due cose:
1) se puoi non pubblicare la traccia su openMtbMap: gli abitanti del posto non sarebbero granché contenti
è uno dei motivi per cui non ho pubblicato anche gli altri e forse rimuoverò anche questo, o forse tutto il sito, si era discusso tempo addietro sui pro e contro di mappare tutto e riconosco che certi itinerari possono essere di disturbo per chi raccoglie le castagne, per chi taglia il fieno, per chi porta il bestiame a pascolare, insomma per chi in fondo ci lavora;
....
Comunque se i locali non gradiscono la presenza dei turisti vorrà dire che non ci tornerò e frequenterò altri lidi
la colazione al bar era buona almeno ? :)
é una visione diversa, cioè sotto un'altra ottica;
non è che i locali non gradiscono la presenza dei turisti; probabilmente non gradirebbero la presenza costante e più frequente di biker; ed è innegabile che il proliferare di siti e mappe e altro aiuta ad aumentare le presenze; diciamo che fino ad un certo punto non ci sono problemi (ed infatti io non li ho mai avuti), però superato un certo margine non saremmo più visti di buon occhio e quindi gli abitanti e coloro che su quei boschi ci mangiano cercherebbero di tutelarsi.
Il caso delle discese nel bosco delle navette ci dice già qualcosina
Con questo non voglio assolutamente dire che non ci dobbiamo più andare, ma forse non incentivare troppo.
Quando decidi di andare fai tranquillo un fischio.
mentalità che ha fatto spopolare le valli invece di farle diventare una importante risorsa turistica come nelle alpi orientali.
Una mappa descrive un territorio, non incentiva ad andarci. Una mappa può essere utile non solo per scopi turistici e ricreativi.
Se poi i fruitori di un sentiero sono così imbecilli da farsi mal volere dai locali, è un problema che non c'entra con le mappe o che so io ma con l'ignoranza e lo scarso rispetto, problema presente in ogni ambito della vita italiana e non solo.
Se invece i locali sono pure loro ignoranti da non tollerare, come spesso accade, la presenza di nessun o quasi furestè sulla 'propria' terra, il problema è loro e della diffusa mentalità che ha fatto spopolare le valli invece di farle diventare una importante risorsa turistica come nelle alpi orientali.
cito:
alternando bellissimi tratti pedalati a qualche portage;
io ho alternato lunghi tratti di portage a qualche brevissimo tratto pedalato, ma probabilmente sono io che sono scarso, per carità
difficoltà:</b> OC :: OC :: ma dove ?? la salita è TA (tutto asfalto) e poi un'ora di spintage; la discesa può essere OC- per 500 D- e poi BF (basta frenare) per il resto
Comunque se i locali non gradiscono la presenza dei turisti vorrà dire che non ci tornerò e frequenterò altri lidi
...Una piccola premessina su come patisco le citazioni letterali in cui non viene menzionato l'autore la devo proprio fare ... io penso che se uno non ha rispetto x chi scrive, il non citare la fonte presuppone anche poco rispetto x chi legge la discussione ...
Visto che ho avuto l'onore di riconoscere alcune mie parole, mi attengo a commentare solo quelle e le metto qui sotto per chi non sa' e non ha fatto solo dei bei copia/incolla ...
Il giro in questione [URL]http://www.cicloalpinismo.com/2009/08/passo-di-bravaria.html[/URL] ha un dislivello in salita pari a poco più' di 1400m di cui 1050m sono puro nastro nero, il resto e' sentiero, opportunamente segnalato nella descrizione dell'itinerario! La scala delle difficolta' ho valutato (...forse erroneamente...) OC considerando il solo tratto sterrato e sperando che un lettore attento e paziente capisse leggendo la recensione ... se non voleva sforzarsi nella lettura sarebbe bastato anche solo buttare un occhio su uno straccio di cartina x vedere gli evidenti mille metri di bitume! Ma saro' io quello fatto male che ha un approccio diverso nell'organizzarmi le gite...
Che poi uno porti un'ora, oppure pedali tutta la salita, si sa', e' soggettivo! ... tornando alla mia recensione, ho dato una ciclabilita' del 90% che vuol dire che personalmente ho fatto circa 150 metri di disli piacevolmente a piedi. su un idilliaco traverso! Per la discesa OC vale lo stesso discorso ... ma secondo me non basta frenare, bisogna saper frenare come si deve!
Per il resto dei discorsi penso che Igor abbia dato una risposta inapellabile a chi si arrampica sugli specchi ...
Per quanto riguarda Ormea dove ha girato Solitone a mio avviso ci sarebbe da augurarsi un po' più' di passaggio responsabile e non disincentivare con discorsi contortamente protezionisti ...
oh, per carità forse sono io che non ero in giornata, comunque per me sconsigliatissimo
o-o
In effetti è quello che ho fatto: seguire gli antichi sentieri per scendere a valle. Capivo che erano tracce storiche, usate probabilmente un tempo dai pastori, e quindi dovevano arrivare a valle. Avevo però paura di arrivare a un tratto mangiato dalla vegetazione e non riuscire più a capire dove andava il sentiero.
In ogni caso la ciclabilità era buona, anche nel tratto alto con massi smossi coperti dall'erba (S2)
Quel tratto l'ho trovato buono, invece. Anzitutto, visti i noccioli, ho capito di essere sulla strada giusta. Inoltre, era una traccia abbastanza larga e, quindi, la vegetazione non è riuscita a coprire tutta la linea. Scavi di cinghiali non ce n'erano, il sentiero era liscio e compatto (S0).
(PS ormai mi porto sempre dietro gomitiere e ginocchiere; pur non evitando tutti i graffi dei rami, almeno non rischio di sderenarmi!)
Il problema, studiando a posteriori la carta IGM, è che a Calvetto non sono mai arrivato! Ecco la mappa IGM con la traccia che ho seguito (avrei dovuto studiarla prima, ma non ho avuto il tempo!!):
Sotto commento parte della descrizione che mi hai linkato:
Sulla carta IGM, i primi ruderi che si incontrano sono chiamati Stalla Liratta.
Ok, è il sentiero indicato sulla mappa e che ho seguito. Pietroso lo era, il fondo era di pietre smosse abbastanza grandi (S2), più o meno coperte da erba abbastanza alta. Ma evidente non direi. Era uguale a come era sopra.
A un tratto ho incrociato una traccia che sembrava molto più evidente, dal fondo di terra compatta e liscia. L'ho seguita per un poco, ma poi ho visto che saliva e ho pensato che fosse semplicemente una traccia fatta dal bestiame, quindi sono tornato indietro:
In realtà vedo che il sentiero è segnato sulla mappa e porta a Stalle Calvetto. Quindi forse avrei dovuto seguire quella?
Boh.. lo cercavo per avere un riferimento, ma non l'ho visto proprio.
A un tratto ho dovuto fare un giro sulla sinistra, per evitare la vegetazione che bloccava il vecchio sentiero, e ho ripreso la traccia poco più in basso, sempre dritta e pietrosa.
Ecco, qui ho sbagliato. In effetti non ho mai incontrato il sentiero con pietre fisse. Sotto il noccioleto, sembrava quasi una strada sterrata, mangiata dall'erba e in parte dai noccioli (il fondo era terra compatta e liscia).
Guardando la mappa, io ho confuso i ruderi di Stalle Calvetto con quelli di Campo Gelato, dato che anche a Campo Gelato c'era una fontana. Credendo di essere più a est di dove in realtà ero, appena ho visto una traccia sulla destra l'ho presa. Sono così arrivato ai ruderi di Almetta (non Caria, come credevo), dove ho trovato una mulattiera segnata che mi ha rincuorato e mi ha portato a Albra. Da lì ho seguito il sentiero segnato fino a Villaro.
Porcinazzi!!! Uno non se li aspetterebbe a fine luglio!
visto che in qualche modo mi fischiano e le orecchie, vorrei solo dire che ben vengano persone a girare qui da me, il problema della manutenzione pulizia dei sentieri, è che siamo in pochi e non riusciamo a mantenere tutto quello che sarebbe da aprire, poi senza volere ritornare in discorsi sterili, ma prima di sputare sentenze da chi viene, traccia e se ne va, non c'è nessuna ostilità per nessuno...
sono contrario a mettere online i sentieri che pulisco non perchè qualcuno li faccia. ma solo perchè metterlo online poi vorrebbe dire mantenerlo pulito sempre...
poi l'alta valtanaro è sempre stata considerata lontana da tutto e da tutti, se magari ci fossero più biker che girano, magari si riuscirebbe ad incentivare la pulizia e sistemazione da chi può farlo...
i locali sarebbero infastiditi dalla presenza di tutti questi nuovi frequentatori.
Come credo si sia capito, io invece sono favorevole a mappare sentieri, strade e tutte le altre caratteristiche del territorio, perché mi piace esplorare e uno strumento che mi aiuti a non perdermi è essenziale. Per questo, tutte le volte che vado in un posto, vicino o lontano da casa, cerco di migliorare lo stato della mappatura su OSM, pensando di fare una cosa gradita a futuri avventori. Mi piacerebbe che tante altre persone fossero degli incalliti mappatori, in modo che lo strumento fosse il più dettagliato, preciso e aggiornato possibile.
[/QUOTE]però ricadi nella stessa situazione in cui sono le IGM, usi Open come memoria storica con il problema è che tante volte l'errore del gps ti porta cmq a perdere il sentiero la dove il segnale è di bassa qualità o tracciato male..
OT: e che problema c'è, ti fai guidare da skappino!
ne ho avuto la prova ieri... giro tranquillo qui da me, è tornato a casa con le ginocchia distrutte.... però si ricordava qualche incrocio...
però ricadi nella stessa situazione in cui sono le IGM, usi Open come memoria storica con il problema è che tante volte l'errore del gps ti porta cmq a perdere il sentiero la dove il segnale è di bassa qualità o tracciato male..
... ma guarda il mio intervento non era volto a far vedere che il giro è bello ... la tua opinione sul fatto che non ti piace è rispettabilissima ... volendo dal mio punto di vista sarebbe altresì più utile che lo scrivessi sui siti interessati che hai consultato, nessuno bannerebbe la tua opinione, anzi penso sarebbe una risorsa per tutti quelli che fanno uso di determinati mezzi!in ogni caso visto che i commenti al giro e le descrizioni sono tutte indirizzate verso "un bel giro" e io sono l'unico che la vedo in maniera diversa, ritengo che sia io che in mtb cerco qualcosa di diverso dalla massa.
Io quando mappo non mi limito a ricalcare una traccia GPS. Per esempio, la parte alta del percorso incriminato, che è quella che ho aggiunto io, l'ho mappata usando sì la traccia GPS come riferimento generale, ma il lavoro l'ho fatto analizzando con attenzione anche le immagini aeree georeferenziate del Portale Cartografico Nazionale.
In altre situazioni, e quando le immagini aeree non permettono di individuare il sentiero, allora normalmente utilizzo un insieme di tracce GPS, in modo da minimizzare gli errori della singola traccia (ecco perché sarebbe utile che Training Camp permettesse di donare a OpenStreetMap le proprie tracce).
Circa la memoria storica, è chiaro che è opportuno tenere aggiornata la mappa. OpenStreetMap è uno strumento collaborativo e, dunque, chiunque può apportare delle correzioni e delle migliorie alla mappa. Se un sentiero peggiora e non si vede quasi più, si può mettere un valore peggiore al tag sulla visibilità [1]. Se scompare del tutto, si può eliminare del tutto. Se si vuole lasciare un riferimento storico, si può lasciare la way eliminando tutti i tag, in modo che non venga renderizzato sulle mappe, e magari aggiungere una nota per gli altri mappatori.