Punt ...non solo piacenza.......

miciolo

Biker obiettivus
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O come Osero

Finalmente un giro senza partire da casa.
Interpretando, forse a nostro modo, le FAQ del Ministero in merito agli spostamenti x fare attività sportiva in zona arancione in mancanza nel comune di residenza delle infrastrutture necessarie (nel nostro caso le montagne) , oggi bici in macchina e su in Val Nure con destinazione Bettola!!!

La meta è il Monte Osero (1301 mt), uno dei primi monti dell'Appennino sullo spartiacque tra Val Nure e Val Perino.

Solitamente x raggiungere i pratoni sommitali del Monte Osero passiamo x il paese fantasma di Chiappa ma oggi no,
oggi si esplora!!
L'itinerario viene preparato con cura la sera prima da Ila e questo dovrebbe già essere indice di preoccupazione........ , se poi si aggiunge anche Paolino, ..ravanate assicurate!!

Alle nove, sferzati da un venticello non proprio primaverile siamo pronti x la partenza.

Subito guadagniamo quota su una mortifera strada con pendenze assassine prima asfaltata e poi sterrata:



Notiamo diversi cartelli che indicano la presenza di una Fornace risalente all'epoca romana di cui noi non avevamo mai sentito parlare.

Troviamo il sito archeologico, ma vediamo poco o nulla.

Leggendo un cartello capiamo che, x preservarla, hanno pensato bene di interrarla e seppellirla!!!! no-comment



Continuiamo a salire e raggiungiamo il Passo del Cerro.

Ora ci sarebbe una comoda strada asfaltata che porta prima a Leggio e poi a Calenzano ma noi siamo allergici al bitume e dobbiamo seguire l'itinerario tracciato da Ila.

Inizialmente tutto tranquillo:



molto bella la vecchia strada che collega Leggio a Calenzano:



esplorare nuovi sentieri è molto gratificante ma a volte anche molto impegnativo:



finalmente, dopo una bella ravanata in un bosco con parecchie piante cadute arriviamo sulla sterrata proveniente dalla Cappelletta che ben conosciamo:



e siamo sui pratoni sommitali del Monte Osero:



Arriviamo in cima x la classica foto:



Dopo aver azzerato i viveri, casco bel allacciato e giù:







Percorriamo in discesa il CAI 001 sino al paese Montosero:





Nostra intenzione è percorrere le belle discese chiamate Noli e Freeride che scendono a Bettola.

I primi duecento/trecento mt lineari sono un delirio di rovi e di alberi caduti:



Poi pian piano la situazione migliora, ma si vede che nella parte alta il sentiero è in stato di abbandono, nella parte bassa invece il trail si è mantenuto ed è sempre un piacere percorrerlo:











Arriviamo vivi alle auto, senza la possibilità di spegnere la sete con la birra di fine giro.
Nel complesso è stato un giro che ci voleva; ormai della ciclovia del Trebbia conosciamo anche i sassi!!!!
 
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Biker serius
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Ci voleva proprio un giro "normale" .... insomma senza la partenza da casa seppur con qualche ravanamento.
La compagnia e i panorami dalla vetta dell'Osero .... impagabili.
La discesa Noli e Freeride mi piacciono sempre una cifra.
Peccato per la mancanza del terzo tempo e della birretta ma verranno tempi migliori.... :prost:
 
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Fenix17

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Giant Trance 1 2018 - (precedentemente Scott Genius MC 30 26")
Davvero hanno manutenuto i sentieri dal monte Zucchero a Bettola??? L'ultima volta che li ho fatti (un paio di anni fa) erano abbandonati completamente :(
Ho allegato due GPX:
Il primo, appena prima girare indietro verso Leggio, porta su un crestone da cui si vedono entrambi i lati della "valle"
Quella della Val Restano include discesona rocciosa tipo parte alta del Denavolo (forse pure più tosta, assolutamente da evitare col bagnato direi)
 

Allegati

  • Bettola-Ebbio-Montosero-Leggio (29Km - 1250 Disl).gpx
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diesel62

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specialized enduro comp
Davvero hanno manutenuto i sentieri dal monte Zucchero a Bettola??? L'ultima volta che li ho fatti (un paio di anni fa) erano abbandonati completamente :(
Ho allegato due GPX:
Il primo, appena prima girare indietro verso Leggio, porta su un crestone da cui si vedono entrambi i lati della "valle"
Quella della Val Restano include discesona rocciosa tipo parte alta del Denavolo (forse pure più tosta, assolutamente da evitare col bagnato direi)
Rispetto alla Val Restano non posso dire nulla, perchè sono anni che non la frequentiamo.
Da Leggio, di solito non percorriamo la salita in bici verso lo 001 di cresta. Ieri, dal quadrivio sul sentiero 001, la stradina ci sembrava un po' sporca di rami, ma abbiamo visto solo l'imbocco.
La discesa dal Monte Zucchero, come abbiamo scritto, è piuttosto chiusa nel suo tratto iniziale, a partire dalla parte alta del campo da attraversare (Inizio traccia rossa), ma vedo che tu ti colleghi da un altro punto (traccia blu) che non abbiamo visto.
Osero.JPG

La parte centrale, in comune tra le due tracce è leggermente sporca, ma percorribile. Rimane sempre quel tratto della recente tagliata non molto interessante. Invece non posso dirti nulla sulla DH (parte finale della discesa), perchè, come vedi dall'immagine, noi proseguiamo dritto sulla free ride, che è abbastanza in ordine e divertentissima.
Magari qualcuno sa dirti qualcosa in più.
 

miciolo

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Z come zecche

ieri purtroppo siamo ritornati alla base con gli ospiti.

Dopo un giro che prevede passaggi tra l'erba e i rovi conviene fare SEMPRE un bel check up zeccatorio.

A Ila ieri sera ne ho tolte quattro, erano piccolissime e non le sentiva.

Nella foto x capire le dimensioni:



Tolte tutte dal ginocchio alla caviglia. Usando un paio di calzettoni lunghi, come ha fatto Paolino, si limitano senz'altro i rischi.

Sia io che Ila utilizziamo due marchingegni ad ultrasuoni che in teoria dovrebbero allontanare le zecche, ....ma a questo punto ho dei dubbi sulla loro reale efficacia.....
 
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gigi58

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AVML con START da Campomorone (GE).

Ebbene si!
A distanza di breve tempo l'abbiamo rifatto....giro troppo bello !
Alla fine saranno comunque 43 Km e 2150 D+
Con qualche piccola correzione al tracciato del Lazza abbiamo ripercorso L'AVML.
I compagni di viaggio sono Riki e Max con le nuove ebike Specy SL.
Pensare di fare qualche bella foto con loro è impensabile quindi mi sono organizzato diversamente.....ACTION CAM al seguito.

Start stavolta da Campomorone....salita tutta in asfalto con una costante media pendenza fino al Passo della Bocchetta.

IMG-20210418-WA0000.jpg


Dal passo inizia la lunghissima tratta dell'AVML.....inizialmente in sterrata lastricata di sassi fin sotto al ripido pendio del M.te Leco...dopo sarà tutta su single trail.

IMG-20210418-WA0007.jpg


Sotto video del tratto finale del sentiero sul fianco sud del M.te LECO.



Passato il sentiero Avlm del m,te Leco e arrivati alla sella opposta imbocchiamo il sentiero n° 5.

IMG-20210418-WA0008.jpg

IMG-20210418-WA0009.jpg

20210419_124734.jpg

IMG-20210420-WA0000.jpg

Sotto video di un piccolo tratto del percorso del sentiero n° 5.


Finito il sentiero n° 5 ,che costeggia il fianco del m.te Taccone ,ci dirigiamo verso l'Osservatorio e la sua discesa, fino all'unica breve striscia di asfalto che ci porterà alla bella sterrata per il m.te Penello ,che sovrasta la città di Genova.

IMG-20210418-WA0004.jpg

Sopra il m.te Taccone.

Sotto il video del sentiero di arrivo all'osservatorio e discesa a seguire.


Dal monte Penello inizia un lunghissimo single trail, a tratti molto tecnico,soprattutto nel finale, ricco di tornantini su forte pendenza non sempre ciclabili.

Sotto video tratto iniziale della discesa del M.te Penello.


Arriviamo a Camposilvano per affrontare l'ultima tratta di asfalto fino alla Madonna della Guardia da dove partono tanti single trail molto flow e divertenti che in breve ci riportano allo start iniziale.
Abbiamo evitato le "ravanate" fatte la volta precedente e il trail è stato fantastico.....fluido e superdivertente!
Sotto,il m.te Penello.

20210418_205419.jpg


Alla prox!
:prost:
 
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miciolo

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A come ASEREI e ALBARETO (Pc)

Oggi escursione nella media Val Nure alla ricerca di qualche nuovo sentiero; quindi versione EXPLO.

Lo start é dai Sassi Neri di Farini con un Nure ancora bello ricco d'acqua (si vede ancora neve sul Ragola e sull'arcone della Lazzarina):



Nostra intenzione è ripercorrere una sterrata cancellata da una recente frana che dovrebbe farci prendere quota evitando l'asfalto.
Non fatela!!! La sterrata non esiste più e la prima ravanata di giornata è assicurata:
prima nella frana:



poi salendo nel bosco:



dopo circa mezz'ora ritroviamo l'asfalto e stavolta lo percorriamo sino a Nicelli, dure rampe su sentiero e siamo al Fontanone,

Dopo aver fatto il pieno di acqua risaliamo la sterrata sino ad imboccare il sentiero CAI che porta sui prati del Monte Aserei.

Sentiero CAI da farsi rigorosamente con l'asciutto. Il sentiero ora è una strada di terra smossa che con il bagnato presumo diventi impraticabile.

Con un bel dispendio di energie siamo sui pratoni del Monte Aserei (mt 1412):



mettiamo i paramenti da discesa e giù!!





in questo tratto difficoltà zero:



scendiamo belli barzotti:







qualche risalita:



e siamo pronti per la breve ascesa sul Monte Albareto:



solita foto dopo la sosta pappatoria:



ora la discesa è nel bosco:



stiamo puntando verso la costa della Cappelletta;

si alternano tratti tra prati in fiore;



a tratti su sentiero:





Raggiunta la Cappelletta, qualche mt di asfalto è giù su un tratto condiviso con le moto:







Durante tutta l'escursione ci siamo imbattuti in una miriade di cartelli segnaletici dai nomi epici indicanti altrettanti giri ad anello.

Complimenti ai ragazzi di Trail Valley per il lavoro fatto in questa zona della Val Nure.

Qualche post fa qualcuno chiedeva tracce di percorsi; sul loro sito se ne possono trovare diversi, magari lavorandoci su un pò si possono concatenare anche più itinerari in un'unica escursione:

https://www.trailvalley.it/

Alla fine saranno 35 km per poco più di 1200 mt D+ in gran parte passati ad esplorare, grazie a Paolino, sentieri per noi inediti.

Manca solo una cosa: la birra di fine giro.

Colmiamo immediatamente questa importante lacuna :prost:



logicamente passano anche i Carabinieri che non ci dicono nulla. Molto probabilmente hanno cose molto più importanti da fare che controllare tre vecchietti che si stanno reidratando!!! :il-saggi::il-saggi::il-saggi:
 
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gigi58

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Specialized
ANTOLA RACE.

Start da Casella (Ge) uscita di Busalla e poi una manciata di km. su bella statale.
L'itinerario è di circa 45 km per 2000 mt di D+

Questo il tracciato.

20210424_220134.jpg


Se dal kilometraggio togliamo i primi 10 km. circa ,di salita in asfalto, il resto è tutto, per il 90% su single trail...e alla fine del giro non vedevo l'ora di trovare ancora un poco di strada bianca o bitume....ed è la prima volta che mi capita!!!!!

E che single trail!

L'unico inconveniente, se così si può definire è che l'itinerario per la maggior parte è un continuo saliscendi da un monte all'altro, bene o male bisogna oltrepassare sei monti, prima di raggiungere il m.te Antola a quota 1600 mt...e altri tre, se ricordo bene, sui single trail di ritorno....si guadagna quota e si perde quota...sentieri bellissimi, ma alla fine ero veramente distrutto nonostante fossimo con e bike!!!!

Tanti i tratti a spinta....non eccessivamente lunghi...a parte il tratto finale a raggiungere il m.te Antola...decisamente impegnativo!
Siamo Io Riki e Enrico.
Dopo la striscia di asfalto di 10 km, su bella tosta rampa, iniziano le prime creste.

20210424_103150.jpg


Ecco la cornice che ci attende, prima di arrivare sull'Antola!

20210424_105100.jpg
20210424_105102.jpg

Sotto il video di un brevissimo e bel tratto iniziale di cresta.


Dopo innumerevoli saliscendi, sempre su cresta e tratti nel bosco, si intravede in lontananza la sagoma del m.te Antola e su stupendo sentiero la marcia di avvicinamento continua.

20210424_202354.jpg
20210424_202300.jpg

Sullo sfondo della foto sotto, il m.te Antola...la nostra meta!

20210424_202207.jpg
20210424_122037.jpg
20210424_112337.jpg

Dopo ancora un lunghissimo tratto di "mangia e bevi" arriviamo a ridosso del m.te Antola...su uno stupendo sentiero ,che percorre il suo fianco ,prima di arrivare allo strappo finale....tutto a spinta!

Sotto video di un breve tratto del sentiero sul fianco del m.te Antola.


Dopo lo strappo ,su sentiero non proprio agevole e ripido, arriviamo al rifugio.

20210424_134247.jpg
20210424_135257.jpg

E alla sua sovrastante chiesetta.

20210424_135059.jpg

Per arrivare in vetta,mancano ancora 100/150 mt di dislivello....ma dopo tutta la salita fatta e il tratto a spinta finale Io ed Enrico....rinunciamo e demoliamo il panino...seduti su comoda panca in legno.
Riki invece forte dell'autonomia della sua Specy SL...prosegue e raggiunge la vetta!
Sotto il suo ritorno...

20210424_135216.jpg

Finita la pausa, iniziamo il trail di ritorno...sperando in un bel discesone fino allo start di partenza.
Si inizia subito bene,prendiamo la direttissima di discesa dell'Antola,bella,ripida e tecnica il giusto....fino ad arrivare a un pianoro.

20210424_142801.jpg
20210424_202043.jpg

Da qui in poi,inizieremo un single trail di discesa infinito, con lunghi tratti nel bosco e alcuni in cresta....stupendo!

20210424_201933.jpg
20210424_151731.jpg
20210424_153757.jpg
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20210424_201718.jpg
20210424_152502.jpg

E così il percorso continua fino allo start, alternando diversi tratti di salita impegnativi con brevi tratti a spinta...ma complessivamente una discesa da favola!

Percorso lungo, molto impegnativo a livello fisico,sia per i continui saliscendi e anche per la continuità dei single trail veramente interminabili!
Partiti alle 9,00....arrivati alle 17,00...8 ore di trail.
Fortunatamente non ci sono stati imprevisti, se non uno svarione di Enrico, che sotto in foto ci rassicura a suo modo...

20210424_201838.jpg

Sotto video di un brevissimo tratto del sentiero sulla via del ritorno.


Alla prox!
:prost:
 
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Orbea Occam AM30
ANTOLA RACE.

Start da Casella (Ge) uscita di Busalla e poi una manciata di km. su bella statale.
L'itinerario è di circa 45 km per 2000 mt di D+

Questo il tracciato.

Vedi l'allegato 450412


Se dal kilometraggio togliamo i primi 10 km. circa ,di salita in asfalto, il resto è tutto, per il 90% su single trail...e alla fine del giro non vedevo l'ora di trovare ancora un poco di strada bianca o bitume....ed è la prima volta che mi capita!!!!!

E che single trail!

L'unico inconveniente, se così si può definire è che l'itinerario per la maggior parte è un continuo saliscendi da un monte all'altro, bene o male bisogna oltrepassare sei monti, prima di raggiungere il m.te Antola a quota 1600 mt...e altri tre, se ricordo bene, sui single trail di ritorno....si guadagna quota e si perde quota...sentieri bellissimi, ma alla fine ero veramente distrutto nonostante fossimo con e bike!!!!

Tanti i tratti a spinta....non eccessivamente lunghi...a parte il tratto finale a raggiungere il m.te Antola...decisamente impegnativo!
Siamo Io Riki e Enrico.
Dopo la striscia di asfalto di 10 km, su bella tosta rampa, iniziano le prime creste.

Vedi l'allegato 450384


Ecco la cornice che ci attende, prima di arrivare sull'Antola!

Vedi l'allegato 450385
Vedi l'allegato 450386

Sotto il video di un brevissimo e bel tratto iniziale di cresta.


Dopo innumerevoli saliscendi, sempre su cresta e tratti nel bosco, si intravede in lontananza la sagoma del m.te Antola e su stupendo sentiero la marcia di avvicinamento continua.

Vedi l'allegato 450400
Vedi l'allegato 450387

Sullo sfondo della foto sotto, il m.te Antola...la nostra meta!

Vedi l'allegato 450390
Vedi l'allegato 450391
Vedi l'allegato 450515

Dopo ancora un lunghissimo tratto di "mangia e bevi" arriviamo a ridosso del m.te Antola...su uno stupendo sentiero ,che percorre il suo fianco ,prima di arrivare allo strappo finale....tutto a spinta!

Sotto video di un breve tratto del sentiero sul fianco del m.te Antola.


Dopo lo strappo ,su sentiero non proprio agevole e ripido, arriviamo al rifugio.

Vedi l'allegato 450401
Vedi l'allegato 450516

E alla sua sovrastante chiesetta.

Vedi l'allegato 450402

Per arrivare in vetta,mancano ancora 100/150 mt di dislivello....ma dopo tutta la salita fatta e il tratto a spinta finale Io ed Enrico....rinunciamo e demoliamo il panino...seduti su comoda panca in legno.
Riki invece forte dell'autonomia della sua Specy SL...prosegue e raggiunge la vetta!
Sotto il suo ritorno...

Vedi l'allegato 450403

Finita la pausa, iniziamo il trail di ritorno...sperando in un bel discesone fino allo start di partenza.
Si inizia subito bene,prendiamo la direttissima di discesa dell'Antola,bella,ripida e tecnica il giusto....fino ad arrivare a un pianoro.

Vedi l'allegato 450405
Vedi l'allegato 450406

Da qui in poi,inizieremo un single trail di discesa infinito, con lunghi tratti nel bosco e alcuni in cresta....stupendo!

Vedi l'allegato 450407
Vedi l'allegato 450408
Vedi l'allegato 450514
Vedi l'allegato 450409
Vedi l'allegato 450410
Vedi l'allegato 450517

E così il percorso continua fino allo start, alternando diversi tratti di salita impegnativi con brevi tratti a spinta...ma complessivamente una discesa da favola!

Percorso lungo, molto impegnativo a livello fisico,sia per i continui saliscendi e anche per la continuità dei single trail veramente interminabili!
Partiti alle 9,00....arrivati alle 17,00...8 ore di trail.
Fortunatamente non ci sono stati imprevisti, se non uno svarione di Enrico, che sotto in foto ci rassicura a suo modo...

Vedi l'allegato 450411

Sotto video di un brevissimo tratto del sentiero sulla via del ritorno.


Alla prox!
:prost:
ciao Gigi, posti molto belli, complimenti per l'ottimo report, sono stato per due volte sull'Antola salendo da Rocchetta Borbera, con pernotto al rifugio Antola, per rientrare lungo la cresta che porta al monte Giarolo, passando per Caldirola. Volevo chiederti un paio di cose: vedo che come km il rifugio Antola è +o- a metà, com'è invece a livello tempo? al ritorno come ti sembra l'idea di salire da Cappella della Banca a Motto della Croce per scendere da Gorretta DH ( trailforks )?
 

gigi58

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ciao Gigi, posti molto belli, complimenti per l'ottimo report, sono stato per due volte sull'Antola salendo da Rocchetta Borbera, con pernotto al rifugio Antola, per rientrare lungo la cresta che porta al monte Giarolo, passando per Caldirola. Volevo chiederti un paio di cose: vedo che come km il rifugio Antola è +o- a metà, com'è invece a livello tempo? al ritorno come ti sembra l'idea di salire da Cappella della Banca a Motto della Croce per scendere da Gorretta DH ( trailforks )?

Ciao,
ti ringrazio....per me era la prima volta sull'Antola.
Da Casella il giro è molto bello...merita di essere fatto.
Per quel che mi chiedi, non ho idea...da Caldirola mai fatto!
Da Cappelletta della Banca e poi scendere su DH da Gorretta lo stesso....bisognerebbe provare.
Se sono segnati su Trailforks sono comunque una garanzia!
Per logistica Casella è per noi il posto ideale.
Ciao .
 

miciolo

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M come MOSSO

Oggi giretto nella media Val Trebbia cercando di sfruttare la finestra senza piogge prevista al mattino,

Lo start è dal comodo e capiente parcheggio di Mezzano Scotti con destinazione "le discese del Monte Mosso" che non facciamo da un paio d'anni. Con noi c'è Paolino, ultimamente molto disinvolto sia in salita che in discesa.

Di per sé il Monte Mosso non è nulla di che; pochi panorami, molti tratti nel bosco, una salita con rampe abbastanza dure qualora si voglia evitare parte della strada asfaltata e discese mooolto moooolto toste. Chi le conosce sa di cosa parlo.

Il giro che Ila aveva studiato la sera prima sarà accorciato x meteo non favorevole ma soprattutto x il fondo in alcuni tratti fangoso. Ed uno dei difetti delle nostre Genius è la poca luce che c'è tra la gomma posteriore ed il telaio dove, anche con poco fango, c'è il blocco della ruota.

Ila si fotografa prati di margherite durante la risalita:



Come detto prima, riempiamo le gomme di fango e siamo pronti x la prima discesa; la Bastarda

discesa trovata molto difficile, con gradoni di tutte le dimensioni; anche se ,con le gomme non ricoperte di fango, forse sarebbe stata meno ostica:









Arriviamo ad incrociare la discesa "la Veloce" e, siccome noi ne abbiamo, decidiamo di percorrerla in salita facendo parecchi tratti con bici a spinta.



Terminata la salita siamo in cima sul sentiero CAI 001 da dove parte la seconda discesa di giornata, La Cazzuta, un po' meno difficile della precedente ma con alcuni passaggi sempre molto ostici













la discesa si addolcisce notevolmente sino a Samboceto:



dove, con un ingresso poco visibile, prendiamo il bel single track che ci fa perdere quota in modo umano:





piccolo guado:



e ponte su cui bisogna guardare dove si mettono le ruote:



In un attimo siamo alle macchine pronti x trasferirci a Perino dove abbiamo reidratato i liquidi persi.....

Appena finito birra e panino ha iniziato a piovere di brutto, mezz'ora di ritardo e la doccia era assicurata!!

Comunque sia la Bastarda che la Cazzuta non so se le rifaremo. Troppo pericolose x la nostra età! Largo ai giovani!!!
 

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Biker serius
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bici a due ruote
Era dal 2017 che non giravo sul mosso con le sue discese annesse... beh.. oggi mi sono divertito ..:-?:
Discese.. dove in alcuni passaggi non puoi distrarti a maggior ragione con le gomme ricoperte di fango.
Ci tornerò sicuramente quando ci sarà un pò più asciutto...
Grazie per la company e per il terzo tempo offerto.. a buon rendere..:prost:
 
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Giannife

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Casalpusterlengo
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M come MOSSO

Oggi giretto nella media Val Trebbia cercando di sfruttare la finestra senza piogge prevista al mattino,

Lo start è dal comodo e capiente parcheggio di Mezzano Scotti con destinazione "le discese del Monte Mosso" che non facciamo da un paio d'anni. Con noi c'è Paolino, ultimamente molto disinvolto sia in salita che in discesa.

Di per sé il Monte Mosso non è nulla di che; pochi panorami, molti tratti nel bosco, una salita con rampe abbastanza dure qualora si voglia evitare parte della strada asfaltata e discese mooolto moooolto toste. Chi le conosce sa di cosa parlo.

Il giro che Ila aveva studiato la sera prima sarà accorciato x meteo non favorevole ma soprattutto x il fondo in alcuni tratti fangoso. Ed uno dei difetti delle nostre Genius è la poca luce che c'è tra la gomma posteriore ed il telaio dove, anche con poco fango, c'è il blocco della ruota.

Ila si fotografa prati di margherite durante la risalita:



Come detto prima, riempiamo le gomme di fango e siamo pronti x la prima discesa; la Bastarda

discesa trovata molto difficile, con gradoni di tutte le dimensioni; anche se ,con le gomme non ricoperte di fango, forse sarebbe stata meno ostica:









Arriviamo ad incrociare la discesa "la Veloce" e, siccome noi ne abbiamo, decidiamo di percorrerla in salita facendo parecchi tratti con bici a spinta.



Terminata la salita siamo in cima sul sentiero CAI 001 da dove parte la seconda discesa di giornata, La Cazzuta, un po' meno difficile della precedente ma con alcuni passaggi sempre molto ostici













la discesa si addolcisce notevolmente sino a Samboceto:



dove, con un ingresso poco visibile, prendiamo il bel single track che ci fa perdere quota in modo umano:





piccolo guado:



e ponte su cui bisogna guardare dove si mettono le ruote:



In un attimo siamo alle macchine pronti x trasferirci a Perino dove abbiamo reidratato i liquidi persi.....

Appena finito birra e panino ha iniziato a piovere di brutto, mezz'ora di ritardo e la doccia era assicurata!!

Comunque sia la Bastarda che la Cazzuta non so se le rifaremo. Troppo pericolose x la nostra età! Largo ai giovani!!!
Quanto tempo ...... Beh stiamo parlando di due discese molto difficili. Bravi
 

miciolo

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A come AVML (Alta Via dei Monti Liguri)

Prima escursione fuori provincia grazie ad un'idea di Gigi che abilmente manipola e riduce ad un dislivello umano una traccia di @lazzadielle.

Gigi ha già percorso recentemente i sentieri che andremo a fare e ne è rimasto ben impressionato.

A dire il vero anche io e Ila nel lontano gennaio 2008 avevamo percorso circa i 2/3 di questo itinerario serbandone un bel ricordo:



(foto d'epoca) :il-saggi:

Con Gigi, Natan e Paolino ci troviamo a Campomorone, periferia metropolitana di Genova, dove una delle attività principali degli abitanti del luogo è la caccia al parcheggio.

Prima delle 9 siamo in sella e ci sciroppiamo la salita su asfalto che ci porta al Passo della Bocchetta da dove inizia l'AVML:



La sterrata si trasforma in un esposto single trail dove i panorami sarebbero da urlo;
scrivo "sarebbero" perchè noi siamo immersi nelle nuvole che avvolgono le cime dei monti circostanti e si vede poco o niente.













Affamati arriviamo all'Osservatorio dove spolveriamo i nostri viveri:

...e questi?





Chi percorre questo itinerario deve essere un amante dei tratti diversamente flow, tratti che caratterizzano la maggior parte dei sentieri liguri:







Ci sono comunque anche tratti scorrevoli dove si può respirare:











ma le difficoltà in discesa restano comunque elevate:





Perdendo quota sotto la Madonna della Guardia troviamo sentieri flow perfettamente mantenuti.
Non c'è che l'imbarazzo della scelta su quali percorrere; noi optiamo x il Traliccio Alto ed il Traliccio Basso:





Troviamo anche la famosa pecora nera ligure:



La traccia con descrizione accurata dei luoghi la potete trovare QUI

Grazie ai compagni di viaggio x la bella giornata.
Giro da rifare senz'altro coni cielo sereno al fine di poter ammirare i panorami che ci sono mancati durante la prima parte.

Senz'altro non aspetteremo altri 13 anni x rifarlo!! :medita:
 

Anglois1996

Biker serius
3/4/19
110
8
0
28
San pietro in cerro
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Coppi
Qualcuno può girarmi qualche traccia di percorsi sopra agazzano/rivergaro o paesi limitrofi considerando che parto da gosslengo.
Qualcosa di non troppo impegnativo x neofita, dislivello anche 500-600 mt ma un po spalmati se possibile.
 

windfed

Biker extra
6/7/14
721
472
0
Piasintein dal sass!
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Trek Rail 9.9 & BMC RoadMachine02
Qualcuno può girarmi qualche traccia di percorsi sopra agazzano/rivergaro o paesi limitrofi considerando che parto da gosslengo.
Qualcosa di non troppo impegnativo x neofita, dislivello anche 500-600 mt ma un po spalmati se possibile.
qui hai gia qualcosa...
le tracce di Rivergaro le puoi spezzare in 2 anelli...con un po di conoscenza dei sentieri in zona.
Agazzano c'era un giro tabellato...sali dal paese e appena fuori sulla dx c'era un cartello arancione...seguilo e i bivi erano segnalati.
 
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