Quindi giusto per capire..
Chi sale in ebike o pedalando e scende per il bike park?
Poi parli che il gestore non deve aumentare il rischio..
Quindi se mi fai girare sotto al diluvio? O col trail fangoso? Che faccio lo denuncio perché doveva fermarmi?
E poi se magari mette tutti quei bei cartelli perfetti per avvisare i pedoni ma i pedoni passano lo stesso?? Che faccio denuncio perché i cartelli non bastano e ci voleva un recinto alto 3 metri elettrificato stile Fort Knox?
Per rispondere a queste domande serve una premessa "tecnica".
Molto (ma molto...) in breve, per poter essere risarciti occorre dimostrare di aver subito un "danno ingiusto", cioè di aver subito un danno nonostante l'essersi comportati in modo ragionevolmente cauto, tenendo conto delle circostanze oggettive e soggettive. Questo principio vale per entrambe le parti, ovviamente con diversi risultati proprio in base alle diverse circostanze: per esempio chi gestisce un'attività ha senz'altro una conoscenza dei possibili pericoli maggiori del "cliente", e proprio per questo la sua soglia di cautela sarà più elevata. Perchè anche i "clienti" possano esercitare una ragionevole cautela, è necessario che vengano adeguatamente informati. La chiave per gestire sentieri, con o senza biglietto, sta tutta nella questione dell' informazione adeguata.
Chi sale in ebike o pedalando e scende per il bike park?
Dipende dalle circostanze, ma in generale sarebbe buona norma tabellare gli imbocchi dei sentieri e gli incroci. In questo modo sia chi sale coi suoi mezzi per poi scendere "a scrocco" * che chi dovesse infilarsi a sua insaputa su una discesa è a conoscenza dell'attività che vi si svolge e può prestare la cautela necessaria e ragionevole.
* In alcuni bike park l'accesso ai sentieri è riservato a chi ha il pass, non solo per questioni economiche quanto soprattutto perchè si è certi che il biker ha preso visione delle avvertenze e delle norme di comportamento (in qualcuno firmi pure un documento). Nello sci alpino è prassi comune di vietare l'accesso alle piste a chi non ha lo skipass per lo stesso motivo.
Poi parli che il gestore non deve aumentare il rischio..
Quindi se mi fai girare sotto al diluvio? O col trail fangoso? Che faccio lo denuncio perché doveva fermarmi?
Entro certi limiti il meteo non è una insidia nascosta: se piove o se il terreno è bagnato lo vedi benissimo e sta a te aumentare la soglia di prudenza. Come scrivevo prima, la chiave è l'informazione, ed il meteo è quasi sempre un'informazione disponibile. Resta comunque una soglia di prudenza superiore per il gestore, che conosce il terreno e dovrebbe saper valutare quando col bagnato un sentiero è "solo" più difficile del normale o impraticabile e chiuderlo, o comunque il dovere di informare gli utenti di situazioni di particolare difficoltà
E poi se magari mette tutti quei bei cartelli perfetti per avvisare i pedoni ma i pedoni passano lo stesso?? Che faccio denuncio perché i cartelli non bastano e ci voleva un recinto alto 3 metri elettrificato stile Fort Knox?
Si torna al concetto di cautela ragionevole. Un cartello che in modo chiaro espliciti il divieto di transito a piedi è ragionevolmente chiaro, un recinto, che quasi dappertutto richiede procedure complesse, ha costi molto rilevanti e che in certi luoghi è perfino vietato no. Elettrificato poi non ne parliamo nemmeno.
Se metto i cartelli ed il pedone entra lo stesso, in caso di incidente non potrà rivalersi sul gestore o sul biker e dovrà risarcire il biker.
Concludendo, capisco il punto su cui insisti: c'è chi usa poco discernimento e poi cerca di scaricare i risultati su altri. L'alternativa però è lasciare che chiunque possa fare la qualunque senza rispondere mai, ed è una soluzione decisamente peggiore.