissimus
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imperia
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nel primo caso secondo me dovresti pagare pure più degli altri.........:loll:
Scusa ma hai fatto un esempio fantascientifico....:-P perche' penso che nessun essere umano con un po' di sale in zucca, guadagnando 1000 euro al mese, avendo una macchina misera e una casa vecchia e non abbia fatto nessuna vacanza, spenda una barca di soldi per una porsche che OLTRETUTTO non và solo comprata ma SOPRATTUTTO MANTENUTAAAA....:nunsacci: ...E visto che, nella tua "miseria" ti puoi mantenere la porsche, tanto vale che paghi la "tassa di lusso"....i soldi li troverai di sicuro anche per pagare quella....magari mangi la pasta un giorno si e uno no.....tanto mi pare che la cosa essenziale qui sia avere la porsche....:loll: :loll: :loll:
Scusa ma ci sta tutta la battuta.....Troppo divertente......:smile: :smile: :smile:

Peccato; credevo che gli esempi volutamente estremizzati servissero a chiarire. A qualcuno sono serviti, ad altri no.
 

geppo960

Biker grossissimus
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Roma NW
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Se c'e' una cosa che odio io sono i condoni, che per riuscire a recuperare le briciole di ciò che si è evaso, si passa sopra a delle schifezze immani.
Ad esempio tanto per restare in tema di sardegna, io invece di condonare i costruttori abusivi sulla costa, avrei fatto un bel decreto che distruggeva tutte e sottolineo tutte (baracche comprese di baraccati e ville comprese i villani) che rientrano nei 300 metri dalla costa del mare, la natura e la bellezza dei posti non può essere mai in nessun modo esclusività di alcuni, è una cosa che lede i diritti umani, come far male a una persona.
Pe quanto riguarda la legge sul lusso, per chi e' veramente ricco è solo un modo per dire che poi lui è uno che paga più tasse di altri, tanto se da una parte gli escono di sicuro trova agganci politici e modo di farli rientrare da un'altra, ma se invece di tassare tu gli dici : "no col tuo panfilo non ancori a 20 metri dalle coste dove ci si puo' andare a fare il bagno" allora sono piu contento, oppure "col tuo motoscafo da 8000 cavalli" te ne stai a 2 miglia dalla costa ad impuzzonire l'aria se sei sotto costa vai a 5 km orari o a vela".
Queste sono le vere cose da far recepire alla gente.
Per me il ricco può fare il ricco quanto vuole ed è giusto, ma non si vengano a ledere i diritti altrui, perchè anche io che non ho una lira devo poter vedere il panorama che vedi tu dalla villa sul golfo.
Sono stato in bike ad Ansedonia vicino roma, uno splendido promontorio sopra una insenatura naturale e cosa ho visto? case, ville, villette cancelli e tutto asfalto tutto un divieto nemmeno il mare si riesce a scorgere salendo le vie del promontorio. Che schifo !!!!
:-(
 

Miguel

Biker superis
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gargano
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Secondo me c'è molta confusione e molti preconcetti, da una parte e dall'altra.

In linea di teoria, una "tassa sul lusso" è sbagliata in quanto la Costituzione prevede che la tassazione dei cittadini avvenga in funzione della capacità contributiva: una volta pagate le tasse (tra l'altro più alte per chi guadagna di più) non è giustificabile la maggiore imposizione sul modo di spendere il rimanente. La pratica è però ben differente, e tutti i governi di qualsiasi colore che vogliano realmente aumentare il gettito fiscale in un modo o in un altro di fatto usano tasse patrimoniali o sui consumi, di fatto perchè è un sistema che garantisce la certezza delle entrate e perchè su beni di un certo valore sono accettate più facilmente dalla maggioranza della popolazione che, a torto o a ragione, considera più accettabile un "supplemento" di tassazione sui beni "di lusso". Non si tratta in questo caso di "invidia" o "pregiudizio" (spiegazione semplice e suggestiva ma ahimè troppo semplicistica e banale) quanto di un semplice meccanismo di disinteresse: alla "casalinga di Voghera" non interessa la correttezza formale, costituzionale o morale della tassazione di un bene ampiamente fuori della sua portata.

Detto questo, la leva fiscale può essere usata in maniera da orientare l'economia. Non è detto che, nel caso specifico della Sardegna, la presenza di una tassa su certi beni automaticamente provochi perdite economiche. Per esempio potrebbero esserci ma inferiori agli introiti, oppure potrebbero esserci obiettivi non solo finanziari. Non so se sia questo il caso, ma potrebbe essere un tentativo di sfoltire il turismo e mantenere un' immagine di elite...

@Miguel: non sono in questione le amicizie politiche di una certa parte di imprenditori, nè la possibilità di fare pubbliche relazioni e lobbying, anche se preferirei una situazione alla luce del sole come negli USA. Una parte dell' imprenditoria italiana (così come della classe politica) è drammaticamente inadeguata al mondo moderno, per formazione e mentalità. Sono quelli che hanno preferito "investire" in yacht e ville ai Caraibi anzichè in innovazione, o come la FIAT giocare al piccolo finanziere anziche pensare a costruire le automobili. Per non parlare poi di chi si occupa non di produrre beni e servizi validi, creare valore per gli azionisti, occupazione per i dipendenti e vivaddio anche profitti per sè, ma esclusivamente di sfruttare le rendite di posizione e gli oligopoli a danno dei consumatori e del sistema paese.

Mi trovi d'accordo quasi su tutto da te esposto, hai dato una spiegazione non semplicistica e banale alla eventuale reazione della casalinga di Voghera alla tassazione dei beni di lusso.
So benissimo che molti imprenditori italiani preferiscono "investire" in beni di lusso o altre "cialtronerie" anzichè in ricerca e contestuale sviluppo delle proprie imprese, come fanno peraltro molti imprenditori italiani che si distinguono dai colleghi stranieri per la produzione nel settore nautico.
So benissimo che se qualcuno puo permettersi di fare ciò, qualche "altro" glielo permette"..(Mi riferisco ai cosiddetti "cuscinetti sociali" che sono sempre lì pronti a soccorrere i cattivi industriali) la tua fattispecie esposta calza a pennello.
So altrettanto benissimo che tutto ciò rientra giustamente nella legalità e che fino a quando non ci saranno leggi che obbligherano gli imprenditori a investire in un certo modo anzichè in un altro (ne va la libertà di mercato), la casalinga di Voghera sarà anche libera di non preoccuparsi di chi acquista e produce beni di lusso che non potrà mai avere. Anche se un po' di speranza gliela darei, avrà dei "sogni" anche la casalinga di Voghera!
A proposito, faccio una considerazione semplicistica e banale: se il marito della casalinga lavorasse in un cantiere nautico che si vedesse ridurre le commesse per tassazioni eccessive a carico di chi acquista quel tipo di beni?
Si, discorso un pò paradossale, tanto quanto scegliere di tassare le barche che si permettono di "violare" la Sardegna anzichè le bighe costose e soprattutto le moto altrettanto costose che entrano nella mia cara "Foresta Umbra". o-o
 

sembola

Moderatur cartesiano
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Sono stato in bike ad Ansedonia vicino roma, uno splendido promontorio sopra una insenatura naturale e cosa ho visto? case, ville, villette cancelli e tutto asfalto tutto un divieto nemmeno il mare si riesce a scorgere salendo le vie del promontorio. Che schifo !!!!
:-(

Ehm... vicino ROMA??? l'ultima volta che ci sono stato era a sud dell' Argentario...:nunsacci:
 

BRETT

Biker poeticus
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Ragazzi, se non si mantiene un tono civile il topic viene chiuso :il-saggi: .
Io però non ho capito una cosa: questi soldi vengono chiesti a chi ormeggia la barca in un determinato posto? Se sì non vedo come possa essere definita una tassa sul lusso. Troverei più adeguata la definizione "parchimetro del mare".

<<Art. 4
Imposta regionale su aeromobili ed unità da diporto
1. A decorrere dall’anno 2006 è istituita l’imposta regionale sugli aeromobili e le unità da diporto.
2. Presupposto dell’imposta sono:
a) lo scalo negli aerodromi del territorio regionale degli aeromobili dell’aviazione generale di cui all’articolo 743 e seguenti del Codice della navigazione adibiti al trasporto privato, nel periodo compreso dal 1° giugno al 30 settembre;
b) lo scalo nei porti, negli approdi e nei punti di ormeggio ubicati nel territorio regionale delle unità da diporto di cui al decreto legislativo 18 luglio 2005, n. 171, nel periodo compreso dal 1° giugno al 30 settembre.
3. Soggetto passivo dell’imposta è la persona o la società avente domicilio fiscale fuori dal territorio regionale che assume l’esercizio dell’aeromobile ai sensi degli articoli 874 e seguenti del Codice della navigazione, o che assume l’esercizio dell’unità da diporto ai sensi degli articoli 265 e seguenti del Codice della navigazione.
4. L’imposta regionale sugli aeromobili è dovuta per ogni scalo, quella sulle imbarcazioni e le navi da diporto è dovuta annualmente. Essa è stabilita nella misura di:
a) euro 150 per gli aeromobili abilitati fino al trasporto di quattro passeggeri;
b) euro 400 per gli aeromobili abilitati al trasporto da cinque a dodici passeggeri;
c) euro 1.000 per gli aeromobili abilitati al trasporto di oltre dodici passeggeri;
d) euro 1.000 per le imbarcazioni di lunghezza compresa tra 14 e 15,99 metri;
e) euro 2.000 per le imbarcazioni di lunghezza compresa tra 16 e 19,99 metri;
f) euro 3.000 per le navi di lunghezza compresa tra 20 e 23,99 metri;
g) euro 5.000 per le navi di lunghezza compresa tra 24 e 29,99 metri;
h) euro 10.000 per le navi di lunghezza compresa tra 30 e 60 metri;
i) euro 15.000 per le navi di lunghezza superiore ai 60 metri.
Per le unità a vela con motore ausiliario l’imposta è ridotta del 50 per cento.
5. Sono esenti dall’imposta le navi adibite all’esercizio di attività crocieristica e le imbarcazioni che vengono in Sardegna per partecipare a regate di carattere sportivo; non sono soggette, altresì, al pagamento della presente imposta le unità da diporto che sostano tutto l’anno nelle strutture portuali regionali.
6. L’imposta è versata, entro dodici ore dall’arrivo degli aeromobili e delle unità da diporto negli aerodromi, nei porti, negli approdi e nei punti d’ormeggio ubicati nel territorio regionale ai soggetti incaricati
della riscossione, i quali rilasciano un contrassegno comprovante l’assolvimento dell’obbligo tributario.
7. La riscossione del tributo può essere affidata dalla Giunta regionale mediante apposita deliberazione:
a) al corpo forestale regionale;
b) al personale dell’Amministrazione regionale;
c) ai soggetti che gestiscono gli aerodromi, i porti, gli approdi e i punti d’ormeggio ubicati nel territorio regionale, previa stipula di apposita convenzione nella quale è previsto, in favore degli stessi soggetti, il riconoscimento di un aggio pari al 5 per cento del gettito del tributo riscosso.
8. I soggetti incaricati della riscossione procedono, settimanalmente, con le modalità previste da apposita deliberazione della Giunta regionale, al riversamento in tesoreria regionale del tributo percetto, al netto degli eventuali aggi ad essi spettanti. Con la predetta deliberazione sono altresì disciplinate le caratteristiche dei contrassegni e i dati che negli stessi devono essere riportati per individuare gli aeromobili e le unità da diporto.
9. I soggetti incaricati della riscossione sono obbligati a verificare il corretto adempimento dell’obbligazione tributaria e a trasmettere periodicamente i dati e le informazioni concernenti l’individuazione dell’effettivo numero degli scali degli aeromobili e dei natanti che hanno sostato nel periodo 1° giugno-30 settembre nei porti, negli approdi e nei punti d’ormeggio ubicati nel territorio. Entro il 31 ottobre di ciascun anno sono obbligati a presentare all’Amministrazione regionale un rendiconto amministrativo delle somme incassate secondo le modalità previste con deliberazione della Giunta regionale.
10. L’agente della riscossione che non provvede, in tutto o in parte, a riversare settimanalmente in tesoreria regionale il gettito riscosso, è soggetto alla sanzione amministrativa pari al 30 per cento dell’imposta non versata. Per il mancato o ritardato adempimento degli obblighi previsti al comma 8, è soggetto alla sanzione amministrativa da euro 1.032 a euro 7.746.
11. Gli impiegati dell’Amministrazione regionale appositamente autorizzati e muniti di appositi cartellini identificativi, possono effettuare direttamente controlli presso gli scali portuali ed aeroportuali.
12. Il recupero dell’imposta dovuta e non versata avviene con avviso di accertamento recante la liquidazione dell’imposta dovuta e delle relative sanzioni ed interessi al saggio legale da notificarsi, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui avrebbe dovuto essere versata l’imposta di cui al comma 6. La notificazione dell’avviso di accertamento può essere effettuata, oltre che con le regole previste dall’articolo 60 del decreto del Presidente della Repubblica n. 600 del 1973, anche a mezzo posta mediante raccomandata con avviso di ricevimento. L’avviso di accertamento deve essere motivato in relazione ai presupposti di fatto e alle ragioni giuridiche che lo hanno determinato. Se la motivazione fa riferimento ad un altro atto non conosciuto né ricevuto dal contribuente, questo deve essere allegato all’atto che lo richiama, salvo che quest’ultimo non ne riproduca il contenuto essenziale.
13. Il contribuente destinatario dell’avviso di accertamento può, entro il termine previsto per la proposizione del ricorso, procedere alla definizione dell’atto con le regole e con gli effetti previsti dall’articolo 15 del decreto legislativo n. 218 del 1997.
14. Le somme liquidate nell’avviso di accertamento dalla Regione per imposta, sanzioni ed interessi e non versate entro il termine previsto dal comma 13 sono riscosse coattivamente mediante iscrizione a ruolo, da effettuarsi, a pena di decadenza e secondo le disposizioni contenute nel decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973, entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui l’avviso di accertamento è divenuto definitivo per mancata impugnazione o a seguito di sentenza passata in giudicato favorevole in tutto o in parte all’Amministrazione.
15. Il contribuente può chiedere alla Regione Sardegna il rimborso delle somme versate e non dovute entro il termine decadenziale di tre anni dal giorno del pagamento dell’imposta.
16. Chi non esegue in tutto o in parte i versamenti dell’imposta dovuta o li esegue tardivamente è soggetto alla sanzione amministrativa pari al 100 per cento dell’importo non versato.>>
 

sembola

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A proposito, faccio una considerazione semplicistica e banale: se il marito della casalinga lavorasse in un cantiere nautico che si vedesse ridurre le commesse per tassazioni eccessive a carico di chi acquista quel tipo di beni?
La tua non è affatto una considerazione paradossale ma sensata. Non credo tuttavia che una tassazione come quella varata dalla Sardegna (ammesso che sia compatibile con il dettato costituzionale e le regole europee) possa scoraggiare la nautica. Il mercato della nautica va di pari passo con l'andamento economico, quando l'economia tira le imbarcazioni si vendono e viceversa.
 

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