Prazza e Buttega (parte 2)

Giulius75

Biker tremendus
17/10/07
1.062
2
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San Vito Sardo d'Azione
Visita sito
Oh Antoss, intanto che arrivi due cose:
1) ho solo detto a Loredana che Sassari è il 5° comune d'Italia e tu mi prendi in giro il paese mio che sta sulla collina? Non si fa...
2) si, l'11 ottobre prossimo si terrà la GF "Gennebentu" a Villasalto e ti consiglio di non perdertela, perchè in questo modo avrai l'occasione per perderti in una piccola parte dello sterminato territorio di San Vito e poi perchè devo "revisionarti" la bici:smile:
 

antoss

Biker assatanatus
Oh Antoss, intanto che arrivi due cose:
1) ho solo detto a Loredana che Sassari è il 5° comune d'Italia e tu mi prendi in giro il paese mio che sta sulla collina? Non si fa...
2) si, l'11 ottobre prossimo si terrà la GF "Gennebentu" a Villasalto e ti consiglio di non perdertela, perchè in questo modo avrai l'occasione per perderti in una piccola parte dello sterminato territorio di San Vito e poi perchè devo "revisionarti" la bici:smile:

R1) Vai che stavo burrullando, tra le altre non sono neppure sassarese, a Sassari ci abito da un bè però, in realtà sono guspinese..:spetteguless:
R2) E tando allenati col fil di ferro perchè avrai filo da torcere... :hahaha:
stavo pensando di noleggiare un fenicottero, stizzia.. tantu già seisi accanta..
ps: documentati dovrai fare l'inviato speciale, aprire il topic e chiuderlo
:prost:
 

Giulius75

Biker tremendus
17/10/07
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San Vito Sardo d'Azione
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R1) Vai che stavo burrullando, tra le altre non sono neppure sassarese, a Sassari ci abito da un bè però, in realtà sono guspinese..:spetteguless:
R2) E tando allenati col fil di ferro perchè avrai filo da torcere... :hahaha:
stavo pensando di noleggiare un fenicottero, stizzia.. tantu già seisi accanta..
ps: documentati dovrai fare l'inviato speciale, aprire il topic e chiuderlo
:prost:
Moi d'appu cumprendiu cosa c'entra il "Piccalinna's member"!!! Ma se non sei di Sassari, la zampogna me l'hai gonfiata solo per diletto??? Farabutto che non sei altro...
Cmq, a proposito di Villasalto,non ho bisogno di allenarmi: per rubarti i cappelletti pozzu andai puru a brenti prè'à!!!
Per quanto riguarda il discorso inviato speciale, aspetto direttive da Roby67: se lui dice, io apro (la discussione), se lui vuole, io chiudo (sempre la stessa discussione).
 

antoss

Biker assatanatus
Sono incappato per caso in qs raccolta di trucchi per laticizzare, alcuni stranoti, altri un po meno. Sperando possa servire a qualcuno, lo posto qui, nel caso mod spostatelo in altra sezione. Lo metterò anche nel blog a futura memoria. Tratto da MTB4All.
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Premessa:
Ho deciso di fare un piccolo trattato riassuntivo per chi, come me, fosse stanco di forare ad ogni uscita.
Vorrei premettere che gli argomenti trattati si limiteranno alle mie dirette esperienze e quindi a tecniche da me già collaudate, ciò nondimeno chi decidesse di provare tali tecniche lo fa a suo rischio assumendosi le proprie responsabilità.
Tratterò vari aspetti e cercherò di rispondere alle FAQ alle quali ho già trovato soluzioni.
La latticizzazione può essere realizzata su qualsiasi tipo di cerchio e con qualsiasi pneumatico ma il risultato non sarà sempre la stesso a seconda dell’abbinamento cerchio-gomma che andremo ad effettuare.
PER INIZIARE:

cominciamo a valutare i cerchi a nostra disposizione;
se disponiamo di cerchi tubeless non dobbiamo farci nessuna modifica oltre a dover montare delle valvole smontabili, questo perché il lattice tende a chiudere qualsiasi passaggio d’aria, compresa la valvola.
Se, invece, i nostri cerchi sono per camera d’aria, dobbiamo trasformarli in tubeless.
Per una riuscita ottimale non abbiate fretta, posizionatevi in un luogo dove potete sporcare, usate dei vestiti vecchi perché se li sporcate col lattice poi sono da buttare.
Prima di effettuare la trasformazione guardiamoci i tre video per farci un’idea e leggiamo tutto fino in fondo.
Le tecniche di tubelessizzazione al momento da me provate fondamentalmente sono due:
1. Metodo “GHETTO TUBELESS” anche conosciuto come metodo “EOT” (abbreviazione di End Of Time, pseudonimo usato su internet da un mio compaesano) che non so se è stato l’inventore di questa tecnica ma, sicuramente, ha dato un grosso contributo alla sua diffusione.

http://www.mtb-forum.it/community/forum/showthread.php?t=14948&highlight=imperforabiliwww.mtb-forum.it/community/forum/showthr…hlight=imperforabili
Il metodo “GHETTO TUBELESS” è stato ampliamente trattato su numerosi siti, pertanto cercherò di riassumere la tecnica qui di seguito sottolineando vantaggi e svantaggi.
Abbiamo bisogno di:

· n. 2 camere d’aria 24 o 20 (meglio 20) con valvola smontabile come quelle della macchina
· n. 1 smontavalvole – è un tappo che nella parte esterna ha un innesto che si inserisce nella valvola per smontarla e rimontarla e lo potete trovare presso qualsiasi gommista
· n. x di valvolini di ricambio – ve li fate regalare dal gommista
· n. 1 confezione di lattice per tubeless di qualsiasi marca oppure, ed io ve lo consiglio vivamente, lattice per stampi tipo “LASTIX”- lo trovate nel settore belle arti ma, oramai la pratica di latticizzare è diventata così diffusa che lo trovate anche nei negozi di biciclette
· n. 1 siringona da cavalli da almeno ml.150 o altro contenitore per miscelare ed iniettare il lattice
· n. 2 gocce di olio lubrificante
· n. 2 paranipples – che presumibilmente dovreste avere già montati sul cerchio
· n. 2 cacciacopertoni
· n. 1 forbici
· n. 1 taglierino o forbici da elettricista a lama curva (meglio le forbici)
· n. 1 compressore con manometro per gonfiaggio
· n. 1 cinghia allacciabagagli con fibbia (non va bene la corda e tantomeno gli allacciabagagli elastici)
· n. 1 secchio di acqua con spugna
· n. 1 bilancia da cucina (facoltativo)
Video esplicativi:
PROCEDIMENTO:

1. Accertiamoci che le valvole passino attraverso i fori dei cerchi altrimenti ci serve un trapano per allargarli.
2. Prendiamo le camere d’aria e le tiriamo intorno al cerchio, se usiamo la 24 possiamo tagliarla prima di montarla, se usiamo la 22 conviene stirarla prima sul cerchio e tagliarla poi (come nel video). Facciamo attenzione che la valvola non risulti forzata dalla tensione della camera e che tutta intorno sia allineata con il cerchio.
3. Tagliamo la camera per tutta la sua lunghezza e facciamo sbordare i lembi equamente sui due lati.
4. Diamo una bella pulita al talco al suo interno.
5. Montiamo il copertone.
6. Controlliamo che la camera d’aria non si sia spostata ed eventualmente la riposizioniamo tirando i lembi.
7. Proviamo a gonfiare. Secondo il tipo e la condizione della gomma che stiamo usando potremmo avere un gonfiaggio immediato o anche nessun gonfiaggio ma, siccome questo non è il gonfiaggio definitivo non ci ostiniamo più di tanto poiché eventuali perdite saranno poi occluse dal lattice. Questo gonfiaggio ci può essere utile se utilizziamo delle gomme già usate poiché ci aiuta a capire se ci sono dei fori macroscopici e che, nel caso ci fossero, andrebbero rappezzati, prima di introdurre il lattice, con il classico mastice e toppe.
8. Questo è il momento di introdurre il lattice. Se utilizziamo un prodotto specifico seguiamo le istruzioni del prodotto stesso , altrimenti prepariamo il LASTIX. Agitiamo bene la confezione prima di aprirla, poi diluiamo 110 grammi di Lastix con 40 grammi di acqua. La stessa proporzione può essere realizzata a volume anziché a peso, l’importante è che otteniate una soluzione della consistenza della panna liquida. Questa è la quantità per una ruota. La soluzione può essere introdotta dal fianco del pneumatico (come nel video) oppure dalla valvola smontata con siringone o altro sistema di iniezione. Qualcuno obietterà che 150 ml. sono troppi ma, in seguito, vi spiegherò i motivi di tale opzione.
9. Qualcuno usa insaponare i talloni del pneumatico ma, io ho sempre fatto senza. Prendete la ruota dall’asse e fatela girare inclinandola lateralmente, in modo da cospargere il liquido bene all’interno. A questo punto gonfiate intorno a due atmosfere, se tiene portate a quattro, altrimenti continuate a muovere la ruota fino a che tutte le perdite non si siano chiuse. Portate a quattro atmosfere per far assestare il pneumatico nel cerchio.
10. Preparatevi il valvolino ungendolo con una goccia di olio siliconico (qualcuno usa il lucidacruscotti) e lo smontavalvole e fate come fanno i gommisti quando montano i pneumatici sui cerchi delle macchine. Staccate la pistola gonfiagomme e mentre esce l’aria introducete il valvolino ed avvitatelo. Questa operazione è meglio farla con la valvola posizionata in alto per limitare la fuoriuscita di lattice. Se tiene riportate la pressione a quattro e lasciatela così.
11. Date una bella ripulita al lattice fuoriuscito.
12. Prendete la forbice a lame curve e ritagliate i lembi della camera in eccesso.
13. Aspettate qualche ora e sgonfiate, non completament,e la pressione in eccesso, svitando il valvolino e riavvitandolo subito. A questo punto mettete in pressione secondo le vostre esigenze.
PRO

Questo sistema è relativamente facile da realizzare, è super collaudato, consente di tubelessizzare praticamente qualsiasi tipo di ruota, è molto economico, non risente in nessun modo delle infiltrazioni di acqua dai fori dei nipples, rende le ruote a prova di chiodo.
CONTRO

Il vantaggio in termini di peso è trascurabile, ogni volta che smonti la ruota devi mettere una nuova camera d’aria (difficilmente si riesce a riposizionare la vecchia con i lembi già tagliati a filo cerchio), in caso di frenata estrema, con pressione troppo bassa, l’eventuale scivolamento del pneumatico sul cerchio, provoca l’inevitabile strappo della valvola.

2. Metodo “KIT TRASFORMAZIONE”
Il metodo “KIT TRASFORMAZIONE” può essere realizzato acquistando un apposito kit, presso i rivenditori di cicli, o procurando i singoli componenti singolarmente ed a basso costo.

Io ho copiato la procedura “EASY TUBELESS” di cui potete vedere di seguito il video

Abbiamo bisogno di:

· n. 2 valvole smontabili per trasformazione tubeless – vi consiglio vivamente quelle tipo “EASY TUBELESS” perché, come si vede dal video, consentono di farci passare attraverso anche la valvola della camera d’aria e quindi, in caso di inefficacia del lattice, è possibile montare la camera di scorta senza dover smontare la valvola dal cerchio
· nastro adesivo impermeabile da mm.19/20 (per questo troverete più avanti una nota a parte)
· n. 2 flaps per tubeless
· n. 1 smontavalvole specifico per le valvole che stiamo usando
· n. 1 confezione di lattice per tubeless di qualsiasi marca oppure, ed io ve lo consiglio vivamente, lattice per stampi tipo “LASTIX”- lo trovate nel settore belle arti ma, oramai la pratica di latticizzare è diventata così diffusa che lo trovate anche nei negozi di biciclette
· n. 1 siringona da cavalli da almeno ml.150 o altro contenitore per miscelare ed iniettare il lattice
· n. 2 gocce di olio lubrificante
· n. 2 cacciacopertoni
· n. 1 compressore con manometro per gonfiaggio gomme
· n. 1 cinghia allacciabagagli con fibbia (non va bene la corda e tantomeno gli allacciabagagli elastici)
· n. 1 secchio di acqua con spugna
· n. 1 bilancia da cucina (facoltativo)
PROCEDIMENTO:

1. Puliamo per bene il cerchio.
2. Stendiamo sui fori dei nipples due giri di nastro tenendolo ben teso
3. Foriamo il nastro in corrispondenza del foro per la valvola.
4. Montiamo la valvola prima attraverso il flap e poi nel cerchio e la fermiamo con il controdado senza stringere.
5. Facciamo passare il flap intorno al cerchio lasciandoci un giravite infilato sotto di traverso.
6. Facciamo scorere il giravite intorno al cerchio, sotto il flap, per far assestare bene il flap nel cerchio ed estraiamo il giravite.
7. Montiamo il copertone.
8. Da questo punto seguite le istruzione del sistema “GHETTO” dal punto 7 ad esclusione del taglio dei bordi della camera.
Questo sistema è, a mio avviso, un po’ più difficile da mettere in pratica ma, io lo preferisco.
PRO

Anche se più difficile, questo sistema trasforma realmente le ruote da no-tube a tubeless e quindi si ha un reale risparmio in termini di peso, non si rischia di incorrere nel fenomeno dello strappo della valvola anche se la gomma scivola intorno al cerchio, è super collaudato, non necessita di rinnovare tutto ad ogni smontaggio, rende le ruote a prova di chiodo.
CONTRO

E’ un pochino più laborioso da realizzare, i componenti non si trovano sempre facilmente, il costo delle valvole è abbastanza elevato, non tutti i tipi di ruota sono trasformabili, se non si usa un nastro con adesivo resistente all’acqua la colla si scioglie se si infiltra l’acqua nei fori dei nipples.

TRUCCHETTI:
In ambedue gli elenchi di materiale compare la cinghia allacciabagagli ma, ancora non vi ho spiegato a che serve.
Se avete difficoltà di tenuta al primo gonfiaggio prendete la cinghia e passatela lungo il battistrada del pneumatico, poi chiudetela ad anello intorno alla ruota e tiratela più che potete, in modo da stringere la gomma intorno al cerchio. A questo punto riprovate a gonfiare e vedrete che riuscirete a dare pressione senza problemi.
Per verificare periodicamente che il lattice sia ancora fluido basta smontare la ruota ad agitarla, se sentiamo al suo interno lo sciacquettio allora ancora va bene, altrimenti rabbocchiamo.
Un altro trucchetto è legato al nastro autoagglomerante ma, qui ci vuole un capitolo a parte.
TIPI DI NASTRO

Per sigillare i fori dei nipples andrebbe bene qualsiasi tipo di nastro adesivo. Io attualmente sto utilizzando del nastro telato tipo cartoleria poiché al momento dell’ultima latticizzazione non avevo di meglio. In passato ho usato nastro da elettricista. Qualcuno utilizza il nastro autoagglomerante.
Nei kit preconfezionati spesso troviamo il nastro trasparente da imballaggio rinforzato con fibra di vetro.
Il nastro, come dicevo serve a chiudere i fori dei nipples ma, nono solo per la tenuta dell’aria dall’interno verso l’esterno, anche per l’acqua che si infiltra sall’esterno verso l’interno.
Infatti, se passate un guado, prendete la pioggia, pedalate nella neve o più semplicemente lavate la bici, l’acqua che si infila nei fori scioglie lentamente l’adesivo del nastro. Questo non comporta nulla fino a quando non andrete a smontare poiché in quel momento vi tirerete tutto appresso al copertone e rimarrà solo la colla del nastro appiccicata al cerchio.
Vi dicevo che alcuni utilizzano il nastro autoagglomerante. Questo è un ottimo impermeabilizzante ma non è ne autoadesivo ne rinforzato per cui va ripassato comunque con uno o due giri di nastro telato. L’utilizzo più importante del nastro autoagglomerante è quello di aumentare lo spessore del rivestimento al fine di ottenere una maggiore tenuta dei talloni in fase di primo gonfiaggio.
Il nastro perfetto è quello tipo “American Tape” che però è difficilissimo da trovare in larghezza mm.19. Non tentate di tagliarlo nel senso della lunghezza perché, se è quello buono, non ci potete riuscire e se ci riuscite evidentemente non è un nastro abbastanza rinforzato. Dopo lunga ed accurata ricerca finalmente il “nastro perfetto” per la tubelessizzazione.
E’ prodotto dalla SYROM di Vinci (FI) che è una ditta specializzata nei nastri adesivi.
Si possono trovare i suoi prodotti nel settore ferramenta, colorifici e cartolibreria-ufficio.
La Syrom ha due prodotti rispondenti alle ns. esigenze che sono l’art. TES 777 e l’art. TES 702 ambedue in varie larghezze ma, a noi interessa il 19mm.
Sono tutti e due telati, plastificati, ad alta resistenza e soprattutto impermeabili; il TES 702 è un po’ più pesante e consistente. Sicuramente esisteranno altri prodotti con le stesse caratteristiche ma, al momento, io non li ho trovati.
USO DEL FLAP

Il flap non è obbligatorio, ho provato senza e funziona lo stesso ma, la differenza la notate quando andare a smontare. Se non ce lo avete messo quasi certamente vi tirate tutto il nastro appresso al copertone.

LATTICE-QUANTITA’ E DILUIZIONE
I puristi del peso obbietteranno che 150 ml. di soluzione siano troppi.
Premesso che il lattice, contenuto in un sistema chiuso come il suo barattolo o la ruota, non secca, è vero anche che l’acqua, in esso contenuta, tende ad evaporare fino a saturare l’aria. Ogni volta che foriamo o abbassiamo la pressione e rigonfiamo facciamo uscire aria umida e satura e la rimpiazziamo con aria asciutta. Inoltre ogni foro e porosità chiusi dal lattice tendono comunque a disperdere acqua all’esterno. Se mettiamo solo 79/90 ml. di soluzione la proporzione tra liquido ed aria è tale che in breve tempo il lattice coagula. Attenzione non secca ma diventa come ricotta. Il lattice secco non pesa nulla o quasi ma quello che pesa è l’acqua. Per cui se il lattice è coagulato perde la sua efficacia ma non il suo peso e ci vediamo costretti a rabboccare con nuovo liquido aggiungendo peso al peso. Se inseriamo 70 gr. ogni 3 settimane in breve tempo ci ritroviamo con le ruote piene di una pesante ricotta che non tappa nessun buco. Pertanto la quantità di soluzione da iniettare, variabile a seconda della sezione del pneumatico, secondo me non dovrebbe essere inferiore ai 140 ml. In questo modo i rabbocchi diventano meno necessari e possono essere fatti con una soluzione molto più diluita ed in minore quantità. Per la diluizione al posto dell’acqua si può usare un pochino di ammoniaca chè svolge anche la funzione di anticoagulante e di antigelo.
A proposito di rabbocchi è fondamentale capire che tipo di pneumatico si va ad utilizzare.
TIPI DI PNEUMATICI

Praticamente tutti i tipi di pneumatici sono utilizzabili, io ne ho usato anche uno vecchio, logoro e pieno di buchi no-tubeless con i fianchi talmente sottili che le tele erano tutte visibili e per dieci giorni ha continuato a trasudare umidità e lattice fino a quando ho forato e sono rimasto a piedi perché il lattice si era coagulato.
-I migliori risultati si ottengono con pneumatici tubeless:
PRO – sono più robusti, sono più resistenti alla foratura, nascono per lavorare senza camera e di conseguenza non traspirano e, se la tubelessizzazione è andata alla perfezione diventa praticamente inutile e superfluo fare rabbocchi di lattice.
CONTRO – Sono più pesanti, sono più costosi, è più faticoso montarli e smontarli.
-In alternativa si possono tubelessizare anche dei pneumatici per camera ma, vi consiglio di farlo solo con gomme nuove e senza fori e che abbiano all’interno un buon rivestimento che aiuti a mantenere l’impermeabilità.
PRO – sono più leggeri, costano meno, si montano e smontano facilmente anche senza l’ausilio di cacciacopertoni.
CONTRO – sono più fragili ed esposti a forature e strappi, l’uso improprio non ne garantisce l’affidabilità, nascono per lavorare con la camera e quindi non garantiscono la tenuta, pertanto avranno una maggiore tendenza alla traspirazione ed all’essiccamento del lattice e quindi sarà necessario rabboccare più frequentemente.
ALTRI SISTEMI

Ho seguito con interesse l’ottima realizzazione di GURA69
http://www.iper-bike.eu/index.php?o...tid=55:approfondimenti-officina&Itemid=100027www.mtb4all.net/index.php?option=com_con…na&Itemid=100027
e penso potrebbe essere una semplicizzazione del sistema poiché il nastro tipo “American Tape” si trova già da mm.30 senza doverlo ritagliare. Ho qualche dubbio sulla possibilità di tagliare il nastro per lungo poiché, se di qualità, questo tipo di nastro è veramente tosto. Inoltre la superficie non gommata è rivestita con una specie di pellicola siliconica antiadesiva (altrimenti non si srotolerebbe) che fa da isolante fra gomma e cerchio e quindi potrebbe facilitare lo stallonamento.
RACCOMANDAZIONI

Il fatto di avere il lattice che tappa il 99 % delle forature non ci garantisce al 100% di non bucare.
Può capitare di fare un taglio un po’ più grande o di dimenticare di controllare periodicamente che il lattice sia ancora liquido, pertanto non dimentichiamo mai di portarci la nostra borsettina con:
· camera d’aria di scorta e magari anche mastice e toppe
· cacciacopertoni
· pompa
· smagliatatene
· qualche maglia di ricambio
· 3/4 fascette da elettricista (non si sa mai)
· magari un set di attrezzi ber bici
· una piccola torcia elettrica (immaginate di forare o rompere la catena all’imbrunire o in un sottobosco mentre rannuvola)
· un paio di guanti usa e getta (i migliori sono quelli azzurri in nitrile)
· qualche cerotto
· e ricordate sempre il casco ben allacciato.
Sono certo che i sistemi antiforatura saranno soggetti ad evoluzione soprattutto per merito di persone come voi che amate sperimentare cose nuove.

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antoss

Biker assatanatus
Moi d'appu cumprendiu cosa c'entra il "Piccalinna's member"!!! Ma se non sei di Sassari, la zampogna me l'hai gonfiata solo per diletto??? Farabutto che non sei altro...
Cmq, a proposito di Villasalto,non ho bisogno di allenarmi: per rubarti i cappelletti pozzu andai puru a brenti prè'à!!!
Per quanto riguarda il discorso inviato speciale, aspetto direttive da Roby67: se lui dice, io apro (la discussione), se lui vuole, io chiudo (sempre la stessa discussione).

:mrgreen::mrgreen:
okkappa!
 

ADexu

Biker Prenuragicus
26/12/06
11.020
11
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PEJFUGA, Ichnusa island
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Torque + acciaio e pezzi vari

RACCOMANDAZIONI

Il fatto di avere il lattice che tappa il 99 % delle forature non ci garantisce al 100% di non bucare.
Può capitare di fare un taglio un po’ più grande o di dimenticare di controllare periodicamente che il lattice sia ancora liquido, pertanto non dimentichiamo mai di portarci la nostra borsettina con:
· camera d’aria di scorta e magari anche mastice e toppe
· cacciacopertoni
· pompa
· smagliatatene
· qualche maglia di ricambio
· 3/4 fascette da elettricista (non si sa mai)
· magari un set di attrezzi ber bici
· una piccola torcia elettrica (immaginate di forare o rompere la catena all’imbrunire o in un sottobosco mentre rannuvola)
· un paio di guanti usa e getta (i migliori sono quelli azzurri in nitrile)
· qualche cerotto
· e ricordate sempre il casco ben allacciato.

A questa lista aggiungerei una boccetta di Attack FlexGel per riparare al volo i tagli sul copertone, sempre se non sono degli squarci.....
 

TheBluesBiker

Biker forumensus
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Excalib65

Moderatur GPSensis
20/2/06
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Sud-Ovest Sardegna
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se mettessero 2 stracci di spiegazione dell'itinerario, basterebbe sostituire quattro zoccoli con 2 gomme....
[URL="http://www.rassegnanuoro.it/rassegna_leggi.asp?ID=67137"][url]http://www.rassegnanuoro.it/rassegna_leggi.asp?ID=67137[/URL][/URL]
Se vuoi ti dico chi ha disegnato i percorsi... magari lo conosci pure... però solo in MP... e, sempre se vuoi, magari possiamo ottenere le tracce...
Ad ogni modo i percorsi sono stati pensati più per la mtb che per gli zoccoli... è che col cavallo sembra più figo... secondo loro...
 

pigaro

Biker superioris
29/5/08
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Péilfica (TT)
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se mettessero 2 stracci di spiegazione dell'itinerario, basterebbe sostituire quattro zoccoli con 2 gomme....
[URL="http://www.rassegnanuoro.it/rassegna_leggi.asp?ID=67137"][URL]http://www.rassegnanuoro.it/rassegna_leggi.asp?ID=67137[/URL][/URL]


Questa storia di una capatina a Badde e Salighes è proprio intrigante (peraltro Jocan ne parla da tanto), così come ricca di fascino è la vicenda che lega l'ingegnere inglese Benjamin Piercy a quei luoghi
[URL]http://www.luigiladu.it/piercy/Montagna.htm[/URL]
[URL]http://www.luigiladu.it/piercy/Piercy.htm[/URL]
[URL]http://it.wikipedia.org/wiki/Benjamin_Herbert_Piercy[/URL]

Qualche primo appunto trovato sulla rete:
http://legambientemacomer.org/legambiente/sentieri/sent5frame.html
 

fabryx80

Biker paradisiacus
20/3/05
6.425
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Donori CA
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ora mi è venuta un idea, se per esempio la federazione, chiedesse alle singole squadre d mtb, d segnalare un percorso naturalistico della loro zona. Ovviamente nn si kiede d inventarsi un bosco nella trexenta, tanto per intenderci. Però potrebbe già essere un modo per riuscire ad avere una rete di sentieri a breve termine..

UOT FINK ABAUT?????
 

camarillobrillo75

Biker immensus
ora mi è venuta un idea, se per esempio la federazione, chiedesse alle singole squadre d mtb, d segnalare un percorso naturalistico della loro zona. Ovviamente nn si kiede d inventarsi un bosco nella trexenta, tanto per intenderci. Però potrebbe già essere un modo per riuscire ad avere una rete di sentieri a breve termine..

UOT FINK ABAUT?????

che "a pelle" non è una cattiva idea !
PS = guarda che la Trexenta in primavera è bella come la foresta più bella Sardegna !
 

andrewxx

Biker serius
10/3/03
194
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Quartu S.E.
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ciao a tutti!!! mi chiedevo..... e non vogliatemene O_o ...!!!

Aundi nd'agattu tracce gps di percorsi di qualsiasi tipo (non tutto a piedi) gare escursioni etc...??? ho visto la sezione tracce sul forum ma c'è pochissima roba, credo che c'è ne debbano essere molte di più in giro, o no??

io sono di quartu e le zone che batto ormai son sempre le stesse e vorrei un pò cambiare aria !!!

grazie!!
 

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Classifica mensile dislivello positivo