A leggere i vari commenti sembra che Schurter sia stato miracolato. Lui ormai finito, la biga per fare le gite sui monti, ecc... A me sembra che S. quest'anno è sempre stato nel gruppo di quelli che contano, sempre tra i primi, con una guida che a 35 anni è semplicemente clamorosa, forse è ancora il migliore a muso in giù. Bravo, un
bell'atleta, anche se non domina più in solitaria vincendo tutto, è evidente che anche gli altri sono cresciuti e tanto, lui è ancora un top. Mi pare piuttosto che sul viale del tramonto siano i nostri italiani, che qualcosa quest'anno abbiano sbagliato è evidente. Può far piacere vedere un Bertolini verso la 20a posizione, ma gli altri? Kerschbaumer primo degli italiani, un tempo lottava con Schurter, dovrebbe essere lui nel pieno della maturità e invece ormai pare fuori dal giro di quelli che contano, ma forse è colpa della bici
. I Braidot, uno probabilmente ha preparato male la stagione per colpa delle olimpiadi, l'altro anche. E poi sarà colpa della bici, anche lì, uno corre con bici italiana, quindi... l'altro hanno tolto il vpp, per cui non va più.
Ergo grandi onori a Schurter a cui auguro di cuore di essere lui a spezzare la maledizione del 10, ma anche se non ci riuscisse resta comunque un mito, anche come personaggio, e come esempio di atleta, che si impegna e si diverte.
Per gli italiani i problemi partono da lontano. Ora stiamo raccogliendo i disastri delle scelte federali del passato. Pare che qualcosa sia cambiato, pare che la federazione abbia capito che dai 12 ai 16 anni, ripetute, lavoro individuale, diete, integrazione, siano in prospettiva non solo inutili, ma dannose. Costruiamo campioni fino agli under e poi dove finiscono quando bisogna portare a casa i risultati? Un tempo finivano sulla strada, ora al bar. Oggi il movimento giovanile italiano ha numeri notevoli - finalmente -, ma ci sono ancora troppi dilettanti allo sbaraglio. Il livello dei preparatori è troppo basso soprattutto quando si inizia a fare sul serio, e questo ha come effetto di raccogliere risultati quando non serve. Ho visto con i miei occhi fare test a 11enni, fac-simile conconi, per impostare schede comiche, che diventano tragiche quando le si devono rispettare. Facciamo divertire i ragazzi, e quelli che ne avranno usciranno al momento giusto - mica a 15 anni per postare su instagram il podio - Schurter lo dimostra perché a 35 anni è ancora un ragazzo con tanta voglia di divertirsi, i successi vengono al seguito.