MONTE RAGOLA (PC/PR)
Durante la settimana, parlando con Paolino del Monte Ragola, sono venuto a sapere che è l'unico monte del nostro Appennino su cui non è mai salito.
.....bisogna provvedere!!
Alle 8:00 siamo in sella al Passo delle Pianazze dove su una bella sterrata con alcuni tratti molto ripidi prendiamo quota.
Passiamo in luoghi x noi molto particolari, conosciuti tanti anni fa.
Passando alla Fontanaccia sopra i Roffi riaffiorano ricordi di escursioni fatte con il nostro babbo, di raccolte di funghi, di epiche bagnate e di tante risate.
Passando nelle vicinanze della Grotta del Partigiano e restando sotto il Monte Camulara o Lazzarina raggiungiamo Prato Bure:
davanti a Paolino la sagoma inconfondibile del Monte Ragola:
arriviamo con parecchi tratti a spinta e un po' pedalando ad intercettare il sentiero che sale da Prato Grande:
Il sentiero CAI non è assolutamente ciclabile ma sugli altri versanti è decisamente peggio!!
comunque la salita non è lunga e in poco tempo siamo in cima:
vista a 360° su tutte le cime circostanti:
scambiamo 4 chiacchiere con diversi escursionisti che sono risaliti da un affollato Passo dello Zovallo.
Da questo versante, proprio mentre stiamo partendo, arriva anche uno stremato e-biker che si è spallato l'e-bici tra le rocce del non facile sentiero che noi percorreremo in discesa.
Inizialmente il sentiero è bellissimo:
Poi diventa decisamente + ostico e non ciclabile.
Infatti il CAI lo considera come tipologia: EE
Perdiamo quota sino ad intercettare il sentiero che ci porta al Passo dello Zovallo dove, percorrendo la sterrata che ben conosciamo, ci dirigiamo a Prato Grande:
Attraversiamo il Prato destinazione Monte Camulara ed i suoi bei piani sommitali:
Ora su traccia studiata da Paolino scendiamo su sentieri poco battuti sino all'abitato di Roffi e rientriamo al Passo delle Pianazze via Lagazzo:
Grazie a Paolino x le foto e la compagnia.
...comunque il risotto fatto a casa con i funghi freschi trovati qualche ora prima non ha prezzo...
Anche se c'è caldo!!!
Durante la settimana, parlando con Paolino del Monte Ragola, sono venuto a sapere che è l'unico monte del nostro Appennino su cui non è mai salito.
.....bisogna provvedere!!
Alle 8:00 siamo in sella al Passo delle Pianazze dove su una bella sterrata con alcuni tratti molto ripidi prendiamo quota.
Passiamo in luoghi x noi molto particolari, conosciuti tanti anni fa.
Passando alla Fontanaccia sopra i Roffi riaffiorano ricordi di escursioni fatte con il nostro babbo, di raccolte di funghi, di epiche bagnate e di tante risate.
Passando nelle vicinanze della Grotta del Partigiano e restando sotto il Monte Camulara o Lazzarina raggiungiamo Prato Bure:
davanti a Paolino la sagoma inconfondibile del Monte Ragola:
arriviamo con parecchi tratti a spinta e un po' pedalando ad intercettare il sentiero che sale da Prato Grande:
Il sentiero CAI non è assolutamente ciclabile ma sugli altri versanti è decisamente peggio!!
comunque la salita non è lunga e in poco tempo siamo in cima:
vista a 360° su tutte le cime circostanti:
scambiamo 4 chiacchiere con diversi escursionisti che sono risaliti da un affollato Passo dello Zovallo.
Da questo versante, proprio mentre stiamo partendo, arriva anche uno stremato e-biker che si è spallato l'e-bici tra le rocce del non facile sentiero che noi percorreremo in discesa.
Inizialmente il sentiero è bellissimo:
Poi diventa decisamente + ostico e non ciclabile.
Infatti il CAI lo considera come tipologia: EE
Perdiamo quota sino ad intercettare il sentiero che ci porta al Passo dello Zovallo dove, percorrendo la sterrata che ben conosciamo, ci dirigiamo a Prato Grande:
Attraversiamo il Prato destinazione Monte Camulara ed i suoi bei piani sommitali:
Ora su traccia studiata da Paolino scendiamo su sentieri poco battuti sino all'abitato di Roffi e rientriamo al Passo delle Pianazze via Lagazzo:
Grazie a Paolino x le foto e la compagnia.
...comunque il risotto fatto a casa con i funghi freschi trovati qualche ora prima non ha prezzo...
Anche se c'è caldo!!!