[punt!?] 21 feb: bi-sange [info al post#1]

  • Siete di quelli che, quando comincia a fare freddo, mettono la bici in garage e vanno in letargo, sdivanandosi fino alla primavera? Quest’anno avrete un motivo in più per tenervi in forma, e cioè la nostra prima Winter Cup, che prende il via il 15 novembre 2024 e si conclude il 15 marzo 2025.
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pirexx

Biker immensus
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bellusco
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cmq credo che x il sentiero in cresta intendi la variante del 1° link:

"...Variante
Scendendo lungo lo sterrato, dopo circa 2km dalla Chiesetta di Artavaggio, si trova un incrocio di strade. Quella che sale porta alla Casera di Maesimo e consente di arrivare alla Culmine S. Pietro per la "via alta". Dovrebbe essere ciclabile, ma non l'ho provata....."
 

orzowei

Biker tremendus
6/10/08
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Monza
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cmq credo che x il sentiero in cresta intendi la variante del 1° link:

"...Variante
Scendendo lungo lo sterrato, dopo circa 2km dalla Chiesetta di Artavaggio, si trova un incrocio di strade. Quella che sale porta alla Casera di Maesimo e consente di arrivare alla Culmine S. Pietro per la "via alta". Dovrebbe essere ciclabile, ma non l'ho provata....."


Esatto. E' proprio quella che mi ha detto Pixel......proviamo.
 

orzowei

Biker tremendus
6/10/08
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Monza
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Ciao ragazzi, se andate dalle parti dei Piani, mi piacerebbe unirmi.


Ciao P.,

trovati al parcheggio (piccolo, non ti aspettare gran chè) di Ballabio INFERIORE (CE NE SONO DUE - Inferiore e Superiore).

Quando esci dalla galleria della superstrada, torna verso il basso (la vecchia strada per Lecco) e cerca di attraversare il paese e stare sulla sinistra, verso la montagna. Lo trovi di sicuro.
Specie se provi ad imboccare la strada che sale a Morterone. Appena prima di salire, è lì a fianco.

A domani
 

__deep__

Biker forumensus
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sulla martesana
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Ciauz!

Ieri con il dindo siamo andati in quel del triangolo a farci la traversata della dorsale.

Il santo protettore dei mountain bikers ci ha assistito fin dal mattino, regalandoci una giornata davvero meravigliosa: cieli sgombri e temperature gradevoli (con picchi di 15°C nel primo pomeriggio).

Salita

Arriviamo a Como e parcheggiamo proprio di fronte alla funicolare, cosa che ci costerà oltre 10 euro di parchimetro, ma pazienza.
Saliamo sulla funicolare insieme ad altri due giovani bikers, con delle bici non proprio giovani: colori fosforescenti e forche rigide!
Arrivati a Brunate cominciamo a salire, seguendo l'ottima traccia del roadbook (http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/691http://itinerari.mtb-forum.it/tours/view/691)
La salita procede bene, fra paesaggi spettacolari e rifugi chiusi.
Passiamo dal mitico sentiero dei faggi, sul quale percorriamo un meraviglio single track fra saliscendi magnifici.
Giungiamo quindi al rifugio Riella, unico rifugio che abbiamo trovato aperto. Dopo le foto di rito, decidiamo di farci fare un panozzo con salame, che però decidiamo di gustare prima della discesa finale, accontentandoci quindi della classica barretta, divorata osservando il panorama. E' in questo momento che mi rendo conto della piccola tragedia che stavo vivendo: la mia sacca idrica aveva la valvola aperta e stava perdendo liquido prezioso! Per fortuna me ne sono accorto sufficientemente in tempo per non rimanere completamente a secco.
Nel mentre ci raggiungono i due giovani bikers incrociati a Brunate, che ci danno un lieve distacco.
Ripartiamo e ci ritroviamo quindi fuori dai boschi. A questo punto il fondo comincia a diventare pesante, causa "effetto colla" del fango non completamente asciutto. La salita alla vetta del monte San Primo è quindi piuttosto dura: il meteo continua a graziarci, regalando un sole caldo, ma le ruote sono pesanti e fatichiamo non poco. Non paghi della stanchezza, poco prima di salire ai ripetitori, facciamo una deviazione fuori sentiero, sulla destra, di un centinaio di metri, in modo da arrivare ad un costone dove si può ammirare un bel panorama.
Rientrati in traccia, raggiungiamo la vetta di San Primo e ci regaliamo una pausa divorando il panino col salame, che ormai era entrato nei miei sogni già da qualche km. A questo punto mi rendo conto che la mia sacca idrica è vuota, ma grazie al buon dindo posso almeno bere un po' di succo.


Discesa

La discesa presenta qualche difficoltà inziale: sotto San Primo il fondo è erboso, ma con piccoli avvallamenti (diciamo buche) e molti sassi. Con la frontina da XC si fatica non poco e la stanchezza accumulata negli ultimi km di salita fa il resto, costringendomi a parecchi passaggi a spinta.
Si continua a scendere, nei pressi di una cascina andiamo fuori traccia di qualche metro, ma recuperiamo subito (lo stesso punto l'ho visto in uno dei video postati l'altro giorno).
Ricominciano quindi i passaggi nei boschi. Arrivamo nei pressi di un altro rifugio o forse di una cascina (Marta?), dove la traccia punta in mezzo al bosco, ma fatichiamo non poco a trovarla a causa del manto di foglie che rendeva irriconoscibile track e ostacoli. Alla fine però lo agganciamo e iniziamo a scendere.
A questo punto non c'è molto da dire, perché il fogliame e l'umido ha reso non poco difficile la nostra discesa. La parte delle gradinate l'abbiamo fatta in gran parte a spinta, perché con le front e quel tipo di fondo era davvero un azzardo provare a scenderle. Nei km finali abbiamo avuto anche qualche problema con le colate di asfalto laterali per le ruote delle auto: il fogliame le aveva nascoste e ad un certo punto ci siamo ritrovati in mezzo ad un canale di pietre senza la possibilità di risalire agevolmente ai lati. Abbiamo ballato un bel po'!

Ritorno

Il vero momento epic-ride è stato l'arrivo a Bellagio. Fuori dai sentieri, abbiamo deciso che provare a prendere un traghetto era rischioso :loll:, quindi abbiamo piegato a sud e ci siamo messi a pedalare.
Il buon dindo ha fatto il passo e all'inizio sembrava andare bene. Le medie erano buone, soprattutto nei pezzi in piano, ma ad un certo punto i famosi sali-scendi anticipati dal kikko hanno fatto il loro ingresso nella nostra "scampagnata". Nei pressi di Nesso io ho cominciato ad avere allucinazioni a tema religioso e ho cominciato a pensare che l'orrido di Nesso fosse in realtà una bestia che si nutre di triangolisti lariani sfiniti. Facciamo quindi una pausa, molto breve dato che il buio si apprestava, e ripartiamo.
Riusciamo a godere del tramonto sul lago e percorriamo gli ultimi km per inerzia.
Arriviamo a Como quasi con il buio totale, sfiniti, ma felici.

Oggi, contrariamente a quanto avevo ipotizzato, mi fa male solo il sedere :mrgreen:

Per le foto, magari posto qualcosa nei prossimi giorni.
 
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dindo

Biker immensus
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Paderno d'Adda
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Ciauz!

Ieri con il dindo siamo andati in quel del triangolo a farci la traversata della dorsale.
....
Oggi, contrariamente a quanto avevo ipotizzato, mi fa male solo il sedere :mrgreen:
@Deep : si vede che 6 giovane... a me fa male un pò dappertutto... la front nn perdona...

@ Pirexx & Eym : domani nn so.... mi alzo , se ad arrivare alla porta nn mi fanno male le gambe, guardo fuori, se nn piove magari raggiungo il Porfi x una Cantata... lui ha intenzione di farne 2, ma a me ...manca la voce :smile:... dopo il giro di ieri, Artavaggio mi sembra è un pò troppo, e farei da zavorra ... x cui se vedum + in là... ciao
w_strange.gif

 

Acido..lattico

Biker tremendus
11/4/09
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Ciao P.,

trovati al parcheggio (piccolo, non ti aspettare gran chè) di Ballabio INFERIORE (CE NE SONO DUE - Inferiore e Superiore).

Quando esci dalla galleria della superstrada, torna verso il basso (la vecchia strada per Lecco) e cerca di attraversare il paese e stare sulla sinistra, verso la montagna. Lo trovi di sicuro.
Specie se provi ad imboccare la strada che sale a Morterone. Appena prima di salire, è lì a fianco.

A domani

Ok, grazie.
Se ha qualcuno serve un passaggio, io arrivo da Paderno D.no e faccio la MI-LE.
 

pirexx

Biker immensus
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bellusco
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bel giro massacrante quello di oggi! x' aver fallito sulla via alta da artavaggio a culmine; l'alternativa era fare quella bassa leggasi anche sentiero del miniraduno di 2 anni fa :omertà:

fantastica come sempre la val boazzo. questo giro ce la siamo fatta in sella al 100% :prost:

@mg66: ho convertito 1 tuo simile (orzowey) alla modalità 'w la sella bassa' .... :))):
 

MG66

Biker cesareus
6/1/06
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Brianza
www.caimontevecchia.org
@mg66: ho convertito 1 tuo simile (orzowey) alla modalità 'w la sella bassa' .... :))):[/QUOTE]

Bravi ma il meteo? Freddo?
io ieri Sange dove ho trovato con piacere Carlao e il sole in cima
sceso dal crocione e giusto al passaggo del sasso muschiato spariva il sole
e quella nebbiolina fresca e unidiccia brianzola:fantasm:
Oggi giretto di un'ora e mezza di più non potevo.


Chi si è lasciato trasscinare così in basso da abbassare la sella.:il-saggi:
Che bella la Val Boazzo, tutta in sella? ma che bravi:celopiùg:
 

pirexx

Biker immensus
18/7/03
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bellusco
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alla partenza piovigginava ma era finissimo e quasi non si sentiva. poi in quota non c'era vento ma credo che saremo stati vicino a 0°. soprattutto nei pezzi di bosco esposti a nord dove c'era ancora la neve si sentiva il fresco.
per il resto il cielo era grigio ma niente nebbia o nuvole basse, quindi direi che ci è andata bene!!

devo però dire che la val boazzo fatta con i primi caldi, sole e cielo azzurro è molto meglio che fatta come oggi (grigia e con tutte le foglie sul percorso a nascondere le insidie!!)

100% in sella x' quel passaggio roccioso un po' esposto al 1° tentativo l'abbiamo fatti tutti e 3 a piedi, poi il buon orzowey ha detto 'eh no non posso appendere la bici al chiodo senza aver provato a fare quel passaggio. quindi mentre 1 passa gli altri 2 fanno da sicurezza"
ovviamente hanno lasciato a me l'onore di passare x primo!!!
diciamo che passando tutto a sx dal lato opposto del dirupo si tratta solo di fare il gradone e di non scivolare subito dopo che c'è la parete obliqua ma di usarla come sponda x rimettersi in mezzo al sentiero .... più facile a farsi che a dirsi!!
 
Stato
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