Punt ...non solo piacenza.......

miciolo

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VAL BORECA

La Val Boreca è una delle zone + remote del nostro Appennino dove manco il COVID è riuscito ad arrivare. Il comune di Zerba infatti ha avuto zero contagi.
Il territorio che abbiamo "esplorato" si snoda tra quattro province e quattro regioni: Piacenza x l'Emilia, Alessandria x il Piemonte, Pavia x la Lombardia e Genova x la Liguria.

Il tutto nasce dall'idea dell'amico Daniele Mazzeo, prima di tutto runner ed ora anche mtbiker che ha caricato in rete una traccia che ricalca la quasi totalità del Sentiero del Postino con l'aggiunta di un giro + largo sino alle pendici del Monte Carmo.

Il Sentiero del Postino si chiama così in quanto era l'itinerario di 16/17 km che, quotidianamente, il portalettere effettuava x recapitare la corrispondenza negli abitati di Belnome, Pizzonero, Suzzi, Bogli e Artana.



Lo start è dal ponte sul Boreca qualche km sotto l'abitato di Belnome che raggiungiamo su asfalto,
Il primo tratto tra Belnome e Pizzonero è caratterizzato da sentiero dove, a tratti, occorre spingere le bici, poi va meglio e si pedala anche:



Passiamo alla bella Chiesetta di Pizzonero:



dove su sterrata e sentiero raggiungiamo l'abitato di Suzzi.
Qui scendiamo a vedere la cascatella che il Boreca fa nei pressi dei resti del vecchio mulino:



ignoriamo l'invitante sentiero in direzione Bogli che sappiamo non ciclabile, grazie alle indicazioni di Daniele, e ritorniamo al bivio della strada tra Suzzi e Pizzonero.

Ora, su asfalto con zero traffico, raggiungiamo il Passo della Maddalena dove, parte un bel sentiero in direzione Monte Carmo, la nostra prossima metà:











Arrivati alle pendici del Monte Carmo il sentiero si inerpica con pendenze importanti che mettono a dura prova la nostra resistenza.
Una volta giunti sui pratoni sommitali è tutto + semplice:











Dalla cima del Carmo si gode di un panorama superlativo sui monti circostanti:





Ancora qualche tratto di mangia e bevi:







e raggiungiamo l'abitato di Bogli utilizzando un sentiero che taglia la comoda strada:




Da Bogli ad Artana la traccia segue ancora il Sentiero del Postino:







Da Artana, sino a raggiungere le auto lasciate a fondo valle in prossimità del Ponte sul Boreca, percorriamo un tecnico sentiero dove gli amanti del nose press potranno divertirsi:



Alla fine saranno circa km 30 x poco + di 1700 mt D+

Confermo che, alla data del 5 settembre 2020, i sentieri fatti sono tutti aperti.

Grazie a Andrea, Enrico, Gigi, Natan, Paolino e Ricky x la compagnia e a Daniele x la traccia.
 

gigi58

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DAY ONE.
M.TE CAUCASO.


Dopo 18 mesi ritorno finalmente in territorio Ligure con i suoi sentieri....sempre molto hard,ma sempre molto accattivanti sia come impegno fisico che tecnico.
Sono in compagnia di Riki,Max,Enrico,Roby ed Elia,che mi ha sorpreso tecnicamente...senza nessuna esitazione nell'affrontare anche i tratti più tecnici e esasperati....è il più giovane del gruppo con quasi 40 primavere di differenza!!! :°°(:

La prima tappa è il m.te Caucaso con un D+ di 1750 mt per 43 km di percorso...start da Ferrada,piccola località posta sulla statale che da Carasco a Busalla.

Screenshot_20200914-183016_ViewRanger.jpg

La salita...lunga...è inizialmente in asfalto, dopo su sterrata e in seguito un bel single trail di collegamento,tutto pedalato, fino a raggiungere di nuovo in asfalto il P.sso della Scoglina.


20200912_121837.jpg 20200912_115429.jpg
20200912_121844.jpg

Ancora qualche km in e raggiungiamo Barbagelata dove inizia una comoda sterrata con qualche saliscendi,sempre ciclabile,che ci porterà in vetta al m.te Caucaso.

20200912_134935.jpg

Il panorama è bello,in lontananza il Mar Ligure (Tirreno) ci mette a dura prova....si...perché la giornata è veramente calda (33° gradi) e più di una volta abbiamo pensato che forse era meglio andare a farsi un bel bagno! :pirletto:

20200912_134943.jpg

Iniziamo la bella discesa,per un lungo tratto,tutta in cresta ed esposta con alcune brevi rampe che ci costringono anche a tratti di spingere le bike.

20200912_142003.jpg
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Dopo un lungo tratto di cresta iniziamo a scendere rapidamente. Il fondo è molto smosso e purtroppo la folta vegetazione, che invade il sentiero,rende abbastanza pericoloso procedere in scioltezza e velocemente...ma comunque la discesa è sempre divertente.
Dopo un lungo tratto che procede lungo il fianco della montagna ,arriviamo su una dorsale molto bella e tutta ciclabile.

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Nella foto sopra...in lontananza l'anfieteatro con le balze in arenaria del m.te Ramaceto,che sarà la tappa di domani!

Finita la dorsale la discesa si fa molto ripida con tratti tecnici molto hard :free:un susseguirsi di drop tutti su roccia che non lasciano respiro...alcuni fatti scendendo dalla bike. Dopo l'infortunio subito proprio
su questi sentieri 18 mesi addietro, ho deciso di essere più prudente!
Finita la lunga e tecnica discesa arriviamo nuovamente sul percorso fatto precedentemente per la vetta del Caucaso.
L'ultima discesa,a detta di Elia ed Enrico, è una replica fedele dell'ultimo troncone fatto dopo la dorsale....ripida...su roccia con drop a non finire....molto,molto fisica...e senza foto!!!
Giro molto impegnativo....strano a dirsi...sopratutto in discesa!!!!
:prost:
 
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gigi58

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DAY TWO
M.TE RAMACETO.


Dopo l'abbuffata della sera precedente dal "Pippo".....mi sveglio e la prima cosa che mi viene da pensare è:
Oggi non sarà una giornata facile....le gambe sono già pesanti come "macigni"...e il giro di oggi non è una passeggiata!

Trail di 42 km con 1500 D+...per la maggior parte in salita e fatto di tanti saliscendi su single trail sul fianco del m.te Ramaceto,sullo stupendo sentiero dei 7PASSI che dal Passo Ventarola sud scende fino a Carasco...11 km di grande soddisfazione!!!
Lo start è a Pianezze a pochi km dallo start di ieri di Ferrada,sempre sulla statale Carasco-Busalla.

Screenshot_20200914-183111_ViewRanger.jpg

Si parte....sempre con Riki,Max,Enrico,Roby ed Elia....subito in dolce salita costeggiando il torrente Isolona fino a Orero; dopo la musica cambia e le pendenze,seppur inizialmente in asfalto,aumentano e non daranno tregua fino alla fine della strada....con l'ultimo tratto su sterrata.

20200913_105045.jpg
20200913_105913.jpg

A destra della foto sopra, la vetta del m.te Ramaceto....che oggi non sarà la nostra meta; per arrivarci bisognerebbe fare circa 350 mt di D+ di portage e dopo il giro di ieri, a nessuno è venuta la brillante idea di metterlo in preventivo!
Arrivati alla fine della strada sterrata inizia l'ultimo tratto su sentiero,di circa 200/300 mt....tutto a spinta e portage a raggiungere il Passo Ventarola Sud.

20200913_113732.jpg 20200913_113251.jpg

Arrivati al Passo iniziamo la prima parte del trail su sentiero dei 7P...ben contrassegnato. Il trail è un susseguirsi di saliscendi per circa 5 km sul fianco del monte...inizialmente è difficoltoso per la folta vegetazione,un po' come ieri sul Caucaso.
Bisogna mettere in considerazione che forse è meglio,la prox volta,affrontare questi trail in autunno inoltrato o in primavera,onde evitare questi inconvenienti.

20200913_194137.jpg
20200913_115535.jpg

Dopo,magicamente la vegetazione scompare e il trail da percorrere si mette in mostra....

20200913_115500.jpg
20200913_115150.jpg

Il trail,a tratti,alterna anche passaggi molto tecnici ma sempre perfettamente ciclabili ed anche esposti.

20200913_194218.jpg 20200913_193902.jpg

Il sentiero prosegue cosi fino al Passo del Dente....

20190406_233932.jpg
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IMG-20200914-WA0000.jpg

Sul passo, il bivio...(per quella che dovrebbe essere la seconda discesa della giornata) che si dovrebbe raggiungere dopo la seconda risalita alla fine del sentiero dei 7P.
Noi proseguiamo diritti sui 7P. ...ma ,se prima eravamo a ovest,sul fianco del Ramaceto,ora il sentiero prosegue a est mettendo in mostra la splendida cornice del Ramaceto.

20200913_125525.jpg 20200913_125126.jpg 20200913_193503.jpg

Video tratto percorso del m.te Mignano.

Vedi l'allegato VID-20200918-WA0005.mp4


Dopo aver costeggiato,su tratto esposto il m.te Mignano, il sentiero si fa più ripido, veloce con numerosi drop da fare a tutta velocità....bellissimo!
Raggiungiamo l'asfalto al Passo Romaggi e dall'altra parte della strada il sentiero si inerpica deciso per il m.te Pissacqua....

Video ultimo tratto di discesa Passo Romaggi.

Vedi l'allegato VID-20200921-WA0000.mp4

20200913_193312.jpg 20200913_193252.jpg

Dopo alcuni saliscendi raggiungiamo la vetta. Ora inizia l'ultima discesa a raggiungere la chiesetta di San Martino....e che discesa... :sbavon:
Tecnica,tutta dentro al ginepraio,con drop su roccia molto impegnativi...curve in appoggio,salti...un misto da leccarsi i baffi e da ricordare per molto tempo!
Arriviamo sull'asfalto....sfiniti ma entusiasti dell'ultimo impegnativo tratto di discesa.
Ci guardiamo tutti in faccia; per l'ultima discesa di giornata bisognerebbe riprendere quota per altri 350/400 mt di dislivello,in parte su asfalto,sterrata e l'ultimo tratto, ripercorrere il single trail sul fianco del m.te Mignano fino al Passo del Dente.
Sarà stato per il caldo opprimente con punte anche di 35 °,la stanchezza accumulata dei due giorni in sella e l'idea di dover fare alcuni tratti a ritroso spingendo o spallando....decidiamo di chiudere qui la seconda giornata. Torniamo alle auto su 15 km di asfalto rovente...per la classica birretta di fine giro....ampiamente meritata!!!!
:prost:

Ringrazio Riki,Max,Enrico,Roby ed Elia,autore dei video, per questi due splendidi giorni di enduro "vero" e per la brillante compagnia!

:}}}:

Alla prox...:yeah!:...c'ero anch'io!

IMG-20200914-WA0001.jpg

Video Sentiero 7P....tratto appena prima del passo del Dente.
Vedi l'allegato VID-20200918-WA0003.mp4
 
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miciolo

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GROSTE' (DOLOMITI DI BRENTA -TN)

Alla nostra breve trasferta in Trentino si aggrega Paolino, desideroso di percorrere quello che considero uno dei giri + belli che si possano fare in Val Rendena e dintorni. Le vedute sono superlative, le discese tecniche il giusto, asfalto quasi zero e c'è la giusta dose di bici a spinta/in spalla.

Visto il nostro stato di forma partiamo da S.Antonio di Mavignola rinunciando al bel sentiero che si fa sulla via del ritorno scendendo a Pinzolo ma risparmiandoci anche 300 mt D+. Niente di difficile, ma preferiamo spendere il tempo risparmiato x qualche foto sulle placche del Grostè.

La salita sino a Madonna di Campiglio è sulla solita sterrata e la successiva risalita a Campo Carlo Magno non è sul Sentiero delle Grotte in quanto chiuso x lavori (era già chiuso a giugno).

La salita al Rifugio Graffer invece non si è assolutamente spianata ed ha sempre il suo perchè:



Passato il Rifugio Graffer, percorriamo la sterrata che s'inerpica verso il Rifugio Stoppani con pendenze importanti che ci obbligano a spingere la bici in alcuni tratti:



spingere x spingere decido di salire sulla pista da sci;
non fatelo!! :soffriba:



Al Passo Grostè:



e fin qui arriva la massa. Da adesso in poi spariscono sia mtb che e-mtb.

Dal Passo del Grostè facciamo l'anellino che ci obbliga a spingere le bici ma ci regala vedute straordinarie.
...siamo venuti qui proprio x questo!!



le placche rocciose che ci ricordano un paesaggio lunare sono sempre lì:





Non è vero che si spinge solamente, diversi tratti si fanno pedalando:



al cospetto di Cima Grostè:





il sentiero passa anche su diversi crepacci che si aprono all'improvviso tra le placche di roccia:





e siamo al punto dove si inizia a rientrare verso il Rifugio Graffer:



sempre con la massima attenzione percorriamo le placche:











brevi tratti gradonati ci obbligano a fare due passi a piedi:





Il sentiero verso il Graffer è splendido:





Al Rifugio Graffer plachiamo la delusione per non aver trovato le salamelle con tre mattoni di torta che ci danno la giusta energia x affrontare la bella discesa.
Discesa con tornanti, gradoni, tecnica al punto giusto. Ricordo x la cronaca che all'inizio del sentiero c'è però un bel cartello con obbligo di bici a spinta:



la parete della Corna Rossa davanti a Paolino:







Arriviamo in Vallesinella, dove i sentieri diventano flow (o quasi):



...e per finire, ....visto che siamo in settembre :omertà:

una 'sciutta ai funghi ci salta fuori :yeah!::yeah!:

 

superskinny

weekend warrior
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GROSTE' (DOLOMITI DI BRENTA -TN)

Alla nostra breve trasferta in Trentino si aggrega Paolino, desideroso di percorrere quello che considero uno dei giri + belli che si possano fare in Val Rendena e dintorni. Le vedute sono superlative, le discese tecniche il giusto, asfalto quasi zero e c'è la giusta dose di bici a spinta/in spalla.

Visto il nostro stato di forma partiamo da S.Antonio di Mavignola rinunciando al bel sentiero che si fa sulla via del ritorno scendendo a Pinzolo ma risparmiandoci anche 300 mt D+. Niente di difficile, ma preferiamo spendere il tempo risparmiato x qualche foto sulle placche del Grostè.

La salita sino a Madonna di Campiglio è sulla solita sterrata e la successiva risalita a Campo Carlo Magno non è sul Sentiero delle Grotte in quanto chiuso x lavori (era già chiuso a giugno).

La salita al Rifugio Graffer invece non si è assolutamente spianata ed ha sempre il suo perchè:



Passato il Rifugio Graffer, percorriamo la sterrata che s'inerpica verso il Rifugio Stoppani con pendenze importanti che ci obbligano a spingere la bici in alcuni tratti:



spingere x spingere decido di salire sulla pista da sci;
non fatelo!! :soffriba:



Al Passo Grostè:



e fin qui arriva la massa. Da adesso in poi spariscono sia mtb che e-mtb.

Dal Passo del Grostè facciamo l'anellino che ci obbliga a spingere le bici ma ci regala vedute straordinarie.
...siamo venuti qui proprio x questo!!



le placche rocciose che ci ricordano un paesaggio lunare sono sempre lì:





Non è vero che si spinge solamente, diversi tratti si fanno pedalando:



al cospetto di Cima Grostè:





il sentiero passa anche su diversi crepacci che si aprono all'improvviso tra le placche di roccia:





e siamo al punto dove si inizia a rientrare verso il Rifugio Graffer:



sempre con la massima attenzione percorriamo le placche:











brevi tratti gradonati ci obbligano a fare due passi a piedi:





Il sentiero verso il Graffer è splendido:





Al Rifugio Graffer plachiamo la delusione per non aver trovato le salamelle con tre mattoni di torta che ci danno la giusta energia x affrontare la bella discesa.
Discesa con tornanti, gradoni, tecnica al punto giusto. Ricordo x la cronaca che all'inizio del sentiero c'è però un bel cartello con obbligo di bici a spinta:



la parete della Corna Rossa davanti a Paolino:







Arriviamo in Vallesinella, dove i sentieri diventano flow (o quasi):



...e per finire, ....visto che siamo in settembre :omertà:

una 'sciutta ai funghi ci salta fuori :yeah!::yeah!:

Bravi, fatto l’anno scorso con una bella e scomoda traversata fino al Rifugio Tuckett per finire sempre in Valesinella
 
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mrslate

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Leivi
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Complimenti per le foto ed il giro fatto e soprattutto benvenuti in Valfontanabuona!

Una domanda: il tratto in discesa da Moconesi Alto che porta al Passo della Scoglina in che condizioni è? fatto quest’inverno ma era già un po’ distrutta e ricca di pietre che saltan su...
 
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Complimenti per le foto ed il giro fatto e soprattutto benvenuti in Valfontanabuona!

Una domanda: il tratto in discesa da Moconesi Alto che porta al Passo della Scoglina in che condizioni è? fatto quest’inverno ma era già un po’ distrutta e ricca di pietre che saltan su...

Bello complessivamente....molto smosso con pietre e sassi...e a parte un breve tratto con tanta vegetazione....e rovi!
 
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miciolo

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ALPI APUANE (LU)

E' già da un po' di tempo che con Ila si parla delle Alpi Apuane come possibile meta di una nostra prossima escursione, ma a causa delle due ore e passa di auto da Piacenza abbiamo sempre desistito.
In questo week end invece decidiamo di spostarci in zona Forte dei Marmi già dal venerdì sera x essere belli pronti x il sabato mattina.
Sull'Autostrada della Cisa nuvoloni carichi di pioggia ci accompagnano con numerosi lampi all'orizzonte ma le previsioni meteo x il sabato sembrano OK: freddo ma sereno.
Sabato mattina infatti non c'è una nuvola e ci spostiamo in auto a Terrinca, il + antico borgo della Versilia da dove parte un itinerario postato recentemente da @lazzadielle .

Scaldiamo i motori su una salita asfaltata che non ci impensierisce:



Raggiunto il Passo della Croce, la strada diventa sterrata ed a causa della pendenza e del fondo smosso iniziamo a spingere sino ad imboccare il sentiero denominato Retrocorchia.
Anche su questo sentiero sono + i tratti con bici al fianco, anche in discesa, che quelli pedalati.
Più si scende verso il Rifugio Del Freo e più si riesce a stare in sella:



Dietro a Ila l'imponente Pania della Croce:



tratto su roccia prima del Rifugio:



il Rifugio Del Freo:





dal Rifugio bel tratto in discesa misto single trail/mulattiera in boschi di faggio e castagno dove si alternano tratti flow con qualche bel passaggio su roccia:











arriviamo al bel borgo di Isola Santa:



da qui in leggera salita percorriamo la Provinciale sino ad una cava di marmo dismessa che visitiamo:









Lasciamo il tratto asfalto ed imbocchiamo il sentiero CAI 10 in direzione Foce del Fordazzani alternando tratti a spinta a tratti dove si riesce anche a pedalare.
Qui incontriamo @gaddo con cui condividiamo questo ultimo tratto:





Dopo la foto con gaddo termina la salita e ci prepariamo x affrontare la bella discesa, tutta su single track sino a Terrinca:









Pur non raggiungendo altitudini elevate è un giro da non sottovalutare, x diversi tratti in salita si spinge (non sarebbe una traccia del Lazza altrimenti) e le discese sono belle croccanti.

Ci torneremo senz'altro, soprattutto x cercare di conquistare una cima che in questo itinerario è mancata.

Grazie a @lazzadielle x la traccia ed al @gaddo x la compagnia e i consigli sulla zona. :celopiùg:
 

gaddo

Biker superioris
8/11/04
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Verciano -Lu-
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ALPI APUANE (LU)

E' già da un po' di tempo che con Ila si parla delle Alpi Apuane come possibile meta di una nostra prossima escursione, ma a causa delle due ore e passa di auto da Piacenza abbiamo sempre desistito.
In questo week end invece decidiamo di spostarci in zona Forte dei Marmi già dal venerdì sera x essere belli pronti x il sabato mattina.
Sull'Autostrada della Cisa nuvoloni carichi di pioggia ci accompagnano con numerosi lampi all'orizzonte ma le previsioni meteo x il sabato sembrano OK: freddo ma sereno.
Sabato mattina infatti non c'è una nuvola e ci spostiamo in auto a Terrinca, il + antico borgo della Versilia da dove parte un itinerario postato recentemente da @lazzadielle .

Scaldiamo i motori su una salita asfaltata che non ci impensierisce:



Raggiunto il Passo della Croce, la strada diventa sterrata ed a causa della pendenza e del fondo smosso iniziamo a spingere sino ad imboccare il sentiero denominato Retrocorchia.
Anche su questo sentiero sono + i tratti con bici al fianco, anche in discesa, che quelli pedalati.
Più si scende verso il Rifugio Del Freo e più si riesce a stare in sella:



Dietro a Ila l'imponente Pania della Croce:



tratto su roccia prima del Rifugio:



il Rifugio Del Freo:





dal Rifugio bel tratto in discesa misto single trail/mulattiera in boschi di faggio e castagno dove si alternano tratti flow con qualche bel passaggio su roccia:











arriviamo al bel borgo di Isola Santa:



da qui in leggera salita percorriamo la Provinciale sino ad una cava di marmo dismessa che visitiamo:









Lasciamo il tratto asfalto ed imbocchiamo il sentiero CAI 10 in direzione Foce del Fordazzani alternando tratti a spinta a tratti dove si riesce anche a pedalare.
Qui incontriamo @gaddo con cui condividiamo questo ultimo tratto:





Dopo la foto con gaddo termina la salita e ci prepariamo x affrontare la bella discesa, tutta su single track sino a Terrinca:









Pur non raggiungendo altitudini elevate è un giro da non sottovalutare, x diversi tratti in salita si spinge (non sarebbe una traccia del Lazza altrimenti) e le discese sono belle croccanti.

Ci torneremo senz'altro, soprattutto x cercare di conquistare una cima che in questo itinerario è mancata.

Grazie a @lazzadielle x la traccia ed al @gaddo x la compagnia e i consigli sulla zona. :celopiùg:

E' stato davvero un piacere incontrarvi all'inizio della salita x il Passo di Fordazzani.

Bellissime ,come sempre, le foto.

Se capitate ancora da queste parti sara' un piacere darvi (se volete) qualche suggerimento o meglio ancora fare un giro insieme.

P.S. qui alcune foto del giro che ho fatto sabato prima di incontrarvi.
 
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diesel62

Biker urlandum
29/4/10
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pontenure (pc)
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specialized enduro comp
Ciao Marco,
è sempre un piacere incontrare bikers amanti dell'escursionismo ed esperti del territorio in loco. Miciolo ed io gradiremmo sicuramente sia suggerimenti che un giro in tua compagnia. Grazie ancora per la tua accoglienza.
ilaria
 
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miciolo

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LAGO BINO (ALTA VAL NURE - PC)

Dopo la pioggia abbondante dei giorni scorsi la scelta sul giro odierno è pressoché obbligata.
Cerchiamo un itinerario con fondo drenante ed il giro n. 10 della vecchia guida di Ila in Alta Val Nure fa al caso nostro.

Durante il tragitto in auto con destinazione Ferriere vediamo in lontananza la nostra meta coperta da una nuvolaglia che non lascia presagire nulla di buono.

Infatti arrivati a Ferriere.....:



Con noi c'è Camillo, carico come una molla, anche se piove si parte lo stesso:



e infatti ci va bene; la pioggerella lascia spazio all'arcobaleno:



Per non complicarci la vita decidiamo di salire su asfalto sino a Pertuso ed al successivo Pian Menghino, ignorando i duri tratti sterrati proposti dalla traccia di Ila.

L'asfalto lascia spazio alla sterrata che sale a Prato Grande:









Il Monte Ragola alle spalle di Ila:



qualche "piscina" ma il fondo tiene alla grande:



ed arriviamo a Lago Bino:





il lago è molto alto:



scendiamo a San Gregorio ignorando volutamente il bel sentiero che solitamente facciamo verso Lago Moo che prevede il guado dell'emissario. Scelta azzeccata in quanto la portata del torrente in uscita dal Lago è notevole e non permette il guado.

Breve risalita a Tomè e bel sentiero sino ai Toni:





Arrivati ai Perotti in 10 minuti raggiungiamo Ferriere e, proprio mentre carichiamo le bici, il previsto peggioramento meteo arriva ed inizia a piovere seriamente.

Grazie a Camillo x la compagnia, oggi visto particolarmente in palla sia in salita che in discesa. :celopiùg:

 

SteFagg

Biker velocissimus
21/3/12
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Scandicci (FI)
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Canyon Nerve AL 7.0 2014
E' stato davvero un piacere incontrarvi all'inizio della salita x il Passo di Fordazzani
La salita verso il passo e pure la discesa verso Terrinca mi sembra di vedere dalle foto che siano state pulite...noi ci siamo stati sei anni fa, è stato un calvario per via della vegetazione, il sentiero praticamente neppure si riconosceva...
 

miciolo

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La salita verso il passo e pure la discesa verso Terrinca mi sembra di vedere dalle foto che siano state pulite...noi ci siamo stati sei anni fa, è stato un calvario per via della vegetazione, il sentiero praticamente neppure si riconosceva...
Il sentiero è in buone condizioni;
La discesa è perfetta mentre in salita, complice la bassa vegetazione, tende a chiudersi.
Noi comunque siamo passati senza problemi. Il sentiero è stato aperto e su alcuni tratti si riesce anche a pedalarlo.
 
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miciolo

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PRESOLANA (BG)

Breve trasferta in giornata nella Bergamasca alla scoperta dei sentieri al cospetto della Presolana che, con i suoi 2.521 mt, esercita un'attrazione magnetica su escursionisti & co.
....e anche noi non siamo da meno.

Nei giorni precedenti, grazie ai suggerimenti di @Herman65 , abbiamo costruito una traccia dal kilometraggio molto breve, circa 20 km ma moooolto intensa.

Lo start è da Rusio (921 mt.), appena sopra a Castione della Presolana dove, seguendo la dura Via del Latte, guadagniamo quota in una manciata di km.

Breve sosta alla pozza di malga di Campo (1580 mt.):





la sterrata/cementata lascia il posto al sentiero che ci conduce a Passo Olone (1850 mt.):



Dietro a Ila le Cime di Bares:



e dall'altra parte la nostra meta:



Breve ma intensa discesa verso il Rifugio Olmo (1819 mt.):



Un po' a spinta, un po' a spalla raggiungiamo l'affollato Passo degli Agnelli (1950 mt) dal quale, dopo un breve tratto a spinta, riusciamo a pedalare:







Raggiungiamo il Signore dei ghiaioni (2000 mt.):







Scendiamo sul bellissimo traverso:







ed ora il tratto + duro del giro:









E anche il Passo di Pozzera (2126 mt.) è raggiunto:



altro bel traverso:









ultime fatiche x aggirare lo sperone che ci porta alla Grotta dei pagani (2224 mt.):





L'ultimo tratto lo si pedala anche!!:



Intanto che Ila sale sulla via normale a visitare la grotta superiore il meteo cambia repentinamente e ci troviamo nelle nuvole:



Panino al volo e via, giù x il ghiaione:





Arriviamo alla Cappella Savina (2085 mt.) ed al successivo Bivacco Clusone (2050 mt):



Ora svoltiamo a destra x scendere nella Valle dell'ombra, discesa molto complicata con parecchi tratti non ciclabili forse dovuti all'erosione delle ultime piogge:



Arrivati al Rifugio Cassinelli (1568 mt.) imbocchiamo il sentiero con indicazione Cornetto che, con diversi tornanti ed alternando tratti nel bosco a tratti aperti, ci porta a valle:



Arriviamo al parcheggio di Rusio dopo 9 ore; tra foto, tratti con bici in spalla, visita Grotte, sentieri interrotti ce la siamo presi veramente comoda.
.....ma a noi va bene così!!! :}}}:
 
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Classifica generale Winter Cup 2024

Classifica giornaliera dislivello positivo