allora sono nei guai seri , saro' circondato dai --- mannari e da petomani pro.; basterannno una mutanda d'acciaio e una maschera antigas a farmi tornare sano e salvo da mia moglie e i miei figli?
vedremo , vedremo , intanto x il secondo incontro propongo anche un
bell'aperitivo lunedi' , oppure ci si vede da mike (chi è mike? spero non sia il buongiorno), cmnq io lunedi da meta' mattinata saro ' al deca di bari ( è aperto lunedi mattina , vero?) .
X mercoledi' sera non so' se gliela fo' .......................forse devo accompagna' la mi signora ad un concerto, è il scotto da pagare x il w. end warrior che mi concede!
ragazzi adesso , per parafrasare in parte ELIO , una lieta notizia che non c'entra un c---o ma che piace ai giovani:
Da L'Unità online...
La Cassazione: i rasta possono avere marijuana, la usano per meditare
Nei confronti dei seguaci della religione rasta trovati in possesso di
«erba» in abbondanza i giudici devono essere comprensivi e considerare
che, per gli adepti di tale religione fumare marijuana favorisce la
contemplazione e la preghiera «nella credenza che l'erba sacra sia
cresciuta sulla tomba di re Salomone». Lo sottolinea la Cassazione che
ha accolto il ricorso di Giuseppe G. contro la condanna a 1 anno e 4
mesi di reclusione e 4 mila euro di multa, per illecita detenzione a
fine di spaccio inflittagli dalla Corte di appello di Perugia, nel
2004. I carabinieri, infatti, lo avevano trovato con circa un etto di
"erba".
In Cassazione l'uomo ha sostenuto di essere un rasta fariano e di
fumare l'erba in base ai precetti della sua religione che ne
consentono l'uso quotidiano anche di 10 grammi al giorno. In
particolare la Suprema corte - con la sentenza 28270 della Sesta
sezione penale - ha ritenuto «fondato» il ricorso di Giuseppe G. con
riferimento al fatto che i giudici di merito non avevano considerato
«la religione di cui l'imputato si è dichiarato praticante»
escludendo, pertanto, che potesse detenere un simile quantitativo di
marijuana per esclusivo uso personale. In tal proposito gli Ermellini
spiegano che «secondo le notizie relative alla caratteristiche
comportamentali degli adepti di tale religione di origine ebraica, la
marijuana non è utilizzata solo come erba medicinale, ma anche come
'erba medicativà. Come tale possibile apportatrice dello stato
psicofisico teso alla contemplazione nella preghiera, nel ricordo e
nella credenza che l'erba sacra sia cresciuta sulla tomba di re
Salomone, chiamato "il re saggio" e da esso ne tragga la forza».
Per questa ragione la Cassazione ha rimproverato la Corte d'appello di
Perugia per aver condannato Giuseppe solo sulla base del
«semplicistico richiamo al dato ponderale della sostanza» trascurando
di valutare le «modalità comportamentali del rasta ». Adesso toccherà
alla corte d'appello di Firenze riesaminare la vicenda perchè gli
'Ermellinì hanno annullato, con rinvio, la condanna di Giuseppe.
Quiundi non stupitevi se ogni tanto mi soffermero' a pregare Jah o a besstemmiarlo.
ah la parrucca con i dredd la indossero sopra il casco..........