Opinione Ode ai cartelli per le mountain bike

  • La Pinarello Dogma XC è finalmente disponibile al pubblico! Dopo averla vista sul gradino più alto del podio dei campionati del mondo di XC 2023 con Tom Pidcock (con la full) e Pauline Ferrand-Prevot (con la front), Stefano Udeschini ha avuto modo di provarla sui sentieri del Garda
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boliviano

Ospite
La traccia ti dice di girare a DX o SX non di buttarti nel burrone e cmq se fosse sbagliata e ti porta nel burrone basta fermarsi e tornare indietro.
L'uso del GPS non esime dall'usare il cervello, sbagliare direzione è una eventualità che spesso da un po' di sale ad una escursione ma se sai quello che stai facendo non sarà la causa di una richiesta di soccorso.
Certo il Gps non ti dice di fare harakiri. Il problema nasce se si spegne, si rompe, si stacca e lo perdi. Se usi il Gps ragionevolmente non sei nel giardino di casa, e quindi se non hai una carta o una segnaletica decente ti tocca ravanare per tirarti fuori dal pasticcio. Semplicemente questo. Affidare la propria sicurezza a un dispositivo così fragile e aleatorio mi sembra rischioso. Anche io lo uso, ma solo per evitarmi di dover estrarre di continuo la carta dallo zaino quando sono in Italia (in Svizzera per fortuna abbiamo @Mauro-TS e i suoi segnavia :yeah!:)…
 

gabriele(76)

Biker tremendus
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Senza andare tanto lontani, in Austria è tutto vietato alle mtb salvo deroghe, proprio per responsabilità in caso di incidente.
Marco, ho fatto una gran fatica a trovare un riscontro a quanto avevi scritto, non perché non ti credessi, ma perché nella realtà qualcosa non mi tornava.

La mia esperienza si basa su quanto ho visto in questi ultimi anni in Stubaital, Oetztal e Wipptal.
In passato ho frequentato anche la Zillertal, Kaprun e il Kaisergebirge, ma sono passati troppi anni.
Il caso più ambiguo che trovavo è quello della Stubai, dove di trail ufficializzati non ne esistevano, eppure sulle OpenMTBmap ne vengono segnalati e su cui effettivamente, a piedi, avevo trovato i segni dei copertoni. Domandando alla padrona di casa avevo avuto conferma che i local li percorrevano in MTB, ma non piaceva che si facesse pubblicità.
Idem in Oetztal, durante una escursione a piedi a Langenfeld, stavamo percorrendo un sentiero, non segnalato come trail per MTB, ma che si sarebbe prestato molto bene da fare in MTB e infatti, standoci attento, su una curva avevo trovato i segni dei tasselli.

Altra cosa che non mi tornava è il fatto che su ALCUNI sentieri (quelli più frequentati dagli escursionisti) ci fosse il cartello esplicito di divieto di transito alle bici, ma non su tutti. (Se c'è una legge nazionale, perché mettere il cartello di divieto solo su alcuni sentieri?)

Poi ho finalmente trovato questo articolo, del 2016 non nuovissimo, ma molto interessante che racconta la storia di quel divieto nazionale.
https://www.tetongravity.com/story/bike/mountain-biking-in-austria

Sostanzialmente il Tirolo, per ovvie ragioni di opportunità, sta cercando di opporsi a quella antica legge nazionale e mi sembra di capire che non sia particolarmente ostacolato il riding sui sentieri che non sono espressamente vietati con una segnaletica.
 
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NenaGT89

Biker oversize lenta
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Alta Toscana
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Come avevo già accennato anche in precedenza non è solo la spacconeria che porta a "cannare" la classificazione di un trail, lo si può fare anche in buona fede per semplice abitudine a situazioni ambientali particolari. Io mi alleno soprattutto in zona Montello (TV) quando sono a Venezia, sulle Apuane (MS) quando sono in Toscana. La differenza di classificazione dei sentieri è paurosa, quello che sulle ripide e aspre Apuane è considerato rosso sulla terra argillosa del Montello sarebbe una double black diamond, tanto che alcuni amici di Massa Carrara qualche anno fa avevano organizzato, in perfetta buona fede, una escursione per turisti su sentieri zona Colonnata - Cave di Marmo selezionando quelli che a loro parere erano i trail più divertenti e accessibili. Gran successo di iscrizioni, ma è stato un mezzo disastro, metà dei partecipanti si è ritirata, molti sono caduti (me compreso, dritto nel cespuglio di more :))): ) e i locals non si capacitavano di come chi veniva da fuori trovasse difficoltà su quel terreno per loro odinario.

E' un po' la storia dei Romani che si allenavano con le armi più pesanti di quelle da guerra, se fai l'abitudine al difficile fino a esserne assuefatto ne perdi anche la percezione.
Scusami, da carrarina sto ridendo più del dovuto :smile::smile::smile:
 

marco

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Marco, ho fatto una gran fatica a trovare un riscontro a quanto avevi scritto, non perché non ti credessi, ma perché nella realtà qualcosa non mi tornava.

La mia esperienza si basa su quanto ho visto in questi ultimi anni in Stubaital, Oetztal e Wipptal.
In passato ho frequentato anche la Zillertal, Kaprun e il Kaisergebirge, ma sono passati troppi anni.
Il caso più ambiguo che trovavo è quello della Stubai, dove di trail ufficializzati non ne esistevano, eppure sulle OpenMTBmap ne vengono segnalati e su cui effettivamente, a piedi, avevo trovato i segni dei copertoni. Domandando alla padrona di casa avevo avuto conferma che i local li percorrevano in MTB, ma non piaceva che si facesse pubblicità.
Idem in Oetztal, durante una escursione a piedi a Langenfeld, stavamo percorrendo un sentiero, non segnalato come trail per MTB, ma che si sarebbe prestato molto bene da fare in MTB e infatti, standoci attento, su una curva avevo trovato i segni dei tasselli.

Altra cosa che non mi tornava è il fatto che su ALCUNI sentieri (quelli più frequentati dagli escursionisti) ci fosse il cartello esplicito di divieto di transito alle bici, ma non su tutti. (Se c'è una legge nazionale, perché mettere il cartello di divieto solo su alcuni sentieri?)

Poi ho finalmente trovato questo articolo, del 2016 non nuovissimo, ma molto interessante che racconta la storia di quel divieto nazionale.
https://www.tetongravity.com/story/bike/mountain-biking-in-austria

Sostanzialmente il Tirolo, per ovvie ragioni di opportunità, sta cercando di opporsi a quella antica legge nazionale e mi sembra di capire che non sia particolarmente ostacolato il riding sui sentieri che non sono espressamente vietati con una segnaletica.

cerca Kärnten mountain biker klage
O Grossvenediger mountain biker verulteilt
Oppure https://www.ride.ch/de/news/hickhac...lligten-trail-welcher-nun-doch-in-betrieb-ist
ho vissuto per anni in Baviera al confine con l’Austria, una battaglia
 
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Pedry78

Biker novus
26/8/22
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Grosio
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Buongiorno, articolo interessante. Colgo la sua richiesta di segnalare zone coperte di segnaletica sentieristica: Gran parte della Valtellina ma in particolare L'alta Valtellina, zona di Bormio/Livigno/Santa Caterina , sono ben segnalate per quanto riguarda la parte trekking ed escursionistica su tutta la rete REL (Rete escursionistica Lombarda) , visionabile sul portale www.valtellinaoutdoor.it Per la parte MTB, è presente sui medesimi pali una segnaletica generale con tabella rettangolare rossa che indica i numeri dei sentieri consigliati e percorribili in MTB. Se cerchiamo un paragone con quella direzionale svizzera che ragiona ad itinerario, il più recente e fatto così è il percorso #Bormio360 che ha una sua segnaletica ad hoc . maggiori dettagli li trovate su www.bormio360.eu .
 
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gabriele(76)

Biker tremendus
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cerca Kärnten mountain biker klage
O Grossvenediger mountain biker verulteilt
Oppure https://www.ride.ch/de/news/hickhac...lligten-trail-welcher-nun-doch-in-betrieb-ist
ho vissuto per anni in Baviera al confine con l’Austria, una battaglia
Grazie,
ho trovato e letto questo: https://www.ride.ch/de/news/die-grossvenediger-besteigung-ist-eine-leistung-und-keine-straftat
Molto interessante, molto bello anche il sottolineare la contraddizione dell'ospitare il Crankworx quando poi in MTB non ci puoi andare.
 

paiogs

Biker forumensus
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Cotolettaland
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Poi voglio anche avere l’opinione dal Gran Visir della Valle d’Aosta @paiogs perchè voglio ben capire da lui il motivo per il quale, percorrendo vari sentieri recensiti sulla Bibbia del Ciclodisagio, non abbia MAI trovato un’ indicazione “per MTB”…:-)

Se trovi cartelli MTB sei fuori strada. È come quando chiedi informazioni sui sentieri e ti dicono "si si di là il sentiero è bello". Da evitate
 

Maxxxce

Biker superis
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Abbiategrasso
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Andare in giro solo con la traccia è il modo migliore per farsi venire a cercare dal soccorso…

basta poco per diventare “ciechi” e dover dipendere da aiuto esterno…
Quello delle tracce é un annoso problema da molto tempo, giustissimo quel che dici, la traccia é solo una indicazione di massima, che ci dice che qualcun altro ha già fatto il percorso, poi per quanto ci possano essere delle modalitá oggettive la valutazione del percorso é altamente SOGGETTIVA..

IL PROBLEMA É molto più sentito in ambito invernale per chi scia e fa freeride o skialp, dove nei corrispondenti siti non vengono inserite le tracce, se non in modo diretto tra gli utenti, perc con la neve fresca il rischio é molto molto più alto e la valutazione più complessa, ad esempio uno sciatore intermedio o alle prime armi in neve fresca può trovarsi in un punto dove proprio potrebbe non riuscire ad avanzare per affrontare un canalino stretto, molto ripido, salti di roccia, dove passare 3 metri a dx o a sx farebbe Un’enorme differenza con il suolo coperto da neve ed in casi estremi doversi calare in corda doppia… ed in quel punto non sarebbe possibile proseguire a piedi, così come i purtropp é accaduto che novizi incauti seguano tracce di sci su neve per poi trovarsi in punti assurdi e chiamare il 118.

in mtb il discorso generale é FORTUNATAMENTE più semplice e meno drastico e meno pericoloso, perché si scende su percorsi/ sentieri tracciati e segnalati in qualche modo…presenti nelle mappe on Line o cartacee imfatti là si parla di FREERIDE.
Nel nostro gruppo abbastanza eterogeneo nato nella stagione invernale per lo sci e proseguito estivo in mtb da diversi anni, con differenti livelli di tecnica e coraggio, vige un assunto generale, cioé , anche nella traccia più difficoltosa, SI SCENDE DALLA BICI E SI SPINGE, o si FA PORTAGE, CON LA BICI a fianco e si passa ovunque, al max ci si diverte meno, invece in neve fresca questo non é possibile.

quindi la “ pubblicazione “ delle tracce estive per MTB ha intrinsecamente molte meno variabili di pericolosità consentendone appunto la pubblicazione, poi ovviamente corredandole di commenti e verifica dell’autore

e non dimentichiamoci mai che la pratica si svolge in montagna ambiente selvaggio e naturale che richiede un’adeguata preparazione è conoscenza se non accompagnarsi ad amici più esperti.
 

Maxxxce

Biker superis
13/8/14
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Abbiategrasso
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Yeti Sb 6
Parallelamente usando un orologio SUUNTO, trovo l’applicazione SUUNTO con la funzione delle mappe di calore molto molto utile, per chi “va in montagna” ovvero la possibilitá di scegliere in base allo sport la,presenza sulla mappa di interesse i percorsi maggiormente trafficati dagli utenti della app e del Brand, più é accesa la traccia sulla app, più ci sono stati passaggi.
La conseguenza positiva è che quando si fa un po’ di esplorazione o semplicemente si affronta un percorso già fatto in precedenza e si vuole magari fare una variante , la presenza di linee colorate ci da la sicurezza che quel percorso sia già stato fatto da altri Bikers nel caso, o quando si é in difficoltá per il brutto tempo, cattiva visibilitá da dentro le nuvole, si possa cambiare l’itinerario iniziale a favore di una scorciatoia o nel caso di percorso che facendolo é superiore alle nostre abilitá, l’incrocio con una linea molto più accesa e trafficata, PROBABILMENTE ci riporta su un percorso più agevole..

per il freeride invernale spesso questa funzione in caso di whit-out ci può permettere di sbrogliarci da tratti anche pericolosi.

penso che qualcosa di simile ci sia anche per Garmi, essendo la comunitá di garminiani ancora più numerosa
 

zeromeno

Biker paradisiacus
31/5/04
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Vicino a Padova
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Discussione molto interessante
scusate ma non ho letto tutto e magari qualcuno l’avrà già detto: ma un altro problema è che la maggior parte dei sentieri sono gestiti/Segnati dal CAI che non è proprio a favore delle MTB
 
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Rickrd

Biker serius
3/4/12
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Mantignana
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Discussione molto interessante
scusate ma non ho letto tutto e magari qualcuno l’avrà già detto: ma un altro problema è che la maggior parte dei sentieri sono gestiti/Segnati dal CAI che non è proprio a favore delle MTB

Non "tutto il CAI" è anti MTB. Ci sono alcuni gruppi CAI che hanno anche delle sezioni di Bikers, così come alcune associazioni di ciclisti sono in ottimi rapporti con il CAI. Noi abbiamo lo stemma del CAI sulle maglie.
 
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DoubleT

bikerozzo
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mtb & rdb
Vedi io rispetto la tua idea di mountain bike ma tu forse dovresti rispettare anche le idee di chi ha “gusti” differenti…o no ?
Chi dovrebbe “validare” una traccia e sulla base di quali criteri ?
Secondo il tuo ragionamento io potrei far escludere tutte le tracce con “percorsi assurdi su sterrate piatte infinite senza alcuna discesa degna di tal nome” ?
Ma un sano rispetto delle idee altrui non è meglio invece di sentenziare sempre e solo su ciò che PER ME è la verità assoluta e quindi deve essere così per tutti…

Che poi, sono anni che frequenti questo forum e sai benissimo che se vedi un itinerario pubblicato dagli utenti Tizio, Caio, Sempronio puoi aspettarti un certo tipo di percorso, mentre quelli di Pippo Pluto e Paperino un certo altro tipo. Bon, basta non andare a fare quelli che non ti vanno e il problema è risolto.
Quindi vivi sereno che nessuno ti obbligherà mai a metterti la bici in spalla se non ne avrai voglia !

Pizz&Lov (cit. @paiogs)
ms certo che rispetto tutti... la mia esternazione volutamente accesa è stata solo per dare una scossa alla proliferazione di tracce spesso sempre le stesse con minime varianti e con l'intento di stimolare chi carica le tracce a caricare tracce di qualità

p.s. a chi mi dice che sono un mordi e fuggi... dico che passo giorni a documentarmi sulla fattibilità da parte mia di una traccia, pianificando varianti e/o alternative per allungare e/o accorciare in caso di imprevisti e soprattutto su dove passerò e su cosa vedrò
p.p.s. e suggerirei di inserire le statistiche degli itinerari, tipo... numero di tracce caricate per gli utenti che caricano, numero di download di ogni traccia e metterei per gli itinerari il pollice su e il pollice giù
 

yura

Redazione
13/2/11
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Varesott
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Orbea Rallon
ms certo che rispetto tutti... la mia esternazione volutamente accesa è stata solo per dare una scossa alla proliferazione di tracce spesso sempre le stesse con minime varianti e con l'intento di stimolare chi carica le tracce a caricare tracce di qualità

p.s. a chi mi dice che sono un mordi e fuggi... dico che passo giorni a documentarmi sulla fattibilità da parte mia di una traccia, pianificando varianti e/o alternative per allungare e/o accorciare in caso di imprevisti e soprattutto su dove passerò e su cosa vedrò
p.p.s. e suggerirei di inserire le statistiche degli itinerari, tipo... numero di tracce caricate per gli utenti che caricano, numero di download di ogni traccia e metterei per gli itinerari il pollice su e il pollice giù

Sul discorso che citi "proliferazione di tracce spesso sempre le stesse con minime varianti e con l'intento di stimolare chi carica le tracce a caricare tracce di qualità" concordo pienamente.
E' quando dici "caricare tracce di qualità" e poi scrivi: "abbandonerei certi percorsi assurdi con portage infiniti o discese al limite del canyoning chiaramente inseriti, previa ridicola declinazione di responsabilità sull’inconsapevole utilizzo della traccia proposta, solo per un altrettanto ridicolo narcisismo" che mi trovi in totale disaccordo. Perchè definire assurdi dei percorsi solo perchè prevedono di caricare la bici in spalla ritengo che sia una tua visione personale e soggettiva. Non ti va di andare a farli? Benissimo, ma non far caricare questo tipo di percorsi mi sembra un filino troppo non trovi ?

Tutto qui :prost:
 

Paoloderapage

Biker perfektus
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Pistoia
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Transition Spur & XC500
Tornando sul tema della segnaletica, a inizio Agosto ho girato per 3 giorni sui percorsi del 3Lander Enduro Trail al Passo Resia... inizialmente avevo disegnato una traccia da seguire per il primo giorno ma dopo mi sono praticamente dimenticato del Garmin, con la cartellonistica curatissima e onnipresente era semplicissimo girare ''a vista''. I sentieri condivisi o dedicati-vietati alle bici erano chiari e non lasciavano dubbi. Chi cnsoce il posto sa che non si tratta di un classico bike park (dove è relatvamente semplice segnalare i percorsi) ma di un complesso di 20-30 sentieri che collegano 4 zone distinte in un raggio di 15-20km.
 

gasate

Biker forumensus
25/2/08
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fabriano
www.giorgioroscioni.com
Sante parole. Anche io giro quasi sempre in Svizzera. Senza garmin, senza cartina. Usando solo i cartelli svizzeri e la app citata.
Il punto è che in Svizzera è una organizzazione nazionale perché se noti i cartelli sono uguali in tutta la Svizzera.
In Italia Invece finirebbe per essere una organizzazione comunale o al massimo regionale e quindi si finirebbe per avere tutta una serie di cartelli diversi nelle varie località.
In ogni caso sarebbe ottimo.
E comunque è già stato ampiamente dimostrato che i comuni che hanno avuto iniziative interessanti poi hanno avuto anche risultati vedi il caso di La Thuile. Località dove si sono inventati letteralmente la mountain bike.
Che non esisteva.
Il tutto per merito di un Comune gestito da giovani svegli.
Che hanno portato i mondiali di sci e anche i mondiali di Enduro Se non ricordo male oltre alla realizzazione di una infinità di percorsi trail.
li ci abita anche enrico martello che è un tecnico formatore della federazione, che promuove anche tutta l'area di la thuile
 

cavanenghi

Biker tremendus
28/9/07
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Tortona (AL)
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norco range+specialized sx
se un sentiero attraversa un fondo privato ma il sentiero è riconosciuto come tale dal comune o da altro ente (tipo il CAI) il privato non può impedire l'uso del sentiero e contemporaneamente non ha alcun onere o responsabilità sulla manutenzione del sentiero. E ci mancherebbe anche che oltra ad avere l'onere della servitù del passaggio avessa anche quella della manutenzione.
Mi immagino i sentieri che attraversano boschi di montagna privati, magari pe qualche km, con il proprietario del bosco che deve uscire con il badile e il rastrello a sistemare il sentiero...:pirletto:
Diciamo che bisogna un attimo precisare questo concetto secondo la realtà del diritto...: in realtà il proprietario del fondo "dominante" ha l'onere di mantenere percorribile il sentiero che è gravato dall'onere della servitù, quindi in un certo modo deve mantenerlo lui "agibile" quantomeno e ciò perchè comunque ne ususfruisce di quella servitù, fatto salvo che non ci sia un accordo contrattualizzato che ribalti l'onere..
 

DoubleT

bikerozzo
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Sul discorso che citi "proliferazione di tracce spesso sempre le stesse con minime varianti e con l'intento di stimolare chi carica le tracce a caricare tracce di qualità" concordo pienamente.
E' quando dici "caricare tracce di qualità" e poi scrivi: "abbandonerei certi percorsi assurdi con portage infiniti o discese al limite del canyoning chiaramente inseriti, previa ridicola declinazione di responsabilità sull’inconsapevole utilizzo della traccia proposta, solo per un altrettanto ridicolo narcisismo" che mi trovi in totale disaccordo. Perchè definire assurdi dei percorsi solo perchè prevedono di caricare la bici in spalla ritengo che sia una tua visione personale e soggettiva. Non ti va di andare a farli? Benissimo, ma non far caricare questo tipo di percorsi mi sembra un filino troppo non trovi ?

Tutto qui :prost:
guarda, senza polemica e solo per capire... non è questione di fare o non fare o del caricare o non caricare la bike in spalla, ma proporre di fare in bike sentieri dichiaratamente segnalati nelle varie carte da fare a piedi (e ne ho fatti anch'io guardandomi bene poi dal proporli agli sconosciuti) mi fà comunque un po' pensare sai... chiaro che ognuno è responsabile di ciò che fà e propone, ma... metti che qualcosa vada storto a qualcuno su una delle tue tracce, come ti sentiresti? l'argomento è molto interessante e richiederebbe un approfondimento al di là di questo thread
altra cosa sono i video estremi di qualsiasi tipo di sport (o altro...) di cui ne è pieno zeppo il web, che sono ovviamente "entusiasmanti" da vedere ma che solo pochi riescono a provare

ringrazio per la birra
 

gasate

Biker forumensus
25/2/08
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fabriano
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trovate una cartellonistica esauriente ad Esanatoglia in provincia di macerata, anche la zona adiacente di Fabriano inizia a essere segnalata ma i problemi con le persone che vanno in giro a piedi e con alcuni proprietari terrieri, non fanno che creare disagi ai ciclisti che passano, ed esiste anche un grosso problema con la creazione dei sentieri. che ve lo dico affare
 

Mauro-TS

Biker tremendus
7/5/04
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CUT ... metti che qualcosa vada storto a qualcuno su una delle tue tracce, come ti sentiresti? l'argomento è molto interessante e richiederebbe un approfondimento al di là di questo thread CUT
Se facciamo un parallelo con l'alpinismo, ci sono guide stampate dai vari Club alpini con vie classiche di ogni difficoltà, ma non vuol dire che se fai la Nord dell'Eiger e finisci di sotto, chi ha fatto la guida deve sentirsi responsabile.
 

DoubleT

bikerozzo
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Se facciamo un parallelo con l'alpinismo, ci sono guide stampate dai vari Club alpini con vie classiche di ogni difficoltà, ma non vuol dire che se fai la Nord dell'Eiger e finisci di sotto, chi ha fatto la guida deve sentirsi responsabile.
giusto hai ragione… ma quelle guide sono fatte per gli alpinisti e non vengono proposte per fare le vie in altro modo, infatti come ho scritto… sentieri dichiaratamente da fare a piedi e non in bike
 

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