Non avevamo fatto i conti (1-o delle prove per capire) che il solo fatto di prepararci e caricare le bici sugli zaini porta via molto tempo, la galleria militare del Castelletto che normalmente ci si impiega venti minuti noi ne avremo impiegati almeno 40(2-senza sicure), l?ingombro della bici ci ha costretti a farla da accosciati e in alcuni punti a ?quattro zampe?(3-per non cadere di sotto), per non parlare di salire in verticale sulla parete di roccia?si sentivano le gambe incendiarsi(4-merito della preparazione ,il peso di una bike è un'incognita...), sicuramente tutto un altro tipo di esperienza rispetto al ?classico portage?, infine l?incognita(5-?) ghiaccio(6-superflua la ricognizione) sulla cima e le giornate corte(7-?...) non ci aiutano, così? per evitare problemi seri(8-quali la caduta o la notte alla ghiaccio) decidiamo, saggiamente, di tornare indietro. Dopo molta attesa per questo sogno, l?amaro in bocca per non aver raggiunto la vetta e? tanto ma servirà? di esperienza, ormai, per l?anno prossimo, (8-camminare e rocciare non è pedalare poiché è un movimento diverso e interessa proprio una diversa fascia muscolare) . La bici è un mezzo/attrezzo per spostarsi ,raggiungere ed ottenere non un ostacolo per ottenere.
Gli alpinisti in invernale (vedi l'Italianissimo Simone Moro) non raggiungono la vetta(7000mt) che preparano da anni per motivi Climatici tipo bufera a temperature -40,non certo perché non pensavano che; Quella si che è delusione.
In questa escursione ci sono troppi non sapevamo, non credevamo , pensavamo.
La differenza tra chi osa con la testa e chi osa e basta è quella che ti fa magari portare a casa la pellaccia e raggiungere l'obbiettivo stesso.
-Grazie per avermi ricordato cosa mi aspetta quando preparerò la prossima escursione in mtb sulle Dolomiti o fuori dalla porta di casa.
Con o senza bici: peso,stato fisico-mentale, ingombro, preparazione , sicurezza(opzionale?), meteo.
Magari confronteremo le esperienze e non daremo l'idea di essere sempre i soliti Italianotti.