Secondo me bisogna essere realisti.
Io ho lavorato "contro natura" per strappare al bosco qualche sentiero nuovo e, come tutti quelli che hanno mai creato un nuovo single dove prima c'erano solo tracce di cinghiali, sa che qualche compromesso all'etica green deve essere preso: non parlo di alberi (perlomeno per me) ma arbusti, sottobosco, teneri virgulti sfortunati vengono sacrificati. Zappa e rastrello fanno parte degli
attrezzi del mestiere oltre alla sega e quindi un impatto "distruttivo" su quello che era il bosco prima che arrivassi te c'è.
Sempre per lo stesso motivo ho imparato che il bosco ci mette un amen a riprendersi quello che gli hai tolto (vedi l'esempio della gara con 800 partecipanti) se non continui a curarlo o non iniziano a passarci bici in quantità.
Premesso questo è logico che qualunque sentiero percorriamo è tale solo perchè continuiamo a percorrerlo; se smettessimo in breve tempo scomparirebbe riassorbito dalla natura per cui, che si passi elegantemente o sgommando come ubriachi, il bosco lo "roviniamo" "mantendolo" adatto alle nostre esigenze (il semplice passaggio impedisce agli arbusti di crescere, ai rovi di infestare, ai rami di allungarsi, ecc.); su questo credo che non ci possono essere opinioni discordanti.
Si può sollevare l'obiezione che sia meglio comunque il male minore per cui, se proprio mi diverto ad andare per boschi, e questo comporta degrado, almeno limiti questo degrado al minimo indispensabile ed anche su questo non possono esserci opinioni discordanti (credo).
Qui mi sembra che il contendere sia quanto una derapata rappresenti una ferita per il bosco. Nell'ultimo sentiero che ho costruito ho SCOPERTO che un fianco di una collina dove volevo passare, ora bosco, una volta era un terrazzamento agricolo. Certamente questa era una vera ferita, l'uomo ha tagliato piante, livellato terreno, cambiato proprio la fisionomia della collina ma oggi non si vede più niente, è tornato bosco. Se qualcuno scenderà dal mio sentiero facendo qualche derapata lo sciuperà? E allora io che ho rastrellato, zappato, potato, tagliato?
Il bosco è un sistema incredibilmente dinamico, frequentato da tanti animali, alcuni strani con due
ruote sotto, ma tutti gli animali interagiscono con lui (il bosco) per adattarlo alle proprie esigenze, lo graffiano, lo scavano, lo mangiano, ognuno (biker compresi) ci fa quello che vuole ed in questo io non vedo fattori negativi; il bosco si adatta così come fa da milioni di anni.
Diverso è il discorso se il bosco è condiviso tra biker e altre figure; queste potrebbero non gradire quella striscia nel bosco lungo la quale non crescono più erba e piante. In questo caso un fondo che, oltre che brullo, è anche scavato non potrà che peggiorare la situazione ma, IMHO, non è un problema del bosco; è un problema "politico" di relazioni sociali tra diversi utenti del bosco che devono giustamente cercare di non pestarsi i piedi a vicenda. E' un problema di educazione e convivenza civile tra biker e trekkers, non di deturpazione e deterioramento del bosco.
In un luogo appositamente dedicato ai biker (bike park) infatti scendi come ti pare e nessuno si lamenterà se derapi, sarebbe ridicolo il contrario!
NDR: quando dico che il bosco si adatta agli utenti non intendo dire che allora siamo liberi di buttarci cessi e cucine (trovati anche questi), spero sia pacifico.