Se posso permettermi qui secondo me di "still life" c'è veramente poco!mi sembra che si sia cannato alla base l'approccio con lo "still life".
Per come la vedo io lo still life è principalmente comunicazione, anzi potremmo dire propio "marketing", in una fotografia still life, l'illuminazione è una cosa completamente SECONDARIA, o per meglio dire semplicemente un mezzo e non un fine. I fotografi still life passano diverso tempo a studiare semplicemente l'oggetto da fotografare, le caratteristiche salienti , quelle da evidenziare ecc... e non l'illuminazione. Solo dopo aver chiarito queste idee e compiuto questa ricerca si passa al pensare a come illuminare l'oggetto in modo che queste caratteristiche o quello che si vuole esprimere dell'oggetto venga fuori. potrebbe anche essere che per raggiungere l'idea che si ha in testa si debba ricorre ad un illuminazione completamente sbagliata rispetto ai canoni tradizionali. Poi l'abilità e la maestria stà propio nel riuscire a padroneggiare il mezzo luce a piacimento per i propi scopi.
Nell'immagine del profumo ad esempio cosa mi evoca un immagine con mezza scritta fuori fuoco annegata in un mare di grigio, o di nero nel caso dei cereali nesquik... boh!
Tanto per fare un esempio nel fotografare un profumo, si potrebbe decidere di esaltare la sua caratteristica di freschezza, e quindi magari usare come sfondo uno vetro cosparso di goccioline, pensare a come illuminare le goccioline in modo che risaltino, decidere di mettere una gelatina azzurrina per raffreddare i toni delle luci, o sbilanciare leggermente il bianco ecc... questo è solo un esempio di quello che potrebbe essere un esercizio veramente utile e creativo, l'utilizzo della luce, del dettaglio ecc... in modo FUNZIONALE ad un idea.
O ad esempio la foto dell'orologio, che senso ha? sembra più che altro una foto alla custodia dell'orologio, al cusinetto che lo sorregge, in cui i riflessi di luce evidenziano la trama della pelle. Dell'orologio non si intravede niete, le finiture , come sono scritti i numeri, il nome... niente!
molto meglio invece le foto della macchina fotografia, dettagliate, un po' glaciali, comunicano l'idea di tecnologia, però se faccio una foto ad una nikon D50 , non posso aver difficoltà a leggerre , nikon d50, per via di riflessi che non dovrebbero esserci.
O come nella 3a in cui la scritta nikon, verso la fine ha una bava di luce che tira fuori la trama della plastica, ammazza il contrasto dando un impressione di fuori fuoco. E se vogliamo propio fare i pro, anche pensare di pulire la base dalla polvere per evitare che si veda nell'immagine riflessa, non sarebbe stata poi una cattiva idea
Spero che le mie critiche non vengano prese male vogliono essere assolutamente costruttive, il tuo entusiasmo ci stà tutto yari, però ogni tanto la tua voracità non è sempre positiva per una crescita realmente "professionale", ogni tanto mi sembri un po' furia cieca con un randello che mena a destra e a manca :) . Perdonami ma io ricordo ancora quando eri intento all'acquisto di obbiettivi da diverse centinaia di euro, e che molti si sognano la notte, senza sapere neanche cos'è la lunghezza focale, o la luminosità di un obbiettivo! (riconosco comunque che da allora comunque tu sia migliorato parecchio, e la bellezza di alcuni tuoi scatti e mi auguro che ora anche a livello di conoscenze tu abbia le idee molto più chiare).
Visto che ho letto che vorresti provare anche a dare una svolta professionale alla tua passione, il mio consiglio è quello di mettere un po' più "a fuoco" anche il tuo entusiasmo, siamo tutti daccordo che la pratica è una cosa fondamentale, ma prima di iniziare a muovere le mani, bisogna studiare, leggere, informarsi, sapere cosa si stà facendo... se vuoi agire come un pro devi prima di tutto cercare di pensare come un pro... e non lasciare nulla al caso... ne va della tua credibilità e della tua crescita professionale...