Sulla Tofana di Rozes in MTB - un tentativo

Ispettore Zenigata

Biker forumensus
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paese dei balocchi
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ispettore... a me sembrano i ragionamenti di quelli che fanno i piani di sicurezza col copia/incolla e includono nei rischi il seppellimento da terre di scavo anche nei rifacimenti dei tetti.

scusa ma chi sei per denigrare le opinioni degli altri? Qui non parliamo di competenza in un campo o nell'altro ma di saper portare avanti una discussione in maniera civile.


a volte andare più veloci, in montagna, significa essere più sicuri, specie se stai arrampicando su una via di ghiaccio o di misto e vuoi arrivare fuori dai pericoli (oggettivi = scariche di sassi, valanghe o cadute di seracchi x fare degli esempi) prima che - ad esempio - lo zero termico superi una certa quota.

Se vuoi evitare che lo zero termico superi una certa quota, e ci sono ponti e seracchi, semplicemente parti prima..... Mi è capitato di fare dei ghiacciai e di partire all' 01,30. Tuttavia la velocità deve essere commisurata alle capacità, e condizioni, sia degli alpinisti che della montagna. Ho visto veloci alpinisti "cotti" e soste fatte alla cavolo (per fortuna non c'è stato bisogno di usarle) più vai veloce e più devi essere bravo per fare le cose fatte bene.

a volte (pensa te) sui ghiacciai i ramponi è meglio toglierli (tipo sul firn o quando non hai l'antizoccolo e ti fanno zoccolo ad ogni passo ed è meglio che il tuo passo sia sicuro)...

Puoi anche toglierli i ramponi su ghiacciaio, ma normalmente hai uno strumento in mano che si chiama picozza (c'è chi usa le bacchette)...... e fai la progressione legato. Pensa che questo strumento, quando non hai l'antizoccolo, lo puoi utilizzare per colpire il tacco e far cadere la neve che si è accumulata. O vuoi dire che fare la progressione in ghiacciaio slegati senza ramponi e picozza è farla in sicurezza?


ci sono 1000 e 1 cose delle quali si può discutere, ma non è questo il punto del discorso

Una delle cose che ho imparato ad andare in montagna è che bisogna essere preparati e previdenti perchè l'imprevisto può sempre capitare. Se parti impreparato qualunque cosa succede (un ritardo un cambio delle condizioni meteo) può avere conseguenze gravi


che fosse una loro scelta utilizzare o meno le sicurezze è altrettanto fatto che attiene alla loro libertà individuale,

mai detto il contrario, ma solo che non erano in sicurezza, secondo te lo erano?
 

lele er più

Biker novus
Lo sai che la mtb è un'attività "istituzionale" CAI e come tale coperta dall' assicurazione del tesseramento da almeno tre anni, vero? :spetteguless:

Grazie per l'info; i fatti di cui parlavo erano riferiti ad almeno quindici anni fa, quando gironzolavo per le mie montagne con una Bottecchia di acciaio (pieno:vecio:) con forcella rigida.
Altre divergenze mi hanno portato poi ad allontanarmi da quella sezione e mi fa piacere sapere che il CAI abbia finalmente accolto la mountainbike....
 

enry

Biker infernalis
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Specy
veramente esagerata la discussione, sembrate quelli di thetop quando metto foto di powder

conosco i ragazzi da alcuni anni, con Spa ho fatto tanti bei giri in bici, molti abbastanza epici, con Tazio anche parecchi inverni da urlo, qualche volta abbiamo tirato la corda, ma fa parte del gioco che si accetta, se si fa solo ufficio-computer-divano e discese in park si è ad anni luce da questo mondo

andare in bici è molto meno pericoloso che sciare fuoripista
e sciare fuoripista in certi posti è pericoloso per definizione, ma anche bellissimo, tanti lo fanno alla cazzo ma molti altri no

anni fa dopo la morte di 4 soccorritori in Dolomiti alla tv si sentirono frasi del tipo "vietiamo tutto", "chi va fuoripista è un criminale" e l'opinione pubblica dell'italiano (ciompo) medio è stata ancor di più forgiata nell'assurdo, dove chi va nel "luna park" artificiale delle piste e degli impianti è normale, chi va fuori è un criminale....dopo qualche giorno trovammo perfino i carabinieri alla fine di una gita di scialpinismo (non un fuoripista con gli impianti!) che ci dissero le stesse cose che avevano sentito al telegiornale!!! solo perchè i gitanti domenicali ci avevano visto dalla stradina del rifugio e li avevano chiamati
ma tutti quelli che sanno cosa vuol dire "andare in montagna", come guide alpine, alpinisti, CAI ecc contestarono quella visione...

qui vedo un po' la stessa cosa....

in uno qualsiasi dei paesi d'oltralpe - dove fortunatamente la cultura cittadina e centrocommercialistica non è l'unica impertante - credo che ci sarebbero stati pochissimi commenti negativi e molti di più positivi, anche se l'idea è un po' strampalata, gliel'ho detto anche io ai ragazzi, magari prima fate la normale, che poi là anche in discesa secondo me si sta poco in bici....almeno dalla cima fino al diagonale del sentiero.....poi parlo io che l'anno scorso mi sono incrodato su una cengia dei Longerin da solo :-)

in ogni caso conoscendo loro e qualsiasi altra persona che sa andare un minimo in montagna è abbastanza evidente che non hanno rischiato proprio niente, dove serviva si sono legati, dove non serviva no, hanno fatto un tentativo un po' spinto e hanno saputo rinunciare quando si sono resi conto della fatica e dei tempi

può sembrare una forzatura, ma è anche un limite spostato, che deriva dalla curiosità umana di esplorare al di là, come i primi che hanno fatto il 7°grado o i 50° con gli sci

probabilmente non sarò capace di seguirli in bici ma mi sa che se posso quando tornano vado ad aiutarli a portare su un po' di peso :-)

e già che ci sono farò anche video e foto....ma anche per questo se viene Luca (lachiliuc - de Antoni) mi sa che è meglio
 

MinX

Biker urlandum
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Bagnacavallo
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Grande !!! Io sono di quelli che ti apprezza. Hai fatto una cosa bellissima, hai unito due specialità della montagna poi, è vero potevi usare sempre le sicure ma resta il fatto che il vostro gesto atletico è da invidia. Oltre che un ottimo livello tecnico ci vuole una testa notevole per farlo. Tanta invidia, io non ci riuscirei mai.

PS, chi ti da addosso non può capire. Ci sono passato pure io. Inizialmente quando ho cominciato a fare freestyle (il primo in Italia) mi davano tutti dello squilibrato, dello scemo del perditempo, roba da non fare mai vedere in giro, da non imitare.
Io ho sempre detto, "lo faccio per me, non ti punto una pistola alla tempia per farlo. Se non ti va bene girati dall'altra parte, chi ti dice di guardarmi" . E comunque cose che ad alcuni sembrano impensabili o rischiose per altri sono facili, spesso quando vado in mtb con il mio gruppo, mi dicono che faccio cose impensabili, a me non sembra, vedi come una cosa vista da due parti può sembrare diametralmente diversa. In 12 anni mi sono rotto solo uno scafoide e un metacarpo. Pensa che davano del matto, perditempo fuori di testa anche ad Einstein, Colombo, Galileo ........... va bè dai hai capito.
In bocca al lupo per il prossimo tentativo.
 
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sembola

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e cosa c'è di male nelle idee strampalate, tanto da doverne fare discussioni chilometriche???!!!
Se ci sia del male o no non saprei dirlo. Dopotutto ognuno si diverte come vuole/può, e come qualcuno ha detto prima certe cose non tutti le possono percepire o solo pensare. Però se anche qualche "sostenitore" della cosa la definisce "strampalata" forse qualcosa vuol dire. Senza contare che quando si va in pubblico però va messo nel conto che non tutti condividano quello che si fa, per vari motivi e a vari livelli. Fa parte del gioco ;-)


Mi sa tanto di 'comari di un paesino', quelle di Bocca di Rosa... :smile:
Non credo che gli autori di questo tentativo abbiano "sottratto l'osso" a nessuno ;-)
 
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bikerciuc

Biker infernalis
...., anche se l'idea è un po' strampalata, gliel'ho detto anche io ai ragazzi, magari prima fate la normale, che poi là anche in discesa secondo me si sta poco in bici....almeno dalla cima fino al diagonale del sentiero..

appunto...occhio che la salita, infondo, era la parte facile....per fare sì che non sia solo un'idea strampalata occorre anche poi fare quanta più discesa possibile in sella...;-)

e QUELLA è a mio vedere l'impresa...
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Che non giustifica le critiche assurde che sono state fatte

E' un argomento molto scivoloso. Se si definiscono le critiche come "assurde" poi diventa un po' difficile negare la stessa facoltà a chi ritiene "assurda" l'attività in questione. Non si possono pretendere per sè libertà che si negano agli altri.

Sia chiaro che certi argomenti di critica non li condivido, o se preferisci li trovo abbastanza strampalati. Così come è strampalata la difesa ad oltranza della propria "parte" anche di fronte all' evidenza, in questo la penso come Bikerciuc.
 
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enry

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Solito "difetto" dei forum....ogni parola scritta pesa molto di più che a voce
Sarebbe invece bello che fosse colto il significato complessivo del mio post....non l'utilizzo di una singola parola per dire...."vedi che anche lui alla fine la pensa come noi?" Che non é vero
Non é vero perché rimane evidentissimo che non hanno fatto niente di troppo pericoloso o troppo rischioso.....ma solo diverso....quindi le critiche (di fatto assurde) sul rischio stupido, sul far rischiare i soccorritori sono del tutto fuori luogo
Questo é il nocciolo della questione
 

enry

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Solito "difetto" dei forum....ogni parola scritta pesa molto di più che a voce
Sarebbe invece bello che fosse colto il significato complessivo del mio post....non l'utilizzo di una singola parola per dire...."vedi che anche lui alla fine la pensa come noi?" Che non é vero
Non é vero perché rimane evidentissimo che non hanno fatto niente di troppo pericoloso o troppo rischioso.....ma solo diverso....quindi le critiche (di fatto assurde) sul rischio stupido, sul far rischiare i soccorritori sono del tutto fuori luogo
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sembola

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[MENTION=6894]enry[/MENTION]: l'ho scritto due post fa che certe critiche sono abbastanza strampalate. Ragionare sui "costi sociali" a me fa sorridere (o venire i brividi, a seconda dei casi...), basterebbe ragionare sul numero dei praticanti di attività esposte a rischi elevati (come appunto l'alpinismo) per capire che parliamo di quantità insignificanti; tantopiù se ci si guarda intorno e si vedono i rischi a cui tutti o quasi siamo esposti, come per esempio le abitudini alimentari errate o gli incidenti stradali.

Il che non significa che chi trova una scalata bici in spalla "strampalata" o "sbagliato" percorrere una ferrata senza assicurazione non abbia il diritto di sostenerlo. Per me anche chi la ritiene un' impresa "assurda" ha diritto di avere questa opinione, esattamente come te (o me) di ritenere "assurde" certe critiche.


[MENTION=1660]kikhit[/MENTION]: la citazione di De Andrè è bella ma fuorviante. Premetto che NON sarò breve :mrgreen:
Un certo livello di contrasto tra comportamenti "sicuri" e comportamenti "avventurosi" è perfettamente normale, fa parte delle dinamiche evolutive delle società. E' normale che ci sia chi voglia sapere cosa c'è "di là/lassù/là sotto...." e sia disposto a correre dei rischi per saperlo, e chi invece ritiene soddisfacente "non sapere" ma non correre dei rischi ritenuti "inutili". Sono entrambi approcci validi, il primo è il motore della conoscenza ma il secondo della sopravvivenza. Tutto questo per dire che è normale a mio parere che ci sia chi va in cima ad una montagna ma altrettanto normale che ci sia chi lo ritiene "assurdo" o "inutile". Anche la vicenda di Bocca di Rosa alla fin fine rientra in questa dinamica, in chiave evoluzionistica hanno "valore" i comportamenti di chi mette l'amore sopra ogni cosa così come quello chi chi non vuole che gli venga sottratto l'osso.

La questione a mio modo di vedere è che in questo momento storico la questione di cui sopra viene pesantemente modificata dalle possibilità comunicative oggi esistenti. Non mi riferisco a a questo specifico caso, voglio che sia ben chiaro. Ma ho l'impressione che una certa parte (piccola, grande, non so) di attività "strampalate" (nuove, particolari, diverse...) non esisterebbe senza i mezzi per esibirla agli "altri", senza le gopro o youtube. Insomma, il dubbio che una qualche fetta di quello che vediamo sia solo un modo per essere visti/ammirati/invidiati e non la soddisfazione di un naturale impulso umano di chi non si sente nato solo per "viver come bruto".
 
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kikhit

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[MENTION=1660]kikhit[/MENTION]: la citazione di De Andrè è bella ma fuorviante. Premetto che NON sarò breve :mrgreen:
Un certo livello di contrasto tra comportamenti "sicuri" e comportamenti "avventurosi" è perfettamente normale, fa parte delle dinamiche evolutive delle società. E' normale che ci sia chi voglia sapere cosa c'è "di là/lassù/là sotto...." e sia disposto a correre dei rischi per saperlo, e chi invece ritiene soddisfacente "non sapere" ma non correre dei rischi ritenuti "inutili". Sono entrambi approcci validi, il primo è il motore della conoscenza ma il secondo della sopravvivenza. Tutto questo per dire che è normale a mio parere che ci sia chi va in cima ad una montagna ma altrettanto normale che ci sia chi lo ritiene "assurdo" o "inutile". Anche la vicenda di Bocca di Rosa alla fin fine rientra in questa dinamica, in chiave evoluzionistica hanno "valore" i comportamenti di chi mette l'amore sopra ogni cosa così come quello chi chi non vuole che gli venga sottratto l'osso.

La questione a mio modo di vedere è che in questo momento storico la questione di cui sopra viene pesantemente modificata dalle possibilità comunicative oggi esistenti. Non mi riferisco a a questo specifico caso, voglio che sia ben chiaro. Ma ho l'impressione che una certa parte (piccola, grande, non so) di attività "strampalate" (nuove, particolari, diverse...) non esisterebbe senza i mezzi per esibirla agli "altri", senza le gopro o youtube. Insomma, il dubbio che una qualche fetta di quello che vediamo sia solo un modo per essere visti/ammirati/invidiati e non la soddisfazione di un naturale impulso umano di chi non si sente nato solo per "viver come bruto".

C'è solo un problema...il paradigma evoluzionistico applicato alla società è per fortuna obsoleto ed abbandonato da tanti, tanti decenni, almeno da chi si occupa di queste cose per professione (soprattutto se inteso in maniera binaria come qui...)! Che poi sia una facile tentazione cedervi, in quanto fornisce una chiave interpretativa adattabile e molto semplice da usare (però, alla fine, semplicistica), soprattutto per i non addetti ai lavori, è un altro discorso.. ma visto che non si parla più di universo geocentrico, lasciamo perdere l'evoluzionismo in ambito socio-culturale! ;-)

Sulla seconda parte...concordo... in buona parte... diciamo che 'esibizionismo', 'voyerismo' e discipline 'strampalate', più che in un rapporto lineare di causa-effetto, io li vedo in un rapporto circolare 'virtuoso', che li porta ad alimentarsi a vicenda...:prost:
 
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C'è solo un problema...il paradigma evoluzionistico applicato alla società è per fortuna obsoleto ed abbandonato da tanti, tanti decenni, almeno da chi si occupa di queste cose per professione (soprattutto se inteso in maniera binaria come qui...)! Che poi sia una facile tentazione cedervi, in quanto fornisce una chiave interpretativa adattabile e molto semplice da usare (però, alla fine, semplicistica), soprattutto per i non addetti ai lavori, è un altro discorso.. ma visto che non si parla più di universo geocentrico, lasciamo perdere l'evoluzionismo in ambito socio-culturale! ;-)
Lasciamolo perdere, allora. Resta comunque da capire perchè qualcuno vuole qualcosa di apparentemente "inutile" mentre altri non si sognano neppure di correre dei rischi per la stessa cosa.


Sulla seconda parte...concordo... in buona parte... diciamo che 'esibizionismo', 'voyerismo' e discipline 'strampalate', più che in un rapporto lineare di causa-effetto, io li vedo in un rapporto circolare 'virtuoso', che li porta ad alimentarsi a vicenda...:prost:
Virtuoso o vizioso? :mrgreen:
Ovviamente non sto dicendo che i social network vanno buttati a mare, se si vuole il bene occorre accettare anche il male...
 

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