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DOGO

Biker delirius tremens
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Si si...ogni 3 bracciate.

Credo che per non respirare ogni 2 bracciate dovrei allenarmi in piscina almeno 2 volte la settimana.

Ho notato che prima non riuscivo mai a respirare ogni 3 bracciate, ora per le prime due vasche (66mt) ci riesco, ma ora mi sono abbastanza fermato lì.

Ho notato che respirando ogni 2 bracciate perdo tanto in acquaticità e capacità di spostare acqua.

PS: al mare, anche con lunghe nuotate, riesco a respirare ogni 3 bracciate :-)
 

noise

Biker velocissimus
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Bike
Yeti SB5.5
Mi ricordo che all'inizio quando imparai a nuotare e mi trovai a dover fare il salto da nuotatore ultra base a medio, mi trovai in difficoltà con il passaggio alla respirazione ogni tre. Piano piano ho affinato la tecnica e la resistenza ed ora è un'abitudine (anche quando rientro da stop lunghi anche mesi, come dopo l'estate). Penso che sia solo questione di sforzarsi e vedrai che piano piano prendi il ritmo! ;-)
 

lele 71

Biker poeticus
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lele71.blogspot.com
Mi impegnerò di più, magari abbassando il "ritmo" sui 200mt (non che vada forte, ma probabilmente devo andare ancora più piano).

Hola Dogo! Io invece sto facendo fatica a riabituarmi a respirare solo sul lato destro dopo aver fatto altrettanta fatica ad abituarmi a respirare ogni 3 bracciate 1 volta per lato... :smile:

Nel triathlon molti allenatori consigliano la respirazione alternata con la motivazione che se vai in affanno con quella vuol dire che stai spingendo troppo (visto che il nuoto e' solo l'inizio...), quindi dovrebbe servire come "segnale" per gestire l'andatura nella frazione del nuoto. Immagino che la tua considerazione riguardo al ritmo da tenere sui 200 sia esatta.

A me l'allenatore (nuotatore puro...) ha consigliato di respirare ad ogni bracciata destra o sinistra perche' la cosa aiuta a non andare in affanno e soprattutto a tenere meglio il ritmo (e' piu' facile accorgersi quando le braccia rallentano), effettivamente qualcosa guadagno sui tempi, pero' ho anch'io la sensazione di peggiorare a livello di "nuotata", me ne accorgo anche dal fatto che spesso avverto fastidi alla schiena (nella zona alta della colonna) ed alla spalla opposta a quella della respirazione, insomma.... qualcosa non va' proprio... :nunsacci:
 

FRANCK-MELLOW

Biker cesareus
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Hola Dogo! Io invece sto facendo fatica a riabituarmi a respirare solo sul lato destro dopo aver fatto altrettanta fatica ad abituarmi a respirare ogni 3 bracciate 1 volta per lato... :smile:

Nel triathlon molti allenatori consigliano la respirazione alternata con la motivazione che se vai in affanno con quella vuol dire che stai spingendo troppo (visto che il nuoto e' solo l'inizio...), quindi dovrebbe servire come "segnale" per gestire l'andatura nella frazione del nuoto. Immagino che la tua considerazione riguardo al ritmo da tenere sui 200 sia esatta.

A me l'allenatore (nuotatore puro...) ha consigliato di respirare ad ogni bracciata destra o sinistra perche' la cosa aiuta a non andare in affanno e soprattutto a tenere meglio il ritmo (e' piu' facile accorgersi quando le braccia rallentano), effettivamente qualcosa guadagno sui tempi, pero' ho anch'io la sensazione di peggiorare a livello di "nuotata", me ne accorgo anche dal fatto che spesso avverto fastidi alla schiena (nella zona alta della colonna) ed alla spalla opposta a quella della respirazione, insomma.... qualcosa non va' proprio... :nunsacci:
il punto è che la nuotata ogni 2 bracciate è consigliata proprio nelle distanze lunghe e nel triathlon perche dovrebbe anzitutto dare piu fiato e secondo punto perche dovrebbe essere piu stabile e cadenzata.
vi dirò che io se nuoto ogni 3 mi scompongo,ogni 2 invece,pur non essendo stilisticamente bello(anche perche mando un braccio largo rispetto all altro) rendo molto di piu e sono molto piu stabile.
 

lele 71

Biker poeticus
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il punto è che la nuotata ogni 2 bracciate è consigliata proprio nelle distanze lunghe e nel triathlon perche dovrebbe anzitutto dare piu fiato e secondo punto perche dovrebbe essere piu stabile e cadenzata.
vi dirò che io se nuoto ogni 3 mi scompongo,ogni 2 invece,pur non essendo stilisticamente bello(anche perche mando un braccio largo rispetto all altro) rendo molto di piu e sono molto piu stabile.

In effetti basta guardare i nuotatori di fondo e mezzo fondo per darti ragione su questo.
Io trovo difficolta' a respirare in questo modo credo per limiti della mia tecnica, inevitabilmente sulle nuotate lunghe quando arriva la stanchezza ed inizio a nuotare in modo approssimativo mi rendo conto della cosa e cerco di andare "di forza", col risultato di irrigidirmi ed uscire dall'acqua col mal di schiena.
Respirando ogni 3 semplicemente quando inizio a perdere velocita' non riesco a recuperarla (altrimenti vado in affanno) e cosi' esco meglio (ma piu' tardi).

Nel triathlon la "scuola" della respirazione alternata e' tipicamente americana ed abbastanza recente, questa respirazione pero' e' parte di una nuotata leggermente diversa da quella tradizionale dove viene enfatizzato al massimo il rollio delle spalle per prendere piu' acqua (riducendo anche le bracciate) ed avere meno superficie di appoggio (migliore idrodinamicita', il corpo in acqua e' sempre "di taglio" su uno dei 2 fianchi), in pratica in questo contesto IMHO ha il suo senso pero' parliamo quasi (se mi passate l'espressione...) di un'altro stile.
 

DOGO

Biker delirius tremens
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Hola Dogo! Io invece sto facendo fatica a riabituarmi a respirare solo sul lato destro dopo aver fatto altrettanta fatica ad abituarmi a respirare ogni 3 bracciate 1 volta per lato... :smile:

Nel triathlon molti allenatori consigliano la respirazione alternata con la motivazione che se vai in affanno con quella vuol dire che stai spingendo troppo (visto che il nuoto e' solo l'inizio...), quindi dovrebbe servire come "segnale" per gestire l'andatura nella frazione del nuoto. Immagino che la tua considerazione riguardo al ritmo da tenere sui 200 sia esatta.

A me l'allenatore (nuotatore puro...) ha consigliato di respirare ad ogni bracciata destra o sinistra perche' la cosa aiuta a non andare in affanno e soprattutto a tenere meglio il ritmo (e' piu' facile accorgersi quando le braccia rallentano), effettivamente qualcosa guadagno sui tempi, pero' ho anch'io la sensazione di peggiorare a livello di "nuotata", me ne accorgo anche dal fatto che spesso avverto fastidi alla schiena (nella zona alta della colonna) ed alla spalla opposta a quella della respirazione, insomma.... qualcosa non va' proprio... :nunsacci:

Mi verrebbe da quotare tutto.
Se non sbaglio la Pellegrini (con le dovute abissali distanze da me) nuota ogni due bracciate su qualsiasi distanza (credo però sia per un fattore psicologico: respirare spesso porta ad avere un "contatto maggiore" con il mondo "all'asciutto" :-)) .

Tuttavia respirando ogni due bracciate (alternando il lato ogni virata) mi rendo conto che l'efficienza della nuotata peggiora (golf), mentre l'efficacia (tempo) migliora.
In termini di tempo (tranne nelle distanze brevi, dove partendo "riposati" si può stare anche in apnea, come accade negli sforzi massimali) credo si possa anche migliorare con la respirazione ogni due bracciate (proprio per il fatto che arriva "più ossigeno" e si può spingere di più).
 

FRANCK-MELLOW

Biker cesareus
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In effetti basta guardare i nuotatori di fondo e mezzo fondo per darti ragione su questo.
Io trovo difficolta' a respirare in questo modo credo per limiti della mia tecnica, inevitabilmente sulle nuotate lunghe quando arriva la stanchezza ed inizio a nuotare in modo approssimativo mi rendo conto della cosa e cerco di andare "di forza", col risultato di irrigidirmi ed uscire dall'acqua col mal di schiena.
Respirando ogni 3 semplicemente quando inizio a perdere velocita' non riesco a recuperarla (altrimenti vado in affanno) e cosi' esco meglio (ma piu' tardi).

Nel triathlon la "scuola" della respirazione alternata e' tipicamente americana ed abbastanza recente, questa respirazione pero' e' parte di una nuotata leggermente diversa da quella tradizionale dove viene enfatizzato al massimo il rollio delle spalle per prendere piu' acqua (riducendo anche le bracciate) ed avere meno superficie di appoggio (migliore idrodinamicita', il corpo in acqua e' sempre "di taglio" su uno dei 2 fianchi), in pratica in questo contesto IMHO ha il suo senso pero' parliamo quasi (se mi passate l'espressione...) di un'altro stile.
quindi nella scuola americana si respira ogni 3?
diciamo però una cosa boys,cioè c'è da capire anche come si muovono le gambe.
ora,io nuoto anche le brevi distanze con respirazione ogni 2,ma le gambe le muovo come si fa appunto nelle distanze brevi(senza considerare che io tecnicamente ho enormi lacune), al contrario la gambata nel lungo è probabilmente più approntata al mantenimento dell'equilibrio/acquaticità e dello scivolamento che non alla mera spinta tant'è che gente come filippi la inseriscono,con frequenza piu alta, da un certo punto in poi.
 

lele 71

Biker poeticus
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Oggi triathlon sprint a Recetto (NO), non e' proprio piscina ma comunque si nuota (prima di pedalare e di correre ;-))
Nonostante la breve distanza è una bella fatica, io ci ho messo un tempo infinito ma è stato davvero bello, un'esperienza che consiglio a tutti!
Enjoy triathlon!!!!!
 

lele 71

Biker poeticus
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quindi nella scuola americana si respira ogni 3?

Una delle tante scuole si, al momento sembra riscuotere molto successo tra i triatleti.
Le cose principali che si notano in questa nuotata sono il rollio di spalle/corpo molto accentuato, la respirazione ogni 3 (che poi con quel tipo di rollio viene quasi automatico) e la frequenza delle gambe particolarmente bassa.
E' un tipo di nuotata che esprime il suo meglio quando fatta con la muta (mantiene la posizione orizzontale in acqua senza muovere le gambe), in acque libere (l'eccessivo rollio ti porta molto "in alto" a prendere aria, le onde disturbano meno) e quando sei in gruppo (nelle "tonnare" tipiche del triathlon/traversate e' meglio controllare chi ti sta accanto).
 

FRANCK-MELLOW

Biker cesareus
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Una delle tante scuole si, al momento sembra riscuotere molto successo tra i triatleti.
Le cose principali che si notano in questa nuotata sono il rollio di spalle/corpo molto accentuato, la respirazione ogni 3 (che poi con quel tipo di rollio viene quasi automatico) e la frequenza delle gambe particolarmente bassa.
E' un tipo di nuotata che esprime il suo meglio quando fatta con la muta (mantiene la posizione orizzontale in acqua senza muovere le gambe), in acque libere (l'eccessivo rollio ti porta molto "in alto" a prendere aria, le onde disturbano meno) e quando sei in gruppo (nelle "tonnare" tipiche del triathlon/traversate e' meglio controllare chi ti sta accanto).
mi stai facendo venire voglia di provare!
e invece sono a casa infortunato...senza nuoto e senza bici...:cry:
 

DOGO

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Ho trovato i miei limiti in piscina: allenandomi in vasca solo una volta alla settimana, non riesco a fare più di 2.000mt in un'ora (con i recuperi).
Dopo tale distanza inizio ad essere veramente stanco.

Ora sto facendo:
- 6*200mt (recupero 40'')
recupero 3'
- 3*150mt (recupero 50'')
recupero 3'
- 3*100mt (recupero 50'')
 

FRANCK-MELLOW

Biker cesareus
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Ho trovato i miei limiti in piscina: allenandomi in vasca solo una volta alla settimana, non riesco a fare più di 2.000mt in un'ora (con i recuperi).
Dopo tale distanza inizio ad essere veramente stanco.

Ora sto facendo:
- 6*200mt (recupero 40'')
recupero 3'
- 3*150mt (recupero 50'')
recupero 3'
- 3*100mt (recupero 50'')
ahhhhhhhhhhhh animale devi dirci anche l'intensità!!!;-)
 

DOGO

Biker delirius tremens
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Aggiungo i battiti.

Ora sto facendo:
- 6*200mt (recupero 40''), battito c.ca 135, intensità medio/bassa (ci metto circa 3'45'' se tiro (ad es devo superare qualcuno, salgo a 145 battiti c.ca), 4' se vado normale);
recupero 3'
- 3*150mt (recupero 50''), battito c.ca 145, intensità media
recupero 3'
- 3*100mt (recupero 50''), battito c.ca 160, intensità medio/alta

A sensazione, a 160/165 battiti c'è la mia soglia anaerobica.
I battiti sono calcolati all'arrivo (dito sulla vena) ;-)

In palesta, quando mi alleno su circuito, arrivo a 180 battiti (circa 3 minuti di circuito di 7 postazioni e 10 ripetizioni per stazione, totale 5 o 6 giri, recupero 3' tra i giri)...potenza aerobica e resistenza muscolare generale.
 

FRANCK-MELLOW

Biker cesareus
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Ora sto facendo:
- 6*200mt (recupero 40''), battito c.ca 135, intensità medio/bassa (ci metto circa 3'45'' se tiro (ad es devo superare qualcuno, salgo a 145 battiti c.ca), 4' se vado normale);
recupero 3'
- 3*150mt (recupero 50''), battito c.ca 145, intensità media
recupero 3'
- 3*100mt (recupero 50''), battito c.ca 160, intensità medio/alta

A sensazione, a 160/165 battiti c'è la mia soglia anaerobica.
I battiti sono calcolati all'arrivo (dito sulla vena) ;-)

In palesta, quando mi alleno su circuito, arrivo a 180 battiti (circa 3 minuti di circuito di 7 postazioni e 10 ripetizioni per stazione, totale 5 o 6 giri, recupero 3' tra i giri)...potenza aerobica e resistenza muscolare generale.
come ti spieghi la diferenza dei battiti?semplicemente con la differenza dei lavori?
 

DOGO

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come ti spieghi la diferenza dei battiti?semplicemente con la differenza dei lavori?

Certo.

Ogni lavoro dev'essere condotto in modo coerente con le finalità per il quale è progettato.

Fare distanze brevi a bassa intensità significherebbe non lavorare.
Fare distanze lunghe a grande intensità significa andare in acidosi...ed è bene vi sia un salvagente a portata di mano :-)

Lo stesso vale in tutte le discipline:
- lavoro lungo > intensità bassa > battiti coerentemente non alti
- lavoro breve > intensità max > battiti coerentemente alti

In mezzo tutte le sfumature, che dipendono dagli obiettivi del singolo, stagionali, della disciplina, dalla voglia :D
 

FRANCK-MELLOW

Biker cesareus
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Certo.

Ogni lavoro dev'essere condotto in modo coerente con le finalità per il quale è progettato.

Fare distanze brevi a bassa intensità significherebbe non lavorare.
Fare distanze lunghe a grande intensità significa andare in acidosi...ed è bene vi sia un salvagente a portata di mano :-)

Lo stesso vale in tutte le discipline:
- lavoro lungo > intensità bassa > battiti coerentemente non alti
- lavoro breve > intensità max > battiti coerentemente alti

In mezzo tutte le sfumature, che dipendono dagli obiettivi del singolo, stagionali, della disciplina, dalla voglia :D
si certo ok questo è ovvio dogaccio,ma non capisco perchè entri in soglia a 165 nel nuoto e poi in palestra a180.
forse ho compreso male.
 

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