[Sondaggio] Tu derapi?

conico88

Biker novus
26/11/11
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venezia
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La derapata è quanto ci sia di più sbagliato, nonché incivile, nella tecnica di guida! Utile forse in un solo caso: anticipare la traiettoria di una curva stretta (ma sono sicuro che solo pochi sono in grado). Rovina i sentieri ed il lavoro di chi ha dedicato tempo per tracciarli.
Forse bisognerebbe spendere meno in bici ultracostose (qui si potrebbe aprire un capitolo a parte sterminato..) e prendere qualche corso in più..
 

biafano

Biker superis
20/1/11
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molise
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io a volte derapo...per conservare le tracca fatta con tanta fatica...nelle mie montagne siamo talmente pochi(diciamo un centinaio in un'intera regione) che i sentieri vengono riassorbiti velocemente dalla vegetazione...sono costretto a falro
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
17/7/07
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Bozen
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Methanol
Al di la della rispettabile discussione sui danni ai sentieri, mi sorprende questa tua botta di "benaltrismo". La salvaguardia del sentiero può essere suggerita da motivazioni di stampo ambientalistico di cui la maggior parte dei biker se ne infischia, ma più spesso si tratta di evitare di rovinare il "giocattolo", e di scongiurare poi le ire dei pedoni (e relative associazioni) e di chi magari il sentiero lo sistema periodicamente.
Forse ti è sfuggito quanto avevo scritto prima nel medesimo post e quanto avevo scritto in un post precedente (post 20, ore 8.42 di oggi), o magari mi sono espresso male io.....fra le motivazioni da me addotte per NON derapare, al primo posto ho proprio messo quella di non romper l'anima ai pedoni (e alle relative associazioni) e agli animali con rumori molesti che violentano la pace e la quiete della natura ;-)
Ripeto che giudico trascurabile (non inesistente) il non farlo per due sassi o qualche cm di terra spostata. Sarebbe come dire che in auto mi metto la cintura, sennò col finestrino aperto la maglietta svolazza e si consuma prima. La cintura la metto, ma per ben altre ragioni prioritarie.
Riguardo alla manutenzione dei sentieri, non so dove abiti tu, ma nelle zone che frequento io (Centro Italia e Dolomiti Venete) la manutenzione dei sentieri non esiste. Quel che c'è resiste di anno in anno nonostante le intemperie o grazie all'ottimo lavoro che facevano i militari quando costruivano le carrareccie in tempo di guerra (1 guerra mondiale). Nessuno le tocca da decenni eppure son meglio delle strade di Roma:rosik:....e i sentieri si mantengono tali passandoci e "scavando" a piedi o in bici, altrimenti intemperie e/o vegetazione chiuderebbero tutto.
p.s. riguardo ai rapporti con i passeggiatori, personalmente, mai avuto nessunissimo problema: oltre a NON derapare, quando li vedo, rallento, sorrido e saluto quasi sempre ricambiato. Non posso dire altrettanto con molti bitumari che incrocio e men che meno con gli automobilisti in centro mentre vado o torno dal lavoro.
p.p.s. il benaltrismo è una cosa,ma bisogna pur essere anche realisti.
 

resina65

Biker grossissimus
18/5/06
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imperia
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Il problema è proprio questo: quante volte ti serve in una discesa, e perchè?
Ovvero, se il tuo stile di guida è di scendere a 50 sui single in terra (con buona pace dei codici norba, imba eccetera), è ovvio che la derapata deve per forza far parte del tuo bagaglio tecnico e non ha senso cercare di farne a meno.


esatto, ma allora il problema non è la derapata, ma la discesa a 50 sui single in terra

p.s. forse non capisco perché io più che andare in mtb vado in montagna e la bici per me è un mezzo; poi aggiungeteci che non sono un mago e quindi in discesa tendo ad andare piano, a volte anche troppo; il terreno spesso è pietroso e quindi per me la derapata è l'ultimo dei pensieri;
certo che chi va forte poi deve frenare, ma secondo me rientra in questa categoria il frequentatore di bike park e utilizzatore di shuttle e quindi ecco che il mio pensiero finisce ai sentieri "costruiti"; spero di essere stato più chiaro
 

Borich

ModeraturDesaparecido
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Gianduja city
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Continuo a leggere di derapate da incapaci o da incivili e solo pochi invece contestualizzano le situazioni (teodh, beermaster, resina).
Potete insieme ai messaggi postare anche descrizioni, foto delle vostre uscite o delle situazioni?
 

Vetter

Biker popularis
13/9/07
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roma
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Grisù;5649364 ha scritto:
Però li era in una pista preparata apposta e mantenuta apposta (anche in bike park fallo pure perché paghi la manutenzione con il biglietto) e non su un sentiero mantenuto magari da volontari che si fanno il mazzo solo per dare la possibilità ad altri di godere di ambienti splendidi!

Se abbiamo tracciato una linea alla lavagna e stiamo riempendo la colonna dei buoni e quella dei cattivi, segnatemi pure in quella dei cattivi.

Rispetto la posizione di chi per tutta una serie di giuste valutazioni depreca la derapata, ma ritengo che seppur nella maggioranza della popolazione dei bikers lo spirito di salvaguardia ambientale sia forte (sopratutto tra i meno giovani), la voglia di dare sfogo ai propri istinti infantili è sicuramente più forte.

Non sono del partito Consumiamo i copertoni e non le Pasticche, dico soltanto che quando l'ingarellamento è alto,che quando ti si chiude la vena, credo che anche i più accesi attivisti antiderapata perdano un pò della loro serafica compostezza.

E' per questo che trovo un pò ipocrita il perbenismo che si legge in certe risposte. Poi se siete veramente senza peccato fate bene a scagliare le pietre contro chi rovina i sentieri mantenuti in buono stato da lavoratori volontari.
 
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lumaga

Biker popularis
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Brianza
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No, non lo faccio. un po' per aumentare la sicurezza, un po' perchè le gomme costano, ma sopratutto perchè non ne sento l'esigenza, trovo molto più gratificante la guida fluida e [il più possibile] precisa
 

gipipa

Biker tremendus
27/5/07
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torino
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specy enduro - mondraker kaiser - haibike lt8 dh8
cerco di evitare sempre le derapate
se mi capita è solo perchè ho sbaglaito a dosare il posteriore
 

Borich

ModeraturDesaparecido
3/8/05
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Gianduja city
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Il problema è proprio questo: quante volte ti serve in una discesa, e perchè?
Ovvero, se il tuo stile di guida è di scendere a 50 sui single in terra (con buona pace dei codici norba, imba eccetera), è ovvio che la derapata deve per forza far parte del tuo bagaglio tecnico e non ha senso cercare di farne a meno.
la risposta è dipende.Dipende da dove si sta andando e dai fattori che ho elencato prima, nonchè dalla situazione.
In ogni caso sostenere o incitare di non farlo mai in mtb è, spero converrai con me, mentire o fuorviare!

ps: la velocità è una cosa relativa, fa meno danni vouilloz a 50 (anche perchè io a 50 non arrivo) che un qualsiasi biker novizio che scende a passo d'uomo.
 

sembola

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una nera e l'altra pure
Ripeto che giudico trascurabile (non inesistente) il non farlo per due sassi o qualche cm di terra spostata.
A volte è trascurabile, a volte no. Ripeto, dipende dal tipo di terreno, dalla pendenza e dal clima, dove c'è terreno friabile e pendenza l'effetto è tutt'altro che trascurabile, ovviamente in proporzione al numero dei passaggi...
 

monorotula

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Forse ti è sfuggito quanto avevo scritto prima nel medesimo post ...

In effetti mi era sfuggito.

Ripeto che giudico trascurabile (non inesistente) il non farlo per due sassi o qualche cm di terra spostata. Sarebbe come dire che in auto mi metto la cintura, sennò col finestrino aperto la maglietta svolazza e si consuma prima. La cintura la metto, ma per ben altre ragioni prioritarie.
Non condivido, e il paragone mi è poco chiaro.

Riguardo alla manutenzione dei sentieri, non so dove abiti tu, ma nelle zone che frequento io (Centro Italia e Dolomiti Venete) la manutenzione dei sentieri non esiste...

Questo mi dispiace; converrai che i sentieri su cui ci si limita a scendere in mtb non possono durare a lungo.
 

udc-ban

Biker cesareus
6/9/04
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Di "sentieri naturali" non ne esistono, a parte quelli creati dai cinghiali, ma ho dei dubbi che riusciamo a strisciare sotto alla macchia in mtb...;-) Tutti i sentieri che usiamo sono creati dall' uomo, a volte secoli fa con profusione di mezzi, a volte semplicemente passandoci a piedi e con gli animali.

Se capiti in Valle Scrivia te ne mostro una gran quantità di sentieri naturali.

Dal rio che forma una traccia nel bosco ad ogni periodo di grandi piogge, ad una depressione naturale boschiva lungo il fianco di una collina.

Certo, occorre precisare che non esistono sentieri naturali di 10 km (!) ma di 100 metri sì.

Stammi bene.

Ugo
 

skate_safari

Biker serius
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brescia
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io non derapo perchè tanto non sono capace e non mi sembra mi dia vantaggi nella mia guida da "borsone domenicale" che scende con una bici sovradimensionata perchè sostanzialmente ha paura del pendio ;-). Pero' vedere le derapate alla stregua di azioni che rovinano irrimediabilmente i sentieri mi sembra un po' un'esagerazione: non è che possiamo negare che la mtb abbia un impatto ambientale maggiore di altre attività all'aria aperta, come per. es. la passeggiata a piedi. Se fossimo tutti integralmente rispettosi dell'ambiente la bici dovremmo lasciarla appesa in bella mostra in salotto, e dovremmo uscire solo con scarponcini e bastoncino. Se invece vogliamo provare l'adrenalina delle due ruote...beh allora non si puo' pretendere che siamo sempre "politically correct". D'altra parte c'è in giro veramente di peggio, gli enduristi per esempio fanno molte più buche e puzza di noi....insomma alla fine penso che ci voglia un po' di buon senso e tolleranza da parte di tutti. Invece la tolleranza ai giorni nostri non c'è mai...vediamo sempre gli escursionisti schierati contro i ciclisti, i pedoni contro gli automobilisti, gli scialpinisti contro gli "scinormalisti", i bitumari contro i cultori delle ruote grasse, e potrei continuare all'infinito...
 

samuelgol

Bürgermeister des Waldes
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A volte è trascurabile, a volte no. Ripeto, dipende dal tipo di terreno, dalla pendenza e dal clima, dove c'è terreno friabile e pendenza l'effetto è tutt'altro che trascurabile, ovviamente in proporzione al numero dei passaggi...
Vero, pendenza e consistenza del terreno cambiano l'incidenza di una ipotetica derapata. Ma ove vi è pendenza e friabilità del terreno, aumentano a dismisura anche i danni (o le modificazioni, come le chiamo io) da parte degli agenti atmosferici, infinitamente maggiori di 10/20 derapate all'anno (non parliamo di piste gara), che possono avvenire nello stesso punto. Il sentiero derapato da una bici, se solo da queste fosse derapato, volontariamente e violentemente e sempre negli stessi 10 cm quadrati, avrebbe modifiche evidenti (non solo visibili) fra 100 anni. Mi è capitato di veder smottare metri di terreno, dopo un acquazzone estivo intenso. Non parliamo dell'inverno. Ove si correva la Pedalonga, nell'alto Comelico, l'ultima volta son passati in 3 ore oltre 800 bikers più o meno a tutta. Nei punti boschivi più pendenti, quelli ove il terreno era morbido e non sassi compatti, si notava degrado dopo i primi 50/60 passaggi. Passandoci il giorno dopo, i segni erano evidentissimi. Dopo 15 giorni e qualche pioggia, se non sapevi che lì era passata una gara, non ci facevi più caso. Parliamo di oltre 800 bikers in 3 ore. Percorsi gara a parte, hai idea di quante bici mediamente passano in un mese o in un anno nei vari sentieri, più o meno, infilati nel bosco? 100/200 in un anno?, probabilmente meno?
Nicola, puoi metterti a sgommare sulla cima del Monte Bianco (4810 mt se non erro) e prima o poi lo riesci a tirare alto come uno dei 7 colli di Roma:smile:.....ma hai voglia a sgommare sulla cima del Bianco prima di farcela.:specc:
Dai, qualche sasso qui e lì se sgommi si sposta, ma le ragioni per NON farlo, ripeto, per me sono altre.
 

Ferribot

Biker superis
Derapare e/o frenare enrgergicamente provoca seri danni al terreno, questo è innegabile e sotto gli occhi di tutti. Il passaggio ripetuto in un particolare settore di un sentiero di molti biker che utilizzano la tecnica della derapata, devasta il fondo molto ma molto velocemente creando solchi in genere abbastanza profondi da fungere da incanalatori d' acqua che contribuiscono alla formazione di piccoli ruscelli che devasteranno ulteriormente il sentiero. Il danno quindi è sia diretto (procurato dalla gomme che creano il solco, arano il prato,demoliscono la struttura del sentiero) che indiretto ( la derapata crea il solco che a sua volta incanala acqua).
Trovo però altrettanto vero che derapare (per chi è capace veramente e non per chi si limita a tirare a fondo il freno posteriore) sia maledettamente divertente, stiloso e in alcuni casi persino efficace per mantenere la giusta felocità. Più che in ogni altra situazione di Mtb, è necessario contestualizzare il discorso. A mio parere la derapate cosi come altre tecniche utilizzate per lo più in DH, sono da utilizzare solo ed unicamente nei Bike Park, viceversa, nei sentieri naturali (vedi mulattiere, sentieri alpini,ecc ecc) bisogna rispettare il lavoro dei nostri avi e cercare di preservare il sentiero. Oltretutto bisogna ricordarsi che questi tipi di sentieri sono utilizzati anche da altri tipi di fruitori (in particolare pedoni) che vanno sempre rispettati e lasciati passare per primi.
Un esempio che mi salta subito in mente sono i sentieri della super enduro di Sestri Levante dove questo inverno erano evidenti i danni (grossi) provocati dai biker incompetenti.
 
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Nippolo

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13/12/11
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Roma sud Ostia
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Ritengo che derapare non sia affatto necessario...molti dicono che derapano quando sono arrivati "lunghi"...io risponderei che arrivi lungo PERCHE' derapi! Tutti sanno infatti che bloccare le ruote fa allungare gli spazi di frenata, ecco perchè su auto e moto hanno inventato l'ABS.
Alcuni dicono: "così intraverso la bici e la inserisco in curva anche se sono arrivato troppo veloce". Ma in realtà se riesci a inserirla in curva derapando, vuol dire che potevi farlo anche non derapando. Diversamente finiresti fuori e bloccare le ruote non ti aiuta di certo a migliorare la situazione.
Detto questo ritengo che qualsiasi cosa possa rovinare o anche solo "modificare" il territorio sia contro la mentalità del biker, chi la pensa diversamente si compri una moto e vada in crossodromo...
 

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