Gli animalnzisti lasciamoli fuori. Quelli non ragionano né con il cervello né tantomeno con la pancia. Con qualcosa che sta più in basso e su cui non batte il sole.Magari dico una stupidaggine paurosa, ma non si potrebbe pensare di iniziare a confrontarsi con le realtà direttamente coinvolte?
Mi spiego, un tavolo a cui partecipano politici nazionali e regionali, rappresentanti dei parchi, rappresentanti associazioni animaliste, associazioni turistiche, esperti di comportamenti animali, rappresentanze cittadine locali (non solo da sindaci però).
Si potrebbe almeno iniziare a discutere seriamente, valutando tutti lati della questione.
Comunque siamo tutti bravi a chiacchierare, ma quando bisogna prendere una decisione...
Queste sono decisioni da lasciare a chi è competente.
No politici, no animalisti, no associazioni di albergatori, no comitati locali.
A suo tempo, quello della Serenissima Repubblica di Venezia, su come si dovessero regimare le acque, gli unici titolati a parlarne erano gli idraulici, per decreto governativo. Gli altri dovevano stare zitti.
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