La notte al lavoro andata bene, non abbiamo avuto uscite con l'ambulanza. Non mangio ne prendo il caffè, perche prima di andare a casa devo passare per l'ospedale di Sassocorvaro per donare il sangue all'AVIS. Chiamo, e richiamo, e richiamo... nonostante (seconodo i loro orari) avrebbero dovuto essere, non c'è nessuno... Mah... e poi dicono che non cè sangue... omunque, cosi perdo un'ora.
Arrivo acasa alle 8 circa, mangio come un lupo (non so quand e cosa potrò mangiare oggi): una vaschetta di lasagne alla bolognese riscaldata a microonde, una piadina con prosciuto e formaggio, 2 crostini con patè di fegato (molto condio) e 2 fettedi pane tostato con nutella sopra. Il tutto con circa 0,5 litri di tè nero.
Faccio appena i tempo a finire anche la doccia che arriva Valerio. Carichiamo la macchina, prendiamo un caffè, e partiamo. Tra una cosa e l'altra si è fatto le 09:30, e noi avevamo pensato che per le 9 siamo già in sella...
Alle 10:20 siamo a Perticara nel parcheggio dell'ex museo della miniera. Montiamo veloce le bici, e partiamo.
Dal giro che gentilmente mi ha inviato in .kmz Il Dani, decidiao di salire dal bivio segnato per lo Skypark, per prendere poi il 96 verso l'inizio della DH. A metà percorso, dove facevan la macchia, troviamo el sentiero un trattorino che non so come a fatto ad arrvare lì. Siamo costretti a dei numeri di circo per passare... di fianco non passa nemmeno un gatto, e dobbiamo arrampicarci con la bici in spalla e passare di sopra, con reale rischio di caduta sopra il trattore. Il tutto accompagnati dagli sguardi indifferenti dei boscaioli.
Dopo 4km dalla partenza arriviamoall'inizio della DH. Fa già caldo, ma è sopportabile ancora. Tiriamo fuori la videocamera per avela a portata di mano. Lintenzione è di riprenderci uno all'altro su tutti i passaggi tecnici del sentiero. Per questo, in cima ad ogni tratto, io lascio la bici, vado giù a piedi in posizione di ripresa, e riprendo Valerio mentre scende; poi li passo lavideocamera, torno su, riprendo la bici, e lui mi riprende mentre scendo.
Abbiamo fatto cosi per tutta la DH, mettendo circa 1h 30' arrivare in fondo... spero che ne valsa la pena; aspetto a vedere il risultato, che a montaggio finito (lo fa Valerio) carico su web.
Ho notato alcuni "lavori" sul sentiero, un saltino di terra di cui non mi ricordavo (non so sè nuovo), più il fatto che andando con tante soste e non fluido come l'altra volta, mi sembrato più difficile. Infatti sono quasi caduto sull'ultimo tratto difficile (quello con le due varianti d'uscita), colpa sbagliata traiettoria, ma sono ritornato sù e rifatto con esito positivo (però mi sono grattato l'interno coscia sul copertone posteriore che è una belezza... eccome bruciaa con il sudore...
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Arrivati nel parcheggio a Talamello a sun di campane a mezzogiorno in punto, parliamo al telefono con altri 2 amici nostri che dovrebbero aggiungersi per la parte "arrampicatoria" della giornata. Vista la velocità con la quale ci moviamo per via delle riprese video, le diciamo di essre a Perticara per le 14-14:30. Noi partiamo per la salita che l'altra volta abbiamo fatto per prima. Adesso fa caldo veramente. Sudo come un mullo e mi sono dimenticato la bandana a casa; il sudore mi entra negli occhi e sono quasi cieco... eppoi, pensando alla "mammina con figlioletto" dell'altra volta (chi c'è stato sa sicuramente di chi parlo), prima di partire da casa mi sono fatto anche la barba, cosi che il sudore combinato con il cinturino del casco mi fa pensare che avrò sbagliato qualcosa nella vita precedente...
Arriviamo in cima alle antenne più secchi del bacalà, e riprendiamo il rituale de sù e giù per le riprese video della discesa. Con qualche piccolo rotollone (mio), ce la facciamo.
Di nuovo il 96 al contrario, il trattorino fortunatamente se ne andato per i ca**i suoi, probabilmente a mangiare (quanto vorrei farlo anch'io... ho già fame!) e noi rprendiamo la salita per lo Skypark. Prendiamo il sentiero, oltrepassiamo l'albero caduto (è ancora lì... prossima volta vengo con una sega a mano...), facciamo i torantini (per me sono un limite, sopratutto se con il ripido sotto... ho quasi sempre girato la bici da fermo purtroppo), poi lungo la rete sul crinale sopra le falesie, e finalmente unultima ripresa sull'ultimo tratto prima dell'arrivo nel parcheggio dove abbiamo lasciato le macchine. Sono le 14:20.
Ci laviamo, ci cambiamo a c**o nudo sotto gli occhi nascosti di una vechietta che porta il cane a passeggio, e che nonostante il nostro entativo di farlo tra le porte della macchina per un minimo di decenza, si sposta per vedere meglio.. anche se... dopo tutta la salita, il caldo ed i scossoni sulla sella in discesa, c'è poco (molto poco) da vedere...
Fianlmente tirai al lucido, riprendiamo le bici e partiamo per trvare un posto dove mangiare... Valerio parla di una padina... io ho ben altro in mente...
Il bar della piazzetta e sommerso da bitumari (almeno 50) e cmq non offre niente di interessante per me. Lascio Valerio a spiegare ad un gruppetto di ciclisti che si erano avicinati, che la sella bassa (eravamo dopo la discesa e la sella era rimasta bassa) può avere una certa utilità in certe condizioni, ma loro continuano a dire che se si vuol dire di essere ciclisti, qualsiasi cosa va fatta con sella all'altezza giusta secondo certe tabelle in baze all'altezza del cavallo che mi indica dove trovare sul web. Ho famme e non ho voglia di parlamentare. Qundi come dicevo lascio Valerio con loro e parto per trovare un posto che mi ricordavo avevo visto durante il giro con scritto primi, piadine, bacalà, secondi e cosi via, in fotocopie bianco-nero. Non faccio faica a trovarlo nella grande metropoli di Perticara. E' sulla strada, tratassi del Circolo Arci.
Dentro, solo 2 persone.
- Buongiorno, si potrebbe gentilmente mangiare qualcosa?
- Certo, cosa volete? Un primo, un seondo?
- Stop! Se partiamo cosi, gà va molto bene. Metti su l'acqua che vado a prendere il mio compagno.
Ma Valerio era già alla porta. Mi dice: se restavo ancora un pò tiravo fuori il tubo sella e finivo nei giornali...
Quindi chediamo cosa possiamo mangiare, e lui inizia ad elencare delle cose che o non riesco a seguire, per via di un attacco d'ulcera che mi sta prendendo.
- Guardi... faccia lei... la sua specialità... basta che sia presto...
Quindi ci porta dei faggioli con un ragù ai funghi e salsicce di cinghiale, con aggiunta d'
olio piccante a volontà. Appea cominciamo a magiare, entrano dentro i nostri amici, e prendono anche loro qualcosa. Io, con il motivo di farle compagnia, ordino un bis (lo stesso piato) e Valerio, per fare compagnia a me, mi segue...
Morale della favola: mangiamo per oltre 1 ora, molto buono, prezzo decente (30 euro io e Valerio, per 4 primi, 2 latine di CocaCola, 1birra media e 2 caffè) e prendo i biglietti da visita per le prossime volte quando verrò lì.
Partiamo finalmente per la seconda parte della giornata, cioè l'arrampicata. Di nuovo alle macchine, smontiamo le bici e le mettiamo dentro la macchina, prendendo la roba per arrampicare.
Andiamo subito a delle vie che una volta me le ricordavo facili (sono 5 anni che non arrampico), e... niente! Sono fermo a solo 2m da terra. So bene cosa devo fare ma non ho più l'allenamento e la forza di farlo! Fortunatamente, sentiamo delle voci a nostra sinisra e andiamo a chiedere se ci sono delle vie più facili in zona. Ci dicono che sono proprio lì, veramente facili.
E' vero sono facili, addatte anche a chi non a mai arrampicato prima e vuole fare scuola, cosi che io riesco a riprendere un pò la forma di una volta, ed i nostri 2 amici a provare per la prima volta questo sport. E se la cavano mlto bene!
Man-mano si sono fatte le 18, e la morosa di Valerio lo chiama incazzata come una bestia, dicendo che li cambia la serratura di casa. Li sugersco di dare la colpa a me, qualcosa d tipo: non trovav più le chiavi della macchina, ci abbiamo messo 3 ore a trovarle... E cmq gli dico che se dovesse, può venire a dormire a casa mia finchè passa la tempesta. Conosco bene la Federica... non puoi fare altro che aspettare che li passi... però può durare un'ora oppure una settimana...
Ricarichiamo tutto e partiamo verso casa mia dove Valerio ha la macchina sua. Quando arriviamo sono le 19... lui aveva detto di essere a casa per le 16...
Siammo rotti, ma sulle facce abbiamo stampato il sorriso di ha passato una giornata meraviglisa e soddisfacente!
Alla prossima!
Le uniche 2 foto che abbiamo fatto, alla partenza ed al tavolo a pranzo: