Punt ...non solo piacenza.......

miciolo

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piacenza
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MONTE ROCCONE (ALTA VAL NURE) PC

Il giro di oggi ricalca x la quasi totalità l'itinerario n. 10 (Ferriere e i laghi morenici) della vecchia guida di Ila.

Sappiamo che recentemente la nostra provincia è stata colpita da piovaschi e grandinate a macchia di leopardo e, x non rischiare di trovarci impantanati, scegliamo questo giro che garantisce un fondo drenante sempre percorribile.

Lo start con Paolino è da Ferriere dove, sotto un cielo parzialmente nuvoloso, puntiamo in direzione di Pertuso e di Prato Grande.

Dopo un ora e 3/4 raggiungiamo Prato Grande sulla bella sterrata che ben conosciamo::



Terminata la salita ci godiamo i primi mt della scorrevole discesa:





Oggi però cerchiamo qualcosa di diverso dalla solita picchiata sui Laghi Bino e Moo; in prossimità di Prato Mollo, sulla nostra sinistra, vediamo un monte a tiro di schioppo dalla cui cima si dovrebbe godere di una bella visuale.
Usciamo dalla facile sterrata x percorrere, un po' in sella, un po' a spinta e un po' a spalla i pascoli che ci separarano dalla cima di quello che poi sarà il Monte Roccone:





Finalmente riusciamo a vedere Lago Bino da un'inedita angolazione:



anzi, in un colpo solo ti trovi Lago Bino sulla dx e Lago Moo sulla sx:



Sempre con il Monte Ragola alle spalle con i suoi nevai ancora ben visibili:



In questo posto iper panoramico alleggeriamo gli zaini dei nostri panini:



X salire e successivamente scendere dal Monte Roccone non esistono sentieri, si naviga a vista in puro freeride old style:





Ritorniamo alla "civiltà" nei pressi di Lago Bino, trovato ancora molto alto:



La sterrata dopo il Lago Bino si trasforma in una discreta sassaia:



Sterrata che abbandoniamo quasi subito x percorrere il bel sentiero che scende a Lago Moo:





Sulla piana di Lago Moo:



riprendiamo la bella sterrata che scende a Fontana Rosa e a San Gregorio:



ora con diversi mangia e bevi, prima su asfalto e poi su sentiero raggiungiamo i Toni e sempre su trail poco battuti terminiamo il giro sulla Statale nei pressi dei Perotti. Un paio di km e siamo a Ferriere.

Sulla piazza di Ferriere giovani all'opera:



.....noi invece dobbiamo recuperare le energie perse:



Grazie Paolino x il terzo tempo :prost:
 

windfed

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Oggi ho fatto da gossolengo- Bassano, denavolo e rallio. Un giorno volevo andare a fare un giro sul monte pillerone ma volevo sapere a livello di difficoltà la discesa come rispetto a questo giro fatto oggi? Grazie
se hai fatto la discesa della croce dal Denavolo....Quelle del Pillerone sono meno sassose ma più .... curvose.... provale. Al massimo in alcuni punti scendi a piedi.
Attezione alla discesa PillerONE.... nella seconda parte c'è un punto pericoloso molto ripido.
invece Pillerexpress e Gianansel.....tecniche e divertenti...se ti piace la discesa.
 

Anglois1996

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San pietro in cerro
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Io ho fatto una traccia trovata su wikilock, non ho visto nessuna croce sono salito da Bassano e ho fatto la costa dal lato verso ponte dell'olio non so se mi intendo, da lì sono salito alla cava sopra vano e passato per mandrola e poi sono passato sulla costa che dava sulla val trebbia da dove si vede la parcellara.
Allego la traccia.
Si in ogni caso faccio con la mia tecnica vado a piedi se me la vedo male.
 

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miciolo

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B come BOBBIO

oggi replichiamo con un itinerario corto ma intenso, molto intenso; dobbiamo smaltire le tossine accumulate durante la settimana!!

Ci ritroviamo con Paolino a Piancasale, piccola frazione appena prima di Bobbio, nella media Val Trebbia.

Il meteo non è il massimo, cielo nuvoloso ma non piove; e questo è già tanto!!

Quindi possiamo partire x inanellare un trittico di discese da leccarsi i baffi; tutte e tre nella Contea Monfaggiana (il nome deriva dal Monfa, biker di Bobbio con la passione del trail building che insieme ai ragazzi di Onlymud di Bobbio mantiene fruibili questi percorsi).

Pronti via, un paio di km tranquilli e la strada si inerpica decisa x 4 km verso la frazione di Arelli; da dove parte il sentiero denominato OM RUS:







Con buona gamba si fa tutto in sella, tranne gli ultimi 50 mt:





capre!!!





L'OM RUS è il sentiero + panoramico della giornata ma anche il + tecnico ed il + roccioso:





L'OM RUS termina su una sterrata, ne percorriamo pochi mt e siamo pronti alla seconda discesa: MARCHETTI TRAIL, dal nome del suo creatore. Sentiero decisamente + abbordabile con fondo in terra drenante

ci sono un paio di curve molto strette:



divertimento assicurato!!





questo passaggio potrebbe essere l'unico "pericolo" se preso in velocità:



Arriviamo in fondo soddisfatti ma, x chiudere la giornata, decidiamo di risalire su una mortifera strada, prima asfaltata e poi sterrata x affrontare l'ultima discesa: BHT (BARBERINO HOT TRAIL)

Anche questo sentiero si rivela molto divertente, sono presenti diverse tracce; da quelle + Hard a quelle + Flow:









Il trail termina sopra la galleria di Barberino, lungo Trebbia ed in attimo siamo a Piancasale alle auto.

Nel complesso tre discese belle divertenti che, unite alle discese di Coli e a quelle della zona del Carlone, ne fanno una trail area di tutto rispetto!!

...è finita come al solito!! :prost:
 

windfed

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Io ho fatto una traccia trovata su wikilock, non ho visto nessuna croce sono salito da Bassano e ho fatto la costa dal lato verso ponte dell'olio non so se mi intendo, da lì sono salito alla cava sopra vano e passato per mandrola e poi sono passato sulla costa che dava sulla val trebbia da dove si vede la parcellara.
Allego la traccia.
Si in ogni caso faccio con la mia tecnica vado a piedi se me la vedo male.
quando sei a Mandrola in mezzo al paese APPENA DOPO LA CODA DELL'AEREO c'è una sterrata che sale ..vicino ad una azienda agricola... da li sali sul Denavolo.
se chiedi a qualcuno la strada x la CROCE....te la sanno indicare.
 

marco del lest

Tutto fuorché il bitume
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UN PO' DI VIA DEGLI ABATI...
In previsione dei prossimi giri in bici, dovevo provare un pò di attrezzatura e quale occasione migliore di fare tre passi ed andare a trovare un amico. Visto il traffico in autostrada ho deciso per una strada alternativa, la Via degli Abati... nessun casello, nessuna coda e nessun cantiere...unico problema il pedaggio, si paga con la cosa piu ptreziosa del mondo... il tempo....
L'intenzione era quella di partire da Ponte dell'Olio ed arrivare a Lagdei in Val Parma, ma causa maltempo ho dovuto interrompere nei pressi di Berceto. Naturalmente la mia fat detesta il bitume, perciò tutto l'itinerario è stato scelto percorrendo sentieri e mulattiere, in gran parte costituiti appunto dalla Via degli Abati. Non ho trovato particolari difficoltà, l'itinerario e segnato molto bene ed è quasi impossibile perdere i segnavia. L'unico tratto di sentiero disastrato che tra l'altro non fa parte tutto della Via degli Abati, è il sentiero sentiero M. Menegosa - M.Lama - Passo Linguadà. Qui i soliti enduristi anonimi ci hanno dato dentro alla grande distruggendo con solchi profondi il delicato equilibrio di quei terreni sciolti, tanto da rendere difficile in alcuni tratti anche il transito a piedi. Per tutto il resto del percorso ho trovato mulattiere e sentieri puliti e transitabili e nonostante i 26 kg di bici e bagagli avrò dovuto spingere la fat per non piu di 100 m totali.
01.jpg
sentiero del menegosa, solchi lasciati da smanettoni che non sanno andare in moto...


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hotel miramonti, da qualche parte tra il Lama e Bardi... servizio in camera e posto bici gratuito
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in vista di Bardi, sullo sfondo il Barigazzo che mi aspetta...
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stradello relax
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09.jpg
trattoria passo di Santa Donna, cucina casalinga e servizio impeccabile....
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il ponte è pericolante, la volete capire che non si puo passare!!!
 

Anglois1996

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quando sei a Mandrola in mezzo al paese APPENA DOPO LA CODA DELL'AEREO c'è una sterrata che sale ..vicino ad una azienda agricola... da li sali sul Denavolo.
se chiedi a qualcuno la strada x la CROCE....te la sanno indicare.
Si sono passato da quella strada che poi finisce in casa di uno ma li c'è una stradina di fianco alla recinzione di casa che prosegue su in alto, e da lì poi è praticamente tutta discesa se non ricordo male...però mi sono perso la croce ahaha sabato comunque rifaccio questo giro perché mi è piaciuto e vediamo
 

diesel62

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UN PO' DI VIA DEGLI ABATI...
In previsione dei prossimi giri in bici, dovevo provare un pò di attrezzatura e quale occasione migliore di fare tre passi ed andare a trovare un amico. Visto il traffico in autostrada ho deciso per una strada alternativa, la Via degli Abati... nessun casello, nessuna coda e nessun cantiere...unico problema il pedaggio, si paga con la cosa piu ptreziosa del mondo... il tempo....
L'intenzione era quella di partire da Ponte dell'Olio ed arrivare a Lagdei in Val Parma, ma causa maltempo ho dovuto interrompere nei pressi di Berceto. Naturalmente la mia fat detesta il bitume, perciò tutto l'itinerario è stato scelto percorrendo sentieri e mulattiere, in gran parte costituiti appunto dalla Via degli Abati. Non ho trovato particolari difficoltà, l'itinerario e segnato molto bene ed è quasi impossibile perdere i segnavia. L'unico tratto di sentiero disastrato che tra l'altro non fa parte tutto della Via degli Abati, è il sentiero sentiero M. Menegosa - M.Lama - Passo Linguadà. Qui i soliti enduristi anonimi ci hanno dato dentro alla grande distruggendo con solchi profondi il delicato equilibrio di quei terreni sciolti, tanto da rendere difficile in alcuni tratti anche il transito a piedi. Per tutto il resto del percorso ho trovato mulattiere e sentieri puliti e transitabili e nonostante i 26 kg di bici e bagagli avrò dovuto spingere la fat per non piu di 100 m totali.
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sentiero del menegosa, solchi lasciati da smanettoni che non sanno andare in moto...


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hotel miramonti, da qualche parte tra il Lama e Bardi... servizio in camera e posto bici gratuito
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in vista di Bardi, sullo sfondo il Barigazzo che mi aspetta...
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stradello relax
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trattoria passo di Santa Donna, cucina casalinga e servizio impeccabile....
Vedi l'allegato 455699
il ponte è pericolante, la volete capire che non si puo passare!!!
Complimenti Marco, che spirito! Sei un vero amante della montagna e...dell’avventura!
Nel tuo report tocchi un tema che, nonostante le tue note d’ironia, mi fa ribollire: le moto sui sentieri. Negli ultimi due week end tra le nostre montagne abbiamo incontrato gruppi di motociclisti che si aggiravano indisturbati. Ne ho contati anche 12 in fila su uno stretto trail con terreno bagnato. Ritengo che proprio il tratto Santa Franca-Menegosa sia uno dei più bei sentieri da pedalare nel nostro territorio, ma da anni non è più percorribile per i solchi delle moto nei quali si deposita l’acqua che fa il resto.
Non ho soluzione, ma conto sulla crescita del numero di persone che come te e come chi scrive qui vivono la montagna con rispetto e passione.
Ma per curiosità: dove hai sistemato la pentola per gli agnolotti sulla bici? Hai ottimizzato gli strumenti usandola come casco?:mrgreen:
 
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diesel62

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Io ho fatto una traccia trovata su wikilock, non ho visto nessuna croce sono salito da Bassano e ho fatto la costa dal lato verso ponte dell'olio non so se mi intendo, da lì sono salito alla cava sopra vano e passato per mandrola e poi sono passato sulla costa che dava sulla val trebbia da dove si vede la parcellara.
Allego la traccia.
Si in ogni caso faccio con la mia tecnica vado a piedi se me la vedo male.
Ho guardato la traccia. Al massimo sei salito a 600 metri e hai aggirato il Denavolo che si trova a 700 metri. Quindi non hai fatto i trail tecnici.
 

marco del lest

Tutto fuorché il bitume
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Complimenti Marco, che spirito! Sei un vero amante della montagna e...dell’avventura!
Nel tuo report tocchi un tema che, nonostante le tue note d’ironia, mi fa ribollire: le moto sui sentieri. Negli ultimi due week end tra le nostre montagne abbiamo incontrato gruppi di motociclisti che si aggiravano indisturbati. Ne ho contati anche 12 in fila su uno stretto trail con terreno bagnato. Ritengo che proprio il tratto Santa Franca-Menegosa sia uno dei più bei sentieri da pedalare nel nostro territorio, ma da anni non è più percorribile per i solchi delle moto nei quali si deposita l’acqua che fa il resto.
Non ho soluzione, ma conto sulla crescita del numero di persone che come te e come chi scrive qui vivono la montagna con rispetto e passione.
Ma per curiosità: dove hai sistemato la pentola per gli agnolotti sulla bici? Hai ottimizzato gli strumenti usandola come casco?:mrgreen:
Per il problema moto la soluzione piu semplice sarebbe quella di fare rispettare la legge punto e basta, ma avendo "frequentato l'ambiente" per 35 anni... so benissimo che fare alzare il fondoschiena dai sedili della macchina o della scrivania ai carabinieri forestali e sempre piu un impresa ardua....confido nell'estizione (virtuale...) della categoria degli enduristi, che generalmente hanno un età media superiore ai 50 anni e le loro file sono inesorabilmente limate dai costi dell'attività, e dai "traditori" che passano alle E-bike. Aumentando inesorabilmente la frequentazione dei sentieri da parte degli escursionisti e delle bici, si avranno sempre maggiori manifestazioni di intolleranza verso gli utilizzatori di veicoli a motore in genere e non è difficile prevedere che l'appoggio "politico" a quest'ultima categoria sarà semepre meno pagante in termini elettorali. Ognumo tragga le sue conclusioni.....
Parlando di cose piu interessanti, la pentola è una pentola d'alluminio che ho modificato per adattarla a contenere un fornello ad alcol tipo Trangia, le posate, un pò di ortiche che raccolgo lungo il sentiero per il lavaggio ed un coperchio che funge anche da piatto (se ti interessa ti posto le foto della batteria da cucina....) Il tutto essendo cilindrico va nella sacca da manubrio insieme al saccopiuma ed al materassino gonfiabile. I viveri rigorosamente secchi e/o liofilizzati me li preparano le amorevoli mani delle signore Knorr e Barilla o le quoche del LDL, dipende dalle offerte....Come barrette pronto uso da qualche anno ho imparato a fare abbondante scorta di Panforte di Siena nel periodo natalizio e di solito mi durano fino ad ottobre /novembre, ma quest'anno dovrò aumentare la dotazione visto che la stagione dello sci alpinismo (sperando che si ripeta) mi ha esaurito le scorte. Anche per i viveri il trasporto va in una delle sacche stagne del portapacchi posteriore. L'unico problema a cui non riesco a trovare soluzione è il trasporto della birra fresca, ma qui la vedo comunque dura.
 
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Everton

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Si sono passato da quella strada che poi finisce in casa di uno ma li c'è una stradina di fianco alla recinzione di casa che prosegue su in alto, e da lì poi è praticamente tutta discesa se non ricordo male...però mi sono perso la croce ahaha sabato comunque rifaccio questo giro perché mi è piaciuto e vediamo
Ciao Anglois, ti allego la traccia per la croce;-) non conosco il tuo livello, occhio che la discesa non è proprio semplice, almeno per me non lo è stata; nella peggiore delle ipotesi torni da dove sei salito
 

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gigi58

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Cortemaggiore
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MONTOGGIO (GE).

Ieri ,con Riki, partiti con l'intenzione di fare un'itinerario nel parco del Marcarolo e nei Laghi del Gorzente....abbiamo dovuto rinunciare per il pessimo tempo.
Arrivati a Campo Ligure, location dello start....acqua a catinelle!
Fortunatamente,nelle vicinanze,per modo di dire c'erano il Lazza e Angelo che giravano sui sentieri di DH di Montoggio,nel Parco Naturale dell'Antola.
Breve telefonata...e a Montoggio non pioveva, così decidiamo di raggiungerli.

Dunque...conoscendo i due, sono partito tra mille dubbi...con loro se non si "spalla "e "non si spinge" è la loro filosofia di trail!
Io da "vecchietto" con appresso un "Tir" da 24 kg. a cosa sarei andato incontro!!??

Arrivati a Montoggio, aspettiamo il Lazza e Angelo che terminano la loro prima risalita e seguente discesa.
Si parte....piacevole sorpresa!
Le risalite sono prevalentemente in asfalto...e le discese sono da favola!
I sentieri sono in perfetto stato, mantenuti a perfezione e variegati in tutte le salse...flow, tecnici su roccia, in cresta, ecc,ecc.

Alla fine della giornata ci siamo divertiti e abbiamo fatto ottime discese...senza spallare e con qualche breve spintarella, che volere di più.
Foto "0" il Lazza e Angelo non te ne lasciano il tempo...a fine giornata 1800 mt di D+ su 35/km...loro il minimo sindacale come il Lazza si pone sempre come obiettivo...2500 mt D+.

Allego schermata dei trail,tutti reperibili su Trailforks.

IMG-20210523-WA0002.jpg


...e un breve filmato in cresta!

Vedi l'allegato VID-20210522-WA0001.mp4

Sicuramente una location da tenere presente dove il divertimento è assicurato,a una distanza non siderale...uscita di Busalla con nelle vicinanze il trail dell'ANTOLA RACE!

Alle prox!
:prost:
 
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miciolo

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TRA VAL TREBBIA E VAL TIDONE (PC/PV)

Il giro di ieri è stato studiato la sera prima da Ila, sempre alla ricerca di nuovi trail su cui mettere le ruote e di nuove zone da esplorare.
L'attenzione cade sul crinale tra la Val Trebbia e la Val Tidone, zona che effettivamente conosciamo molto poco.

Lo start è dal bel paesino di Centomerli, sulle colline di Bobbio dove ci raggiunge Paolino,

Sotto un cielo sereno maciniamo i primi km seguendo la traccia 17 della Val Dorba della vecchia guida di Ila:



Nel frattempo il cielo diventa sempre + nuvoloso e noi "attacchiamo" la prima asperità di giornata: il Pan Perduto o Pian Perduto



in cima:



il breve tratto spallato x arrivare in cima è molto + godurioso percorso in discesa:







Scendiamo sino al Giardino Botanico di Pietra Corva: ....che delusione!!
tra tratti di terra smossa e recinzioni riusciamo ad uscirne grazie anche al provvidenziale aiuto di un pino che cadendo, abbatte la recinzione in cui eravamo intrappolati::





La nostra prossima altura da raggiungere è la Pietra Corva:



molto bella la parete strapiombante:



e come fatto prima al Pan Perduto, anche qui la breve risalita se fatta in discesa ti fa ritornare il sorriso:



I sentieri sarebbero bellissimi, in boschi misto faggio, cerro e querce:



Peccato che parte dei sentieri CAI percorsi siano completamente distrutti ed impercorribili causa piante cadute:





e dove il sentiero sarebbe agevolmente percorribile, l'acqua e i soliti maleducati motorizzati fanno il resto:



tra notevoli ravanate e cambi di percorso arriviamo nel canyon della Falesia di Vaccarezza con le sue pareti verticali utilizzate dagli appassionati di arrampicata:





saliamo anche noi sul Groppo di Vaccarezza:



Paolino osserva il Pradegna dal Groppo



e come già fatto in precedenza, il breve tratto di salita viene utilizzato anche x la discesa:





Risaliamo in parte anche il Monte Pradegna sino ad intercettare il sentiero molto wild che scende a LagoBisione ed in un attimo siamo a Centomerli e chiudiamo il giro.

Giro che, pur presentando un dislivello certamente non proibitivo (D+ 1300 mt), diventa molto impegnativo x i continui tratti non pedalabili dove il sentiero è devastato dalle moto e dove, a causa delle piante cadute, non è + percorribile.
....ma noi ci divertiamo lo stesso!!! :}}}:
 

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Biker serius
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prov. Piacenza
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bici a due ruote
Dopo il giro di ieri con Claudio ed Ila che ormai non ringrazio neanche più manco per il terzo tempo .... ormai è abitudine :loll: e dove mi sono divertito come un pupo con viste spaziali, oggi anch'io ero a Bobbio.
Ma dovendo defaticare le gambe dalle tossine del giro di ieri mi sono solo fatto su da piancasale passando per ragalli ferrari s.cecilia e fontana e giù per l'intera costa del cannone.. Bellissima è riduttivo .. :-)

Che due giorni da uaoh..:yeah!:

Veramente ma veramente ringrazio i ragazzi che a Bobbio si sono fatti il mazzo e continuano a farselo per fare trails così slurposi.. belli belli ed in più con vedute incredibili.. Bravissimi..:celopiùg:
 

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