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Südtirol Sellaronda HERO 2013.....di tutto e di più....
- Creatore Discussione glassman
- Data di inizio
Mannaggia a voi, io dormivo ancora sogni beati prima di leggere le ultime 55 pagine che mi mancavano...ora mi è risalita la scimmia!
Sono ancora a ZERO bike e mi sto cacando sotto a leggervi, proprio perchè avendola fatta l'anno scorso so quanto sia dura!
Per ora sono ancora nella stagione di sci di fondo e quindi gli unici km e dislivelli fatti sono quelli con i legni stretti...dite che sono indietro con la preparazione????
A parte l'ansia da prestazione che mi assale ad ogni minuto che passa, volevo spendere una parola per chi affronta questa gara per la prima volta:
l'anno scorso feci il "corto" (riprendo la "polemica" con Alfà per il fatto che questo è il VERO Sellaronda; se lo farai quest'anno vedrai se non è vero) come 2a GF fatta in vita mia (feci la GranParadiso Bike a Cogne come prima esperienza) e ci arrivai con solo 600-650 km nelle gambe e qualche migliaio di m di dislivello. Nonostante tutto la finii a metà classifica, ben al di sopra delle mie aspettative (alla GP Bike arrivai nell'ultimo quarto di classifica sebbene a 7 km/h in più!). 
Lo dico per incoraggiare chi, come me e altri (mi viene in mente Picasso), non usano tabelle o allenamenti programmati per prepararsi, ma semplicemente si divertono in bici allenandosi durante le uscite di piacere.
Il SRH è tostissimo ma secondo me è fattibile anche per gente non troppo allenata che però, condizione indispensabile, dev'essere TOSTA E COCCIUTA.
Una crisi come quella da me patita sull'ultimo passo, il più bello di tutti, l'inarrivabile passo Sella, davvero non la ricordo: esausto, dopo aver percorso praticamente a piedi 1 km di salita delle terribili prime rampe di questo passo (il più duro tra quelli del "corto"), stremato dopo la difficoltosa discesa dal Pordoi, ho preso la bici, l'ho buttata sul prato e mi sono disteso di fianco a lei...temevo che non sarei riuscito più a salirci sopra!!
Per fortuna, e questo rende il SRH differente da qualunque altro percorso, il panorama MOZZAFIATO ti ricarica velocemente il morale e, dopo aver bevuto e mangiato una barretta, son ripartito in sella per il glorioso tratto finale del "corto", secondo me la parte più bella dell'intero percorso per panorama e contenuti tecnici.
Il mio consiglio, basato sull'esperienza dell'anno scorso per gente poco avvezza a gare di questo genere è: non stressatevi con tabelle, alimentazioni strane o componenti tecniche da migliaia di euro.
Piuttosto:
1-Pedalate quanto più potete per abituarvi a stare in sella per almeno 5-6 ore e a fare salite che durino almeno 1 h di fila.
2-Non preoccupatevi se non avete mai fatto 3000 m di dislivello in salita in un sol giorno (certo, almeno 1800-2000 si!). Quel giorno ci riuscirete se manterrete i nervi saldi e partirete con calma, consci dell'impresa che vi aspetta e senza strafare MAI (piuttosto scendete qualche volta in più dalla bike per non bruciarvi).
3-Non cambiate per l'evento il vostro modo di alimentarvi, poichè il vostro organismo potrebbe risentirne sotto uno stress quale quello richiesto; chiaramente cercate di accumulare più carboidrati che proteine e grassi, nei giorni precedenti...
4-Alimentatevi ad ogni fornitissimo ristoro, mangiando banane e panini, oltre alle barrette, non dimenticando di bere sali e acqua.
5- State attenti a vestirvi bene (o a portarvi il necessario) perchè nel corso del giro si può passare dal sole alla grandine alla neve, da 3°C a 25°C!!!
6-Portate attrezzi almeno per forature e piccoli guasti, l'assistenza non è ovunque!
Dai dai dai che ce la facciamo anche quest'anno!!!
PS: per la cronaca io, che sono meno scarso a scendere che a salire, l'anno scorso in discesa ho fatto a piedi solo il tratto peggiore della discesa del Pordoi, penso una cinquantina di metri, mentre in salita sono sceso solo per una settantina di metri alla fine del Danter (fondo sdrucciolevole e calca) e i primi 1500-2000 m del Sella, davvero tostissimi.
La cosa più curiosa è che sono arrivato più stanco alla fine delle lunghe e tecniche discese che alla fine delle salite, non mi era mai capitato prima!!!
Penso che la pesante pioggia caduta c'entri qualcosa; governare una bike impazzita per 25 km di discesa non è roba da poco (a livello di tensione)!
Sono ancora a ZERO bike e mi sto cacando sotto a leggervi, proprio perchè avendola fatta l'anno scorso so quanto sia dura!
Per ora sono ancora nella stagione di sci di fondo e quindi gli unici km e dislivelli fatti sono quelli con i legni stretti...dite che sono indietro con la preparazione????
A parte l'ansia da prestazione che mi assale ad ogni minuto che passa, volevo spendere una parola per chi affronta questa gara per la prima volta:
l'anno scorso feci il "corto" (riprendo la "polemica" con Alfà per il fatto che questo è il VERO Sellaronda; se lo farai quest'anno vedrai se non è vero
) come 2a GF fatta in vita mia (feci la GranParadiso Bike a Cogne come prima esperienza) e ci arrivai con solo 600-650 km nelle gambe e qualche migliaio di m di dislivello. Nonostante tutto la finii a metà classifica, ben al di sopra delle mie aspettative (alla GP Bike arrivai nell'ultimo quarto di classifica sebbene a 7 km/h in più!). Lo dico per incoraggiare chi, come me e altri (mi viene in mente Picasso), non usano tabelle o allenamenti programmati per prepararsi, ma semplicemente si divertono in bici allenandosi durante le uscite di piacere.
Il SRH è tostissimo ma secondo me è fattibile anche per gente non troppo allenata che però, condizione indispensabile, dev'essere TOSTA E COCCIUTA.
Una crisi come quella da me patita sull'ultimo passo, il più bello di tutti, l'inarrivabile passo Sella, davvero non la ricordo: esausto, dopo aver percorso praticamente a piedi 1 km di salita delle terribili prime rampe di questo passo (il più duro tra quelli del "corto"), stremato dopo la difficoltosa discesa dal Pordoi, ho preso la bici, l'ho buttata sul prato e mi sono disteso di fianco a lei...temevo che non sarei riuscito più a salirci sopra!!
Per fortuna, e questo rende il SRH differente da qualunque altro percorso, il panorama MOZZAFIATO ti ricarica velocemente il morale e, dopo aver bevuto e mangiato una barretta, son ripartito in sella per il glorioso tratto finale del "corto", secondo me la parte più bella dell'intero percorso per panorama e contenuti tecnici.
Il mio consiglio, basato sull'esperienza dell'anno scorso per gente poco avvezza a gare di questo genere è: non stressatevi con tabelle, alimentazioni strane o componenti tecniche da migliaia di euro.
Piuttosto:
1-Pedalate quanto più potete per abituarvi a stare in sella per almeno 5-6 ore e a fare salite che durino almeno 1 h di fila.
2-Non preoccupatevi se non avete mai fatto 3000 m di dislivello in salita in un sol giorno (certo, almeno 1800-2000 si!). Quel giorno ci riuscirete se manterrete i nervi saldi e partirete con calma, consci dell'impresa che vi aspetta e senza strafare MAI (piuttosto scendete qualche volta in più dalla bike per non bruciarvi).
3-Non cambiate per l'evento il vostro modo di alimentarvi, poichè il vostro organismo potrebbe risentirne sotto uno stress quale quello richiesto; chiaramente cercate di accumulare più carboidrati che proteine e grassi, nei giorni precedenti...
4-Alimentatevi ad ogni fornitissimo ristoro, mangiando banane e panini, oltre alle barrette, non dimenticando di bere sali e acqua.
5- State attenti a vestirvi bene (o a portarvi il necessario) perchè nel corso del giro si può passare dal sole alla grandine alla neve, da 3°C a 25°C!!!
6-Portate attrezzi almeno per forature e piccoli guasti, l'assistenza non è ovunque!
Dai dai dai che ce la facciamo anche quest'anno!!!
PS: per la cronaca io, che sono meno scarso a scendere che a salire, l'anno scorso in discesa ho fatto a piedi solo il tratto peggiore della discesa del Pordoi, penso una cinquantina di metri, mentre in salita sono sceso solo per una settantina di metri alla fine del Danter (fondo sdrucciolevole e calca) e i primi 1500-2000 m del Sella, davvero tostissimi.
La cosa più curiosa è che sono arrivato più stanco alla fine delle lunghe e tecniche discese che alla fine delle salite, non mi era mai capitato prima!!!
Penso che la pesante pioggia caduta c'entri qualcosa; governare una bike impazzita per 25 km di discesa non è roba da poco (a livello di tensione)!
Secondo me e altri bikers (l'argomento era già stato trattato) sono una buona soluzione soprattutto se parteciperai al percorso lungo, dato che la terza salita (Ornella) la farai quasi tutta a piedi, a meno che tu non sia un fenomeno.
Anche gli élite comunque la camminano in buona parte.
P.S.: Complimenti all' ultimo post di [MENTION=78654]ceszij[/MENTION]. Sembra il manuale perfetto per partecipare al Sella Ronda Hero. Straquoto tutto quanto da lui scritto, non sto a riportare il messaggio.
D
dandy1973
Ospite
sono molto indeciso anch'io, scarpe con suola rigida o suola morbida?
se come avete detto si fa molta strada a piedi forse è meglio suola morbida....
Secondo me e altri bikers (l'argomento era già stato trattato) sono una buona soluzione soprattutto se parteciperai al percorso lungo, dato che la terza salita (Ornella) la farai quasi tutta a piedi, a meno che tu non sia un fenomeno.
Anche gli élite comunque la camminano in buona parte.
P.S.: Complimenti all' ultimo post di [MENTION=78654]ceszij[/MENTION]. Sembra il manuale perfetto per partecipare al Sella Ronda Hero. Straquoto tutto quanto da lui scritto, non sto a riportare il messaggio.
Io farò il corto e proprio perché non un fenomeno avrò bisogno di scarpe comode!Cosa ne dici dei modelli che ho indicato prima?
MAh, penso che sia una cosa personale a questo punto. Le Shimano per me sarebbero un pò troppo alte, ma ripeto, è soggettivo.
Le Mavic mi piacciono molto anche dal punto di vista estetico. Le Nw così così, ma è questione di gusti.
Direi comunque che sono tutte e 3 un' ottima scarpa da escursionismo, vedrai che le userai, come me, anche in altre occasioni.
Suola morbida senz'altro (soprattutto per chi fa il percorso lungo) anche se ovviamente sono meno performanti nella pedalata. Io me ne accorgo quando metto le scarpe rigide.
Grazie Picasso per il tuo giudizio positivo riguardo il "manuale delle giovani marmotte per il primo sellaronda"...
Abbiamo uno spiritio simile nell'affrontare la mtb, visto che anche io concordo col 99% dei tuoi post!
Essendo stato nei panni di chi affronta questo percorso per la prima volta solo 12 mesi fa, capisco le preoccupazioni di alcuni nuovi iscritti e volevo semplicemente rendermi utile; spero di esserci riuscito!
Per le scarpe io ho delle NW parecchio tassellate con suola in vibram, e mi son trovato proprio benissimo sia a pedalare che nei tratti a piedi, nonostante il fango.
Abbiamo uno spiritio simile nell'affrontare la mtb, visto che anche io concordo col 99% dei tuoi post!
Essendo stato nei panni di chi affronta questo percorso per la prima volta solo 12 mesi fa, capisco le preoccupazioni di alcuni nuovi iscritti e volevo semplicemente rendermi utile; spero di esserci riuscito!
Per le scarpe io ho delle NW parecchio tassellate con suola in vibram, e mi son trovato proprio benissimo sia a pedalare che nei tratti a piedi, nonostante il fango.
Io ho comprato da non molto delle specialized rime Mtb, gran gran scarpe,
Premetto che in contemporanea uso delle Sidi Dragon 2 con suola in carbonio.
Questi' inverno ho avuto modo di usare abbastanza le specialized, suolo in vibram, e gran grip quando si cammina su sentieri.... In più ottima rigidità della suola quando si pedala... È se proprio devo essere sincero le suole in carbonio le lascierei ai pro.
Comunque il consiglio che timpossomdare in generale e ' di non comprare delle scarpe con suola troppo morbida
Grazie Picasso per il tuo giudizio positivo riguardo il "manuale delle giovani marmotte per il primo sellaronda"...
Abbiamo uno spiritio simile nell'affrontare la mtb, visto che anche io concordo col 99% dei tuoi post!
Essendo stato nei panni di chi affronta questo percorso per la prima volta solo 12 mesi fa, capisco le preoccupazioni di alcuni nuovi iscritti e volevo semplicemente rendermi utile; spero di esserci riuscito!
Per le scarpe io ho delle NW parecchio tassellate con suola in vibram, e mi son trovato proprio benissimo sia a pedalare che nei tratti a piedi, nonostante il fango.
Anche io son d'accordo con te, anche io ho affrontato con quello spirito li SRH lo scorso anno per la prima volta, mi ero perparato con qualche lungo/lunghissimo ma non sono un 'garoso' e l'idea iniziale era andare con calma e divertirsi (alla faccia della pioggia) dalla partenza fino all'arrivo, fra l'altro ci siamo riusciti arrivando insieme in due, io e mio fratello, sul percorso lungo e questo per me è stata una grande soddisfazione.
La cosa bella è stato essere lì, la cosa più bella è stata esserci insieme a dei veri amici e divertirsi su e giù per quelle montagne in MTB (e qualche funivia, giusto per girare tanto e non arrivare al sabato sfatti) dal giovedi alla domenica.
Dal punto di vista della preparazione penso che lo sci di fondo non sia così male, certo un po' di mtb la consiglierei, soprattutto per 'allenare' il fondoschiena a stare in sella tante ore... e poi soprattutto per saper valutare quante energie (fisiche e psichiche) si stanno spendendo, quante se ne stanno incamerando e quante ce ne rimangono da dare.
Ah... anche io sono in cerca di scarpe comode...
Fortunato te, io l'hanno scorso la hero l'ho fatta con delle sworks suola in carbonio e non ho avuto nessun problema, ad inizio inverno ho comprato anche io le rime ma le ho trovate veramente oscene, sul fango e sui sassi bagnati la suola non tiene nulla, in più le trovo davvero scomode!
quoto FRA.....per me la soluzione ideale sono i tacchetti da calci in punta a delle scarpe normali da mtb "race", quali che siano.
le scarpe da AM, chiamiamole così, sono meglio sul duro e compatto e sul quasi pianeggiante........al srh hai morbido sui bordi della strada e la pendenza è tale che appoggi solo le punte.
Con il fango le suole morbide poi non tengono niente in nessuna condizione.
Ciao a tutti, Oggi ho trovato questo simpatico messaggio nella mia casella di posta:
"Gentile Sig.ra .... In quanto la federazione ciclista italiana (FCI) per le categorie femminile prevede un unico percorso di 62 km, per motivi organizzativi il CO ha deciso di allestire solo un tracciato per tutte le categorie femminili.
Ci scusiamo per linconveniente. Se per questo motivo dovesse decidere di non partecipare a questa maratona, La preghiamo di volercelo comunicare entro e non oltre il 25 aprile.
Cordiali saluti
Südtirol Sellaronda HERO
Lisa"
che dire?
...
ci sono altre ragazze in questa situazione? riusciamo a farci sentire?
"Gentile Sig.ra .... In quanto la federazione ciclista italiana (FCI) per le categorie femminile prevede un unico percorso di 62 km, per motivi organizzativi il CO ha deciso di allestire solo un tracciato per tutte le categorie femminili.
Ci scusiamo per linconveniente. Se per questo motivo dovesse decidere di non partecipare a questa maratona, La preghiamo di volercelo comunicare entro e non oltre il 25 aprile.
Cordiali saluti
Südtirol Sellaronda HERO
Lisa"
che dire?
...ci sono altre ragazze in questa situazione? riusciamo a farci sentire?
Ciao Picasso,
sei riuscito ad utilizzare a traccia gpx scaricata dal sito sellarondahero?
Io ho provato con diversi browser ma qualsiasi applicazione utilizzi per la lettura mi da errore...
Davide
Ciao a tutti, Oggi ho trovato questo simpatico messaggio nella mia casella di posta:
"Gentile Sig.ra .... In quanto la federazione ciclista italiana (FCI) per le categorie femminile prevede un unico percorso di 62 km, per motivi organizzativi il CO ha deciso di allestire solo un tracciato per tutte le categorie femminili.
Ci scusiamo per linconveniente. Se per questo motivo dovesse decidere di non partecipare a questa maratona, La preghiamo di volercelo comunicare entro e non oltre il 25 aprile.
Cordiali saluti
Südtirol Sellaronda HERO
Lisa"
che dire?
ci sono altre ragazze in questa situazione? riusciamo a farci sentire?
Anche io lo trovo ingiusto, non è nello spirito del SRH, mi dispiace che si siano dovuti adattare a questo per diventare una 'gara' FCI...
Anche io son d'accordo con te, anche io ho affrontato con quello spirito li SRH lo scorso anno per la prima volta, mi ero perparato con qualche lungo/lunghissimo ma non sono un 'garoso' e l'idea iniziale era andare con calma e divertirsi (alla faccia della pioggia) dalla partenza fino all'arrivo, fra l'altro ci siamo riusciti arrivando insieme in due, io e mio fratello, sul percorso lungo e questo per me è stata una grande soddisfazione.
La cosa bella è stato essere lì, la cosa più bella è stata esserci insieme a dei veri amici e divertirsi su e giù per quelle montagne in MTB (e qualche funivia, giusto per girare tanto e non arrivare al sabato sfatti) dal giovedi alla domenica.
Dal punto di vista della preparazione penso che lo sci di fondo non sia così male, certo un po' di mtb la consiglierei, soprattutto per 'allenare' il fondoschiena a stare in sella tante ore... e poi soprattutto per saper valutare quante energie (fisiche e psichiche) si stanno spendendo, quante se ne stanno incamerando e quante ce ne rimangono da dare.
Ah... anche io sono in cerca di scarpe comode...
Bellissimo arrivare col fratello ed avere goduto di quei luoghi per diversi giorni...ti invidio io che sono figlio unico!
Per godere appieno del luogo e dell'evento io consiglio sempre, come minimo, di farsi la Hero al sabato e partecipare al grandioso SR Bike Day il giorno dopo, anche se è sul bitume.
Ci sono 2 aspetti che lo rendono meraviglioso da godere dopo la faticata del giorno precedente:
1-il giro si compie nell'altro verso di percorrenza e di conseguenza il panorama cambia radicalmente, così come le salite;
2-è un evento popolarissimo (eravamo in 16 mila ciclisti 2 anni fa!) che rende l'appuntamento magico, sembra di pedalare al Giro d'Italia in mezzo al "peloton"!!!
Per me che ho fatto tanto trekking in quei luoghi magici, non sentire il rombo di bus, auto e, soprattutto, motociclette che riecheggiano ovunque ti trovi tra i Monti Pallidi, non ha prezzo! Solo il ronzio delle catene ed il fiato degli appassionati...che spettacolo! Dovrebbero chiudere a turno tanti altri passi per poterli godere come si deve!
Per le scarpe credo che sia difficile trovare una posizione comune, però mi vien da pensare che una suola in vibram per percorsi accidentati nei terreni di alta montagna (alternanza di terra, fango, tritume di roccia-brecciolino e rocce/radici) è meglio di una suola in carbonio, e nel fango le tassellature profonde aiutano ad avere un minimo di grip....
PS: la questione della gara femminile è assurda...ora lo dicono???? Che discriminazione!
Ci sono, ci sono.....pessimo comportamento a due mesi dalla gara( quando si è già pagato iscrizione e albergo per più giorni), già fatto una mail di protesta...domani si richiama...Ciao a tutti, Oggi ho trovato questo simpatico messaggio nella mia casella di posta:
"Gentile Sig.ra .... In quanto la federazione ciclista italiana (FCI) per le categorie femminile prevede un unico percorso di 62 km, per motivi organizzativi il CO ha deciso di allestire solo un tracciato per tutte le categorie femminili.
Ci scusiamo per l’inconveniente. Se per questo motivo dovesse decidere di non partecipare a questa maratona, La preghiamo di volercelo comunicare entro e non oltre il 25 aprile.
Cordiali saluti
Südtirol Sellaronda HERO
Lisa"
che dire?
ci sono altre ragazze in questa situazione? riusciamo a farci sentire?
Bellissimo arrivare col fratello ed avere goduto di quei luoghi per diversi giorni...ti invidio io che sono figlio unico!
Per godere appieno del luogo e dell'evento io consiglio sempre, come minimo, di farsi la Hero al sabato e partecipare al grandioso SR Bike Day il giorno dopo, anche se è sul bitume.
Ci sono 2 aspetti che lo rendono meraviglioso da godere dopo la faticata del giorno precedente:
1-il giro si compie nell'altro verso di percorrenza e di conseguenza il panorama cambia radicalmente, così come le salite!
Sono perfettamente d'accordo con te anche in questo Lorenzo: lo scorso anno per problemi vari sono dovuto rientrare a casa domenica, ma quest'anno mi auguro e spero di poter rimanere almeno fino a martedì. Ho in programma di spostarmi a Cortina dopo la gara e fare domenica il giro dei 5 rifugi e lunedì se ci saranno ancora un po' di forze, il percorso della Dolomiti Superbike, che dovrebbe essere già segnalato. Al limite mi farò guidare dal Garmin.
Anzi, rinnovo l'invito già fatto qualche mese fa, e lo estendo a chiunque fosse interessato ad aggregarsi. Per ora siamo in 2.
Bellissimo arrivare col fratello ed avere goduto di quei luoghi per diversi giorni...ti invidio io che sono figlio unico!
Per godere appieno del luogo e dell'evento io consiglio sempre, come minimo, di farsi la Hero al sabato e partecipare al grandioso SR Bike Day il giorno dopo, anche se è sul bitume.
Ci sono 2 aspetti che lo rendono meraviglioso da godere dopo la faticata del giorno precedente:
1-il giro si compie nell'altro verso di percorrenza e di conseguenza il panorama cambia radicalmente, così come le salite;
2-è un evento popolarissimo (eravamo in 16 mila ciclisti 2 anni fa!) che rende l'appuntamento magico, sembra di pedalare al Giro d'Italia in mezzo al "peloton"!!!
Per me che ho fatto tanto trekking in quei luoghi magici, non sentire il rombo di bus, auto e, soprattutto, motociclette che riecheggiano ovunque ti trovi tra i Monti Pallidi, non ha prezzo! Solo il ronzio delle catene ed il fiato degli appassionati...che spettacolo! Dovrebbero chiudere a turno tanti altri passi per poterli godere come si deve!
Per le scarpe credo che sia difficile trovare una posizione comune, però mi vien da pensare che una suola in vibram per percorsi accidentati nei terreni di alta montagna (alternanza di terra, fango, tritume di roccia-brecciolino e rocce/radici) è meglio di una suola in carbonio, e nel fango le tassellature profonde aiutano ad avere un minimo di grip....
PS: la questione della gara femminile è assurda...ora lo dicono???? Che discriminazione!
Al di la della comodità soggettiva, i tacchetti di una scarpa da xc con suola rigida vanno meglio nel fango perché lavorano come un rampone da ghiaccio, i tasselli son molto più pronunciati di una scarpa con suola vibram
