Che ne dite di una tassa sull'invidia e il pregiudizio?
Che ne dite di una tassa sull'invidia e il pregiudizio?
le trattenute includono anche la previdenza sociale e la tua pensione non sono tutte tasse ma intendo avendo uno stipendio cosi basso non dovresti pagare quelle sul reddito
Un'altra affermazione che mi fa pensare tu abbia una strana idea del nostro paese...
Forse non hai visto la mia domanda... non vorrei essere indiscreto, ma quanti anni hai?
potresti spiegarti meglio?
.....Se penso poi alla mia vicina, "poveretta, vive in un sottoscala...poveretta è sola" dicono, ed è tre settimane che è in viaggio per l'Europa ed il nord America....
opinione mia:
partiamo dal presupposto che ognuno viene retribuito in base al lavoro che svolge, sia autonomo che dipendente.
Sulla somma percepita si applicano le percentuali a scaglioni e progressive di imposta sul reddito.
Rimangono in tasca al lavoratore somme che possono essere destinate al risparmio o al consumo. Se opta per la seconda soluzione sceglie cosa acquistare (viaggi, barche, case, auto, bici, ...), ma in questa fase secondo me non dovrebbero esistere discriminazioni.
Esempio 1: reddito al netto delle tasse 1.000 euro al mese. Dopo anni di sacrifici (nessuna vacanza, macchina vecchia, casa misera, ecc.) decido di spendere Euro 100.000 per comprare una Porsche.
Esempio 2: reddito al netto delle tasse 5.000 euro al mese. Dopo 1anno e mezzo mi compro la stessa Porsche.
Perché nel primo caso dovrei pagare delle tasse sul lusso, quando non ho fatto vacanze, ho una casa misera, nessun vizio, ma solo il grande desiderio di girare in Porsche e tutti i miei risparmi li ho messi lì.
In definitiva non tasse "discriminanti" sul consumo, ma imposte sui redditi proporzionali e progressive che TUTTI PAGANO.
Giusto! Ma per il pregiudizio di "qualcuno", chi ha la porsche o la barca, deve pagare a prescindere.
Certo, sarà un piacere..
Sono convinto che, nello specifico, la tassa sul lusso sia una sorta di prezzo da far pagare ai più "ricchi" per ridurre e compensare la frustrazione dei più poveri che certi "lussi" non possono permetterseli.
Calma! Nessuno si offenda! Qui non ci sono invidiosi...
Niente da meravigliarsi, il tutto fa parte di un retaggio culturale che buona parte della popolazione si porta appresso da qualche tempo e che "qualcuno" continua ad alimentare.
In gergo economico tutto ciò che il "ricco" possiede in più del povero viene fatto rientrare nel cosiddetto "rischio" imprenditoriale. Per capirci meglio, colui che "intraprende" rischiando di suo e che offre la possibilità di lavoro a tanti che il suddetto "rischio" non se lo assumono, ha il diritto di permettersi qualche lusso in più. Il nostro Paese, ancora oggi, concede a chiunque il diritto di intraprendere e di assumersi il suddetto rischio.
Per far quadrare i conti poi, be', questo è compito che non compete a noi. Giusto pagare le tasse e farle pagare il giusto. Ma se tutto viene incentrato sul pregiudizio che chi possiede una barca deve pagare, e che chi possiede altri beni di lusso non deve, mi sembra una soluzione sbagliata ad un problema serio, quello dell'evasione. Per arrivare alla mia provocazione, meglio tassare gli invidiosi (a proposito del retaggio culturale), vedrete che ad un tratto questo peccato capitale degli italiani ad un tratto verrà a scomparire...
il pregiudizio nasce dal presupposto che costui non abbia pagato le tasse a monte e quindi pensa di fargliele pagare dopo, sul consumo, e così si finisce per farle pagare a tutti sia che abbiano evaso prima o no.
Ribadisco: se costui svolge un lavoro rischioso, o per il quale serve una certa competenza, o implica certi studi, ecc. è giusto che guadagni "di più", che paghi "più tasse", ma poi, se ha pagato, faccia quello che vuole: se riesce a comprarsi la barca , andare in sardegna, e poi alle Maldive in Porsche :-P , beato lui , ma probabilmente ha studiato, ha rischiato qualche capitale o qualche gamba sul campo di calcio, ha i fotografi attaccati al tutto il giorno, ecc.
LE TRATTENUTE PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI
L'onere dei contributi previdenziali e assistenziali grava in parte sul datore di lavoro e in parte sul lavoratore.Nella busta paga sono riportate le trattenute che il datore di lavoro effettua sulla retribuzione del lavoratore per versarle agli istituti previdenziali, l'entità di queste trattenute è definita per legge.Le aliquote contributive previdenziali e assistenziali variano secondo i settori di appartenenza (industria, agricoltura ecc. ) e secondo l'attività svolta e le dimensioni aziendali.
LE TRATTENUTE FISCALI
Oltre alle trattenute previdenziali e assistenziali sulla retribuzione, vengono operate dal datore di lavoro le trattenute fiscali (IRPEF) che rappresentano le imposte che il lavoratore deve versare all'erario in relazione al proprio reddito di lavoratore dipendente.Il datore di lavoro provvede ad effettuare il versamento all'erario di quanto trattenuto al lavoratore.Tale imposta viene calcolata solo sul reddito imponibile che è quello al netto delle ritenute previdenziali e assistenziali e degli assegni familiari.