bene bene
il giro in solitaria è sempre una bella emozione;
perderti non potevi perderti perché scendendo trovi qualche sentiero o sterrata però magari ne risente la ciclabilità;
In effetti è quello che ho fatto: seguire gli antichi sentieri per scendere a valle. Capivo che erano tracce storiche, usate probabilmente un tempo dai pastori, e quindi dovevano arrivare a valle. Avevo però paura di arrivare a un tratto mangiato dalla vegetazione e non riuscire più a capire dove andava il sentiero.
In ogni caso la ciclabilità era buona, anche nel tratto alto con massi smossi coperti dall'erba (S2)
il tratto nel noccioleto tra rami e scavi dei cinghiali è il più brutto; però dalla fontana (sulla sinistra) di Calvetto in poi dovrebbe essere più divertente; mi ero dimenticato di dirti che le
gomitiere e ginocchiere non erano solo consigliate, ma obbligatorie per i rami, le ortiche e altro
Quel tratto l'ho trovato buono, invece. Anzitutto, visti i noccioli, ho capito di essere sulla strada giusta. Inoltre, era una traccia abbastanza larga e, quindi, la vegetazione non è riuscita a coprire tutta la linea. Scavi di cinghiali non ce n'erano, il sentiero era liscio e compatto (S0).
(PS ormai mi porto sempre dietro gomitiere e ginocchiere; pur non evitando tutti i graffi dei rami, almeno non rischio di sderenarmi!)
eventualmente se riesco ci torniamo insieme così vediamo come sono messi sti sentieri e se/dove/come puoi aver sbagliato;
[...]
dalla fontana di Calvetto il sentiero su pietre fisse è proprio in mezzo ai ruderi e adesso forse anche in mezzo alle ortiche; hai proseguito diritto, un po' in piano lasciandoti sulla destra i campi un tempo coltivati ?? fino ad arrivare ad incrociare il tornante di una mulattiera larga con palina ?
Il problema, studiando a posteriori la carta IGM, è che a Calvetto non sono mai arrivato! Ecco la mappa IGM con la traccia che ho seguito (avrei dovuto studiarla prima, ma non ho avuto il tempo!!):
Sotto commento parte della
descrizione che mi hai linkato:
si presta attenzione sulla destra dove parte una traccia che conduce ad un visibile abbeveratoio in cemento; dalla piazzola dell'abbeveratoio si scende con traccia abbastanza libera ai sottostanti ruderi di antichi ricoveri
Sulla carta IGM, i primi ruderi che si incontrano sono chiamati Stalla Liratta.
dove parte l'evidente sentiero pietroso che taglia verso sinistra
Ok, è il sentiero indicato sulla mappa e che ho seguito. Pietroso lo era, il fondo era di pietre smosse abbastanza grandi (S2), più o meno coperte da erba abbastanza alta. Ma evidente non direi. Era uguale a come era sopra.
A un tratto ho incrociato una traccia che sembrava molto più evidente, dal fondo di terra compatta e liscia. L'ho seguita per un poco, ma poi ho visto che saliva e ho pensato che fosse semplicemente una traccia fatta dal bestiame, quindi sono tornato indietro:
In realtà vedo che il sentiero è segnato sulla mappa e porta a Stalle Calvetto. Quindi forse avrei dovuto seguire quella?
fino a raggiungere un grande prato;
Boh.. lo cercavo per avere un riferimento, ma non l'ho visto proprio.
lo si attraversa aggirandolo verso sinistra per riprendere il sentiero interrotto a causa della fitta vegetazione.
A un tratto ho dovuto fare un giro sulla sinistra, per evitare la vegetazione che bloccava il vecchio sentiero, e ho ripreso la traccia poco più in basso, sempre dritta e pietrosa.
Ora ci aspetta un tratto abbastanza pianeggiante sotto un noccioleto, un po' invaso dalla vegetazione, si continua su facile sentiero con pietre fisse e si raggiunge la fontana di stalle Calvetto (ruderi abbandonati);
Ecco, qui ho sbagliato. In effetti non ho mai incontrato il sentiero con pietre fisse. Sotto il noccioleto, sembrava quasi una strada sterrata, mangiata dall'erba e in parte dai noccioli (il fondo era terra compatta e liscia).
Guardando la mappa, io ho confuso i ruderi di Stalle Calvetto con quelli di Campo Gelato, dato che anche a Campo Gelato c'era una fontana. Credendo di essere più a est di dove in realtà ero, appena ho visto una traccia sulla destra l'ho presa. Sono così arrivato ai ruderi di Almetta (non Caria, come credevo), dove ho trovato una mulattiera segnata che mi ha rincuorato e mi ha portato a Albra. Da lì ho seguito il sentiero segnato fino a Villaro.
2)tanto per rimanere in tema: non ero molto distante e nel bel mezzo di un bosco ho visto un sentiero intrigante che non ho la più pallida idea da dove arrivasse e dove potesse arrivare; non riportava traccia di passaggi di
ruote ed era bello invaso da foglie e ..... porcini.
Porcinazzi!!! Uno non se li aspetterebbe a fine luglio!